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IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri - ideocordinate@gmail

IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri - ideocordinate@gmail.com. La complessità. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri - ideocordinate@gmail.com. 2. La nostra mente è plasmabile!. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri - ideocordinate@gmail.com.

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Presentation Transcript


  1. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com La complessità

  2. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com 2

  3. La nostra mente è plasmabile! IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com L'unico modo di resistere è di conoscere i metodiusati daicomunicatori professionaliper condizionare le sceltee imparare a ragionarecome fanno tecnici e scienziatie imprenditorie come dovrebbero fare i politici 3

  4. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com Prendere una decisione! Una decisione razionale è presa in tre livelli 1) Direzionale (Linguaggio direttivo, gestionale) in cui si stabiliscono gli obiettivi 2) Tecnico (Linguaggio tecnico) in cui si stabilisce il metodo e le risorse necessari per raggiungere gli obiettivi 3) Operativo (Linguaggio operativo, pratico) in cui si realizza quanto deciso ai livelli superiori 4 4

  5. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com I “contratti” tra livelli decisionali Dettagli Sintesi Particolare Generale La quantità di informazione gestibile da una persona è limitata di conseguenza è necessario lavorare su parte dell'informazione (i contratti)e controllare la componente emotiva che completa le informazioni 5 5

  6. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com La magia è passare direttamente da livello direzionale a livello operativo saltando il livello tecnico! 1)Direzionale (Linguaggio direttivo, gestionale) in cui si stabiliscono gli obiettivi e le risorse necessarie a ottenerli 2) Tecnico (Linguaggio tecnico)in cui si stabilisce il metodo col quale raggiungere gli obiettivi 3) Operativo (Linguaggio operativo, pratico)in cui si realizza quanto deciso ai livelli superiori I maghi del marketing fanno abbondante uso del linguaggio magico! Topolino voleva una bacchetta magica Il marketing convince che basta guardare il marchio! 6 6

  7. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com Ideologia è prendere una soluzione tecnica“a scatola chiusa” 1) Direzionale (Linguaggio direttivo, gestionale) in cui si stabiliscono gli obiettivi e le risorse necessarie a ottenerli 2) Tecnico (Linguaggio tecnico)in cui si stabilisce il metodo col quale raggiungere gli obiettivi 3) Operativo (Linguaggio operativo, pratico)in cui si realizza quanto deciso ai livelli superiori Topolino non aveva bisogno di magia, aveva bisogno di una pompa! Ideologia è prendere la prima pompa che capita (che può funzionare o meno. L’ideologia somiglia molto alla magia!) 7 7

  8. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com Razionalità è usare scienza e calcolo per trovare la soluzione tecnica efficace 1) Direzionale (Linguaggio direttivo, gestionale) in cui si stabiliscono gli obiettivi e le risorse necessarie a ottenerli 2) Tecnico (Linguaggio tecnico)in cui si stabilisce il metodo col quale raggiungere gli obiettivi 3) Operativo (Linguaggio operativo, pratico)in cui si realizza quanto deciso ai livelli superiori Per essere razionale Topolino avrebbe dovuto calcolare (e costruire) la pompa. 8 8

  9. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com L’Anousmetro L'anousmetro è una parola dotta composta da a- privativo, nous = mente in greco e metro = misura; letteralmente misura dell'assenza di mente, in pratica è un ignorantometro!). È uno strumento molto semplice da usare. Consta di alcune striscioline di carta numerate progressivamente 1, 2, 3... ecc... (all’ignoranza non c’è limite). 9

  10. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com Usare appropriatamente il linguaggio Anche le parole hanno dei livelli! A livello direttivo, due dirigenti decidono che si vogliono incontrare A livello tecnico le segreterie individuano nelle agende tempi e luoghi disponibili A livello operativo l’incontro ha luogo Senza livello operativo la parola appuntamento non ha senso o è un inganno 10 10

  11. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com Usare appropriatamente il linguaggio Favole ed esempi hanno livelli di linguaggio! Ogni elemento dell’esempio o della favola è un luogo dove dovrà essere introdotta nuova informazione! Come nel caso dell’appuntamento il nome della favola o dell’esempio è un linguaggio di tipo direttivo, i luoghi della favola indicano tecnicamente quali informazioni sono necessarie. Ovviamente, se non segue un livello operativo, tutto si conclude con sole parole! Una parola o una metafora che non hanno significato a livello operativo non hanno senso! 11 11

  12. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com Difficile e Complicato Le cose difficili le fanno i geni e – una volta capite – si copiano. Le cose complicate sono fatte di tante cose semplici che tutti sanno fare (per esempio premere un tasto). Occorre solo sapere quale tasto premere. L’indecisione causa insicurezza e necessità di ricorrere a “chi sa” (maghi e ideologi), mentre basta metodo e ordine per premere i tasti nell’ordine giusto e ottenere il risultato. Le cose complicate non si aggiustano con la forza e la violenza, occorre solo metodo e ordine! 12 12

  13. IDEOCOORDINATE Giorgio Misuri -ideocordinate@gmail.com Relazioni uno a molti e molti ad uno Livello direttivo Apparentemente semplice Livello tecnico Livello operativo Complesso Relazioni da molti a uno (facili, tipiche del pensiero magico o ideologico) Relazioni da uno a molti (difficili, occorre cercare, pensare, analizzare) Il nostro cervello non è specializzato per cercare, ma per ricercarecose che già erano presenti nella nostra memoria, cioè pregiudizi! 13

  14. L’Analisi Simbolica Interrelazionale Per passare dal semplice al complicatosi parte da una semplice lista 1 [IG] Idea generatrice (il motivo;il perché) 2 [ME] Modalità di espressione (l'oggetto; il fatto) 3 [MZ] Mezzi (risorse, competenze, materiali) 4 [DM] Dimensione (il quanto) 5 [FN] Finalità (il fine da raggiungere) 6 [CS] Collocazione spaziale (il dove) 7 [CT] Collocazione temporale (il quando; le fasi e i tempi) 8 [ES] Esperienze (il passato, la cultura) 9 [FI] Fattori incidentali che possono ostacolare o aiutare (il caso) 10[PR] Previsioni (costi e ricavi) B. C. Francke: Gottfried Wilhelm von Leibniz (ca. 1700) (Da Wikiedia) 14

  15. L’Analisi Simbolica Interrelazionale Un esempio: l’incendio [IG]    la causa dell'incendio (gas, cortocircuito, incendio doloso) [ME]   cosa sta bruciando (casa, fabbrica...) [MZ]   cosa alimenta le fiamme (comburente, materiali infiammabili, prodotti chimici...) [DM]   la dimensione dell'incendio (una stanza, una casa, un quartiere...) [FN]    l'effetto dell'incendio (calore, fumi tossici, panico) [CS]    il luogo dell'incendio (accessibilità…) [CT]    le fasi e i tempi dell'incendio (prevenzione, controllo, estinzione…) [ES]    le esperienze precedenti di incendi simili (utili per calibrare l'intervento) [FI]     i fattori incidentali che possono ostacolare o aiutare le fiamme (vento, prossimità di acqua o di depositi di combustibile) [PR]    le previsioni di sviluppo dell'incendio (richiesta altri interventi, evacuazione civili…) La scheda, per serendipità, suggerisce una prima classificazione degli elementi che caratterizzano l’incendio 15

  16. L’Analisi Simbolica Interrelazionale Ma ogni elemento dipende da… Qui entra in gioco l’ “Ars Combinatoria” che enumera tutte le combinazioni possibili. IG-ME: L'interrelazione tra la causa dell'incendio (scoppio gas, cortocircuito, incendio doloso) e cosa sta bruciando (casa, fabbrica...) IG-MZ: L'interrelazione tra la causa dell'incendio (scoppio gas, cortocircuito, incendio doloso) ecosa alimenta le fiamme (materiali infiammabili, prodotti chimici...) DM-FN  L'interrelazione tra la dimensione dell'incendio (una stanza, una casa, un quartiere...) el'effetto dell'incendio (calore, fumi tossici, panico) CS-CT  L'interrelazione tra il luogo dell'incendio ele fasi e i tempi dell'incendio ES-FI   L'interrelazione tra le esperienze precedenti di incendi simili (utili per calibrare l'intervento) e i fattori incidentali che possono ostacolare o aiutare le fiamme (vento, prossimità di acqua o di depositi di combusti­bile) ES-FI   … ecc. ecc. fino alla 45esima interrelazione. 16

  17. La matrice delle interrelazioni 17

  18. La complessità L’ingegneria dellerichieste La società che abbiamo costruito è molto complessa, le interrelazioni tra attività dei singoli, economia, società e ambiente devono essere coordinate al fine del benessere collettivo. Un sistema complesso deve essere governato con gli strumenti messi a punto dall’intelligenza umana, tra cui l”Ingegneria delle Richieste” 18

  19. La complessità politica Un politico è tipicamente un “collettore di richieste” dei cittadini. Fondamentale è la sua onestà affinché non favorisca solo gli amici, ma non basta. Le sue decisioni hanno un forte impatto sulla società, l’economia e l’ambiente. Un comune ha la dimensione di una grossa azienda e i suoi dirigenti devono adoperare quegli strumenti elaborati dalle aziende e da grandi organizzazioni come il CERN di Ginevra che permettono di definire obiettivi chiari con modalità ben studiate e raggiunti in tempi certi e rispettando i budget concessi. 19

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