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Liceo delle Scienze Sociali San Benedetto Conversano Ba a.s. 2007-2008 Classe II A Prof.ssa Rosaria

COMICO. . IL TESTO NARRATIVO. COMICO. comico. . . . . . . . Al termine dell'attivit

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Liceo delle Scienze Sociali San Benedetto Conversano Ba a.s. 2007-2008 Classe II A Prof.ssa Rosaria

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Presentation Transcript


    1. Liceo delle Scienze Sociali “San Benedetto” Conversano (Ba) a.s. 2007-2008 Classe II A Prof.ssa Rosaria Saccogna

    2. COMICO

    3. Al termine dell’attivitŕ proposta dovrete maturare e/o consolidare le seguenti conoscenze e competenze: Individuare nel testo narrativo i seguenti elementi: tipologia di inizio e finale, divisione in sequenze, registro linguistico; Riconoscere nel testo le caratteristiche della narrazione umoristica; Individuare nel testo la tecnica narrativa usata per raggiungere l’effetto comico; Potenziare le attivitŕ di gruppo collaborative; Manipolare un breve racconto.

    4. STRUMENTI CHE UTILIZZEREMO Libri di testo Quaderno Articoli di giornale Pc e Internet Lim Schemi e tabelle Vocabolario, dizionario dei sinonimi e contrari, dizionario on line Mp3 – scanner - microfono

    5. LA COMICITA’ DEL TESTO NARRATIVO Gli elementi che producono un effetto comico Il modo di essere e di comportarsi dei personaggi Equivoci Situazioni insolite Realizzazione di scherzi Battute ironiche o sarcastiche dell’autore Finale a sorpresa

    6. L’INIZIO DELLA NARRAZIONE

    7. IL FINALE DELLA NARRAZIONE

    8. LA SEQUENZA

    9. I REGISTRI LINGUISTICI

    10. LA TECNICA NARRATIVA NELLA NARRAZIONE COMICA Ricordate che: L’iperbole č una figura retorica. FIGURA RETORICA:forma espressiva che vivacizza il discorso, rendendolo piů incisivo ed efficace, e conferendogli una particolare carica emotiva. IPERBOLE:Affermazione esagerata, che per esprimere un concetto impiega termini eccessivi grazie ai quali conferisce vigore e ricchezza all’immagine.

    11. L’USO DELL’IPERBOLE Nella lingua comune ricorriamo continuamente, anche senza saperlo, all’iperbole. Ad esempio, quando diciamo all’amico ritardatario: “E’ un secolo che ti aspetto!” utilizziamo un’iperbole, consistente nell’esagerazione inverosimile di un concetto

    12. STEFANO BENNI LA STORIA DI PRONTO SOCCORSO E BEAUTY CASE Sullo sfondo di un quartiere periferico un po’ speciale, due adolescenti molto speciali si innamorano, per dare vita a una storia d’amore… specialissima, raccontata “dall’uomo con gli occhiali neri”. http://www.feltrinelli.it/SchedaAutore?id_autore=194054 (clicca, digita su PODCAST,vai ad ‘archivio autori’, clicca su ‘Stefano Benni’, scorri la pagina e clicca sul podcast ‘Stefano Benni 02’) Stefano Benni e i suoi racconti in viva voce…

    13. Il nostro quartiere sta proprio dietro la stazione. Un giorno un treno ci porterŕ via, oppure saremo noi a portar via un treno. Perché il nostro quartiere si chiama Manolenza, entri che ce l’hai ed esci senza. Senza cosa? Senza autoradio, senza portafogli, senza dentiera, senza orecchini, senza gomme dell’auto. Anche le gomme da masticare ti portano via se non stai attento: ci sono dei bambini che lavorano in coppia, uno ti dŕ un calcio nelle palle, tu sputi la gomma e l’altro la prende al volo. Questo per dare un’idea. In questo quartiere sono nati Pronto Soccorso e Beauty Case. Pronto Soccorso č un bel tipetto di sedici anni. Il babbo fa l’estetista di pneumatici, cioč ruba gomme nuove e le vende al posto delle vecchie. La mamma ha una latteria, la latteria piů piccola del mondo. Praticamente un frigo. Pronto č stato concepito lě dentro, a dieci gradi sotto zero. Quando č nato invece che nella culla l’hanno messo in forno a sgelare. Fin da piccolo Pronto Soccorso aveva la passione dei motori. Quando il padre lo portava con sé al lavoro, cioč a rubare le gomme, lo posteggiava dentro il cofano della macchina. Cosě Pronto passň gran parte della sua giovinezza sdraiato in mezzo ai pistoni, e la meccanica non ebbe piů misteri per lui. A sei anni si costruě da solo un triciclo azionato da un frullatore. Faceva venti chilometri con un litro di frappč; dovette smontarlo quando la mamma si accorse che le fregava il latte. Allora rubň la prima moto, una Guzzi Imperial Black Mammuth 6700?. Per arrivare ai pedali guidava aggrappato sotto al serbatoio, come un koala alla madre: e la Guzzi sembrava il vascello fantasma, perché non si vedeva chi era alla guida. Subito dopo Pronto costruě la prima moto truccata, la Lambroturbo?. Era una comune lambretta ma con alcune modifiche faceva i duecentosessanta. Fu allora che lo chiamammo Pronto Soccorso. In un anno si imbussň? col motorino duecentoquindici volte, sempre in modi diversi. Andava su una ruota sola e la forava,

    14. sbandava in curva, in rettilineo, sulla ghiaia e sul bagnato, cadeva da fermo, perforava i funerali?, volava giů dai ponti, segava gli alberi. Ormai in ospedale i medici erano cosě abituati a vederlo che se mancava di presentarsi una settimana telefonavano a casa per avere notizie. Ma Pronto era come un gatto: cadeva, rimbalzava e proseguiva. A volte dopo essere caduto continuava a strisciare per chilometri: era una sua particolaritŕ. Lo vedevamo arrivare rotolando dal fondo della strada fino ai tavolini del bar. “Sono caduto a Forlě” spiegava. “Beh, l’importante č arrivare” dicevo io. Beauty Case aveva quindici anni ed era figlia di una sarta e di un ladro di Tir. Il babbo era in galera perché aveva rubato un camion di maiali e lo avevano preso mentre cercava di venderli casa per casa. Beauty Case lavorava da aspirante parrucchiera ed era un tesoro di ragazza. Si chiamava cosě perché era piccola piccola, ma non le mancava niente. Era tutta curvettine deliziose e non c’era uno nel quartiere che non avesse provato a tampinarla, ma lei era cosě piccola che riusciva sempre a sgusciar via. Era una sera di prima estate, quando dopo un lungo letargo gli alluci vedono finalmente la luce fuori dai sandali. Pronto Soccorso gironzolava tutto pieno di cerotti e croste sulla Lambroturbo e un chilometro piů in lŕ Beauty mangiava un gelato sulla panchina. Aggiungo tre particolari: Uno: in estate Beauty portava delle minigonne che la mamma le faceva con le vecchie cravatte del babbo. Con una cravatta gliene faceva tre. Due: quando Beauty si sedeva, accavallava le gambe come neanche la piů topa delle top model, le accavallava che una faceva le carezze all’altra, e aveva delle bellissime gambe con la caviglia snella e scarpini rossi con un tacco che ti si infilzava dritto nel cuore. Tre: quando Beauty leccava un gelato, tutto il quartiere si fermava. Avete presente il film quando Biancaneve canta nella foresta, e si ritrova intorno tutti i coniglietti e i daini e le tortore e i pappataci? che cantano con lei? Bene, la scena era uguale, con Beauty al centro che leccava il suo misto da mille? e tutto intorno ragazzini ragazzacci e vecchioni che muovevano la lingua a tempo, perché venivano tutti i pensieri del mondo, dai quasi casti ai quasi reato. Allora, dicevamo che era una sera di prima estate e gli uccellini stavano sugli alberi senza cinguettare perché col casino che faceva la moto di Pronto era fatica sprecata. Si udě da lontano la famosa accelerata in quattro tempi andante mosso allegretto scarburato? e poi Pronto arrivň nel vialetto dei giardini guidando senza mani e con un piede che strisciava per terra, se no non era abbastanza pericoloso. Vide Beauty e cacciň un’inchiodata? storica. L’inchiodata per la veritŕ non ci fu perché per motivi di principio, Pronto non frenava mai. La prima cosa che faceva quando truccava un motorino era togliere i freni. “Cosě non mi viene la tentazione” diceva. Quindi Pronto andň dritto e fině sullo scivolo dei bambini, decollň verso l’alto, rimbalzň sul telone del bar, fině al primo piano di un appartamento, sgasň nel tinello, investě un frigorifero, uscě nel terrazzo, piombň giů in strada, carambolň contro un bidone della spazzatura, sfondň la portiera di una macchina, uscě

    15. dall’altra e si fermň contro un platano. “Ti sei fatto male?” disse Beauty. “No” disse Pronto. “Tutto calcolato”. Beauty fece “ah” con la lingua mirtillata? in bella vista. Restarono alcuni istanti a guardarsi, poi Pronto disse: “Bella la tua minigonna a pallini”. E Beauty disse: “Belli i tuoi pantaloni di pelle”. “Quali pantaloni?” stava per chiedere Pronto. Poi si guardň le gambe: erano talmente piene di crostoni, cicatrici e grattugiate sull’asfalto che sembrava avesse le braghe di pelle. Invece aveva le braghe corte. “Sono un modello Strade di Fuoco” disse. “Vuoi fare un giro in moto?”. Beauty ingoiň il gelato in un colpo solo, che era il suo modo per dire sě. Mentre saliva sulla moto, roteň la gamba interrompendo la pace dei sensi di diversi vecchietti. Poi si strinse forte al petto di Pronto e disse: “Ma tu la sai guidare la moto?”. A quelle parole Pronto fece un sorriso da entrare nella storia, sgasň una nube di benzoleone? e partě zigzagando contromano. Chi lo vide, quel giorno, dice che faceva almeno i duecentottanta. La forza dell’amore! Si sentiva il rumore di quel tornado che passava, e non si vedeva che un lampo di stella filante. Pronto curvava cosě piegato che invece dei moscerini in faccia doveva stare attento ai lombrichi. E Beauty non aveva neanche un po’ di paura, anzi strillava di gioia. Fu allora che lui capě che era la donna della sua vita. Quando Pronto arrivň davanti a casa di Beauty, impennň la moto e Beauty volň attraverso la finestra, precisa sulla poltrona del salotto. La mamma se la vide davanti e disse: “Dov’eri che non ti ho neanche sentita rientrare?”. In quello stesso momento si udě il rumore di Pronto che si fermava contro la saracinesca di un garage. Si tirň su: la moto aveva perso una ruota e il serbatoio. Roba da ridere: si riempě la bocca di benzina e tornň a casa su una ruota sola sputando un sorso alla volta nel carburatore. Si stese sul letto e dichiarň a quattro scarafaggi: “Sono innamorato”. “E di chi?” chiesero quelli. “Di Beauty Case”. “Bella gnocca” dissero in coro gli scarafaggi, che dalle nostre parti parlano piuttosto colorito. La sera dopo Pronto e Beauty uscirono di nuovo insieme. Dopo trenta secondi Pronto chiese se poteva baciarla. Beauty ingoiň il gelato. Iniziarono a baciarsi alle nove e un quarto e stando ad alcuni testimoni il primo a respirare fu Pronto alle due di notte. “Baci bene, dove hai impara…” voleva dire, ma Beauty gli si era incollata di nuovo e finirono alle sei di mattina.

    16. Quando tornň a casa e la mamma chiese: “Cos’hai fatto con quel ragazzo del motorino?”. Beauty disse: “Niente mamma, solo due baci”. Non mentiva, la ragazza. Cosě l’amore tra i due illuminň il nostro quartiere, e ci sentivamo cosě felici che quasi non rubavamo piů. (da: Il bar sotto il mare, Feltrinelli 1987)

    17. GLOSSARIO ?Guzzi Imperial Black Mammuth 6770: si tratta,naturalmente, di un tipo di motocicletta inventato, anche se Guzzi č il nome di una celebre marca. Il nome (Mammuth) e l’esorbitante numero di cilindrata (6700) suggeriscono comunque l’immagine di un modello gigantesco e potentissimo. ?Lambroturbo: neologismo formato da “Lambretta”, nome di un celebre tipo di scooter, e “”turbo”, un tipo di motore molto potente. ?si imbussň: andň a sbattere. ?perforava i funerali: attraversava i cortei funebri. ?pappataci: insetti simili a zanzare di piccole dimensioni. ?il suo misto da mille: il suo cono gelato ai gusti misti, da mille lire. ?In quattro tempi…scarburato: parodia dell’indicazione del movimento musicale recato dagli spartiti; scarburato:intensivo dal verbo carburare = aggiungere carburante all’aria, nel dosare la miscela che deve alimentare il motore. ?inchiodata: frenata. ?mirtillata: del colore del gelato ai mirtilli che, evidentemente, Beauty stava leccando in quel momento. ?benzoleone: termine giocato su “benzolo”, tipo di carburante, e “leone” (= “carburante da leone”).

    18. Utilizzando i vari strumenti previsti U

    19. ESERCIZI Indice Esercizio n.1 ……………………………….. Esercizio n.2 ……………………………….. Esercizio n.3 ……………………………….. Esercizio n.4 ………………………………..

    20. a. Riconoscete la tipologia dell’inizio e del finale del racconto. b.Dopo aver letto attentamente il racconto, suddividetelo in sequenze (una slide della LIM per ogni sequenza) e scrivete a margine di ognuna un titolo o una frase che ne indichi in modo conciso il contenuto.

    21. Annotate le definizioni sul vostro quaderno, poi salvatele su una slide Ricercate sul dizionario il significato di:

    22. a. Quali sono gli aspetti “esagerati” dei due personaggi principali? Individuateli nel testo ed elencateli in una slide. b. La comicitŕ del testo si fonda spesso sui giochi di parole, sull’associazione inconsueta dei termini e sulla creazione di vocaboli nuovi. Sottolineateli o evidenziateli nel testo usando uno tra i colori dei pennarelli digitali. Elencateli poi in una slide.

    23. c. Lo stile del racconto appartiene a un registro informale, basso. Sottolineate o evidenziate nel testo i termini appartenenti a tale registro linguistico usando uno tra i colori dei pennarelli digitali. Elencateli poi in una slide. d. Nel testo troviamo spesso la figura retorica dell’iperbole. Provate ad individuare qualche esempio, sottolineatelo o evidenziatelo usando uno tra i colori dei pennarelli digitali. Elencateli poi in una slide.

    24. Provate a “riscrivere” il racconto introducendo elementi nuovi e immaginando una diversa tipologia di inizio e/o finale. Ricordate di: alternare narrazioni, descrizioni e dialoghi; perseguire effetti comici e grotteschi mediante equivoci, contrasti, situazioni assurde e tutto ciň che vi sembra utile; far emergere gli aspetti comici nelle sembianze e nei comportamenti dei personaggi; impiegare un registro linguistico tale da sortire un effetto comico e grottesco (tono alto per situazioni banali, linguaggi gergali e giochi di parole anche inventati da voi, termini distorti, nonsense, ecc.). Potete inserire anche comparse se necessario o immaginare che la storia d’amore fra Pronto e Beauty venga narrata dal punto di vista di uno dei due protagonisti.

    25. Per arricchire il vostro racconto e renderlo ancor piů originale dopo averlo salvato in Word organizzatelo in Power Point inserendo immagini e/o musiche ricercate in rete ed eventualmente salvate sul lettore mp3 o CD o realizzate direttamente tramite scanner e/o registrazione audio.

    26. Sitografia consigliata www.magnaromagna.com http://www.ucciomudu.com/index.php?mod=barzellette www.risateonline.it http://digilander.libero.it/LeonardoColombi/Racconti/comico.htm http:///www.scorciatoie.it/divertimento/storielle.asp www.wikipedia.it http://.encarta.msn.com/ http://www.feltrinelli.it/SchedaAutore?id_autore=194054 http://www.demauroparavia.it/lemmario http//www.mondocarosello.com/

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