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Mario Tomasoni

La qualità dell’acqua distribuita dal civico acquedotto di Brescia. Incontro pubblico 25 marzo 2014 promosso da X BRESCIA CIVICA. Mario Tomasoni. Il servizio idrico integrato nell’area di Brescia gestito da A2A Ciclo Idrico S.p.A. - dati 2013. SERVIZIO FOGNATURA E DEPURAZIONE

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  1. La qualità dell’acqua distribuita dal civico acquedotto di Brescia Incontro pubblico 25 marzo 2014 promosso da X BRESCIA CIVICA Mario Tomasoni

  2. Il servizio idrico integrato nell’area di Brescia gestito da A2A Ciclo Idrico S.p.A. - dati 2013 SERVIZIO FOGNATURA E DEPURAZIONE • 69 Comuni servizio fognatura • 563.809 abitanti residenti • 2.087 km di rete fognaria • 66 Comuni servizio depurazione • 549.296 abitanti residenti • 91 impianti di depurazione (di cui 57 impianti di depurazione a fanghi attivi, 1 fitodepuratore, 1 impianto di pretrattamento e 34 fosse Imhoff, identificati ai sensi della d.g.r. 28.12.2012 “Direttiva per il controllo degli scarichi degli impianti di trattamento delle acque reflue urbane” e s.m.i.) • 57,48 Mm³/anno trattati SERVIZIO ACQUEDOTTO • 74 Comuni • 590.580 abitanti residenti • 3.528 km di rete • 169 Pozzi in servizio • 169 Sorgenti (punti di captazione) • 51,47 Mm³/anno erogati (compresi gli autoconsumi)

  3. Il servizio idrico integrato in A2A Ciclo Idrico IL CONTROLLO DEL PROCESSO Tutto il processo “captazione, potabilizzazione, trasporto, stoccaggio e distribuzione” ai clienti fino al punto di consegna, è controllato costantemente da personale qualificato per garantire: • CONTINUITA’ di erogazione mediante verifiche sulle opere di captazione e dell’acquifero di produzione, sulla rete e sugli impianti elettromeccanici, interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, interconnessione di reti e impianti; • QUALITA’ mediante il monitoraggio chimico e microbiologico dell’acqua; • SICUREZZA mediante videosorveglianza dei punti critici del sistema e supervisione in remoto con il presidio di telecontrollo e telecomando.

  4. Il servizio idrico integrato in A2A Ciclo Idrico Fonti di produzione attive: Sorgenti = 3 (Mompiano e Cogozzo di Villa Carcina) Pozzi = 41 Sorgente di Mompiano La rete idrica di Brescia = 704 Km Rete Cogozzo Rete Nord Rete Fossa Rete Montagnola Pozzi Folzano fuori servizio apr. 2011 Pozzi dismessi nel 1986

  5. Il servizio idrico integrato in A2A Ciclo Idrico PRINCIPALI SERBATOI DELL’ACQUEDOTTO DI BRESCIA CAPACITA’ TOTALE DI STOCCAGGIO ~ 26.000 m³ Equivalenti a circa 8 ore di consumo medio giornaliero

  6. I PUNTI DI MONITORAGGIO DELL’ACQUA DISTRIBUITA Punti di controllo totali: 26 Circoscrizione Centro: 5 Circoscrizione Nord: 5 Circoscrizione Est: 5 Circoscrizione Sud: 7 Circoscrizione Ovest: 4 7

  7. La postazione centrale è presidiata 24h su 24h, 365 giorni l’anno. Il presidio di Telecontrollo e Telecomando La stazione centrale registra tutti i dati caratteristici del funzionamento degli impianti e le misure di esercizio (portata dei pozzi e delle sorgenti, livello dei serbatoi, pressioni in rete). Riceve le segnalazioni di allarme per guasti ed anomalie che si possono verificare sugli impianti ed attiva il pronto intervento con la massima celerità riducendo al minimo la durata dei fuori servizio.

  8. La qualità dell’acqua nelle falde Non sempre l’acqua approvvigionata risulta conforme ai valori previsti dal D. Lgs. 31/01 relativo alla qualità delle acque destinate al consumo umano a causa dell’inquinamento delle falde. Le principali fonti di contaminazione sono: • industriale: solventi organo-alogenati, cromo esavalente; • agricolo: nitrati, atrazina; • di natura geologica (falde riducenti): ferro, manganese, arsenico, idrogeno solforato e ammoniaca.

  9. Azioni a presidio della contaminazione delle fonti • Studi idrogeologici per individuare aree indenni da inquinamento. • Migliori tecniche di perforazione per evitare la contaminazione delle falde più profonde assicurando la tenuta dello strato impermeabilizzante che separa la falda inquinata da quella idonea. • Istituzione di aree di salvaguardia dei pozzi. • Quando un pozzo è inquinato le principali opzioni sono: • realizzazione di idonei impianti di potabilizzazione • approfondimento del pozzo; • abbandono del pozzo.

  10. 180 P2 P1 60 3 1 2 P3 P4 Istituzioni di aree di salvaguardia (Z.T.A., Z.R.)

  11. Flusso nel I°acquifero (Gh+Sb) Flusso nel II°acquifero (Cgl.) Flusso nella colonna del pozzo Filtro Cementazione Legenda Dreno siliceo Tamponamento con argilla rigonfiante Miglioramento delle tecniche di perforazione e dei materiali di completamento dei pozzi >

  12. Impianti per la potabilizzazione delle acque di falda Osmosi inversa per la rimozione dei nitrati Vessel membrane osmotiche Lampada U.V. Gruppo di pressurizzazione Processo di filtrazione con membrane a porosità filtrante < a 0,001µm Filtro di sicurezza

  13. Impianti per la potabilizzazione delle acque di falda Impianto fisico-biologico per la rimozione di Fe, Mn, As eNH3 Processo di ossidazione e filtrazione finale a doppio stadio

  14. Impianti per la potabilizzazione delle acque di falda IMPIANTO CHIMICO-FISICO PER IL CROMO Riduzione del Cromo esavalente con solfato ferroso e successiva filtrazione su filtri a sabbia.

  15. Impianti per la potabilizzazione delle acque di falda Impianti di trattamento a Carboni Attivi per solventi organo-alogenati, diserbanti e fitofarmaci Processo di trattamento solventi con carboni attivi granulari

  16. “Processo di disinfezione e clorocopertura” La disinfezione viene sempre effettuata a valle delle fonti di approvvigionamento e comunque prima dell’immissione in rete, facendo in modo di avere sempre un minimo di cloro residuo libero nelle tubazioni < 0,2 mg/l (clorocopertura) La clorocopertura avviene mediante l’impiego di: Ipoclorito di sodio (NaClO) biossido di cloro (ClO2) - evita la formazione di sottoprodotti della clorazione (trialometani) Impianti per la protezione microbiologica delle acque di falda

  17. Biossido di cloro Acqua di diluizione Reattore Misuratore di portata con segnale d’uscita 4-20 mA Pompette dosatrici reagenti Centralina elettronica di comando Clorito di sodio Acido cloridrico Impianti per la protezione microbiologica delle acque di falda Impianto di produzione e dosaggio di biossido di cloro Rete di distribuzione Pozzo

  18. I controlli della qualità dell’acqua - Controlli interni Sono controlli effettuati dal Gestore del Servizio Idrico Integrato per la verifica della qualità dell'acqua destinata al consumo umano. Per l'effettuazione di detti controlli il Gestore si avvale di laboratori di analisi interni o esterni, di norma accreditati ACCREDIA, unico ente nazionale autorizzato dal Governo Italiano nel 2009 a svolgere attività di verifica della conformità delle metodiche utilizzate per analizzare l’acqua distribuita per il consumo umano. - Controlli esterni I controlli esterni sono quelli svolti dall‘Azienda Sanitaria Locale, territorialmente competente, per verificare che le acque destinate al consumo umano soddisfino i requisiti del D.lgs. 31/2001. Detti controlli sono effettuati sugli stessi punti rete del Gestore, ma con frequenze a questi sconosciute per assicurare la massima indipendenza ed efficacia del controllo sull’operato del Gestore.

  19. I controlli della qualità dell’acqua In caso di superamento dei limiti riscontrato dalle analisi interne o dell’ASL, si procede immediatamente con nuove analisi di verifica; se il dato viene confermato: • Il Sindaco, su richiesta dell’ASL, emette una ordinanza di non potabilità dell’acqua, dandone la massima pubblicità mediante tutti i mezzi d’informazione (sito internet del Comune e del Gestore, manifesti murali, media locali radio/video/stampa ecc.). • Il Gestore provvede a fornire con mezzi alternativi (autobotti, collegamenti, anche provvisori con fonti non inquinate, ecc.) l’acqua potabile alla cittadinanza, assicurando il  fabbisogno minimo per la tutela della salute; • Il Gestore provvedere ad attivare tutte le iniziative in grado di rimuovere le cause di non potabilità dell’acqua distribuita L’ordinanza sindacale rimane in vigore sino a quando l’ASL dichiara cessata l’emergenza e l’acqua è ritornata ad essere potabile ai sensi del D.lgs. 31/01.

  20. Fonti approvvigionamento (pozzi e sorgenti): Un controllo annuale completo. Controlli mensili sui parametri critici da tenere monitorati. A2A Ciclo Idrico: i controlli della qualità dell’acqua Parametri previsti dal controllo annuale completo: 21

  21. A2A Ciclo Idrico: i controlli della qualità dell’acqua Impianti di trattamento: Controlli MENSILI per garantirne il funzionamento e l’idoneità dell’acqua trattata prima dell’immissione in rete. I parametri variano a seconda della tipologia d’impianto. Reti di distribuzione: (controlli ai punti di monitoraggio rappresentativi dell’acqua erogata fontanelle pubbliche codificate ASL). CONTROLLOMENSILE: Coliformi totali, Escherichia coli, Enterococchi, più i parametri chimici critici da monitorare. CONTROLLOQUADRIMESTRALE: pH, Conducibilità, Alcalinità, Durezza, Calcio, Magnesio, Sodio, Potassio, Ammonio, Fluoruro, Cloruro, Solfato, Nitrito, Clorito, Manganese, Arsenico. 22

  22. ANALISI ACQUA CITTÀ DI BRESCIA (Dati 2013) A2A Ciclo Idrico si affida da oltre 20 anni a Laboratori d’analisi terzi accreditati ACCREDIA(*) (*)ACCREDIA unico ente nazionale autorizzato dal governo italiano nel 2009 a svolgere attività di verifica della conformità delle metodiche utilizzate per analizzare l’acqua distribuita dai civici acquedotti. 23

  23. QUALITÀ DELL’ACQUA DISTRIBUITA (dati 2013) parametri previsti dalla delibera dell'AEEGSI n˚586/2012/R/IDR e pubblicati sul sito web di A2A Ciclo Idrico : Tutte le analisi microbiologiche effettuate sono risultate negative.

  24. QUALITÀ DELL’ACQUA DISTRIBUITA: i parametri di attenzione – dati nov. 2013 ÷ feb. 2014 • Sostanze antiparassitarie: presenza in alcuni pozzi dotati di impianti di filtrazione a carbone attivo granulare (GAC). Mai riscontrati in rete di distribuzione. • PCB: In più di 20 anni di analisi non è mai stata riscontrata la loro presenza nei pozzi dell'acquedotto comunale.La metodica attualmente utilizzata ha un limite di rilevabilità pari a 0,0005 µg/l. • Cesio 137: ricerca effettuata a partire dal gennaio 2012, con cadenza quadrimestrale; la sostanza radioattiva è sempre risultata ASSENTE o comunque inferiore alla minima attività rilevabile secondo la metodica utilizzata pari a 0,2 Bq/kg. • Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA): non sono mai stati rilevati nelle fonti di approvvigionamento al servizio dell'acquedotto comunale.

  25. QUALITÀ DELL’ACQUA DISTRIBUITA: Il Cromo VI (dati novembre 2013 – febbraio 2014) Prelievi <2 µg/l = nº 23 22% Prelievi >2 <5 µg/l = nº 34 33% Prelievi >5 <10 µg/l = nº 44 42% Prelievi >10 <15 µg/l = nº 3 3% (*) Nel calcolo statistico del dato medio, al valore <2 è stato cautelativamente assegnato il valore di 2,0

  26. Circoscrizione CENTRO: andamento della concentrazione di CROMO VI nell’acqua distribuita (dati Novembre 2013 – Febbraio 2014) Limite massimo D.Lgs 31/01

  27. Circoscrizione NORD: andamento della concentrazione di CROMO VI nell’acqua distribuita (dati Novembre 2013 – Febbraio 2014) Limite massimo D.Lgs 31/01

  28. Circoscrizione EST: andamento della concentrazione di CROMO VI nell’acqua distribuita (dati Novembre 2013 – Febbraio 2014) Limite massimo D.Lgs 31/01

  29. Circoscrizione SUD: andamento della concentrazione di CROMO VI nell’acqua distribuita (dati Novembre 2013 – Febbraio 2014) Limite massimo D.Lgs 31/01

  30. Circoscrizione OVEST: andamento della concentrazione di CROMO VI nell’acqua distribuita (dati Novembre 2013 – Febbraio 2014) Limite massimo D.Lgs 31/01

  31. IL CROMO E LA NORMATIVA OMS: «Guideline for Drinking Water Quality» (Ultima edizione 27.06.2011) COMUNITÁ EUROPEA: 98/83CE del 03/11/1998 ITALIA: D.Lgs. 31 del 02.02.2001 Unico riferimento normativo per tutti i Gestori.

  32. LA NORMATIVA CALIFORNIANA http://www.cdph.ca.gov/certlic/drinkingwater/Documents/Chromium6/Chromium-6FactSheet-Update-08-21-2013.pdf ̋ How ishexavalentchromiumcurrentlyregulated in drinking water? Hexavalentchromium in drinking water isregulated under the “totalchromium” state MCL of 50 ppb, whichis more healthprotectivethan the federal MCL of 100 ppb. The totalchromium MCL wasestablished in 1977 to address the non-cancertoxiceffects of hexavalentchromium, and alsoincludes the trivalentform. ̏ Com’è attualmente regolamentata la presenza di cromo esavalente nell'acqua potabile? Il cromo esavalente nell'acqua potabile è regolato da un MCL come “cromo totale” pari a 50 ppb, che è maggiormente protettivo per la salute rispetto alla MCL federale di 100 ppb. Il MCL per il cromo totale è stato istituito nel 1977 per affrontare gli effetti tossici non-cancerogeni del cromo esavalente, e comprende anche la forma trivalente.

  33. LA NORMATIVA CALIFORNIANA http://www.cdph.ca.gov/certlic/drinkingwater/Pages/Chromium6.aspx Dal sito del Dipartimento di Sanità Pubblica della California (CDPH) • Il 23 agosto 2013, il CDPH sottopone alla fase di «commento pubblico» il valore limite massimo (MCL) per il cromo esavalente nell’acqua potabile pari a 0,010 mg/l (equivalenti a 10 µg/l). Questa fase del procedimento, resa obbligatoria dalla normativa californiana, è terminata l’11.10.2013. • Attualmente il valore suddetto non è ancora stato recepito come limite prescrittivo dalla normativa californiana.

  34. Il servizio fognatura di A2A Ciclo Idrico GLI SCARICHI L’acqua, utilizzata nelle nostre case, va a costituire i cosiddetti Acque nere:scarico dei WC Scarichi civili Acque grigie: pulizia e lavaggio In genere in Italia le due tipologie di scarico non vengono separate

  35. Il servizio fognatura di A2A Ciclo Idrico Scarichi industriali Le lavorazioni industriali possono causare contaminazioni molto diversificate, a seconda del ciclo produttivo. Ai sensi del D.Lgs 152/06 le industrie devono rispettare specifici limiti prima dello scarico in fognatura.

  36. Il servizio fognatura di A2A Ciclo Idrico Infine è necessario gestire anche leacque bianche, cioè quelle provenienti dalle PRECIPITAZIONI METEORICHE L’approccio classico prevede il deflusso diretto in fognatura. L’impermeabilizzazione delle superfici però determina colmi di piena troppo elevati. L’approccio odierno cerca di favorire l’infiltrazione nel terreno e l’accumulo negli invasi superficiali.

  37. Il servizio fognatura di A2A Ciclo Idrico La qualità dell’acqua in ingresso all’impianto di depurazione Durante il contatto con le attività di origine antropica l’acqua subisce una serie di contaminazioni, tra cui citiamo: • Solidi sospesi Torbidità • Sostanza organica biodegradabile (BOD5) Fabbisogno di O2 Eutrofizzazione • Azoto e fosforo • Inquinamento microbiologico Salute • Oli e grassi • Metalli • Composti organici persistenti

  38. L’impianto di depurazione di Verziano IMPIANTO TRATTAMENTO REFLUI SPECIALI PRETRATTAMENTINORD Vasca di spaglio n°1 Vasca di spaglio n°2 LINEA ”B” LINEA ”A” VASCA EQUALIZZAZIONE LINEA ”C”

  39. L’impianto di depurazione di Verziano Il polo depurativo di VERZIANO: la tecnologia MBR La separazione tra H2O depurata e batteri tradizionalmente avviene in un sedimentatore. Invece, nel moderno impianto di Verziano, l’H2O viene aspirata attraverso finissime membrane filtranti (0,035 µm.) Viene applicata una leggera depressione 10÷50 kPa all’interno della fibra cava per estrarre il permeato. Periodiche inversioni di flusso mantengono pulita la membrana.

  40. L’impianto di depurazione di Verziano REFLUO ALLO SCARICO DOPO IL TRATTAMENTO DI ULTRAFILTRAZIONE CON MEMBRANE

  41. Piano d’Ambito: investimenti A2A CILCO IDRICO S.p.A. • PIANO D’AMBITO 2007÷2032 (giugno 2006) = 781 M€ • Prima revisione approvata il 21.12.2010 (compresi AdPQ)= 862 M€ • A2A CICLO IDRICO S.p.A. • investimenti programmati periodo 2014 ÷2024: 434 M€ (58 M€ per acquedotto, 42 M€ per fognatura e 334 M€ per collettamento e depurazione); • ripartizione della spesa investimenti: 13% al Settore funzionale Acquedotto, 10 % al Settore funzionale Fognatura e 77 % al Settore funzionale Collettamento e Depurazione). TARIFFA D’AMBITO 2013 = 1,39 €/m³

  42. Tariffe S.I.I. in alcune città capoluogo CENTRO-NORD ITALIA dati 2013

  43. Tariffe medie città europee calcolate su un consumo annuo pari a 200 m³ (imposte indirette escluse) - Anno 2010 sito Federutility -

  44. Raffronto con le acque minerali La tariffa media 2013 del Servizio Idrico Integrato (Acquedotto, Fognatura e Depurazione), applicata da tutti I GESTORI regolati dall’UATO di Brescia è pari a 1,39€/1.000 l. Le normali acque minerali sono in vendita a prezzi variabili da 15 a 40 €cent/litro equivalente a 150 ÷ 400 €/1.000 l. e non comprendono i costi di fognatura e depurazione! Per il Servizio Idrico Integrato la spesa media pro capite per una famiglia che consuma 200 mᵌ all’anno è pari a: 246€/anno 0,67€/giorno MENO DEL COSTO DI UNA TAZZINA DI CAFFE’!

  45. Consigli utili per risparmiare l’acqua

  46. Normativa di riferimento U.A.T.O. A.T.O. La Legge Galli (1996) riorganizza il Servizio Idrico Integrato in bacini denominati AMBITI TERRITORIALI OTTIMALI (A.T.O.): • abbandonare le gestioni comunali in economia, frammentate e diseconomiche; • organizzare il servizio su base industriale ed assicurare gli ingenti investimenti in opere infrastrutturali di cui abbisognava il settore, migliorando l’efficacia, l’efficienza e l’economicità del sistema. All’ATO - organizzatosi in Consorzio sovraccomunale comprendente i la Provincia di Brescia ed i Comuni aderenti - competevano le funzioni di programmazione (piani d’investimento pluriennali), definizione della tariffa, indirizzo e controllo del Gestore del servizio. Il primo gennaio 2007 l’ATO della Provincia di Brescia è diventato operativo esercitando le funzioni di Autorità d’Ambito. Per effetto della legge della Regione Lombardia n. 21 del 27.12.2010, l’ATO si è trasformato in Azienda Speciale della Provincia con la denominazione Ufficio d’Ambito Territoriale Ottimale (U.A.T.O.) e rappresenta la nuova forma di governo associata del Servizio Idrico Integrato, da parte della Provincia e dei Comuni bresciani aderenti.

  47. ATO Brescia – adempimenti 2013 • Deliberazione n.2 del gennaio 2013: il Consiglio di Amministrazione dell’Ufficio d’Ambito, ai sensi della deliberazione AEEG n. 585/2012/R/IDR del 28 dicembre 2012, nelle more della determinazione ed approvazione della tariffa da parte dell’AEEG stessa, ha preso atto della tariffa transitoria del SII per l’anno 2013 così come determinata dal precedente Metodo Normalizzato e già prevista dal vigente Piano d’Ambito. • Deliberazione del 24 aprile 2013:il Consiglio di Amministrazione dell’Ufficio d’Ambito, ai sensi della deliberazione AEEG n. 585/2012/R/IDR del 28 dicembre 2012, nelle more dell'approvazione della tariffa da parte dell’AEEG stessa, ha preso atto della tariffa transitoria del SII risultante dall'applicazione del nuovo metodo di calcolo (Metodo Tariffario Transitorio - MTT).Il Gestore è tenuto ad applicare tale nuova articolazione tariffaria a partire dal 01 Maggio 2013.

  48. AEEG: attribuzione competenze SII Legge 22 dicembre 2011 n.214 di conversione del Decreto Legge n.201 del 6 dicembre 2011 L’art. 21 – soppressione di Enti ed Organismi – comma 19 – prevede che con riguardo alla Agenzia Nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua (istituita con Legge 12 luglio 2011 n.106), siano trasferite alla Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas “le funzioni attinenti alla regolazione ed al controllo dei servizi idrici” Le funzioni da trasferire sono state individuate con il D.P.C.M. 20 luglio 2012. Queste funzioni, che l'Autorità esercita con gli stessi poteri attribuiti dalla sua legge istitutiva, la n. 481 del 1995, fanno riferimento a diversi aspetti del servizio idrico integrato: dalla definizione dei costi ammissibili e dei criteri per la determinazione delle tariffe a copertura di questi costi, alle competenze in tema di qualità del servizio, di verifica dei piani d'ambito e di predisposizione delle convenzioni tipo per l'affidamento del servizio. L'Autorità alla fine del 2012, dopo un articolato processo di consultazione con i soggetti interessati (avviata con il documento 204/2012/R/idre dettagliata con l'ulteriore documento 290/2012/R/idr), ha approvato un insieme di provvedimenti in tema di servizio idrico integrato e, in particolare, per la determinazione della tariffa transitoria per il 2012-2013 (delibera 585/2012/R/idr del 28.12.2012) e la trasparenza delle bollette (delibera 586/12/R/idr del 28.12.2012).

  49. La tariffa transitoria AEEGSI Con la delibera 28 dicembre 2012 585/2012/R/idr l’Autorità ha approvato il metodo tariffario transitorio (MTT) per la determinazione delle tariffe negli anni 2012 e 2013 per tutte le gestioni, ad esclusione dei gestori CIPE. La tariffa è predisposta dagli Enti d’Ambito e approvata dall’Autorità; i Gestori applicano ai consumi idrici, con decorrenza 1 gennaio 2013, le tariffe dell’anno 2012 moltiplicate per il fattore teta2013 (ϑ2013) come approvato dalla medesima Autorità. Se l’incremento tariffario risulta superiore al limite massimo previsto dal metodo normalizzato pari al +13,4%) l’AEEG dispone un’istruttoria prevedendo che il recupero degli eventuali ricavi spettanti avvenga con il meccanismo di perequazione. In attesa del completamento dell’istruttoria, il gestore applicherà in via provvisoria la variazione tariffaria massima prevista (+ 13,4%). Nel frattempo si applica un incremento tariffario “massimo” pari al 13,4 % che porta la TRM da 1,225124 euro/m3 (anno 2012) a 1,389291 euro/m3 (anno 2013).

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