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Dei Veneti disponiamo d'informazioni certe e di conoscenze incerte.Un gruppo di famiglie, una trib
E N D
5. LA FAMIGLIA La famiglia veneta è la base fondamentale dell’organizzazione sociale. La struttura familiare è rigida. Il nucleo familiare partecipava alle occupazioni quotidiane:l’allevamento, la caccia, la lavorazione dei materiali, la coltura, la tessitura.
Il capo famiglia
Deteneva l’autorità del nucleo familiare, tutti dovevano obbedirlo e rispettarlo.
La donna
Aveva un ruolo fondamentale, quasi pari a quello del marito. Si mostravano in pubblico raramente
I giovani
Apprendevano i mestieri e le tecniche.
Le ragazze
Avevano un ruolo uguale a quello della donna.
6. Il loro abbigliamento era assai curato. I ricchi , i capi e i sacerdoti, sono abbigliati con un ampio mantello ricco nella tessitura e portavano un cappello. I sacerdoti sono riconoscibili per la foggia dei loro copricapi. Il capo più comune negli uomini era il gonnellino corto e piegato. La tunica leggera era usata dagli uomini e dalle donne. Il vestiario più originale femminile era l’ampio e pesante scialle e una mantellina. La tunica delle donne era curata e ornata in basso da una balza pieghettata. Le calzature femminili erano stivali fino al ginocchio col gambale ad imbuto: adatti a terreni fangosi e paludosi. Le donne si vestivano con cura ed eleganza:molto importante era un cinturone di cuoio ornato di bronzo argentato. Indossavano orecchini, collane, pendagli d’argento, dischi o cuori usati come spille e rivestiti d’oro, gli anelli e le perle.Venivano usati l’osso, il corallo, il bronzo, la pasta di vetro e l’ambra.
12. Scala sociale alta Al vertice della scala sociale stavano i “signori”, i più ricchi tra i lavoratori o coloro che, nell’occasione di qualche guerra, avevano modo di salire ai massimi onori. Sempre alla classe superiore appartenevano i sacerdoti forniti di copricapo e calzature.
13. Scala sociale media
14. Scala sociale bassa La classe più modesta era
quella degli schiavi che
venivano catturati nelle
guerre combattute
dall’esercito Paleoveneto.
15. Legami e organizzazione tra le città
16. ARTE Sculture in bronzo
Situle
Scrittura
17. SCULTURE IN BRONZO Il bronzo veniva lavorato nella forma della scultura ottenuta con la fusione del bronzetto.
Sono frequenti le sculture della dea madre del popolo Veneto, Reiza, raffigurata come una donna abbigliata nel tipico costume Veneto e i capelli acconciati a coda di cavallo.
18. LA SITULA La specialità dei Paleoveneti era la cosiddetta “arte delle situle” create tramite la lavorazione del bronzo in lamine che venivano modellate e ricongiunte a formare non solo situle ma anche, più in generale, vasi, coperchi, cinture e
foderi di pugnali e spade.
19. SCRITTURA La lingua dei Veneti antichi si chiamava venetico. La lingua venetica è parente del latino. I Veneti impararono la scrittura dagli Etruschi. Essi imparavano a leggere e scrivere nei santuari. Forse, avevano anche i libri per studiare: le tavolette alfabetiche. La scrittura venetica procedeva da destra a sinistra e le parole non erano divise ma scritte tutte di seguito. Questo modo di scrivere, senza separare le parole, viene chiamato “scriptio continua”. La loro penna era uno stilo appuntito, nella parte superiore aveva una specie di “spatolina” che funzionava da gomma. Le scritte in venetico si trovano nei reperti ritrovati, nelle tombe o nei santuari. Il reperto che testimonia l’arrivo della scrittura nel Veneto è una coppa in bronzo con un‘ iscrizione dedicata alle divinità, realizzata nel VI secolo a.C.