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La Mathematical Literacy in PISA è stata definita come:

Fatti incontrovertibili Modesti risultati negli scrutini Scarsi risultati nelle indagini internazionali ma anche Ottimi risultati alle Olimpiadi Internazionali. La Mathematical Literacy in PISA è stata definita come:

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Presentation Transcript


  1. Fatti incontrovertibiliModesti risultati negli scrutiniScarsi risultati nelle indagini internazionalima ancheOttimi risultati alle Olimpiadi Internazionali

  2. La Mathematical Literacy in PISA è stata definita come: “la capacità di un individuo di individuare e comprendere il ruolo che la matematica gioca nel mondo reale, di operare valutazioni fondate e di utilizzare la matematica e confrontarsi con essa in modi che rispondono alle esigenze della vita di quell’individuo in quanto cittadino impegnato, che riflette e che esercita un ruolo costruttivo.”

  3. Percentuale di studenti a ciascun livello della scala complessiva di literacy matematica in PISA 2003 e PISA 2006

  4. Congetture:Personale non sempre adatto

  5. CongettureMa si insegna matematica o calcolo?

  6. Congetture:Le nuove tecnologie aiutano? E allora perché non si usano?

  7. E l’Università?È aggiornata o è più vecchia della scuola?

  8. Tempo a disposizione del tutto insufficiente (3 ore agli scientifici, con l’esame di stato)

  9. L’eccessivo rigore ovviamente rende le cose ancora più difficili, i deboli si indeboliscono sempre più, i forti non hanno la possibilità di irrobustirsi

  10. Si insegna la matematica come se tutti gli studenti dovessero andare ad insegnare matematica o fare della matematica il loro mestiereSolo nel 2003 l’UMI parla di Matematica per il cittadinoProgetto Matematica e realtà dell’Università di Perugia

  11. I DIECI COMANDAMENTI DELL'INSEGNANTEGeorge Polya Abbi interesse per la tua materia. Conosci la tua materia. Conosci i modi secondo i quali si impara: il miglior modo per imparare qualsiasi cosa è di scoprirla da soli. Cerca di leggere sul viso degli studenti, cerca di capire le loro aspettative e le loro difficoltà; mettiti al loro posto. Dai loro non soltanto informazioni, ma anche" sa-per­come", attitudini mentali, abitudine al lavoro me-todico.

  12. I DIECI COMANDAMENTI DELL'INSEGNANTEGeorge Polya Fai loro imparare ad indovinare. Fai loro imparare a dimostrare. Cerca quegli aspetti del problema in questione che possono essere utili per i problemi futuri - cerca di mettere in evidenza lo schema generale che sta dietro la situazione concreta presente. Non rivelare subito tutto il tuo segreto - fallo indovinare dagli studenti prima di dirlo - fa loro scoprire da soli quanto è possibile. Suggeriscilo, non forzarlo.

  13. In conclusione, l’unico non colpevole è lo studente! Nonostante il suo scarso impegno e tutto ciò che si vuole, ha un alibi inattaccabile: è un educando

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