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IL RISCHIO ELETTRICO

Relatore: Ing. Alfonso Massaro Consulenza Tecnica Regionale Puglia. IL RISCHIO ELETTRICO. In Italia si verificano mediamente 5 infortuni elettrici mortali la settimana (per folgorazione). I luoghi più pericolosi dal punto di vista elettrico sono i cantieri edili e i locali da bagno o per doccia.

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IL RISCHIO ELETTRICO

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Presentation Transcript


  1. Relatore: Ing. Alfonso Massaro Consulenza Tecnica Regionale Puglia IL RISCHIO ELETTRICO

  2. In Italia si verificano mediamente 5 infortuni elettrici mortali la settimana (per folgorazione). I luoghi più pericolosi dal punto di vista elettrico sono i cantieri edili e i locali da bagno o per doccia

  3. La maggior parte degli infortuni sono causati dagli impianti a bassa tensione e in misura minore dai componenti elettrici e da errore umano

  4. Il 10-15% di tutti gli incendi hanno origine dall’impianto elettrico o dagli apparecchi elettrici utilizzatori

  5. Legislazione • Lo Stato tutela l’individuo come cittadino e come • lavoratore, in particolare per quanto riguarda: • la salute • la sicurezza • Conseguentemente la maggior parte della legislazione • relativa agli impianti elettrici riguarda l’aspetto della • sicurezza degli impianti nei confronti di persone e cose.

  6. LA NORMATIVA TECNICA NEL SETTORE ELETTRICO Sicurezza in generale: • DPR 547/55 “Norme per la prevenzione degli Infortuni sul lavoro” • DPR 303/56 “Norme generali per l'igiene del lavoro” • Dlgs 626/94 “Miglioramento delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro” (abrogata e sostituita dal T.U. 81/08)

  7. LA NORMATIVA TECNICA NEL SETTORE ELETTRICO Settore elettrico: • Direttiva Bassa Tensione • Legge 46/90 “Norme per la sicurezza degli impianti” (abrogata e sostituita dal DPR 37/08) • Legge 186/68 “Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed elettronici”

  8. Quadro Legislativo • Legge 186/68 • Disposizioni concernenti la produzione di • materiali, apparecchiature, macchinari, • installazioni e impianti elettrici ed elettronici • art. 1 Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le • installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere • realizzati e costruiti a regola d’arte • art. 2 I materiali, le apparecchiature, i macchinari, le • installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici realizzati • secondo le Norme del Comitato Elettrotecnico Italiano si • considerano costruiti a regola d’arte.

  9. Per la legge46/90gli impianti elettrici devono essere dotati di: • Impianto di terra; • Interruttori differenziali ad alta sensibilitàIdn30mA) • Il DPR 447/91 considera gli impianti elettrici esistenti all’entrata della legge,adeguatiquando a valle del contatore Enel è installato unInterruttore salvavita (Idn30mA)

  10. Quadro Legislativo D.M. 37/2008 In vigore dal 27 marzo 2008

  11. Quadro Legislativo D.M. 37/2008 Regolamento … recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazionedegli impiantiall’interno degli edifici

  12. Quadro Legislativo D.M. 37/2008 • stessa struttura legge 46/90 integrata da D.P.R. 447/91 (abrogati entrambi)

  13. Quadro Legislativo D.M. 37/2008 • applicabile a tutti gli impianti a servizio degli edifici, dal punto di consegna

  14. Quadro Legislativo D.M. 37/2008 • progetto sempre obbligatorio

  15. Quadro Legislativo D.M. 37/2008 • progetti più complessi redatti da professionisti

  16. Quadro Legislativo D.M. 37/2008 • esecuzione a regola d’arte

  17. Quadro Legislativo D.M. 37/2008 • dichiarazione di conformità e dichiarazione di rispondenza

  18. Quadro Legislativo D.P.R. 462/01 Regolamento di semplificazione per la denuncia di …impianti di terra, parafulmini, impianti elettrici pericolosi

  19. Quadro Legislativo D.P.R. 462/01 • MESSA IN ESERCIZIO • terra e parafulmini • verifica installatore e DICO • esplosione • verifica installatore e DICO

  20. Quadro Legislativo D.P.R. 462/01 • DENUNCIA • terra e parafulmini: • INAIL (ex ISPESL) e ASL/ARPA • esplosione: • solo ASL/ARPA

  21. Quadro Legislativo D.P.R. 462/01 • VERIFICHE PERIODICHE • 2 anni (luoghi a maggiore rischio in caso di incendio, locali medici, cantieri, luoghi con percilo di esplosione) • 5 anni (luoghi ordinari ovvero tutti gli altri impianti) • ASL/ARPA e organismi abilitati • Verbale verifica

  22. Quadro Legislativo D.Lgs 626/96 Attuazione della direttiva 93/68/CEE in materia di marcatura CE del materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione.

  23. LA NORMATIVA TECNICA NEL SETTORE ELETTRICO • CEI 64 “Effetti della corrente elettrica attraverso il corpo umano” • CEI 64-8 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in c.a. e a 1500V in c.c.” • CEI 64-8/7 “Impianti elettrici in locali adibiti ad uso medico” • CEI 81-1-2-3-4 “Protezione contro i fulmini”

  24. Normativa tecnica • Le Norme CEI: • sono norme tecniche • non sono norme di legge • Le Norme CEI: • sono riconosciute regola dell’arte nel settore elettrico dalla Legge 186/68 • pertanto seguire le Norma CEI e condizione sufficiente • ma non necessaria per costruire un apparecchio o • realizzare un impianto a regola d’arte (obbligo • legislativo).

  25. Alla data odierna, tutti gli impianti elettrici già esistenti al 05 Marzo 1990, dovrebbero essere stati adeguati. Ossia, almeno dovrebbe essere stato installato, da personale qualificato (artigiano iscritto alla CCIA almeno per le categoria A e B ) a valle del contatore enel un interruttore salvavita.

  26. LA NORMATIVA TECNICA E LA LEGISLAZIONE Norme tecniche • Sono specifiche tecniche approvate da un organismo riconosciuto ad attività normativa (CEI), per l'applicazione ripetuta e continua. • Non sono obbligatorie ma conservano il carattere di norme volontarie. Regole tecniche • Sono specifiche tecniche emanate dall'autorità pubblica sotto forma di leggi, regolamenti, regole amministrative. • La loro osservanza è obbligatoria.

  27. (norme di buona tecnica) • CENELEC(omologo in campo Europeo del CEI) • IEC (Ente normatore a livello extraeuropeo) • CEI( Comitato Elettrotecnico Italiano)

  28. Alcune importanti Norme CEI Impianti elettrici utilizzatori a tensione non superiore a 1000V in C.A e a 1500V in C.C. Norma CEI 64-8 Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica. Impianti di messa a terra. Norma CEI 11-8 Impianti nei luoghi con pericolo di esplosione Norma CEI 64-2/64-2A Norma CEI 81-1 E 81-4 Protezione delle strutture contro i fulmini Anche per gli utilizzatori elettrici sono vigenti specifiche norme CEI

  29. Riepilogo norme impianti elettrici Impianti elettrici Specifiche norme CEI Utilizzatori elettrici Marcatura CE Costruzione degli Utilizzatori a “Regola d’arte” Marchio IMQ (O altri Enti Certificatori) Dichiarazione del costruttore

  30. Marcatura CE • Legge 791/77 • Stabilisce che: • il materiale elettrico soggetto al campo di applicazione può • essere posto in commercio solo se costruito a regola d’arte in • materia di sicurezza • I principi generali in materia di sicurezza che tale materiale • deve soddisfare • il materiale elettrico deve essere munito della marcatura CE • che ne attesta la conformità alle disposizioni della Legge (la • responsabilità di tale attestazione è del costruttore).

  31. IL RISCHIO ELETTRICO IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI ELETTRICI Elettrocuzione Esplosione Incendio • Devo salvaguardare: • la sicurezza di persone e cose • la sicurezza dell’impianto

  32. PRINCIPALI TIPOLOGIE DI INFORTUNIO ELETTRICO ELETTROCUZIONE • Passaggio della corrente elettrica nel corpo umano. Alterazioni e lesioni a carattere transitorio, permanente o letale. Tali effetti sono funzione di: • intensità della corrente • durata del contatto • natura della corrente (continua/alternata) • frequenza • percorso della corrente nel corpo • stato di salute generale • sesso del soggetto

  33. DEFINIZIONI

  34. IMPIANTI ELETTRICI Si definisce impianto elettrico, l’insieme dei componenti (cavi, canalizzazioni, apparecchiature di manovra, apparecchiature di protezione, quadri elettrici, prese a spina, ecc.) compresi tra il punto di fornitura dell’energia (contatore ENEL) e il punto di utilizzazione.

  35. Utilizzatori elettrici • Si definiscono utilizzatori elettrici le apparecchiature che utilizzano l’energia elettrica per produrre lavoro, calore, luce, come pure le apparecchiature informatiche, le apparecchiature per telecomunicazioni, ecc.

  36. Definizioni Volt (V):Unità di misura della tensione di alimentazione.(Nelle case la tensione di alimentazione è di 220/230 Volt) Corrente elettrica (I):L’intensità di corrente elettrica è misurata in ampere; Una lampada da 100Watt assorbe una corrente elettrica di circa 0.50A; Watt:Unità di misura della potenza elettrica. (W=VxI) KWh:Unità di misura della potenza elettrica consumata in un determinato periodo di tempo, misurato in ore.

  37. INTERRUTTORE MAGNETOTERMICO 6 10 13 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125 TIPO LIMITI DELLA CORRENTE DI INTERVENTO B 3In --- 5In C 5In --- 10In D 10In --- 20In INTERRUTTORE Magnetotermico L’interruttore contiene due sganciatori che permettono di aprire il circuito elettrico in caso di: Cortocircuito (sgancio istantaneo dell’interruttore) Sovraccarico(sgancio dell’interruttore quando c’è un assorbimento di corrente maggiore di quella consentita) Le modalità di intervento magnetico sono tre in base ai limiti della corrente di intervento (riferiti alla corrente nominale In) in caso di cortocircuito: In pratica il tipo B interviene per più basse correnti.

  38. Sovraccarico: E’ una condizione anomala di funzionamento, in conseguenza del quale i circuiti elettrici sono percorsi da una corrente superiore rispetto a quella per la quale sono stati dimensionati. La non tempestiva interruzione di questa “sovracorrente” può dar luogo all’eccessivo riscaldamento dei cavi o di altri componenti dell’impianto elettrico

  39. INTERRUTTORE MAGNETOTERMICO 6 10 13 16 20 25 32 40 50 63 80 100 125 TIPO LIMITI DELLA CORRENTE DI INTERVENTO B 3In --- 5In C 5In --- 10In D 10In --- 20In Corto circuito:Intensità di corrente che la linea può sopportare in caso di guasto; Il valore della corrente è molto elevato, in genere circa 20-30 volte la corrente nominale ; la durata del corto circuito (prima cioè che gli interruttori di protezione isolino il guasto, interrompendo la circolazione della corrente) è normalmente di 0,2-0,3 sec. Le modalità di intervento magnetico sono tre in base ai limiti della corrente di intervento (riferiti alla corrente nominale In) in caso di cortocircuito: In pratica il tipo B interviene per più basse correnti.

  40. EFFETTI DELLA CORRENTE SUL CORPO UMANO ELETTROCUZIONE • Passaggio della corrente elettrica nel corpo umano. Alterazioni e lesioni a carattere transitorio, permanente o letale. Tali effetti sono funzione di: • intensità della corrente • durata del contatto • natura della corrente (continua/alternata) • frequenza • percorso della corrente nel corpo • stato di salute generale • sesso del soggetto

  41. Effetti della Circolazione della corrente nel corpo umano 1/2 Scossa lieve Spiacevole sensazione al passaggio della corrente Dovute agli effetti termici provocati dal passaggio di corrente nei tessuti. Ustioni Distruzione di tessuti superficiali  profondi, danneggiamento di arti (braccia, spalle, arti inferiore ecc.. Rotture delle arterie, con emorragie, distruzione dei centri nervosi.. Blocco della muscolatura (per es. della mano) che non consente di abbandonare la presa Tetanizzazione Contrazione muscoli addetti alla respirazione o lesione del centro Nervoso che presiede a tale funzione Arresto Respiratorio

  42. La resistenza elettrica della pelle aumenta: 1.Durante un intensa concentrazione mentale; 2.In presenza di parti indurite (ad es. calli, duroni ecc.); La resistenza elettrica della pelle diminuisce: 3. Se è umida o sudata; 4. Se il contatto avviene in un punto in cui la pelle è tagliata o ferita;

  43. EFFETTI DELLA CORRENTE SUL CORPO UMANO CURVA DI SICUREZZA a b c1

  44. EFFETTI DELLA CORRENTE SUL CORPO UMANO CURVA DI SICUREZZA Zona 1 :Situazioni in cui le correnti e i tempi di circolazione non producono nessun danno alle persone; Zona 2 :Situazioni in cui non si verificano danni irreversibili alle persone;

  45. EFFETTI DELLA CORRENTE SUL CORPO UMANO CURVA DI SICUREZZA Zona 3:Probabilità di contrazioni muscolari e difficoltà respiratorie; disturbi reversibili nella formazione e conduzione di impulsi nel cuore, fibrillazione atriale e arresto cardiaco provvisorio senza fibrillazione ventricolare Zona 4:probabile fibrillazione ventricolare ed arresto cardiaco, respiratorio, gravi ustioni che possono presentarsi all’aumento dell’intensità di corrente e del tempo.

  46. EFFETTI DELLA FREQUENZA

  47. Elettrocuzione o Folgorazione Nei confronti di un Impianto Elettrico una persona può avere: Contatto tra la persona e parti dell’impianto elettrico che sono in tensione in condizioni di ordinario funzionamento. Contatto diretto Contatto tra la persona e parti conduttrici di impianto elettrico o di un utilizzatore elettrico che non sono ordinariamente in tensione, ma vanno in tensione a causa di un guasto(Es.carcassa di un elettrodomestico per un difetto di isolamento, ecc..) Contatto indiretto

  48. CONTATTO DIRETTO Contatto di una persona con parti normalmente in tensione nell'impianto. Es. un conduttore o un morsetto, scoperto.

  49. CONTATTI INDIRETTI Contatto di una persona con parti conduttrici di componenti elettrici che, pur non essendo normalmente in tensione, possono assumere un potenziale diverso da zero in seguito ad un guasto di isolamento. Es. contatto con la carcassa metallica di un elettrodomestico.

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