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LA MIA NAZIONE

LA MIA NAZIONE. BANDIERA. ITALIA FISICA. INNO. ITALIA POLITICA. CENNI STORICI. ITALIA ECONOMICA. AUTORI. ITALIA FISICA. LA FORMAZIONE. POSIZIONE IN EUROPA. CLIMA. CONFINI. TERRITORIO. La formazione del territorio italiano. ERA PRIMARIA. ERA TERZIARIA. ERA QUATERNARIA.

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  1. LA MIA NAZIONE BANDIERA ITALIA FISICA INNO ITALIA POLITICA CENNI STORICI ITALIA ECONOMICA AUTORI

  2. ITALIA FISICA LA FORMAZIONE POSIZIONE IN EUROPA CLIMA CONFINI TERRITORIO

  3. La formazione del territorio italiano ERA PRIMARIA ERA TERZIARIA ERA QUATERNARIA ERA SECONDARIA

  4. ERA PRIMARIA 600-203 milioni L’Italia nell’epoca dell’ era primaria era ancora sotto il mare, salvo alcune montagne della Sardegna, delle Alpi (Monte Bianco, Monte Rosa, Gran Paradiso) e dell’ Appennino calabrese, spunta fuori dal mare in seguito a grandiosi movimenti della Crosta Terrestre.

  5. ERA SECONDARIA 200 milioni di anni fa Nella seconda metà di questa era, la crosta terrestre cominciò ad agitarsi, spinte poderose sollevarono i fondi marini ed iniziarono a formarsi le ALPI e alcuni MASSICCI della CALABRIA .

  6. ERA TERZIARIA 60 milioni di anni fa In questo periodo il continente Africano si sposta verso l’ ITALIA, la crosta marina compressa viene spinta verso l’ esterno, va ad addossarsi ai monti gia esistenti: LE ALPI. Nello stesso periodo emergono le prime cime degli APPENNINI. Alla fine dell’epoca terziaria sono emerse quasi completamente gli APPENNINI CENTRALI E MERIDIONALI, le CIME MONTUOSE del PIEMONTE, VENETO, TOSCANA. In luogo della Valle Padana c’era un grande golfo.

  7. ERA QUATERNARIA 1 milione di anni fa Durante questa era il corpo della penisola italiana prese la sua forma definitiva. I detriti trasportati a valle dai fiumi colmarono il golfo padano, trasformandolo in una pianura, e formarono le altre pianure. Le Alpi si ricoprirono a più riprese di immensi ghiacciai che scesero fino alla Pianura Padana, e formarono, con i detriti trasportati, le colline d’ Ivrea e della Brianza. La superficie terrestre e quindi anche quella dell’Italia, muta continuamente.

  8. POSIZIONE IN EUROPA Se si osserva il planisfero ci si rende conto che l’Italia occupa una piccola parte delle terre emerse, pari a poco di due millesimi. L’Italia si trova nell’emisfero boreale situato a nord dell’equatore. Si trova nel continente europeo e appartiene alla massa continentale dell’Eurasia. La carta fisica mette in evidenza la forma frastagliata e molto allungata dell’Italia. Il punto nord dista da quello più a su più di 1200 km.

  9. CLIMA Nel complesso l’Italia presenta un clima temperato Mediterraneo ,ovvero un clima in cui non sono presenti i grandi eccessi , come per esempio le temperature polari o quelle tropicali, che si trovano in altri posti del mondo; ciò deriva essenzialmente dal fatto che il nostro Paese si trova più o meno alla stessa distanza dal Polo Nord e dall’ Equatore. Il mare che circonda i tre lati del paese mitiga il clima su tutto il territorio, la presenza di montagne e colline è un ulteriore aspetto che contribuisce alla varietà del clima . Possiamo dividere l’Italia in quattro grandi aree climatiche : La regione alpina (il clima alpino , presenta inverni rigidi e nevosi ed estati fresche, nelle stagioni intermedie le temperature sono miti ). La regione padana (nella regione il clima in estate è caldo e afoso e invece in inverno è freddo e a volte anche rigido; la pianura Padana infatti presenta , tra i climi italiani, la più elevata escursione termica annua. Un fenomeno atmosferico caratteristico della regione padana è la nebbia nella stagione invernale). …continua

  10. La regione appenninica (il clima è temperato o temperato fresco, anche se si incontrano numerose differenze tra le catene settentrionali e quelle meridionali. Il clima appenninico si caratterizza da un’incostante e irregolare distribuzione delle piogge, vi è una prevalenza di piogge nella regione occidentale. La neve è presente in inverno su tutta la catena appenninica anche se il disgelo è rapido all’arrivare della primavera. Abbastanza forte la escursione termica). La regione costiera (Lungo i quasi 8000 km di costa italiana troviamo un clima mediterraneo. Nel suo insieme, il clima costiero si caratterizza per la presenza di una piovosità modestanelle stagioni autunnali, primaverili e invernali; rara è la presenza di neve, raramente si verificano temperature sotto lo zero . L’escursione termica è assai bassa: la temperatura è mediamente mite in inverno e non tanto elevata in estate).

  11. CONFINI L’ Italia confina a ovest con la Francia, a nord con la Svizzera e l’Austria, a est con la Slovenia; l’Italia è bagnata dal Mar Mediterraneo che si divide in: Mar Ionio a sud-est, a est Mare Adriatico, a nord-ovest Mar Ligure e a sud ovest Mar Tirreno.

  12. TERRITORIO (NOTIZIE GENERALI) I GHIACCIAI GLI APPENNINI LE ALPI I LAGHI LA PIANURA I FIUMI

  13. TERRITORIO L’Italia è una penisola racchiusa a nord da un imponente catena montuosa, e protesa a sud nel Mediterraneo. A nord la linea spartiacque delle Alpi segna il confine tra l’Italia e gli altri paesi Europei, la forma dell’Italia, come è ben noto, richiama quella di uno stivale, orientato secondo la direzione nord - ovest – sud – est . Il “tacco” dista dalla costa albanese solo 75 km, i tre lati del Paese sono bagnati dal Mar Mediterraneo. L’ Italia tradizionalmente viene suddivisa in tre parti, sulla base della sua posizione rispetto al mare. Dal punto di vista morfologico, il territorio italiano è composto da rilievi montuosi articolati in due grandi sistemi: le Alpi e gli Appennini. Il 42% dell’intero territorio è caratterizzato dalla presenza di una serie di rilievi minori : le colline. Solo una quota ridotta del territorio, è occupata dalle aree pianeggianti, tra le quali, spicca la pianura padano-veneta .

  14. I GHIACCIAI Al di sopra dei 3000 m la neve non si scioglie mai nemmeno in estate, sulle Alpi fin dai tempi lontani si sono formati i ghiacciai, cumuli di neve compatta e gelata. I ghiacciai si muovono molto lentamente, nel corso dei secoli hanno modellato le montagne scavando valli, trasportando massi, detriti, che hanno formato delle colline particolari: le morene. Ghiacciaio dei Forni (Gruppo Ortles-Cevedale), il maggiore dei ghiacciai vallivi italiani (foto M. Santilli, 1999).

  15. Le alpi sono una catena montuosa, che forma una specie di confine naturale. Sono suddivise in base alla loro posizione; in occidentali, centrali ed orientali. I monti più importanti sono: Monviso, Gran Paradiso, M. Bianco, Cervino, M.Rosa, M. Coglians e Ortles. Le alpi occidentali sono molto alte, maestose, ricoperte di neve, e hanno numerosi ghiacciai. Quelle centrali e orientali invece hanno cime meno alte, le Prealpi sono catene più basse, con contorni dolci, coperte di boschi e di pascoli. Le alpi offrono spettacolari paesaggi. È il caso delle Dolomiti, formate da un tipo di roccia calcarea, che il vento, il sole e il gelo sbriciolano facilmente. Le Alpi sono formate da rocce molto dure e resistenti. Un tempo era difficile attraversare le Alpi. Occorreva percorrere strade assai tortuose. L’uomo ha costruito viadotti, scavato gallerie consentendo collegamenti rapidi e agevoli. LE ALPI Le montagne sono l’ultimo bordo del finito. L’estremo punto d’incontro fra il terrestre e l’infinito che vi scende sopra. Per antiche culture sono state dimora delle divinità.

  16. GLI APPENNINI Gli Appennini percorrono tutta l’Italia da nord a sud. Sono suddivisi in settentrionali, centrali e meridionali. Hanno altitudini inferiori a quelle Alpine, hanno cime meno aguzze e profili più arrotondati. Il Gran Sasso d’Italia assomiglia a un monte Alpino, ha un ghiacciaio ed è attraversato da una lunga galleria stradale, le rocce Appenniniche sono in gran parte argillose e poco compatte. Il terreno è arido.

  17. LA PIANURA La pianura Padana Veneta è un grande triangolo compreso tra le Alpi e gli Appennini, la cui superficie è di circa 46000 kmq. Essa è costituita da tre parti : la pianura Padana vera e propria che occupa la zona centro-occidentale, quella veneto-friulana a nord est e quella emilio.romagnola a sud. Dovete sapere che la pianura tanto tempo fa era un grande golfo del mare Adriatico, che è stato a poco a poco riempito dai detriti del fiume Po e dai suoi affluenti. Ci sono anche altre pianure come la Piana Di Catania, il Campidano, Valdarno, Agro Romano, maremma Toscana e il Tavoliere Delle Puglie che è una pianura di sollevamento e attraversa quasi tutta la Puglia. Essa è come un tappeto di ulivi.

  18. I LAGHI Lago di Garda Lago Maggiore Sulla catena Alpina è frequente la presenza di piccoli laghi, che occupano il fondo di una conca glaciale e per questo motivo si dicono anche laghi di circo. Nella nostra penisola sono anche presenti numerosi laghi di origine vulcanica, in questi le acque hanno riempito il cratere di antichi vulcani spenti. Esistono in Italia una serie di piccoli laghi naturali, di differente origine, come i laghi di sbarramento, che sorgono in valli fluviali sbarrate da frane, colate di lava o depositi morenici, e i laghi costieri che sono invece laghi particolari dovuti all’azione del mare. Va ricordata la presenza nel nostro Paese di numerosi laghi artificiali creati dall’ opera umana, attraverso la costrizione di imponenti dighe che trattengono e utilizzano per differenti scopi, le acque superficiali. I laghi più importanti sono: lago di Garda, lago d’ Iseo, lago Maggiore, di Como e Trasimeno.

  19. I FIUMI I fiumi italiani presentano una grande differenza tra loro. I fiumi che discendono dalle alpi hanno una portata regolare perché sono alimentati dai ghiacciai e dalle abbondanti piogge che cadono in autunno e in primavera. I fiumi che nascono dagli Appennini, distano a pochi Km dal mare, hanno un corso breve e una portata irregolare; la loro alimentazione dipende sostanzialmente dalle piogge perciò alternano periodi di siccità durante l’estate a periodi di piena quando cadono piogge abbondanti. A eccezione dei fiumi:Adige, Brenta,Piave, Tagliamento e Isonzo, tutti i grandi fiumi dell’ Italia settentrionale sono gli affluenti del fiume italiano più importante, il Po. Il Po nasce sul versante nord-orientale del Monviso, attraversa la Pianura Padana e sfocia nel mare Adriatico con una foce a delta. Gli affluenti di sinistra provengono dalle Alpi e sono: Dora Baltea, Dora Riparia, Sesia, Ticino, Adda, Oglio e Mincio. Gli affluenti di destra invece sono principalmente fiumi appenninici : Scrivia, Trebbia, Tanaro, Taro, Secchia, Panaro. I fiumi Appenninici, a eccezione degli affluenti del Po, sfociano nei vari mari italiani, i principali fiumi del versante tirrenico sono: Arno, Ombrone, Tevere, Volturno, Sele; i principali fiumi del versante adriatico sono: Reno, Metauro, Esino, Chienti, Pescara, Biferno, Ofanto.

  20. ITALIA POLITICA ORDINAMENTO POLITICO POTERE DECENTRATO

  21. ORDINAMENTO POLITICO L’ Italia è una Repubblica parlamentare, questo significa che non c’è un re e che i cittadini italiani maggiorenni eleggono i loro rappresentanti. I rappresentanti eletti formano il Parlamento che a sua volta è diviso in due assemblee: Camera e Senato. E’ compito del Parlamento fare le leggi. Il compito di far eseguire le leggi spetta al Governo, composto dal Presidente del Consiglio e dai Ministri. Ogni ministro si occupa di un diverso settore:istruzione,salute, ambiente, economia, esteri … La magistratura , composta dai magisrati (giudici), si occupa di far rispettare le leggi. La nostra Costituzione prevede che questi tre importanti poteri dello Stato (fare leggi, farle eseguire, farle rispettare ) siano divisi tra Parlamento, Governo e Magistratura. Il parlamento esercita il potere legislativo = fa le leggi. Il governo esercita il potere esecutivo = fa applicare le leggi. La magistratura esercita il potere giudiziario = fa rispettare le le leggi . Il capo dello stato è il Presidente della Repubblica. Egli ha il compito di controllare che tutto avvenga secondo la Costituzione.

  22. Regioni, province e comuni Uno stato, tante regioni. Lo stato non può occuparsi di tutto e ha affidato alcuni compiti agli Enti locali, cioè le Regioni, le Province e i Comuni. 21 Regioni In Italia ci sono 21 Regioni, ognuna ha un capoluogo. Qui c’è la sede del consiglio regionale, che può decidere alcune leggi. Il consiglio regionale elegge una giunta regionale, composta dal presidente e dagli assessori, che si occupano di governare la Regione. 104 Province Nella città capoluogo di provincia hanno sede invece il consiglio provinciale e la giunta provinciale,composta anch’essa da un Presidente e da assessori. 8101 comuni Per ultimi vengono i comuni. Il Sindaco, a capo del consiglio comunale, nomina la giunta comunale, formata dagli assessori. Tutti i cittadini maggiorenni, con le elezioni amministrative, eleggono i loro rappresentanti nei vari consigli: comunali, provinciali e regionali.

  23. ECONOMIA L’ economia italiana è stata divisa in tre settori. Il primo anello della catena è il settore primario, che comprende le attività legate alla produzione e allo sfruttamento delle risorse del territorio. Una delle attività principali è l’ agricoltura che rispetto ai primi anni del 1900 è molto diminuita. Adesso, ai tempi nostri, sono utilizzati prodotti chimici come pesticidi e fertilizzanti che pur liberando dai parassiti fanno male al raccolto. L’agricoltura, è rimasta un’ attività redditizia anche se diminuita. Un’altra attività importante è l’allevamento, soprattutto di bovini e suini al nord e al centro, in tutta l’ Italia si allevano polli e conigli. La pesca è molto sviluppata nel mare Adriatico e nel canale di Sicilia. Tipico delle nostre acque sono i pesci azzurri (alici, sarde, sgombri). Oggi sono aumentati gli allevamenti di pesci e molluschi. In Italia sempre in alcune zone sono presenti miniere di ferro, zolfo, salgemma, carbone, marmo, piombo. Le più importanti sono le cave di marmo, pietra e ghiaia. …CONTINUA

  24. L’ Italia è un paese povero di materie prime. Le industrie possono essere raggruppate in piccole , medie e grandi imprese. Il settoresecondario (industria e artigianato) è il secondo anello della catena lavorativa, comprende tutte le attività legate alla lavorazione e alla trasformazione dei prodotti della terra e delle materie prime Esistono industrie diverse tra loro, esse prendono il nome del prodotto che elaborano. Gli artigiani sono quelle persone che ottengono gli oggetti finiti da materiali specifici, usando le proprie mani. L’ artigianato è in crisi perché i prodotti sono molto costosi rispetto a quelli industriali. Nei piccoli centri l’artigianato è molto praticato e apprezzato. Negli ultimi anni si è verificato un radicale mutamento delle attività lavorative svolte dagli italiani; se fino ai primi anni settanta del novecento, la maggior parte dei lavoratori del nostro paese era occupata nell’ attività dell’ industria, negli anni ottanta e novanta lo sviluppo delle attività di servizio hanno portato a una netta prevalenza degli occupati nelsettore terziario. Attualmente il 43,7 % degli occupati è rappresentato da imprenditori, liberi professionisti, dirigenti e impiegati. Il 21,5 % svolge un’ attività in proprio, solo il 33,8 % degli occupati è rappresentato da operai.

  25. IL NOME Intorno al 90 a.C. gli Italici coniano la prima moneta della storia su cui figuri il nome ITALIA, iscritto nei caratteri romani che usiamo ancora oggi. Nell'88 a.C. gli Italici ottengono la cittadinanza romana. L’ITALIA non ha avuto sempre questo nome. Gli antichi Greci , per esempio, la chiamavano Esperia che significa “Terra del tramonto”. Infatti l’ITALIA, rispetto alla Grecia, si trova ad ovest, cioè dalla parte dove tramonta il sole. La nostra penisola fu chiamata anche Enotria, “Terra del vino”, perché la produzione dell’ uva era abbondante e di ottima qualità. Solo più tardi, al tempo dell’ antica ROMA, fu chiamata ITALIA. Sembra che il nome derivi da un popolo che abitava a sud del nostro Paese, dove ora c’è la Calabria. L’imperatore Cesare Augusto estese poi il nome ITALIA su tutto il territorio che va dalle Alpi alla Sicilia . Molte regioni attuali dell’ ITALIA prendono il nome dai popoli che l’ hanno abitata, ad esempio :i LIGURI diedero il nome alla Liguria , i Veneti al Veneto , gli Umbri all’Umbria, i Latini al Lazio, i Siculi alla Sicilia, i Sardi alla Sardegna.

  26. BANDIERA La bandiera tricolore è il simbolo dello Stato Italiano, ogni stato ha una propria bandiera che riporta i colori o i simboli stabiliti dalla Costituzione o da apposite leggi. La bandiera italiana ebbe origini nell’ ottobre 1796, quando alcuni patrioti che lottavano per l’indipendenza e l’ unità d’Italia furono autorizzati da Napoleone Bonaparte ad usare la bandiera tricolore (azzurra, bianca, rossa) che era il simbolo della rivoluzione francese(1789). Gli italiani sostituirono l’azzurro con il verde perché questo era il colore della speranza. Nel 1861, quando si costituì il Regno D’ Italia, il tricolore divenne la bandiera del nuovo stato con sovrapposto lo stemma Sabaudo (stemma Savoia) bordato d’azzurro (colore dei Savoia). Nel 1897, fu il poeta Giosuè Carducci a far sapere che quei tre colori rappresentavano l’identità nazionale e ne spiegò anche il significato: “Nel verde, ci sono la natura, l’uguaglianza, la libertà e la gioia; nel bianco, la vittoria, la prudenza e l’autorità; nel rosso, l’ordine e il valore”. Infine … sessant’anni fa, toccò all’assemblea Costituente fare del Tricolore la bandiera della nostra Repubblica, stabilendo, nell’articolo 12, che le tre fasce dovevano essere grandi uguali per sempre.

  27. L'INNO DI MAMELI Fratelli d’Italia l’’Italia s’è desta, dell’elmo di Scipio s’è cinta la testa. Dov’è la vittoria? Le porga la chioma, ché schiava di Roma Iddio la creò. Stringiamoci a coorte siam pronti alla morte l’ Italia chiamò. Noi siamo da secoli calpesti, derisi perché non siam popolo perché siamo divisi. Raccolgaci un’unica Bandiera, una speme: di fonderci insieme già l’ora suonò. Stringiamoci a coorte siam pronti alla morte l’Italia chiamò. Uniamoci, amiamoci, l’Unione, e l’amore rivelano ai popoli le vie del Signore: Giuriamo far libero il suolo natio: uniti per Dio chi vincere ci può? Stringiamoci a coorte Siam pronti alla morte l’Italia chiamò. Nel 1847 un giovane poeta, Goffredo Mameli, scrisse dei versi che poi furono messi in musica dal compositore genovese Michele Novaro. Nacque così un inno forte e vigoroso che il 12 ottobre 1946 venne dichiarato Inno Nazionale della Repubblica Italiana.

  28. Cenni storici Nel 1800 in Italia si diffusero le idee di libertà, di indipendenza e di nazionalità attraverso le società segrete: la carboneria e la Giovine Italia. La nostra penisola era divisa in regni e ducati, molti territori erano dominati da potenze straniere ( il Regno Lombardo-Veneto era dell’ Austria). Dopo due guerre per l’ Indipendenza ( 1848-1859). Nel 1861 venne proclamato il Regno d’ Italia. Nel 1870 Roma divenne la capitale ( Vittorio Emanuele II fu il primo re d’ Italia). Dopo la fine della seconda guerra mondiale, con un referendum,( 2 giugno 1946) l’ Italia scelse la Repubblica come forma di governo l’ ultimo re d’ Italia fu Umberto primo che andò in esilio in Portogallo fino alla morte. La Costituzione italiana entrò in vigore il primo gennaio 1948. IL NOME ITALIA

  29. CHI SIAMO AUTORI COME E’ NATO IL NOSTRO IPERTESTO

  30. CLASSE VB SCUOLA PRIMARIA DI SOMAGLIA AUTORI ANNO SCOLASTICO 2006-2007

  31. Come e' nato il nostro ipertesto La maestra Isa ci ha regalato dei fossili che aveva trovato sulle Dolomiti e da lì è iniziato un grande lavoro. Vedendo che sui fossili vi sono impronte di conchiglie sorse una domanda: “Come arrivarono le conchiglie lassù?”. Cercammo di risalire alla storia del fossile scrivendo un testo in cui immaginammo che fosse la pietra a raccontarci la sua storia. Nel costruire il testo sorsero molte domande, insieme alle maestre consultammo alcuni volumi per comprendere l’origine della nostra penisola. Più il lavoro procedeva più erano le curiosità a cui rispondere. Fu così che nacque l’idea di realizzare un ipertesto sulla Nostra Nazione. Siamo lieti che abbiate visitato il nostro ipertesto, ci auguriamo che sia di Vostro gradimento. VB Quelli che non si fermano davanti a un fossile

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