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Narrativa italiana moderna Alla ricerca delle innovazioni stilistiche

Pier Vittorio Tondelli (1955-91). Roberto Carnero: Under 40. I giovani nella nuova narrativa italiana (2010)Enrico Palandri, Pier Vittorio Tondelli, Claudio Piersanti, Aldo Busi, Andrea De Carlo, Daniele Del Giudice Tondelli: Altri libertini, 1980 Pao Pao, 1982 Rimini, 1985 Camere separate,

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Narrativa italiana moderna Alla ricerca delle innovazioni stilistiche

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Presentation Transcript


    1. Narrativa italiana moderna Alla ricerca delle innovazioni stilistiche 7. Il romanzo delle nuove generazioni: Andrea De Carlo

    2. Pier Vittorio Tondelli (1955-91) Roberto Carnero: Under 40. I giovani nella nuova narrativa italiana (2010) Enrico Palandri, Pier Vittorio Tondelli, Claudio Piersanti, Aldo Busi, Andrea De Carlo, Daniele Del Giudice … Tondelli: Altri libertini, 1980 – Pao Pao, 1982 – Rimini, 1985 – Camere separate, 1985 Under 25 in poco più di due mesi, oltre 400 dattiloscritti Giovani blues (1986) Belli & perversi (1988) Papergang (1990)

    3. Andrea De Carlo 1952 a Milano Dacia Maraini Antonio Tabucchi Susanna Tamaro Daniele Del Giudice Alessandro Baricco la società post-sessantottina la stilistica sperimentale

    4. 16 romanzi 1981 Treno di panna 1982 Uccelli da gabbia e da voliera 1984 Macno 1986 Yucatan 1989 Due di due 1991 Tecniche di seduzione 1993 Arcodamore 1995 Uto 1997 Di noi tre 1999 Nel momento 2001 Pura vita 2002 I veri nomi 2004 Giro di vento 2006 Mare delle verità 2008 Durante 2010 Leielui

    5. Treno di panna Calvino: „proiettato come è sul fuori non è escluso che egli riesca a farci intravedere qualcosa del dentro“ le esperienze del Nouveau Roman francese obiettivo fotografico dentro gli occhi dei personaggi la visione di chi racconta una serie di istantanee „guardavo“ una macchina da presa umana „disturbi“ tecnici

    6. Una visione iperrealistica Alle undici e venti di sera guardavo Los Angeles dall’alto: il reticolo infinito di punti luminosi. Stanco com’ero cercavo di seguire la vibrazione dei motori, cosí come arrivava al mio sedile attraverso la struttura di metallo in tensione. Ero sicuro di scoprire qualche cambiamento improvviso di ritmo, o vuoto di frequenza. Cercavo anche di leggere le scritte al neon in basso, man mano che venivano a galla nel buio; i contorni delle freeways vicino al mare. una nuova immagine della città il giornalista Giovanni Maimeri le immagini del cinema americano

    7. Un viaggio sentimentale Gianni Celati: Lunario del paradiso, 1978 la Germania la ricerca della versione reale gli esseri deludenti più falsi delle immagini cinematografiche il suo amico Ron, sceneggiatore Tracy, la sua donna il ristorante italiano la California delle stelle del cinema l’attrice Marsha Mellows marsh mellows il suo maestro d’italiano Los Angeles notturna la trasformazione del protagonista

    8. Los Angeles Sono andato fino al margine estremo del prato. Marsha Mellows era sul bordo della piscina. Si strofinava i capelli con un piccolo asciugamano arancione. Ho guardato in basso, e di colpo c’era la città, come un immenso lago nero pieno di plancton luminoso, esteso fino ai margini dell’orizzonte. Ho guardato i punti di luce che vibravano nella distanza: quelli che formavano un’armatura sottile di paesaggio, fragile, tremante; quelli in movimento lungo percorsi ondulati, lungo traiettorie semicircolari, lungo linee intersecate. C’erano punti che lasciavano tracce filanti, bave di luce liquida; punti che si aggregavano in concentrazioni intense, fino a disegnare i contorni di un frammento di città e poi scomporli di nuovo, per separarsi e allontanarsi e perdersi sempre più nel buio. Li guardavo solcare gli spazi del tutto neri che colmavano inerti il vuoto, in attesa di assorbire qualche riflesso nella notte umida.

    9. Due di due una storia tutta italiana l’amicizia e le vicende della vita in due parti da 26 capitoli ognuna i due volti della stessa generazione inquieta Guido e Mario Dopo il nostro primo incontro io e Guido Laremi non ci siamo più visti per nove mesi interi. L’ho accompagnato a casa e ci siamo salutati, e malgrado la simpatia e la curiosità che provavamo l’uno per l’altro non ci siamo detti i nostri nomi né in che classe eravamo, né abbiamo poi fatto il minimo tentativo di rintracciarci a scuola. Era un periodo in cui una cosa succedeva e subito dopo era evaporata; come se non ci fosse mai stata.

    10. I soliti drammi dell’adolescenza Di pomeriggio giravo in moto, andavo al cinema da solo o con Testari; camminavo lungo i marciapiedi del centro finché le facce grigie dei passanti e la bruttezza della città troppo conosciuta mi riempivano di depressione. È stato una specie di quieto suicidio sentimentale: la noia ci è venuta addosso dal primo giorno densa come melassa, ci ha riempiti di indifferenza uno per l’altra. una lingua falsamente colloquiale formule stereotipate i cosiddetti anni di piombo il periodo di fughe e rintanamenti

    11. L’atteggiamento cambiato l’impegno personale del personaggio „credo“ la vera debolezza del romanzo due strade diverse Guido: la contestazione intellettuale Mario: l’agricoltura alternativa le due case Mario incendia quel simbolo della speranza

    12. Dall’alto verso il basso Quando abbiamo finito sono andato a fare una passeggiata da solo, fino alla collina che anni prima in un giorno di neve io e Guido avevamo risalito per contemplare il paesaggio. Ho cercato il punto preciso in cui ci eravamo fermati e ho guardato in basso come avevamo fatto allora, ed era strano vedere una casa sola dove ce n’erano state due. Nanni Balestrini: Gli invisibili, 1987 – L’editore, 1989

    13. Arcodamore il fotografo Leo Cernitori l’arpista Manuela Duini uno stile minimalista senza né aggettivi né ipotassi „L’arco d’amore,“ ho detto io. „Il fatto che ogni storia ha una linea curva che sale e poi scende ed è finita, la puoi vedere da lontano come un tubo al neon colorato.“ „Eh,“ ha detto Manuela; si è raccolta meglio il piumino, non riuscivo a vedere il suo sguardo nella luce debole e fredda della luna, non mi sembrava né vicina né lontana. „A che punto siamo del nostro arco, secondo te?“ le ho chiesto.

    14. Uto André Gide: Les Faux-Monnayeurs, 1925 racconti in prima persona monologhi interiori in terza persona dialoghi trascritti le visioni del protagonista adolescente Uto Drodemberg, la star, il collezionista. Uno sguardo per la pittura da lama di coltello. Basta che scorra gli occhi su una tela e capisce se è interessante o non vale niente. Non ha pazienza: giudica nello spazio di un secondo, passa oltre.

    15. Un misterioso guru un soggiorno presso una famiglia negli Stati Uniti distruggere quell’apparenza di vita perfetta la religiosità nella società americana una setta pseudo-induistica Uto si trasforma nel Messia della comunità Uto Drodemberg che levita, a gambe incrociate com’era seduto sul pavimento. All’inizio si stacca solo di qualche millimetro dalla moquette, non se ne accorge quasi ma si stacca, c’è proprio uno spazio vuoto sotto. Sorride, con i gomiti ben aderenti ai fianchi, le mani sulle ginocchia, a palmi in su, l’indice e il pollice che si toccano. Gli sguardi di tutti gli arrivano addosso da tutti i lati.

    16. Una specie di Pleasantville Marianne avanti e indietro e avanti e indietro senza sosta né tregua, scivola e corre e volteggia, apre e chiude il frigorifero e apre e chiude il forno e va e viene dalla tavola da pranzo alla cucina al soggiorno alla tavola da pranzo alla sua stanza alla cucina al bagno alla cucina. Sedie spostate riscaldamento centrale alzato camino rifornito ancora di legna tutta la casa sta diventando una specie di sauna insalata di riso preparata verdure affettate zac zac zac un gambo di sedano scomposto nel giro di tre secondi con precisione rapida e silenziosa carote patate melanzane tagliate a strisce messe in forno cavolo cappuccio sfrangiato sottile cavolo-verza lattuga ravanelli lavorati a fiore con un piccolo arnese che li sboccia e arriccia al centro di piatti di altri vegetali a fiocchi a strisce a stelle a cubetti a palline. Riallineamenti di bicchieri, posate, piatti, aggiunte e sostituzioni, scambi di contenitori, ordini riarrangiati, piccoli colpi laterali con dita attente febbricitanti ispirate.

    17. Di noi tre Narco, Misia e Livio l’amicizia e l’amore un filo di sogni e di ansie Marco si è fatto travolgere quanto Misia da quello che veniva fuori dal film giorno dopo giorno: non c’era più nient’altro che lo interessasse, neanche solo in modo marginale. Era diventato una specie di vela nel vento, trascinata sempre più veloce a sbalzi e strappi attraverso il mare dell’immaginazione. Misia, una giovane donna inquieta e irresistibile lo sfuggire delle utopie dell’adolescenza

    18. I sogni di una volta Due ore più tardi, quando avevamo già passato il casello dell’autostrada Milano-Torino per andare verso la Francia e da lì verso il resto del mondo, ho raccontato a Marco di Misia ad Amsterdam. Lui mi hat dato due o tre occhiate laterali, aveva una piega sulle labbra. Ha detto „Ed è lì da sola? Voglio dire, con i due ragazzi?“

    19. Nel momento Luca il centro di „equitazione naturale“ l’inurbazione dilagante un matrimonio fallito Anna con la natura e con i suoi cavalli Ho pensato che io e Anna non ci eravamo guardati allo specchio né comprati vestiti né occupati del nostro aspetto per anni; mi è venuta una fitta di dispiacere per lei e per come aveva cercato di assomigliarmi, per i suoi sforzi limitati e onesti tutti rivolti a costruire qualcosa di durevole. Alberta eventi insignificanti

    20. Di nuovo catturato Ho ingranato la prima e ho girato il volante e sono andato verso il cancello; ho fatto un gesto di saluto ad Anna attraverso il vetro del finestrino, con tutta la riconoscenza e la debolezza e l’inutilità e l’ansia e il rimorso e la noia e la memoria di cui ero capace. Ero già al cancello e già sulla strada per la città, già in corsa folle verso il momento.

    21. I veri nomi la vivacità estemporanea degli anni 70 un’epoca ricca di disinganni sentimentali e politici i trentenni alternativi i nuovi indifferenti un Occidente troppo prospero e troppo incurante la superficialità esemplare dei contesti l’impalpabilità irritante dei caratteri il vuoto affascinante di una costante ricerca

    22. Durante i personaggi in situazioni conflittuali e in crisi della loro identità sulle colline delle Marche un seduttore nato il suo potere ipnotico provocando lo scompiglio la relatività di ogni illusione

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