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Metodi Quantitativi per Economia, Finanza e Management Lezione n°3

Metodi Quantitativi per Economia, Finanza e Management Lezione n°3. Quantitative Market Research Set-up Protocol. The implementation of a market research can be summed up in the following stages: business goals target population fieldwork questionnaire set-up sampling

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Metodi Quantitativi per Economia, Finanza e Management Lezione n°3

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Presentation Transcript


  1. Metodi Quantitativi per Economia, Finanza e ManagementLezione n°3

  2. Quantitative Market Research Set-up Protocol The implementation of a market research can be summed up in the following stages: • business goals • target population • fieldwork • questionnaire set-up • sampling • basic treatment of collected data • data analysis • presentation of the results

  3. Business Aim Targeted population Characters to be assesed Sampling error Choice of sample Fieldwork Techniques of data collection Data Audit Set-up questionnarie Data Analysis Pre-test questionnarie Presentation Quantitative Market Research Set-up Protocol

  4. Target population definition • We plan to target Milanese inhabitants (Italian and foreign) from 18 to 60 years old • We chose to focus on the geographical area rather than on the origin as the French concept is internationally appealing • We personally foresee that our real target population will be the people between 25 and 55 years old but in order not to bias our study, we prefer to extend this scale from 18 to 60 years old • We assume that aspirations and financial means evolve along life cycle, therefore our study is based on four different categories pertaining to four life stages: • 18-25 • 26-35 • 36-45 • 46-60 Source: demo.istat.it/The overall Milanese targeted population

  5. Choice of sample • Only 100 questionnaires because we are foreign students and we are aware that our network is not as large as that of Italian students • If the output of our project reveals a significant business opportunity, we recommend to carry out a new and wider-ranging market research in order to gain more accuracy and statistical relevance Our sample design according to the overall Milanese population described on slide 6

  6. Sampling

  7. Sampling - Sample size The major aspects that affect the choice of the sample size are the following: • Cost of fieldwork • Time of fieldwork • Degree of accuracy of the estimates: • Variability of the character investigated in the targeted population • Sampling error • Sampling Design • Choice of the estimator

  8. Sampling - Sample size Practical tips: • Sample picked by a Customer Database with regard to customer profiling analysis: 50.000-200.000 sample units (consumer) • Sample picked with regard to ad hoc surveys: 1.000-3.000 sample units (consumer) • Sample picked with regard to repeated surveys (Panel): 4.000-9.000 sample units (consumer)

  9. Business Aim Targeted population Characters to be assesed Sampling error Choice of sample Fieldwork Techniques of data collection Data Audit Set-up questionnarie Data Analysis Pre-test questionnarie Presentation Quantitative Market Research Set-up Protocol

  10. Type of data • Qualitative • Nominal it’s used for qualitative data which are classified in defined categories with no a specific order. • Ordinalthe categories have got a specific order; it does not enable to define any numeric assessment. • Quantitative • Ratio scalethrough this type of data it is possible to determine the different ratio between one category and an other; the value “0” of the scale is set. • Interval scale has the same characteristics as the previous scale, even though it has not got a fixed value “0”. Type of data guides the analyses Most of the quantitative methods deal with quantitative data

  11. Tipologie di dati • Qualitatividati espressi in forma verbale, solitamente classificati in categorie • Quantitatividati espressi in forma numerica. si distinguono in: • discreti dati caratterizzati da una quantità finita o infinita numerabile di classi di misura • continui risposta numerica derivamte da un processo di misurazione che fornisce indicazioni puntuali all’interno di un continuum • Territoriali • Date

  12. Tipologie di datiqualitativi • Nominale usato per dati qualitativi, che vengono così classificati in categorie distinte senza alcun ordine implicito (es. professione del cliente) • Ordinalele categorie presentano un ordine implicito; consente di stabilire una relazione d’ordine tra le diverse categorie, ma nessuna asserzione numerica, ovvero si può dire che un determinato valore è più grande di un altro, ma non di quanto

  13. Tipologie di datiquantitativi • Scala di rapporticon questa tipologia si può dire di quanto una categoria è maggiore di un’altra; è fissato un valore “0” della scala. es. Le variabili spesa media e tempo impiegato sono misurate a livello di rapporto,ovvero rientrano in una scala di valutazione comparativa

  14. Tipologie di datiquantitativi • Scala di intervalli presenta le stesse caratteristiche della precedente, ma non possiede un valore “0” fissato. es. In una indagine sui clienti di un supermercato, il loro livello di soddisfazione può essere adeguatamente rappresentato mediante una scala di valutazione compresa tra 1 e 9, ciò che posso asserire è che la differenza tra 2 e 3 è la medesima di quella tra 8 e 9, ma non che 8 sia il doppio di 4. La tipologia di dati guida l’analisis

  15. L’analisi statistica dei dati Statistica descrittivainsieme dei metodi che riguardano la rappresentazione e sintesi di un insieme di dati al fine di evidenziarne le caratteristiche principali Statistica inferenziale insieme dei metodi che permettono la stima di una caratteristica di una popolazione basandosi sull’analisi di un campione Totalità degli elementi presi in esame dalla indagine Misura riassuntiva, calcolata sui dati campionari, utile per descrivere una caratteristica non nota della popolazione La parte di popolazione selezionata per l’analisi

  16. Univariate descriptive statistics In the univariate descriptive statistics we analyze one variable at a time. • Frequency distribution • Synthesis measures • Measures of location • Measures of spread • Measures of shape • Data Audit • Input errors • Missing values • Outliers • Basic insights … …

  17. Le distribuzioni di frequenza • Frequenza assoluta: è un primo livello di sintesi dei dati- consiste nell’associare a ciascuna categoria, o modalità, il numero di volte in cui compare nei dati • Distribuzione di frequenza: insieme delle modalità e delle loro frequenze • Frequenza relativa: rapporto tra la frequenza assoluta ed il numero complessivo delle osservazioni effettuate. I due tipi di frequenze vengono usati con dati quantitativi, qualitativi ordinali, quantitativi discreti. pi= ni/ N

  18. Le distribuzioni di frequenza • Rappresentazione grafica var.qualitative: Diagr. a barre: nell’asse delle ascisse ci sono le categorie, senza un ordine preciso; in quello delle ordinate le frequenze assolute/relative corrispondenti alle diverse modalità Diagr. a torta: la circonferenza è divisa proporzionalmente alle frequenze Diagramma a torta

  19. Le distribuzioni di frequenza • Rappresentazione grafica var.quantitative discrete: Diagr. delle frequenze: nell’asse delle ascisse ci sono i valori assunti dalla var. discreta (quindi ha un significato quantitativo); l’altezza delle barre è proporzionale alle frequenze relative o assolute del valore stesso Istogramma:nell’asse delle ascisse ci sono le classi degli intervalli considerati; l’asse delle ordinate rappresenta la densità di frequenza; l’area del rettangolo corrisponde alla frequenza della classe stessa.

  20. Misure di sintesi Misure di tendenza centrale: • Media aritmetica • Mediana • Moda Misure di tendenza non centrale: • Quantili • Percentili Misure di dispersione: • Campo di variazione • Differenza interquantile • Varianza • Scarto quadratico medio • Coefficiente di variazione Misure di forma della distribuzione: • Skewness • Kurtosis

  21. Misure di Tendenza Centrale Tendenza Centrale Moda Media Mediana Valore centrale delle osservazioni ordinate Valore più frequente Media Aritmetica

  22. Media Aritmetica • La misura di tendenza centrale più comune • Media = somma dei valori diviso il numero di valori • Influenzata da valori estremi (outlier) 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Media = 3 Media = 4

  23. Mediana • In una lista ordinata, la mediana è il valore “centrale” (50% sopra, 50% sotto) • Non influenzata da valori estremi 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Mediana = 3 Mediana = 3

  24. Moda • Valore che occorre più frequentemente • Non influenzata da valori estremi • Usata sia per dati numerici che categorici • Può non esserci una moda • Ci può essere più di una moda 0 1 2 3 4 5 6 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 No Moda Moda = 9

  25. Misure di Tendenza Non Centrale • I Quartili dividono la sequenza ordinata dei dati in 4 segmenti contenenti lo stesso numero di valori 25% 25% 25% 25% Q1 Q2 Q3 • Il primo quartile, Q1, è il valore per il quale 25% delle osservazioni sono minori e 75% sono maggiori di esso • Q2 coincide con la mediana (50% sono minori, 50% sono maggiori) • Solo 25% delle osservazioni sono maggiori del terzo quartile

  26. Box Plot Mediana (Q2) X X Q1 Q3 massimo minimo 25% 25% 25% 25% 12 30 45 57 70 Differenza Interquartile 57 – 30 = 27 OUTLIERS: Q1 - 1,5 * Differenza interquartile Q3 + 1,5 * Differenza interquartile

  27. Misure di Variabilità Variabilità Campo di Variazione Differenza Interquartile Varianza Scarto Quadratico Medio Coefficiente di Variazione • Le misure di variabilità forniscono informazioni sulla dispersione o variabilità dei valori. Stesso centro, diversa variabilità

  28. Campo di Variazione • La più semplice misura di variabilità • Differenza tra il massimo e il minimo dei valori osservati: Campo di variazione = Xmassimo – Xminimo Esempio: 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 Campo di Variazione = 14 - 1 = 13

  29. Campo di Variazione • Ignora il modo in cui i dati sono distribuiti • Sensibile agli outlier 7 8 9 10 11 12 7 8 9 10 11 12 Campo di Var. = 12 - 7 = 5 Campo di Var. = 12 - 7 = 5 1,1,1,1,1,1,1,1,1,1,1,2,2,2,2,2,2,2,2,3,3,3,3,4,5 Campo di Var. = 5 - 1 = 4 1,1,1,1,1,1,1,1,1,1,1,2,2,2,2,2,2,2,2,3,3,3,3,4,120 Campo di Var = 120 - 1 = 119

  30. Differenza Interquartile • Possiamo eliminare il problema degli outlier usando la differenza interquartile • Elimina i valori osservati più alti e più bassi e calcola il campo di variazione del 50% centrale dei dati • Differenza Interquartile = 3o quartile – 1o quartile IQR = Q3 – Q1

  31. Varianza • Media dei quadrati delle differenze fra ciascuna osservazione e la media • Varianza della Popolazione: dove = media della popolazione N = dimensione della popolazione xi = iimo valore della variabile X

  32. Scarto Quadratico Medio • Misura di variabilità comunemente usata • Mostra la variabilità rispetto alla media • Ha la stessa unità di misura dei dati originali • Scarto Quadratico Medio della Popolazione:

  33. Scarto Quadratico Medio Scarto quadratico medio piccolo Scarto quadratico medio grande

  34. Scarto Quadratico Medio Dati A Media = 15.5 s = 3.338 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Dati B Media = 15.5 s = 0.926 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Dati C Media = 15.5 s = 4.570 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21

  35. Scarto Quadratico Medio • Viene calcolato usando tutti i valori nel set di dati • Valori lontani dalla media hanno più peso (poichè si usa il quadrato delle deviazioni dalla media) • Le stesse considerazioni valgono anche per il calcolo della Varianza

  36. Coefficiente di Variazione • Misura la variabilità relativa • Sempre in percentuale (%) • Mostra la variabilità relativa rispetto alla media • Può essere usato per confrontare due o più set di dati misurati con unità di misura diversa

  37. Coefficiente di Variazione • Azione A: • Prezzo medio scorso anno = $50 • Scarto Quadratico Medio = $5 • Azione B: • Prezzo medio scorso anno = $100 • Scarto Quadratico Medio = $5 Entrambe le azioni hanno lo stesso scarto quadratico medio, ma l’azione B è meno variabile rispetto al suo prezzo

  38. Forma della Distribuzione • La forma della distribuzione si dice simmetrica se le osservazioni sono bilanciate, o distribuite in modo approssimativamente regolare attorno al centro.

  39. Forma della Distribuzione • La forma della distribuzione è detta asimmetricase le osservazioni non sono distribuite in modo simmetrico rispetto al centro. Una distribuzione con asimmetria positiva (obliqua a destra) ha una coda che si estende a destra, nella direzione dei valori positivi. Una distribuzione con asimmetria negativa (obliqua a sinistra) ha una coda che si estende a sinistra, nella direzione dei valori negativi.

  40. Misure di Forma della Distribuzione • Descrive come i dati sono distribuiti • Misure della forma • Simmetrica o asimmetrica Obliqua a destra Simmetrica Obliqua a sinistra Media < Mediana Media = Mediana Mediana < Media

  41. Misure di Forma della Distribuzione Skewness: indice che informa circa il grado di simmetria o asimmetria di una distribuzione. • γ=0 ditribuzione simmetrica; • γ<0 asimmetria negativa (mediana>media); • γ>0 asimmetria positiva (mediana<media). Kurtosis: indice che permette di verificare se i dati seguono una distribuzione di tipo Normale (simmetrica). • β=3 se la distribuzione è “Normale”; • β<3 se la distribuzione è iponormale (rispetto alla distribuzione di una Normale ha densità di frequenza minore per valori molto distanti dalla media); • β>3 se la distribuzione è ipernormale (rispetto alla distribuzione di una Normale ha densità di frequenza maggiore per i valori molto distanti dalla media).

  42. IMPORTO NETTO UNITARIO

  43. IMPORTO NETTO UNITARIO

  44. IMPORTO NETTO UNITARIO

  45. IMPORTO NETTO UNITARIO

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