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Ipomania: clinica e decorso

I risultati ottenuti negli studi attuali di follow up sono nella sostanza sovrapponibili a quelli ottenuti negli studi precedenti l'introduzione dei farmaci pi moderni e del sistematico uso degli stabilizzanti dell'umore.Il disturbo bipolare continua a presentare un'alta ricorrenza di episodi e ad

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Ipomania: clinica e decorso

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Presentation Transcript


    1. Ipomania: clinica e decorso Marcello Nardini Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche Universitŕ di Bari Bormio, 3 – 5 Aprile 2003

    3. Sindrome maniacale: stadio I

    6. Ipertimia: condizione stabile che puň essere interrotta da brevi flessioni in senso depressivo Esuberante, ottimista, allegro ed irritabile; Superficiale, presuntuoso, vanaglorioso, ampolloso, sicuro di sé, sicuro di essere immune da malattie mentali; Pieno di progetti, imprudente ed impulsivo. Loquace Sintonico, cordiale, estroverso, in cerca di compagnia Invasivo, indiscreto, prepotente Disinibito, in cerca di emozioni, con tendenza alla promiscuitŕ

    7. Lo stile di vita del soggetto IPERTIMICO non conosce fasi di eutimia e/o normotimia e, anche quando sembra esprimersi con modalitŕ adattative, in realtŕ si sostiene su un equilibrio affettivo instabile, e questa instabilitŕ affettiva č da ritenersi un fattore di rischio per la comparsa di episodi affettivi ed in particolare di quelli dello spettro bipolare

    8. Per NORMOTIMIA si intende quella fase del disturbo dell’umore durante la quale si mantiene un timismo le cui fluttuazioni rientrano nei limiti fisiologici, non c’č rilevanza di altri sintomi specifici, e sul piano del funzionamento il soggetto rientra ai livelli premorbosi. Non va intesa come un ritorno allo stato precedente, č da intendersi come uno stadio diverso dalla normalitŕ in considerazione che coesiste con un alto rischio di ricadute. Il ritorno ad uno stato timico normale si definisce come EUTIMIA

    9. Disturbo bipolare Disturbo bipolare I Disturbo bipolare II Ipomania Ipertimia Altre forme attenuate “soft” Depressione post-partum e depressione atipica (?) Ciclotimia Stati misti (secondo Kraepelin, la depressione č sempre “dentro” la mania): Depressione agitata Depressione con fuga delle idee Mania depressiva Mania improduttiva Mania acinetica Stupore con elementi maniacali

    11. Il “disturbo bipolare II” č spesso diagnosticato erroneamente come “disturbo bipolare I” o come “depressione unipolare”. Il “disturbo bipolare II” č sottodiagnosticato e questo riflette la difficoltŕ ad individuare correttamente e precocemente le forme “subsindromiche” della mania, associate o no a depressione. Questo ha rilevanti ricadute nella pratica clinica, nella scelta e gestione del trattamento e nel determinare l’outcome (qualitŕ della vita, costi individuali e sociali).

    12. Il “disturbo bipolare II” si distingue dal “disturbo bipolare I” per: Caratteristiche cliniche e di decorso (ritmo delle guarigioni, numero e qualitŕ degli episodi); Rischio di suicidio particolarmente alto; Alta comorbiditŕ: Abuso di sostanze e dipendenza Disturbi d’ansia (panico, ansia generalizzata, ansia sociale); Caratteristiche di risposta terapeutica: Maggiormente efficaci i “nuovi antiepilettici” Ruolo “particolare” degli antidepressivi

    13. “Depressione bipolare II” versus “depressione unipolare” versus “depressione bipolare I" In termini di decorso č in posizione intermedia fra la depressione monopolare e la depressione bipolare I; L’unica differenza che le distingue sicuramente č la presenza e le caratteristiche della mania; analogamente il numero, la frequenza e la durata degli episodi; nel bipolare II prevalgono gli episodi depressivi Non si differenziano in maniera significativa in termini di compromissione psicosociale nel follow up a 5 anni; Nel bipolare II – rispetto al bipolare I e al monopolare depressivo – vi č un significativo aumento del rischio di suicidio (aumento di rischio relativo).

    14. “Rischio suicidiario” nel disturbo bipolare II Diagnosi non corretta: trattamento della depressione in maniera non adeguata; utilizzo di antidepressivi in assenza di stabilizzanti dell’umore; Diagnosi non fatta: č calcolato un ritardo di circa 12 anni dall’esordio; nel bipolare I il ritardo nella diagnosi č di 7 anni; il rischio di suicidio č piů alto nei primi 5 anni successivi all’esordio.

    15. La diagnosi differenziale fra “depressione bipolare” e “depressione unipolare” La prevalenza č sovrapponibile; Molti pazienti (40% circa) con disturbo bipolare sono inizialmente diagnosticati come affetti da disturbo unipolare; Il trattamento della depressione con soli antidepressivi non in associazione con stabilizzanti dell’umore: risulta meno efficace nel breve e lungo periodo; puň indurre mania, ipomania, ciclizzazione rapida; modifica l’assetto neurobiologico per cui i pazienti risultano meno responsivi a successivi trattamenti con antidepressivi e con stabilizzanti dell’umore.

    16. “Depressione bipolare” versus “depressione unipolare”, caratteristiche: Maggiore instabilitŕ dell’umore; Minor rallentamento; Ipersonnia; Maggior numero di episodi depressivi; Maggior tempo di malattia; Etŕ esordio piů precoce; Insorgenza piů rapida; Punteggi piů alti per “estroversione” e “sensibilitŕ al giudizio”; Stagionalitŕ, ciclicitŕ, familiaritŕ positiva per disturbi dell’umore.

    17. Fattori “confondenti” la diagnosi di “bipolare II” Molti disturbi bipolari II sono diagnosticati, transitoriamente o permanentemente, come Unipolari; La durata prevista (4 giorni) per la codifica di ipomania č troppo lunga; la durata modale č di giorni 3 (anche 1 – 2 giorni); Gli episodi precedenti di ipomania non si ricordano, non sono percepiti come parte della malattia; Stati ipomanici osservati nel setting di visita possono apparire compensati, rispetto a quanto succede al di fuori nella vita; Non viene adeguatamente valutato il “temperamento ipertimico” come fattore di rischio ed indicatore di bipolaritŕ

    18. “Depressione bipolare” diagnosticata come “depressione unipolare” (1) Massima attenzione alla psicopatologia e patofisiologia del disturbo bipolare, andando oltre la diagnosi categoriale trasversale ed astorica. Massima attenzione allo sviluppo temporale del disturbo e delle relazioni psicopatologiche esistenti con la struttura di personalitŕ e alle condizioni di comorbiditŕ.

    19. “Depressione bipolare” diagnosticata come “depressione unipolare” (2) Avere la consapevolezza che un numero notevole di soggetti sono trattati con antidepressivi, rinunciando ai vantaggi che potrebbero loro derivare dagli stabilizzanti dell’umore; Un certo numero di soggetti trattati con antidepressivi possono sviluppare fasi maniacali e/o ipomaniacali (correlate all’uso di farmaci) ed indicativi di una “vulnerabilitŕ specifica”; Occorre porre attenzione all’uso di farmaci che non hanno rischio di induzione di mania, ipomania e ciclicizzazione rapida.

    20. Un “dilemma” diagnostico ed operativo Esistono le caratteristiche indicative per la diagnosi di bipolare II, ma la mania o l’ipomania non sono documentate; Prima di iniziare il trattamento: informare sulla possibilitŕ di comparsa di mania o ipomania; discutere sul fatto che l’associazione con stabilizzanti dell’umore puň essere favorevole per il trattamento ed il decorso della malattia; si ottiene il consenso e si pianifica il trattamento

    21. Un “dilemma” diagnostico ed operativo Si inizia il trattamento con stabilizzanti dell’umore, e gli antidepressivi vengono associati successivamente in assenza di risposta; Si inizia il trattamento con antidepressivi e gli stabilizzanti dell’umore vengono inseriti successivamente in caso di comparsa di segni indicatori di “bipolaritŕ”: pazienti e familiari vengono educati al riconoscimento degli indicatori: instabilitŕ dell’umore e aumento attivitŕ motoria; oscillazioni rapide e ripetute; variazioni rapide; impulsivitŕ, ripresa energia.

    22. Il disturbo bipolare II nel suo sviluppo longitudinale č un disturbo affettivo ad andamento cronico che si manifesta nel singolo paziente come un oscillazione dimensionale all’interno di un continuum compreso fra una sindrome depressiva completa e sintomi di ipomania, ma dominato da depressione minore e sottosoglia. La struttura sintomatologica longitudinale del BP II, al pari del BP I e della Depressione Maggiore Unipolare, si presenta come malattia dimensionale. Nel BP II esistono lunghi periodi di fluttuazioni “sottosoglia” o “ciclotimiche” di sintomi o depressivi o maniacali compresi fra “brevi” episodi affettivi “sindromici” (Kraepelin, 1921). La natura di questa forma minore di malattia maniaco-depressiva č talmente cronica che sembra riempire l’intera durata della vita (Kraepelin, 1921) (Judd L.L. et al, Arch Gen Psychiatry, vol. 60, 2003)

    23. Lo “spettro bipolare” – criteri di Zurigo - (soft bipolar spectrum) D. bipolare I: mania grave associata a depressione maggiore. D. bipolare II: depressione maggiore associata a sindrome ipomaniacale o a sintomi ipomanici isolati. D. bipolare minore: distimia, depressione minore o depressione breve ricorrente associata a sindrome ipomaniacale o a sintomi ipomanici isolati. Pura ipomania: sindrome ipomanica o sintomi ipomanici isolati senza diagnosi di depressione.

    24. Criteri Episodio Ipomaniacale (DSM IV-TR) Un periodo definito di umore persistentemente elevato, espansivo o irritabile, che dura ininterrottamente per almeno 4 giorni, e che č chiaramente diverso dall’umore non depresso abituale. Durante il periodo di alterazione dell’umore tre (o piů) dei seguenti sintomi sono stati persistenti e presenti ad un livello significativo (4 se l’umore č solo irritabile): autostima ipertrofica o grandiosa diminuito bisogno di sonno (per es., sentirsi riposato dopo solo 3 ore di sonno) maggiore loquacitŕ del solito, oppure spinta continua a parlare fuga delle idee o esperienza soggettiva che i pensieri si succedano rapidamente distraibilitŕ (cioč l’attenzione č facilmente deviata da stimoli esterni non importanti o non pertinenti) aumento dell’attivitŕ finalizzata (sociale, lavorativa, scolastica o sessuale), oppure agitazione psicomotoria eccessivo coinvolgimento in attivitŕ ludiche che hanno un alto potenziale di conseguenze dannose (per es., eccessi nel comprare, comportamento sessuale sconveniente, investimenti in affari avventati).

    25. Criteri Episodio Ipomaniacale (DSM IV-TR) L’episodio si associa ad un chiaro cambiamento nel modo di agire, che non č caratteristico della persona quando č asintomatica. L’alterazione dell’umore e il cambiamento nel modo di agire sono osservabili dagli altri. L’episodio non č abbastanza grave da provocare una marcata compromissione in ambito lavorativo o sociale, o da richiedere l’ospedalizzazione, e non sono presenti manifestazioni psicotiche. I sintomi non sono dovuti all’azione fisiologica diretta di una sostanza (per es., una droga di abuso, un farmaco o un altro trattamento), o ad una condizione medica generale (per es., ipertiroidismo).

    26. Nota: Episodi simil-ipomaniacali chiaramente indotti da un trattamento somatico antidepressivo (per es., farmaci, terapia elettroconvulsivante, light therapy) non dovrebbero essere considerati per la diagnosi di Disturbo Bipolare II

    27. Ipomania: criteri di Zurigo Presenza di euforia, ipomania o iperattivitŕ; Aver sperimentato personalmente problemi o aver ricevuto da altri l’informazione che qualcosa non funziona; Presenza di almeno tre dei sintomi e segni per la diagnosi di ipomania (integrati con sindrome di iperattivitŕ); Soggetti con soli sintomi di ipomania

    28. Criteri diagnostici per “Ipomania” (soft): nuove ipotesi (criteri di Zurigo) Durata minima inferiore ai 4 giorni (1-3 giorni) Criteri principali e sintomi da elencare: Mania ed ipomania; Attivazione ed iperattivitŕ aumento di energia aumento di attivitŕ bisogno di lavoro bisogno di parlare e parlare continuamente essere continuamente occupato annoiarsi facilmente non sentirsi mai stanco minor bisogno di sonno Aver sperimentato problemi con se stessi, con altri ed aver avuto difficoltŕ economiche; sperimentare problemi con l’ambiente continuativamente.

    30. “Psicosi maniaco-depressiva” Disturbo unipolare Depressivo Maniacale Disturbo bipolare Maniacale Depressivo

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