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MARCONI-PRATO 2010-2011. I NUOVI PROFESSIONALI Corso di autoformazione 1° incontro: 8 novembre 2010 Relazione Prof. Emilio Sisi D.S. I.P. “G. Marconi” di Prato. PREMESSA. SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE E DELLA CONOSCENZA U.E.: Lisbona 2000 OCSE.
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MARCONI-PRATO2010-2011 I NUOVI PROFESSIONALI Corso di autoformazione 1° incontro: 8 novembre 2010 Relazione Prof. Emilio Sisi D.S.I.P. “G. Marconi” di Prato
PREMESSA • SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE E DELLA CONOSCENZA • U.E.: Lisbona 2000 • OCSE
1 - L’IDENTITA’ DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI • LABORATORIALITA’ • TERRITORIO • I LICEI: *la teoria • I TECNICI: *non solo pratica **glocal
1 - L’IDENTITA’ DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI • Uso di tecnologie e metodologie tipiche dei diversi contesti applicativi; • Saper rispondere alla crescente domanda di personalizzazione dei prodotti e dei servizi (base del successo di molte PMI del made in Italy); • Una cultura del lavoro che si fonda sull’interazione con i sistemi produttivi territoriali e che richiede una base di apprendimento polivalente, scientifica, tecnologica ed economica.
1 - L’IDENTITA’ DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI • menti d’opera • professionalità • laboratorialità. • Impresa molecolare italiana • Oltre la separazione di valore tra teoria e pratica • SAPERIutili-significativi-riscontrabili Cultura del lavoro = Pratiche + identità AGIRE PER SCOPI POSITIVI da IMPARARE A LAVORARE a IMPARARE LAVORANDO
1 - L’IDENTITA’ DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI • SCUOLE DELLA INNOVAZIONE TERRITORIALE • LE SCELTE: • Cambiamento permanente • Autoapprendimento • Lavoro di gruppo 4. Formazione continua
1 - L’IDENTITA’ DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI • un laboratorio di innovazione e di costruzione del futuro, capace di trasmettere ai giovani la curiosità, il fascino dell’immaginazione, il gusto della ricerca, del costruire insieme dei prodotti, di proiettare nel futuro il proprio impegno professionale.
1 - L’IDENTITA’ DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI • Apporto scientifico e tecnologico per • Società aperta e democratica VALORI • rigore • onestà intellettuale • libertà di pensiero • creatività • collaborazione
1 - L’IDENTITA’ DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI CONOSCENZE- ABILITA’ – COMPETENZE • sì……….ma Metodologie:
2 - P.E.CU.P. • D.Lvo 17.10.2005: • Profilo Educativo Culturale e Professionale * NESSUNO RESTI ESCLUSO *OGNUNO VENGA VALORIZZATO
2 - P.E.CU.P. e DIDATTICA • I percorsi degli istituti professionali si caratterizzano per l’integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica. • Nella progettazione dei percorsi assumono particolare importanza le metodologie che valorizzano, a fini orientativi e formativi, le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro, quali visite aziendali, stage, tirocini, alternanza scuola lavoro. • Tali attività permettono di sperimentare una pluralità di soluzioni didattiche per facilitare il collegamento con il territorio e personalizzare l’apprendimento mediante l’inserimento degli studenti in contesti operativi reali.
3 - INNOVARE L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA • AUTONOMIA = 20% curricoli =tutte le materie • FLESSIBILITA’ = SOLO aree di indirizzo • MA • 25 % ORE ANNUALI LEZIONIFUNZIONE INTEGRATIVA • 25 % ORE ANNUALI LEZIONI e COMPLEMENTARE • 35 % ORE ANNUALI LEZIONI F.I.e C. o+ARTICOLAZIONE • 35 % ORE ANNUALI LEZIONI +ARTICOLAZIONE • 40 % ORE ANNUALI LEZIONI+ARTICOLAZIONE
3 - DIPARTIMENTI • ARTICOLAZIONI FUNZIONALI DEL COLLEGIO DEI DOCENTI • supporto alla didattica e alla progettazione continuità verticale coerenza curricolo DIDATTICA VALENZA STRATEGICA INTERVENTI SISTEMATICI
3 - COMITATO TECNICO SCIENTIFICO • DOCENTI • ESPERTI: *lavoro *professioni *ricerca • Delibere OO.CC. • Atto costitutivo • Regolamento
3 - UFFICIO TECNICO • l’ufficio tecnico una risorsa per lo sviluppo qualitativo delle competenze organizzative della scuola, soprattutto raccordandosi con tutte le strutture (per esempio, i dipartimenti) previste per la gestione e la realizzazione di progetti didattici condivisi. ruolo rilevante in una scuola che considera la didattica di laboratorio come una delle sue caratteristiche distintive ai fini dell’acquisizione delle competenze da parte degli studenti. Organizzare gli aspetti tecnici della scuola sia rispondendo alle richieste di professori e strutture (pratiche e di ricerca) sia anticipando e proponendo. Particolare attenzione al Web perché diventi la Scuola Virtuale sviluppando tutte le potenzialità offerte sia dalla Normativa sia dalla Società (software ecc.).