1 / 15

Le Comunità di Pratica Professionali per la PA Progetto Alias

Le Comunità di Pratica Professionali per la PA Progetto Alias. Obiettivi dell’incontro. Condividere che cos’è una Comunità di Pratica Professionale;. Rappresentare le logiche e le caratteristiche della Comunità di Pratica professionale nel progetto Alias;.

qabil
Download Presentation

Le Comunità di Pratica Professionali per la PA Progetto Alias

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Le Comunità di Pratica Professionali per la PA Progetto Alias

  2. Obiettivi dell’incontro Condividere che cos’è una Comunità di Pratica Professionale; Rappresentare le logiche e le caratteristiche della Comunità di Pratica professionale nel progetto Alias; Illustrare e condividere il percorso proposto all’interno della Comunità inserire nome; Analizzare e condividere i fabbisogni dei partecipanti rispetto all’oggetto della Comunità; Definire i prossimi step da compiere a distanza, on line, all’interno della Comunità; Illustrare l’ambiente on line dedicato alla Comunità evidenziando i passaggi necessari per l’iscrizione.

  3. Risultati attesi Al termine dell’incontro in partecipante: sarà in grado di identificare le caratteristiche di una Comunità di Pratica Professionale; conoscerà quali risposte, strumenti e opportunità potrà incontrare e attivare all’interno della Comunità di appartenenza; avrà manifestato le proprie osservazioni/proposte/richieste relativamente al percorso da sviluppare all’interno della Comunità; sarà informato delle funzionalità previste dalla piattaforma informatizzata per interagire a distanza.

  4. Perché le comunità virtuali? ……da tempi immemorabili c’è sempre stato qualcuno che ha agito da depositario della memoria di una comunità (si pensi ai saggi del villaggio).Ma anche nelle più moderne organizzazioni, la conoscenza di maggior valore risiede principalmente nella mente delle persone. Meccanismi interattivi tesi a mutuare la conoscenza sono usati da sempre (chiacchiere, discussioni in piazza, riunioni, conferenze, ecc…). Storicamente la diffusione delle conoscenze è stata favorita dalla migrazione delle persone e dai viaggi. Oggi un tale processo tende a basarsi sempre meno sullo spostamento fisico degli individui e sempre più sul supporto offerto dalle ICT. Sulla scia di queste considerazioni nascono le comunità virtuali….. Finalità

  5. Le comunità professionali di pratica: una definizione “reti di relazioni tra persone accomunate da interessi comuni e dal coinvolgimento attivo nella stessa pratica” Finalità In assenza di una pratica comune Gruppo/rete di persone che condivide interessi vari In assenza un tessuto sociale Collaborazione e cooperazione difficile

  6. Le comunità professionali di pratica: una forma di apprendimento collaborativo “Un soggetto tanto più apprende quanto protagonista attivo è del proprio percorso di apprendimento” Finalità L’affermazione di tale consapevolezza ha progressivamente portato al superamento di una visione tradizionale che vede il soggetto in apprendimento destinatario passivo di saperi, affermando un approccio mirato a coinvolgere l’individuo in esperienze attive di apprendimento. “E’ proprio nel percorso svolto dal singolo, nel cercare di essere riconosciuto come membro della comunità che si origina l’apprendimento, che coincide non solo con l’abilità nel saper svolgere in modo appropriato una determinata attività ma anche nell’aver interiorizzato il linguaggio, valori e norme che caratterizzano la comunità stessa” (Trentin, 2009).

  7. Tre condizioni essenziali Finalità • Gli studi sviluppati da Wenger, uno dei principali studiosi del fenomeno, conducono ad identificare tre elementi fondamentali in una comunità di pratica: • la realizzazione di un’impresa comune, intesa come vissuto/esperienza comune, manifestazione e azione degli interessi sottesi alla comunità; • l’esistenza di un impegno reciproco, fonte di trasmissione della conoscenza di ogni membro a servizio di tutti i partecipanti alla comunità; • la presenza di un repertorio condiviso, costituito da conoscenze, esperienze, stimoli alla creazione di nuovo sapere mirati alla trasmissione del sapere collettivo ed alla sua patrimonializzazione.

  8. Le Comunità di Pratica professionale (CdPP) in Alias Il progetto Alias introduce e sperimenta la formula della Comunità di Pratica Professionale (CdPP): luogo e cammino di generazione, trasferimento, condivisione e riutilizzo del sapere e dell’esperienza, offrendo l’opportunità di partecipare ad un percorso di esperienza collaborativa e crescita professionale. Finalità I percorsi di CdPP sono caratterizzati dall’alternanza di momenti a distanza, sviluppati attraverso la piattaforma on line dedicata “Compratica”, con momenti in presenza, comunque indispensabili per stimolare e approfondire la conoscenza tra i membri di comunità, realizzare il trasferimento di competenze di tipo pratico-operativo non facilmente trasferibili a distanza, alimentare il senso di identità e di appartenenza alla comunità più ampia della PA attraverso l’attivazione di tutte le dinamiche che l’interazione in presenza consente di ottimizzare.

  9. Le Comunità di Pratica professionale (CdPP) in Alias Finalità Tutta la dinamica della CdPP ruota intorno alla condivisione dell’esperienza, della “pratica” vissuta dai suoi partecipanti, sia se nella veste di utenti, sia se nella veste di esperti. “Ascoltare racconti di esperienze professionali da chi le ha vissute in prima persona, consente di acquisire in modo più efficace quegli elementi chiave che, se ben riadattati e ricontestualizzati, possono fornire soluzioni migliorative al proprio ambiente di lavoro” Denning (2000)

  10. Perché proporre le Comunità di Pratica professionale per la PA? • stimolano gli operatori della PA ad acquisire un ruolo attivo e propositivo nel proprio contesto di lavoro; • creano opportunità di crescita professionale scandite dalla logica del miglioramento continuo; • consentono agli operatori della PA di ripensare alle proprie modalità operative traendo spunto dall’esperienza maturata e trasferita da altri operatori, membri della CdPP; • stimolano l’abitudine alla collaborazione ed allo scambio, condizioni a supporto della costruzione di uno spirito associativo tra gli operatori degli enti comunali; • compensano la scarsità di risorse finanziarie disponibili all’interno degli enti comunali da destinare alla formazione dei propri dipendenti attraverso l’attivazione di formule che non comportano costi aggiuntivi, estremamente efficaci sul piano didattico e in grado di autoalimentarsi; Finalità

  11. Perché proporre le Comunità di Pratica professionale per la PA? • stimolano nell’operatore della PA l’apertura allo scambio ed alla collaborazione; • consentono l’accesso ad informazioni, soluzioni e suggerimenti altamente specialistici, permettendo di identificare soluzioni personalizzate e non convenzionali a specifici problemi, senza dover ricorrere a consulenze specialistiche; • consentono l’utilizzabilità e la trasferibilità dei saperi condivisi proprio perché trae origine dallo scambio di “pratiche” vissute e maturate tra soggetti aderenti ad una stessa identità professionale o identità vicine per similarità. L’applicabilità del sapere è una delle condizioni necessarie per garantire l’ottimizzazione dei risultati di apprendimento in un percorso di crescita; • rappresentano uno strumento di knowledge management a disposizione di tutti i soggetti a vario titolo operanti nella realtà della Pubblica Amministrazione con particolare riferimento agli enti comunali. Finalità

  12. Quali gli obiettivi? • stimolare lo scambio di saperi ed esperienze tra gli enti comunali aderenti, contribuendo alla crescita collettiva del settore della PA; • stimolare la capacità di ogni partecipante ad essere parte attiva e propositiva del proprio percorso di crescita professionale; • trasferire e condividere le conoscenze necessarie per consentire ai partecipanti di proporre, relativamente ai temi trattati nelle 9 Comunità di Pratica Professionale, soluzioni organizzative migliorative all’interno dell’ente comunale di appartenenza; • individuare buone prassi maturate da condividere e patrimonializzare all’interno delle Comunità; • costruire un ambiente virtuale, di scambio e aggiornamento della conoscenza, punto di riferimento costante per ricercare risposte e soluzioni; • fornire strumenti utili da applicare per il miglioramento delle attività professionali. Finalità

  13. I destinatari • primo nucleo di destinatari • enti comunali aderenti al progetto in fase di richiesta del finanziamento: • -227 enti comunali in Calabria • -257 enti comunali in Campania • secondo nucleo di destinatari • costituito dagli utenti interessati a condividere e scambiare esperienza e conoscenza all’interno delle Comunità e non ancora aderenti: • referenti di enti comunali non ancora iscritti • portatori di interessi legati al mondo della PA • liberi professionisti • soggetti a vario titolo legati e interessati ai temi trattati nelle 9 Comunità • Alias è una rete a crescita continua: ogni partecipante può coinvolgere la propria realtà di riferimento attraverso la libera iscrizione nella Comunità Finalità

  14. 9 Comunità di Pratica Professionale per….. Finalità acquisire informazioni e strumenti utili per la gestione organizzativa e amministrativa del personale ADMIN impostare correttamente la gestione di una gara e aggiornarsi sulla nuova normativa in materia GARA FACILE CIE FACILE strutturare adeguatamente i servizi demografici ottimizzare l’uso del protocollo informatico e la gestione documentale DOC COM CATASTO FACILE migliorare la gestione dei servizi catastali orientare al risparmio energetico i servizi resi al territorio ENERGIA UTILE EQUITA’ FISCALE ottimizzare la gestione dei tributi conoscere il web 2.0 e le sue applicazioni WEB 2.0 approfondire le tecnologie trasversali all’organizzazione dei servizi nella PA TECNOLOGIE IN COMUNE

  15. Come fare per partecipare • Le comunità professionali di Alias si incontrano: • durante i seminari formativi tenuti in Calabria e Campania da esperti di settore • sul web, nella piattaforma Compratica (http://compratica.asmenet.it) Finalità • La rete dei consulenti territoriali: • è attiva per la raccolta delle adesioni • effettuerà azioni di assistenza sul campo, direttamente presso i Comuni, per formare all’uso della piattaforma

More Related