E N D
1. NEUROPSICOLOGIA CLINICA:assessment neuropsicologico
2. Cosa faremo oggi… Neuropsicologia
Cenni storici
Principali deficit cognitivi
(astratto, concreto)
PM 38, CPM 47
Assessment neuropsicologico
…batteria di Benton
3. Argomenti
Cos’è la Neuropsicologia?
Cos’è la Neuropsicologia Clinica?
4. La Neuropsicologia si pone l’obiettivo di studiare i processi cognitivi e comportamentali correlati ai meccanismi anatomo-funzionali che ne sottendono il funzionamento (Umiltà, 1999)
La Neuropsicologia Clinica è l'applicazione delle conoscenze della neuropsicologia alla diagnosi, gestione e riabilitazione dei pazienti con deficit cognitivi successivi a malattie o danni cerebrali di tipo vascolare o traumatico
5. La Neuropsicologia Cognitiva studia le prestazioni cognitive negli individui che hanno subito una lesione cerebrale, individuando gli aspetti dell’attività cognitiva intatti o danneggiati e i processi cognitivi normali.
6. Neuropsicologia
“la scienza applicata che riguarda l’espressione comportamentale di disfunzioni cerebrali”
(Lezak et al., 2004)
7. Quando è nata la Neuropsicologia?....
8.
NEUROPSICOLOGIA
Neurologia
Neurofisiologia
Psicologia cognitiva
Intelligenza artificiale
Filosofia
Linguistica
Neuroanatomia
9. 1950-1980Si prepara la via alla neuropsicologia cognitivista:-nascita delle scienze cognitive (AI, Psicol Cogn)-riscoperta dei costruttori di diagrammi (N. Geschwind, le sindromi ad disconnessione, i casi singoli)-impatto di altre discipline (Luria, Jakobson e la linguistica, Goodglass e la scuola di Boston)-psicologi sperimentali diventano neuropsicologi (Baddeley, Warrington) …cenni storici
10. 1970-?-Neuroscienze cognitive(vari eventi: convegno di Boston primi anni ‘50; European Workshop on Cognitive Neuropsychology)-Modularità (Fodor 83, Marr, 82)-Il modello di lettura a due vie(la scuola inglese di neuropsicologia)-Connessionismo-Nuove tecniche di neuroimmagine …cenni storici
11. …in Italia nasce e si diffonde come disciplina nella prima metà degli anni ’60, inizialmente per opera di neurologi molto attivi in campo neuropsicologico, quali De Renzi, Vignolo, Spinnler, Marzi, Umiltà e Faglioni.
…fino agli anni ’90 rimane prevalentemente appannaggio dell’ambiente universitario, finalizzata allo studio di singoli pazienti e/o di gruppi che, attraverso l’utilizzo della metodologia sperimentale, incrementarono il background teorico di tale disciplina.
12. Chi si occupa di Neuropsicologia?
13. La figura professionale del Neuropsicologo non è definita a livello legislativo
Corso di laurea specialistica in “Neuropsicologia e recupero funzionale nell’arco di vita” (Bologna)
14.
Attualmente medici neurologi o psicologi formati in ambito clinico
il recente riordino delle scuole di specializzazione, (GU N.246 del 21 Ottobre 2006) prevede, tra le altre, la specializzazione in Neuropsicologia;
15.
In Europa un ottimo esempio di riconoscimento istituzionale del ruolo dello psicologo con preparazione specifica in neuropsicologia, é rappresentato dalla Finlandia.
Negli Stati Uniti, invece, dal 1981 è previsto un esame di abilitazione alla professione di neuropsicologo che consente l’accesso ad una associazione di categoria (American Board of Clinical Neuropsychology) che fa capo all’America Board of Professional Psychology.
16. Società italiane di Neuropsicologia SINP – Società Italiana di Neuropsicologia, a carattere prevalentemente scientifico, raggruppa psicologi e neurologi che si occupano di ricerca.
SPAN – Società degli Psicologi di Area Neuropsicologica, a carattere prevalentemente clinico.
17. Gli attuali campi di applicazione
diagnostico clinico sperimentale
riabilitativo
18. Obiettivi della valutazione neuropsicologica
19. La diagnosi –L’esame neuropsicologico è necessario per l’individuazione precoce di disfunzioni cognitive. E’ utile nel discriminare tra sintomi psichiatrici e neurologici.
La cura del paziente – Permette di avere informazioni complete sullo status cognitivo ed emotivo del paziente, da condividere con il paziente stesso, con i care-giver o con gli operatori sanitari. La rivalutazione a distanza di tempo consente inoltre di monitorare gli effetti di interventi neurochirurgici e l’efficacia di trattamenti farmacologici e piani riabilitativi.
Trattamento – Previa un accurata valutazione neuropsicologica, il neuropsicologo è in grado di progettare un appropriato trattamento riabilitativo, che verrà attuato dai tecnici della riabilitazione, per i paziente con cerebrolesione
20. L’esame neuropsicologico
delle funzioni cognitive (memoria, linguaggio, attenzione, funzioni prassiche, gnosiche ed esecutive)
comportamentali e la loro correlazione con un danno cerebrale focale o diffuso
21. Ciò consente allo psicologo (con formazione in ambito neuropsicologico) di essere parte di un processo diagnostico che lo vede come una figura fortemente caratterizzata nelle competenze ed in grado di implementare, all’interno di un equipe interdisciplinare, un trattamento globale ed integrato.
23. La possono utilizzare solo gli psicologi?
24. Il lavoro di Benton e dei suoi collaboratori è ben noto per la qualità dell’approccio metodologico ai problemi di assessment del danno cerebrale e per l’imponente mole di dati clinici che sottende i loro studi.
25. Arthur L. Benton rappresenta una figura di assoluto rilievo nel panorama internazionale della neurologia e della neuropsicologia clinica per i suoi fondamentali contributi e per l’originalità delle sue ricerche…
26.
Il suo test di Ritenzione Visiva
è una delle prove maggiormente utilizzate nella neuropsicologia clinica
27. Perché usare questa batteria? …il notevole vantaggio offerto dall’impiego offerto dall’utilizzo di questa batteria è dato dal fatto che esso rappresenta un insieme di test concettualmente simili, quindi, rapportabili tra loro
28. Struttura della batteria
29. La batteria neuropsicologica di Benton : 1. Orientamento temporale2. Orientamento destra - sinistra3. Apprendimento di memoria in cifre4. Riconoscimento di volti ignoti5. Giudizio di orientamento di linee6. Discriminazione visiva7. Percezione tattile di forme8. Localizzazione digitale9. Costruzione di modelli tridimensionali10. Impersistenza motoria
30. 1.Orientamento temporale
…è una stima della precisione dell’orientamento temporale
…è una componente essenziale delle capacità mentali
Alterazione: demenza, stato confusionale, amnesia, psicosi deliranti, ritardo mentale e simulazione.
31. In cosa consiste il test? Che giorno è oggi? (Il paziente deve riferire il giorno, mese, anno)
In che giorno della settimana siamo?
Senza guardare l’orologio, mi dica che ora è? (L’esaminatore deve assicurarsi che il paziente non possa guardare l’orologio)
32. 2.Orientamento destra-sinistra
…discriminare tra la parte destra e quella sinistra del proprio corpo
Alterazione: pensiero spaziale e simbolico…Patologia: afasia, demenza
33. Orientamento rispetto al proprio corpo es.il suo orecchio sinistro
toccare l’orecchio sin. con la mano sin.
toccare l’orecchio sin. Con la mano dest.
Orientamento rispetto ad una persona posta di fronte
Indicare le singole parti del corpo in relazione al lato dest. sin.
Orientamento combinato rispetto al proprio corpo e a quello di una persona posta di fronte
Posizionare la mano sin. o la mano dest. su una parte specifica del lato sin./dest.del corpo della persona posta di fronte
34. 3.Apprendimento di memoria in cifre
35. 4.Riconoscimento di volti ignoti Lo scopo del test è quello di fornire una procedura obiettiva standardizzata per valutare la capacità di identificare e discriminare foto di volti umani non familiari
Lesioni emisferiche destre
36. 5.Giudizio di orientamento di linee …misura “pura” di un aspetto del pensiero spaziale
…considera la direzione delle linee
emisfero destro svolge un compito predominante in questo tipo di compito
37. 6.Discriminazione visiva …valutazione delle capacità di discriminazione di figure visive complesse
38. 7.Percezione tattile di forme
…per valutare il processo di informazione tattile
39. 8.Localizzazione digitale Valutare la perdita della capacità di denominazione delle dita, di indicarle su comando verbale e di localizzarle dopo stimolazione tattile
”Agnosia digitale”, lesioni focali giro angolare six
40. 9.Costruzione di modelli tridimensionali
Valuta la capicità di assemblaggio, di costruzione
Lesione: Area posteriore emisfero di sinistra (Kleist)
deficit esecutivo percettivo-motorio
emisfero destro: disabilità visuocostruttiva
41. 10. Impersistenza motoria …incapacità di alcuni pazienti a mantenere un movimento che hanno iniziato su comando
Es.mantenere gli occhi chiusi
…protrudere la lingua
…fissazione dello sguardo laterale
…mantenere la bocca aperta