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Educazione alla mondialità, alla pace ed ai diritti umani

Arcidiocesi di Gaeta Caritas diocesana. Educazione alla mondialità, alla pace ed ai diritti umani. ann.scol 2009-2010. età 8 - 13 anni. La Dichiarazione universale dei Diritti Umani. Emessa a Parigi nel 1948, da tutte le nazioni del mondo, è formata da 30 articoli.

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Educazione alla mondialità, alla pace ed ai diritti umani

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Presentation Transcript


  1. Arcidiocesi di Gaeta Caritas diocesana Educazione alla mondialità, alla pace ed ai diritti umani ann.scol 2009-2010 età 8 - 13 anni

  2. La Dichiarazione universale dei Diritti Umani Emessa a Parigi nel 1948, da tutte le nazioni del mondo, è formata da 30 articoli. Ancora oggi, a più di 60 anni di distanza, è la base riconosciuta da tutti. Ad essa si sono poi aggiunte altre dichiarazioni, tra cui quella dei diritti dei bambini del 1989, quella dei diritti delle donne, dei rifugiati, dei popoli indigeni etc

  3. “La vera fonte dei diritti sono i doveri. Se noi eliminiamo i nostri doveri è inutile che cerchiamo i nostri diritti, che si dissolveranno come fumo” Mahatma Ghandi Organizzazioni internazionali: Dell’ ONU (Organizz. Nazioni Unite) fanno parte altre organizzazioni con scopi specifici: UNESCO per educazione, scienze e cultura UNICEF per l’infanzia ILO per l’ organizzazione del lavoro WHO per la salute FAO per agricoltura ed alimentazione Molte sono anche le NGO ( organizz. non governative), ricordiamo Amnesty international, Caritas, Misereor, Mani Tese, Movimento Shalom, PeaceLink, Emergency, Medici senza frontiere etc

  4. I dieci diritti dei bambini Say yes for children 1. Tutti per uno, uno per tutti. 2. I bambini prima di tutto 3. Crescere sani e forti 4. Combattiamo l'AIDS 5. Stop alle violenze e allo sfruttamento 6. Ehi, mi sentite? 7. Tutti a scuola! 8. Al riparo da tutte le guerre 9. Proteggere il Pianeta 10. Lotta alla povertà

  5. La lunga storia del sottosviluppo Il sottosviluppo non ha un’origine naturale. Tutto cominciò cinque secoli fa, con l’avventura di Cristoforo Colombo. Le colonie rifornivano l'Europa di spezie, prodotti tropicali, minerali preziosi, sete Fin dagli inizi del Settecento ciò assunse un'importanza fondamentale Lo scambio era ineguale perché il valore dei prodotti coloniali era di gran lunga superiore a quello dei manufatti imbarcati in partenza. I profitti ricavatavi costituirono uno dei principali elementi di quell'accumulazione di capitale che finanziò in Inghilterra la rivoluzione industriale.

  6. Misurare la povertà Quando si può dire che un paese è sottosviluppato?Il reddito procapite: Si hanno tre gruppi: I paesi ad alto reddito. 255 paesi sviluppati con un reddito procapite superiore a 6000 dollari. I paesi a medio reddito: sono considerati tali i paesi con un reddito procapite compreso tra 500 e 6000 dollari. Tra questi sono compresi i paesi di nuova industrializzazione (Nic, New industrialized countries). I paesi a basso reddito sono 41, con un reddito procapite inferiore a 500 dollari, prevalentemente localizzati in America e in Asia. Sono i paesi appartenenti al Quarto mondo.

  7. Il Terzo Mondo prigioniero dei debiti Quella del Debito Estero è, prima di tutto, una questione politica: Uno strumento che ha effetti negativi su tutta la popolazione mondiale, in termini di distruzione ambientale, migrazioni, disoccupazione; ma da cui c'è chi trae vantaggi enormi: la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale, etc A rimetterci invece l'80% della popolazione dei Paesi indebitati esposta agli interventi di aggiustamento strutturale, il miliardo e 300 milioni di persone costrette a vivere con meno di un dollaro al giorno e 500 mila bambini che muoiono all’anno (secondo l’ Unicef).

  8. 80 – 20 Due numeri perversi!! Il 20% dgli abitanti del pianeta ha l’ 80% delle risorse. Per il restante 80% non resta che il 20% di esse. È come se una torta venisse divisa, per cinque fratelli, in cinque parti…ma uno prende quattro porzioni, lasciandone una sola agli altri quattro. Il fratello “fortunato” ha una porzione maggiore di ben sedici volte rispetto a quella dei fratelli “sfortunati”. La legge 80-20, detta anche di Pareto, è semplificativa ma ben si adatta a questo esempio. Per quanto riguarda l’ inquinamento questa legge vale ancora: Il 20% dgli abitanti del pianeta inquina lo stesso per l’ 80% del totale. In questi decenni il rapporto 80/20, già catastrofico, tende addirittura a crescere!!

  9. SITUAZIONE MINORILE ATTUALE… Nei paesi poveri vivono circa 4,8 miliardi di persone delle quali 2,4 miliardi hanno meno di 16 anni. Di questi 600 milioni sono bambini con meno di 5 anni (stime approssimate) 12.000.000 di minori vivono senza un tetto e di questi 5.000.000 sono confinati nei campi profughi. Ci sono circa 250.000.000 di minori che sono costretti a lavorare. Inoltre 200.000 ragazzi sono arruolati nelle forze armate dei loro paesi. In tutto il mondo 300.000.000 di ragazzi vivono come schiavi; In America Latina 40.000.000 vivono nella strada, di questi circa 7.500.000 si trovano in Brasile in condizioni di vita poverissime.

  10. Quanti sono i bambini nel mondo? Come sono distribuite le risorse? Sembra strano, ma nessuno lo sa: in alcuni paesi manca l’ anagrafe. Una stima indica il loro numero in 2,64 miliardi, di cui 2,4 miliardi nei paesi sotto- sviluppati e 240 milioni negli altri. I bambini dei paesi sottosviluppati sono quindi dieci volte più degli altri, ma uno di essi ha solo il 2,5% delle risorse, rispetto agli altri Una stima dell’ OMS indica in circa 1 miliardo le persone al mondo che sono obese, in quanto mangiano troppo (> 3000 cal/giorno). Un’ altra stima indica sempre in 1 miliardo il numero delle persone che hanno fame! (< 600 cal/giorno). Con le sole spese mediche connesse all’ obesità si darebbe acqua ed istruzione a tutti gli abitanti del pianeta.

  11. Lavoro minorile Nei paesi sottosviluppati il lavoro minorile viene largamente impiegato.Per le famiglie povere, il contributo offerto dal reddito di un bambino che lavora può fare la differenza tra fame e sopravvivenza. “Più una popolazione è povera, più ha tendenza ad avere molti figli che possano contribuire a mantenere le famiglie. Più una popolazione è povera, più è analfabeta, in quanto i bambini, costretti a lavorare, non vanno a scuola. E più una popolazione è analfabeta, più rimane nel sottosviluppo e nella povertà” Non si può eliminare, di colpo, il lavoro minorile. Si può però fare in modo che i bambini ricevano un minimo di istruzione ed almeno svolgano un lavoro adeguato alla loro età. È questo che tentiamo di fare nella realtà degli slums.

  12. DISCRIMINAZIONI CONTRO LE BAMBINE: QUESTIONE DI VITA O DI MORTE • Fra Asia meridionale, Nord Africa, Medio Oriente e Cina sono 100 milioni le bambine che "mancano all'appello“ • in tutta l'Asia i bambini sono molto più numerosi delle bambine • ad Haiti, su 1000 bambini tra i 2 e i 5 anni muoiono 61 femmine e 48 maschi; in Costa Rica, 8 femmine e 5 maschi. • nel 1990, il 40% delle giovani donne era analfabeta in Africa, Medio oriente e Asia; i bambini a scuola sono più maschi che femmine • in Bangladesh, il 71,8% delle ragazzine tra 15 e 19 anni sono già sposate; la mortalità da parto per loro è doppia rispetto alla media.

  13. I Bambini e la guerra Le vittime civili costituivano circa il 50% delle perdite umane complessive nella Prima Guerra Mondiale, il 66% nella Seconda Guerra Mondiale ma sono ormai il 90% nelle guerre odierne. Nel decennio 1985-1995 si calcola che siano stati uccisi in guerra 2 milioni di bambini. Nel medesimo periodo, dai 4 ai 5 milionisono stati i bambini che hanno subito ferite permanenti e mutilazioni. Oltre 20 milioni di bambini sono stati costretti ad abbandonare le loro case Nel mondo sono in corso una cinquantina di conflitti armati: in almeno 30 di essi vengono impiegati minori nelle operazioni militari. I bambini-soldato sono circa 300.000. Le spese militari nel mondo sono oltre 1000 miliardi di dollari l’anno . L’investimento annuo di meno del 2% di questa somma basterebbe a garantire l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici a tutti gli abitanti di Africa, Asia, America Latina.

  14. Predatori di bambini: turismo e pedofilia Il fenomeno della prostituzione infantile non è purtroppo una novità ma ai nostri giorni il dito viene puntato contro il turismo internazionale, fondatamente considerato il massimo responsabile del fatto che oltre due milioni di bambini vengano costretti a prostituirsi, di questi 500.000 vivono in Brasile e il resto soprattutto nell'Asia meridionale e orientale. Nei paesi sviluppati, anche in Italia, il fenomeno della pedofilia sta diventando preoccupante. Iniziative come telefono azzurro, telefono arcobaleno sono molto positive ma è indispensabile, da parte dei genitori e degli insegnanti, mettere in guardia i bambini.

  15. SOSTEGNO A DISTANZA…… anche di gruppi di bambini o intere classi. PERCHE’? "Non possono né devono esserci bambini abbandonati né bambini senza famiglia, né bambini o bambine di strada". Giovanni Paolo II Il sostegno è importante poter dare al maggior numero possibile di minori "pari opportunità" di accedere ad uno sviluppo umano stando attenti a non creare 'privilegiati' rispetto all' ambiente di appartenenza. …che cosa è? E’ un'occasione di comunicazione culturale , è un canale di collegamento economico con cui l'offerente italiano si sente protagonista nonostante le distanze e, sopratutto senza tanta burocrazia e con la garanzia che l'aiuto arriva a destinazione ed è utilizzato solo per lo scopo indicato. Ogni bambino…che nasce è un inno alla vita, è la garanzia che l’umanità ha ancora un futuro in cui sperare.

  16. BOICOTTAGGIO Rifiutarsi di collaborare con chi tiene un comportamento iniquo è una delle azioni da compiere. Non si acquista un prodotto di un’ azienda a causa di: sfruttamento, usura, regimi oppressivi, distruzione ambiente, esportazione di armi, impiego di lavoro minorile Il boicottaggio è un'interruzione organizzata e temporanea dell'acquisto di uno o più prodotti per portare l'azienda produttrice a rivedere i propri comportamenti dannosi. Martin Luther King, arriva all'abolizione delle leggi di segregazione sugli autobus, Gandhi ha fatto del boicottaggio uno degli strumenti di lotta non violenta più efficaci; altre campagne riuscite sono state condotte contro la Dow Chemical (USA, 1960) per la produzione di Napalm per la guerra del Vietnam, contro la Polaroid (1970) per il rifornimento al Sudafrica di sistemi di identificazione utilizzati dal regime oppressivo, Dole, Chiquita, Nike, Rebook etc. Bisogna però stare attenti affinchè un boicottaggio indiscriminato non porti, come è successo in Bangladesh, al licenziamento di migliaia di bambini che sono stati poi costretti a lavori anche più degradanti.

  17. Torture e pena di morte Torture della polizia su bambini(dal sito di Amnesty international)" Con delle pinze ha maciullato il mio pollice"La Polizia del Bangladesh ha volontariamente torturato un bambino di 9 anni, legandolo con corde fino a togliergli il respiro, sospendendolo ad una sbarra e maciullandogli il pollice con delle pinze. Il bambino era sospettato di aver rubato un telefono cellulare. Quello di cui sopra è solo un esempio, che riportiamo in quanto noto e documentato. In tutto il mondo, sottosviluppato o meno, la limitazione della libertà (che arriva sino alla pena di morte) è, malgrado lo sforzo dell’ ONU per far applicare “ I diritti dell’ Uomo”, ampiamente praticata anche in paesi “democratici”. Amnesty internationalè un’ organizzazione che si batte in tutto il mondo per questi problemi. È consigliabile visitare il loro sito www.amnesty.it ed iscriversi alla loro newsletter gratuita.

  18. Razzismo oggi Ancora oggi, nel terzo millennio, sono molteplici le forme di razzismo che si manifestano in vario modo ma che portano tutte ad una discriminazione ed alla non applicazione dei diritti dell’ uomo. Si è svolta a Durban la conferenza internazionale sul Razzismo a settembre 2001. Trovi dettagli sul Razzismo e su altri temi per la mondialità visitando il sito della mondialità http://xoomer.alice.it/bguizzi/mondial Per ulteriore materiale, aggiornamenti, metodi di approfondimento nelle scuole etc puoi rivolgerti a brguiz@yahoo.it

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