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Sociologia dell’organizzazione Roma 16 novembre 2010

Sociologia dell’organizzazione Roma 16 novembre 2010. C.d.L triennale 6 crediti (per i soli studenti iscritti almeno al 2° anno ): - Scienze e tecnologie della comunicazione - Scienze della comunicazione pubblica ed organizzativa E-mail: piera.rella@uniroma1.it

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Sociologia dell’organizzazione Roma 16 novembre 2010

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Presentation Transcript


  1. Sociologia dell’organizzazione Roma 16 novembre 2010 • C.d.L triennale 6 crediti (per i soli studenti iscritti almeno al 2° anno): - Scienze e tecnologie della comunicazione - Scienze della comunicazione pubblica ed organizzativa • E-mail: piera.rella@uniroma1.it Stanza 111 (ex B4) Via Salaria113, tel 06 49918375- ricevimento Mercoledi’ 15-17

  2. Analisi di Castells sul capitalismo asiatico o il successo del modello giapponese e la sua propagazione alle 4 tigri Manuel Castells Trilogia di un sociologo, catalano di nascita e di elezione, che lavora negli Usa e giramondo • La nascita della società in rete • Il potere delle identità • Volgere di millennio • Attenzione al periodo 1975-2000 nell'ottica della società in rete, resa possibile dalle nuove tecnologie, ma messa in discussione dalle nuove identità (Il potere delle identità) • Divisione per aree geografiche a cui corrispondono particolari problematiche

  3. Castells La nascita della società in rete Respinge la cultura postmoderna per il suo • nichilismo intellettuale, • scetticismo sociale e • cinismo politico. Crede nella razionalità, nel potere liberatorio dell'identità che non deve essere ostaggio del fondamentalismo. Obiettivo→ conoscere il mondo partendo dalle tecnologie, ma sapendo che la ricerca dell'identità ha un potere pari al cambiamento tecnologico

  4. Aree geografiche → problemi Europa centro orientale → Crollo dell'URSS→crisi dello statalismo industriale Africa + ghetti americani → 4° mondo o buchi neri del capitalismo America Latina e Russia → meccanismi di accu-mulazione e dipendenza dalla criminalità globale Asia →4 tigri, sol Calante e Cina →stato e globalizzazione U. E→ stato a rete, identità 2° PREMESSA: CHE COS’è IL CAPITALISMO INFORMAZIONALE PER CASTELLS→

  5. come la società industriale  presenza dell'industria   Società informazionale  società dell'informazione  Sviluppo e trasmissione delle informazioni sono fonti basilari di produttività e potere In genere è organizzata secondo la logica a rete L'informazione è determinante in tutte le società: Ad es. l'Europa medievale unificata dalla scolastica Nella società industriale  l'industria è centrale nei settori dominanti: economico e militare, come negli oggetti della vita quotidiana

  6. Il taylorismo era una spinta a uniformare l‘ organizzazione produttiva ( ma non ci riusciva) ↓ Economie capitaliste e stataliste Le caratteristiche storiche, istituzionali e culturali di ciascuna società non spariscono: l'unicità giapponese, la diversità della Spagna, la peculiarità del Brasile e della Cina non confluiranno in un global melting pot ↓ Solo economie e società Capitaliste Differenze tra società :industriale ↓e società informazionale↓

  7. Nella società industriale Facendo riferimento a strutture sociali Lotta di classe secondo Touraine Nella soc.informazionale Sulla base di un attributo culturale Difesa del soggetto nella sua personalità, nella sua cultura, contro la logica degli apparati e dei mercati L'identitàè un processo attraverso il quale il soggetto riconosce se stesso 

  8. Cap 4. Sviluppo e crisi in Asia orientale: la globalizzazione e lo stato

  9. Sol Levante: stato per lo sviluppo contro società dell'informazione

  10. 3 fattori, tra loro intrecciati, determinanti per la crisi degli anni '90

  11. Tratti comuni delle 4 tigri

  12. Corea del Sud1948-60 intervento americano di sostegno contro la Corea del Nord (38° parallelo muro di Berlino Asiatico)  lo sviluppo inizia nel 1963 • TaiwanIl Kuomintang è espulso dalla Cina continentale e sostenuto militarmente ed economicamente dagli Usa assume una struttura a rete: al centro la Stato e negli snodi le imprese e le trading companies soprattutto giapponesi • Hong Kong con la rivoluzione cinese del 1949 perde il suo ruolo di snodo del commercio internazionale e rimane colonia britannica  E' considerato il paradiso del laissez faire, ma la crescita economica è dipesa dallaspesa pubblica: tutto il territorio appartiene alla corona che lo dà in affitto alle aziende manifatturiere e può avviare costruzione di case pubbliche.  La crescita economica dipende dal differenziale tra i suoi prezzi relativi e quelli Usa, principale mercato delle esporta-zioni (secondo il classico studio econometrico di Cheng) • Singaporenel 1965 non fu annessa alla federazione della Malaysia, per l'intervento britannico e solo nel 1968 l'isola acquistò un ruolo internazionale sostenendo gli Usa nella guerra in Vietnam

  13. 2. Adattabilità e flessibilità delle imprese e delle politichealla domanda del mercato mondiale3 lo stato per lo sviluppo

  14. Confrontiamo con l’analisi neo-istituzionale dei capitalismi asiatici

  15. Lo stato è indispensabile allo sviluppo perché • Le classi dominanti sono disgregate • La classe operaia è integrata con miglioramenti delle condizioni di vita ↓ Lo stato sottomette con la repressione le classi sociali Sentieri divergenti solo negli anni ’80 Si forma una nuova classe capitalista Nascono i ceti medi Si crea spazio per i movimenti sociali

  16. Orrù, Woolsey Biggart, Hamilton Unità di analisi è il gruppo di affari (imprese e tipo finanziamento) che ha una dimensione diversa tra paesi↓ Castells L’analisi del contesto è + accentuata (→ anche relazioni tra stati) ed è considerato centrale il ruolo dello stato Confronto sui capitalismi asiatici: accordo sull’insufficienza di considerare il solo mercato

  17. Differenze tra paesi CASTELLS • Primo paese a industrializzarsi grazie alla burocrazia statale e alla pace sociale • Corea: sviluppo dopo il 1963:capitalismo Oligopolistico • Taiwan capitalismo flessibile sotto uno stato inflessibile

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