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PON 2007-2013 “Competenze per lo sviluppo” (FSE) Asse II – Capacità istituzionale Obiettivo H

PON 2007-2013 “Competenze per lo sviluppo” (FSE) Asse II – Capacità istituzionale Obiettivo H “MIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE 2011-2013 ”. IL PERCORSO LABORATORIO DI ACCOMPAGNAMENTO CAF. LABORATORIO PER L’AUTOVALUTAZIONE E IL MIGLIORAMENTO.

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PON 2007-2013 “Competenze per lo sviluppo” (FSE) Asse II – Capacità istituzionale Obiettivo H

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Presentation Transcript


  1. PON 2007-2013 “Competenze per lo sviluppo” (FSE) Asse II – Capacità istituzionale Obiettivo H “MIGLIORAMENTO DELLE PERFORMANCE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE 2011-2013 ” IL PERCORSO LABORATORIO DI ACCOMPAGNAMENTO CAF LABORATORIO PER L’AUTOVALUTAZIONE E IL MIGLIORAMENTO A cura di Nella Rizza

  2. L’Autovalutazioneè un’analisi esauriente, sistematica e periodica delle attività e dei risultati di un’organizzazione con riferimento a un modello di TQM effettuata da valutatori interni all’organizzazione sulla base di documenti, evidenze, risultati e interviste. A cura di Nella Rizza

  3. L’Autovalutazione è • Fare in maniera diversa l’attività ordinaria della scuola • Gestire al meglio le risorse umane e professionali per soddisfare i bisogni degli stakeholders • Confrontarsi per una performace migliorativa A cura di Nella Rizza

  4. CAF Common Assessment Framework Griglia Comune di Autovalutazione Griglia= quadro di riferimento Comune= per tutte le PP.AA. europee Autovalutazione= conoscersi per migliorare, individuando punti di forza e aree di criticità e le relative cause A cura di Nella Rizza

  5. Fattori abilitanti Risultati Leadership Personale Processi Risultati relativi alle performance chiave Risultati relativi al personale Politiche e strategie Risultati orientati ai discenti / alle famiglie Partnership e risorse Risultati relativi alla società Innovazione e apprendimento Il modello CAF A cura di Nella Rizza

  6. CAF & Education: Fattori e Risultati Fattori Abilitanti Approcci, azioni e risorse utilizzate dalla scuola per raggiungere gli obiettivi Risultati Ciò che la scuola consegue attraverso l’applicazione degli approcci A cura di Nella Rizza

  7. IL MODELLO CAF – LA STRUTTURA • Criteri e sottocriteri formano la struttura portante • I sottocriteri contengono elementi esemplificativi Definizione Implicazioni chiave CRITERI 9 Componenti concettuali 28 SOTTOCRITERI Componenti operative 255 ESEMPI A cura di Nella Rizza

  8. GRUPPO DI AUTOVALUTAZIONE • DIRIGENTE SCOLASTICO • DSGA • PROF.SSA RIZZA • PROF.SSA ADAMO • PROF.SSA SALERNO S. • PROF.SSA INVENINATO • PROF. MOCERI • SIG.RA DI SANTO A cura di Nella Rizza

  9. QUESTIONARIO DOCENTI = 86 ATA = 32 QUESTIONARI COMPILATI = 43 QUESTIONARI IN BIANCO = 2 PERCENTUALE 36% A cura di Nella Rizza

  10. Intervista • DIRIGENTE SCOLASTICO • DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI A cura di Nella Rizza

  11. A cura di Nella Rizza

  12. A cura di Nella Rizza

  13. A cura di Nella Rizza

  14. A cura di Nella Rizza

  15. A cura di Nella Rizza

  16. A cura di Nella Rizza

  17. In disaccordo Domanda n. 29 La scuola è attenta a raccogliere feedback da docenti e ATA, attraverso indagini, focus group o altri strumenti appropriati per l’analisi dei problemi • Non so Domanda n. 30 Esiste un sistema di definizione di obiettivi individuali e di verifica dei risultati A cura di Nella Rizza

  18. Griglia Analisi Fattori Abilitanti A cura di Nella Rizza

  19. Rapporto di autovalutazioneFATTORI ABILITANTI Per ognuno dei 20 sottocriteri è stata stilata una breve sintesi e sono stati individuati: • Punti di forza • Aree da migliorare • Idee per il miglioramento • Evidenze È stato attribuito un punteggio A cura di Nella Rizza

  20. 1° Criterio: Leadership Aree da migliorare • Rafforzare la comunicazione interna ed esterna • Definire degli obiettivi in termini di output e outcome • Sviluppare un sistema di misurazione degli obiettivi strategici ed operativi ad ogni livello dell’istituzione • Applicare degli standard di riferimento del TQM • Maggiore coinvolgimento di tutto il personale nelle iniziative di miglioramento programmate • Attivare un sistema di monitoraggio e valutazione condiviso e oggettivo A cura di Nella Rizza

  21. 2° Criterio: Politiche e Strategie Aree da migliorare • Rilevazione ed interpretazione dei dati riferiti ai portatori d’interesse. • Maggiore coinvolgimento delle famiglie nella vita scolastica • Monitoraggio e valutazione della ricaduta delle azioni intraprese • Comunicazione interna • Accoglienza di proposte migliorative bottom-up A cura di Nella Rizza

  22. 3° Criterio: Personale Aree da migliorare • Rendere l’ approccio più strutturato, per allineare la politica della gestione delle risorse umane agli obiettivi, alle politiche e strategie della scuola. • Monitorare le risorse umane assegnate ai lavori, oltre che con le attuali forme messe in atto (dialogo, rapporti informali, riunioni), con schede strutturate • Favorire la partecipazione di sempre più numerosi attori nella formazione di gruppi di lavoro e/o di ricerca-azione. • Sviluppare nel personale una piena e concreta motivazione al confronto, così da evitare individualismi e rifiutare forme di empowerment. • Rafforzare la comunicazione interna. A cura di Nella Rizza

  23. 4° Criterio: Partenership e Risorse Aree da migliorare • Monitoraggio e valutazione delle azioni secondo criteri oggettivi e condivisi • Predisporre nel sito istituzionale della scuola un’area genitori riservata • Trasparenza degli atti • Monitorare il costo dei progetti per alunno • Comunicazione interna • Individuazione di spazi integrativi rispetto a quelli in dotazione A cura di Nella Rizza

  24. 5°Criterio: Processi Aree da migliorare • Gestione dei processi • Coinvolgimento di tutto il personale nella definizione dei processi. • Monitoraggio dei risultati • Coinvolgimento più diretto dei genitori nella progettazione dei prodotti e dei servizi erogati. • Creazione di una procedura di raccolta e gestione di reclami e suggerimenti da parte di tutti gli stakeholder • Coinvolgimento dei genitori anche in seno agli OOCC. A cura di Nella Rizza

  25. Griglia Analisi Risultati A cura di Nella Rizza

  26. Rapporto di autovalutazioneRISULTATI Per ognuno degli 8 sottocriteri è stata stilata una breve sintesi e sono stati individuati: • Punti di forza • Aree da migliorare • Idee per il miglioramento • Evidenze È stato attribuito un punteggio A cura di Nella Rizza

  27. 6° Criterio: Risultato orientato al discente/alla famiglia Aree da migliorare • Canali di informazione delle famiglie • Monitoraggio post-diploma • Rilevazione e monitoraggio di dati oggettivi A cura di Nella Rizza

  28. 7° Criterio: Risultati relativi al Personale Aree da migliorare • Empowerment del personale • Comunicazione interna A cura di Nella Rizza

  29. 8° Criterio: Risultati relativi alla società Aree da migliorare • Comunicazione interna tra le diverse figure coinvolte. • Individuazione di indicatori oggettivi per monitorare, analizzare e migliorare la percezione della società. • Mancano le misure della percezione e gli indicatori di performance relativamente all’ impatto sull’ economia locale dell’ offerta formativa erogata dall’ istituto. • Manca una conoscenza della mappa produttiva e sociale del territorio. • Non c’è sufficiente evidenza che la scuola valuti la sua percezione esterna, e che tenga conto di tali risultati . • Le misure presentate descrivono soprattutto l’entità dello sforzo, meno l’impatto del risultato. Non sono evidenti confronti effettuati. A cura di Nella Rizza

  30. 9° Criterio:Risultati relativi alle performance chiave Aree da migliorare • Seppure siano state molteplici le iniziative a favore dell’integrazione degli studenti svantaggiati e alla valorizzazione delle eccellenze non si dispone di dati misurabili utili alla definizione di un trend; • Dare evidenza dei costi per studente in funzione degli obiettivi stabiliti nelle diverse attività. • Benché la scuola sia sempre aperta al dialogo con altre agenzie formative, non è mai stata avviata un’analisi comparativa in grado di produrre esperienze di benchmarking o di benchlearning; • Non risultano misurazioni riguardanti campi di interesse quali: il grado di coinvolgimento dei portatori di interesse nell’organizzazione; i risultati relativi alla creazione di partnership e di attività condivise; il successo ottenuto nel migliorare e innovare le strategie organizzative, le strutture e/o i processi. • Non risultano evidenti risultati in altri campi significativi: miglioramento e innovazione dei processi organizzativi, raggiungimento di obiettivi di bilancio e finanziari, miglioramenti rispetto a risultati di audit. • Non sono presenti confronti con l’esterno. • Non c’è evidenza di attività di benchmarking per alcuno degli indicatori presentati dalla scuola come rappresentativi dei risultati chiave di prestazione. A cura di Nella Rizza

  31. Delineare un piano di miglioramento basato sui contenuti del rapporto di AV Il miglioramento è: • uno dei principali scopi dell’autovalutazione condotta con il CAF; • un’azione di pianificazione sistematica ed integrata finalizzata a migliorare il funzionamento complessivo dell’organizzazione prendendo spunto dai punti di forza, focalizzandosi nel contempo sull’eliminazione dei punti deboli dell’organizzazione e associando a quelli considerati prioritari appropriate azioni di miglioramento; • fondato sui risultati dell’attività di autovalutazione e pertanto basato su evidenze, su dati forniti dall’organizzazione stessa e sul punto di vista del personale dell’organizzazione. A cura di Nella Rizza

  32. Identificare le priorità di azione Il primo passo del processo di definizione del piano di miglioramento consiste nel razionalizzare i risultati dell’autovalutazione descritti nel RAV per comprendere come utilizzarli al meglio . A cura di Nella Rizza

  33. Fattori Critici di Successo Sono quegli aspetti chiave che, se attuati, permettono il successo delle strategie e il conseguimento dei risultati attesi più rilevanti per la scuola. A cura di Nella Rizza

  34. Fattori Critici di Successo • SODDISFAZIONE UTENTI • CONTENIMENTO DISPERSIONE SCOLASTICA • MOTIVAZIONE DEL PERSONALE • RAPPORTO SCUOLA LAVORO A cura di Nella Rizza

  35. Definizione dell’Importanza dei sottocriteri A cura di Nella Rizza

  36. A cura di Nella Rizza

  37. La Matrice “Importanza – Valore” A cura di Nella Rizza

  38. A cura di Nella Rizza

  39. 39 A cura di Nella Rizza

  40. Format del Piano di Miglioramento (PDM) Il Piano è strutturato in 4 sezioni: • ̶ Lo scenario di riferimento e gli obiettivi del Piano • ̶ I progetti specifici di miglioramento “Potenziamento comunicazione interna ed esterna” • ̶ Il project management dei progetti • ̶ Il presidio del Piano complessivo e a livello di singolo progetto A cura di Nella Rizza

  41. www.qualitapa.gov.it/centro-risorse-caf caf@formez.it miurcaf@formez.it Per informazioni A cura di Nella Rizza

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