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Termiti. Isoptera: Regno: Animalia Phylum:Arthropoda Classe: Insecta Superordine:Polyneoptera Sezione:Blattoidea Ordine:Isoptera. Sono insetti alati,con livree di colori uniformi,pallidi o poco vivaci,e con esoscheletro di solito di debole o mediocre con meiotteri sistenza.
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Termiti • Isoptera: • Regno: Animalia • Phylum:Arthropoda • Classe: Insecta • Superordine:Polyneoptera • Sezione:Blattoidea • Ordine:Isoptera
Sono insetti alati,con livree di colori uniformi,pallidi o poco vivaci,e con esoscheletro di solito di debole o mediocre conmeiotteri sistenza. Le termiti sono organismi xilofagi(cioe divorano legno); la loro importanza ecologica dipende dal fatto che l’equivalente di un terzo di tutta la materia prodotta ogni anno dalle piante viene divorata da loro.In un ecosistema terrestre, la produzione di materia vivente è pressoché ininterrotta,e se essa non venisse demolita con una velocità correlata a quella con cui viene formata,dopo poco tempo il sistema entrerebbe in crisi, perché verrebbero a mancare sia lo spazio per i nuovi organismi,sia i materiali per continuare la produzione.La distruzione del legno,delle altre parti vegetali e degli altri residui organici, assicura la liberazione di nutrienti nel terreno che, in tal modo, diviene fertile. Con le loro robuste mandibole esse frantumano la massa legnosa e se ne nutrono;inoltre l’alimento viene distribuito tra gli individui della colonia mediante il rigurgito bocca a bocca (trofallassi oro-orale), o anche mediante trofallassi oro-anale. Con la trofallassi le termiti si passano anche i protozoi ed i batteri.I batteri sono utili per la digestione della cellulosa,che essi trasformano in lipidi.Molto spesso essi sono ospitati nei protozoi che, in cambio dei nutrienti lipidici,forniscono loro l’ambiente adatto ed altri prodotti metabolici.Solo una piccola parte dei protozoi viene digerita dalle termiti, quale alimento proteico per sopperire alla mancanza di proteine nel legno.Si ha, dunque,una cooperazione fra le popolazioni di batteri e di protozoi, nei quali i batteri possono penetrare attivamente, una cooperazione tra la termite e la comunità di microrganismi che vive nel suo intestino. Presentiamoci:
Tassonomia • L'ordine raccoglie circa 2800 specie raggruppate in cinque famiglie:Mastotermitidae,Hodotermitidae,Kalotermitidae,Rhinotermitidae,Termitidae • In Italia sono presenti due specie in pianta stabile, il Kalotermitide Kalotermes flavicollised il Rinotermitide Reticulitermes lucifugus . Ultimamente si sta importando, causa trasporti internazionali, una nuova termite della famiglia dei Kalotermitidi, la Cryptotermes brevis, originaria della zona Indio-asiatica. È stata localizzata solo in alcune in città italiane, specialmente al centro-sud.
Il capo è prognato o subprognato, libero, abbastanza mobile, di forma e dimensioni varie a seconda delle specie e/o delle caste. Le antenne sono di modesta lunghezza, moniliformi, composte di un numero di antennomeri tra 9 e 32. Apparato boccale masticatore. Labrum sviluppato, ma assai variabile nella forma e talvolta allungatissimo. Mandibole robuste, di forma e dimensioni varie, talora (nei soldati) enormi,, mostruose o asimmetriche, talora piccolissime o subatrofiche. Zampe ambulatorie, simili tra loro, con coxe grandi e ravvicinate, tarsi comunemente di 4 articoli, raramente 5-articolati o imperfettamente 5-articolati, pretarsi con 2 unghie e forniti, o no, di arolio. Ali grandi, membranose, subuguali (da cui il nome), con venulazione primitiva o ridotta, e priva di nervature trasverse (queste ultime spesso sostituite da un finissimo ed irregolare reticolo); ad eccezione dei Mastodermatidi le ali presentano subprossimalmente una linea trasversa preformata di rottura (detta "solco omerale"), lungo la quale si spezzeranno dopo il volo prenunziale, lasciando attaccata al torace la cosiddetta "squama omerale". Addome sessile, composto da 10 uriti, con l'XI urotergo fuso con il X, e l'XI urosterno ridotto e rappresentato da un paio di paraprocti. Morfologia
Anatomia • Sistema nervoso. Apparato centrale variamente sviluppato, in relazione al cerebro ed agli occhi, nella casta riproduttrice ed in quella sterile. 3 gangli toracici e 6 addominali. • Apparato digerente. Canale alimentare più o meno convoluto, con stomodeo fornito di ingluvie e di ventriglio ad armatura più o meno sviluppata. • Apparato tracheale Presenta 10 paia di stigmi (2 al torace e 8 addominali) e trachee anastomizzate. • Apparato circolatorio Vaso dorsale sviluppato e 8-10 paia di ostioli. • Apparato escretore Presenta 2-8 tubi malpighiani. • Apparato riproduttore. Ovari a numero molto variabile di di ovarioli panostici, spermateca ed un paio di ghiandole colleteriche simmetriche, costituite d numerosi tubuli.
Fondazione delle società • La fondazione delle società degli Isotteri può avvenire per: • Sciamatura, • Per propaggine • Per sociotomia.
È la modalità tipica e maggiormente diffusa. Gli alati abbandonano il nido dove sono cresciuti di giorno, o più raramente di notte in periodi diversi dell'anno (secondo le specie ed il clima, ad una data temperatura ed umidità relativa e, naturalmente, quando hanno raggiunto la maturità fisiologica), una o più volte l'anno, oppure a piccoli gruppi per diversi mesi, oppure in periodi più brevi ed in masse imponenti. La maturità riproduttiva si mantiene a lungo, talvolta anche per alcuni mesi, ma non indefinitamente; dopo un certo periodo di tempo gli alati perdono questa facoltà e non sono più in grado di lasciare il termitaio materno, dove invecchiano, degenerano di solito genitalmente, oppure vengono soppressi. Nei giorni, e particolarmente, nelle ore che precedono l'esodo tutta la colonia si mostra irrequieta; neanidi o operai, secondo i casi, lavorano per aprire le vie d'uscita, si affollano vicino a tali aperture ed a volte dilagano fuori per formare una sorta di cerchio di protezione. Nei casi più complicati sono preparate camere di adunata per i partenti, pedane oblique a forma di imbuto, camini ramificati o no e di notevole altezza, ecc. Il volo (prenunziale) non porta le Tèrmiti troppo lontano o troppo in alto, a meno che non siano aiutate dal vento. Solo una piccola parte di esse, inoltre, si salva perché la maggior parte vengono divorate da artropodi vari, anfibi, rettili, uccelli, mammiferi ed anche dalle popolazioni indigene. Spesso i maschi precedono le femmine nello sviluppo; ne consegue che gli sciami dei vari termitai di una specie possono risultare diversamente costituiti riguardo al sesso, il che favorisce la fecondazione incrociata. L'adelfogamia è un fenomeno abituale e porta a differenziare le specie in sottospecie locali. A volo terminato e discesi sul terreno gli insetti si mostrano agitatissimi e, prima o dopo la caduta delle ali si ricercano per unirsi in coppie. Appena la coppia (tandem) si è formata comincia una sorta di passeggiata (anch'essa prenunziale), che può durare ore o giorni e che si conclude con lo scavo di una celletta (detta "copulario") dove si effettuano i primi accoppiamenti e che sarà in centro di origine del nuovo nido. In alcune Térmiti si riscontrano però comportamenti diversi Sciamatura
Propaggine • In una comunità normalmente fondata da due anfigonici, a volte accade che neanidi siano trasportate lontano dal centro originario ed in luoghi collegati con esso mediante una rete di gallerie. In queste coloniole secondarie si formano numerosi neotenici che funzionano da riproduttori di complemento. Questo fatto si verifica sicurmente solo nei Reticulitermes
Sociotomia • In altri casi Grassé e Noirot hanno osservato che una frazione importante della popolazione di un termitaio (che comprende tutte le caste, ivi inclusi gli anfigonici alati che debbono ancora compiere il volo prenunziale) fuoriesce dal nido in colonna, cammina per parecchie ore e fonda un nido ed una comunità nuova avente per riproduttori anfigonici immaginali o neotenici.
L'accrescimento delle comunità degli Isotteri è lento perché coordinato con la fecondità della regina, che aumenta gradualmente nel tempo, raggiunge il suo massimo e poi declina. Dopo che i due reali hanno ultimato lo scavo del copulario, essi si amputano con le mandibole gli ultimi (3 - 6 o più) antennomeri, riducendo così la propria sensibilità. La femmina fecondata depone un piccolo numero di uova (anche più di un mese dopo la sciamatura) dalle quali nasceranno giovani rappresentanti della casta sterile (più piccoli di quelli che nasceranno in seguito), che saranno allevati dai genitori. Alla prima ovideposizione segue un periodo di riposo, e la prolificazione non riprende finché non siano schiuse tutte le uova deposte precedentemente. Le uova sono emesse, in genere, isolatamente, ma nei Mastotermitidi (forme primitive che si riallacciano per vari caratteri ai Blattoridei) essi appaiono riuniti in masse allungate, costituite da una doppia serie di 16-24 elementi inclinati sulla verticale con un angolo di 65-80°, ed agglutinati mediante una sostanza gelatinosa brunastra. La fecondità della regina varia con le specie: è relativamente modesta nelle Térmiti inferiori (Mastotermes eccettuati), dove la femmina può deporre solo 200-300 uova l'anno, ed aumenta via cia che si si sale la scala gerarchico-evolutiva dell'Ordine, fino a raggiungere, ad esempio, inMacrotermese natalensis36 000 uova ogni 24 ore, circa 13 000 000 l'anno, senza considerare che altri Macrotermes, che hanno femmine più grosse, dovrebbero essere ancor più fecondi. Lo sviluppo embrionale (almeno nelle specie dei climi temperati) e quello postembrionale (più rapido nelle comunità anziane), procedono lentamente, ed il secondo include diverse mute, prima delle quali l'insetto trascorre, in parecchie specie, un periodo di immobilità completa ("ipnosi"), coricato su un fianco e con le antenne e le zampe piegate all'indietro lungo il corpo. L'accrescimento della comunità è correlato, oltre che con la fecondità della regina, con la natura ed il microclima del luogo dove viene edificato il nido. Vi sono, ad esempio, piccole società costituite da 200-300 individui, che raggiungono il massimo di popolazione in quattro anni e mezzo e si spengono dopo sei-sette anni; società modeste, di poco meno di un migliaio di individui, che si sviluppano in cinque anni e mezzo e si estinguono in dieci anni circa; società di circa 3000 individui, che si evolvono in otto anni e vivono sedici-diciassette anni; infine società grandissime, composte da milioni di individui, che divengono centenarie. I reali dei Termitidi superiori possono avere una prodigiosa longevità ed arrivare a vivere 80-100 anni; gli sterili vivono assai meno, parecchi mesi o alcuni anni. Sviluppo e Longevità
Il regime dietetico degli Isotteri è essenzialmente vegetariano. Questi insetti si alimentano soprattutto di cellulosa che ricavano da varie sostanze: legno di piante viventi, secco, marcio, infiltrato da colonie di batteri o da miceli fungini, foglie, steli, semi, Funghi, Licheni, manufatti (carta, cartone, ovatta, stoffe di cotone,ecc.). Oltre alla cellulosa fanno parte della loro dieta alimenti elaborati (stomodeali e proctodeali), sostanze animali (uova di Térmiti stesse, esuvie, corpi morti, ammalati o feriti, o viventi di compagni di comunità, Protozoi simbiontici). Vi sono, ancora, alcune specie eterofaghe, come il Mastotermes darwiniensis(che, a tale riguardo, richiama le sue affinità con i Blattodei), che attaccano zucchero, cuoio, corno, avorio, lana, ecc.. L'alimento stomodeale è appresenntato sia da un liquido opalescente e viscoso (che sembra saliva), sia da una sostanza includente frammenti legnosi rigurgitati. L'alimento proctodeale è costituito da un fluido proveniente dal colon e contenente protozoi simbionti. Gli escrementi veri e propri invece, pastosi o liquidi, vengono utilizzati per chiudere fessure o per formare un cemento che serve a costruire piccoli tramezzi, a confezionare una sorta di cartone, a spalmare le pareti del nido, ecc. L'alimento proctodeale viene sollecitato dai richiedenti con varie manovre e particolarmente con le antenne, ed il suo scambio fra i membri della società (trofallassi) è estremamente intenso. Gli alimenti elaborati costituiscono il solo nutrimento per varie caste, o stadi, della società. Per rifornirsi di cibo le Tèrmiti, che sono lucìfughe, abbandonano frequentemente i loro rifugi ed intraprendono spedizioni talora lungo gallerie sotteranee, talora esternamente, ma proteggendosi con coperture tubolari di terra o di legno masticato o di sterco impastato, che permettono loro di camminare e lavorare protette dalla luce, dai nemici ed in condizioni di confacente umidità; talora infine all'aria libera, sotto la vigilanza dei soldati e scegliendo di solito ore antelucane o notturne, o anche giornate nuvolose ed umide. Vi sono Térmiti che immagazzinano provviste vegetali, e perfino quelle che ammassano centinaia di corpi morti e disseccati dei loro compagni. Nutrimento
Nidi e nidificazione • In base alla localizzazione del nido, le Tèrmiti sono distinte in terricole, lignicole ed arboricole.
Termitaio • DimensioniI nidi delle Térmiti variano molto come ubicazione,materiali da costruzione, architettura, complessità, ecc. Tutti però richiedono determinate condizioni (alto grado igrometrico, elevato tenore di anidride carbonica, oscurità assoluta) che costituiscono il microclima caratteristico. Fatte salve le proporzioni, neppure l'uomo può competere con le Térmiti per la grandiosità dei lavori edilizi.
Microclima • I nidi degli Isotteri sono sistemi chiusi, completamente isolati dal mondo esterno, con cui non vi sono comunicazioni; quando si rende necessario praticare aperture, esse vengono poi subito tappate. Non esiste una ventilazione che permetta la penetrazione diretta dell'aria atmosferica e tutti gli scambi gassosi avvengono per diffusione attraverso le pareti. Per mantenere costante il grado igrometrico gli operai umettano con saliva il pavimento e le parti del nido, e l'acqua richiesta, perché la saliva non manchi, la vanno ad attingere a grandi profondità nel suolo, talora fino alle falde acquifere.
Materiali da Costruzione • Spaccato di un nido di Macrotermes natalensisA, lamelle di argilla; B, zoccolo; C, cavità centrale; F,"spugne" a Funghi; G, gallerie sotterranee; PA, pilastri di argilla; R, cela reale; S, ammassi di rosume legnoso. • Vi sono specie primitive che scavano il legno e costruiscono nidi relativamente semplici; altre che utiizzano cartone e sterco, sopra o sotto la superficie del suolo, sugli alberi, confinati o nascosti altrimenti; altre ancora che li costruiscono con terra cementata, o sul suolo o contro tronchi d'albero. Parecchie scavano le loro città esclusivamente sottoterra, o utilizzano terra e cartone, rivestendo di cartone le gallerie scavate nella terra; alcune Térmiti di piccole dimensioni costruiscono il loro termitaio sulle pareti dei giganteschi termitai epigei delle Macrotermitine, istituendo forme più o meno complesse di parabiosi (o simbiosi sociale), permanenti o accidentali.
Spazi e Funzioni • Le costruzioni dei grandi termitidi sono gli edifici più complicati che si ritrovano nel mondo animale. Grassé distingue in questi nidi quattro sistemi di cavità: • 1) l'abitazione propriamente detta, che comprende le camere ed i vani dove si trovano i reali, la covata, le provviste ed i giardini di Funghi (endoecia); 2) la rete di gallerie che mette in comunicazione questo centro con gli alimenti ed i materiali da costruzione, che si estende talvolta a notevole distanza dal termitaio (periecia); 3) il complesso di corridoi e crateri (non sempre presente) che si affonda nel termitaio senza comunicare con i primi due sistemi, e che sfocia esternamente mediante larghi orifizi (esoecia); 4) lo spazio libero che alcune Térmiti stabiliscono fra il nido ipogeo ed il terreno circostante, ma che serve raramente come vi di passaggio(paraecia).
Nei nidi delle Térmiti si riscontrano i cosiddetti "giardini dei Funghi". Si tratta di ammassi spugnosi di frammenti vegetali sminuzzati ed aventi dimensioni da una nocciola ad una testa d'uomo. Per fabbricarli gli operai masticano a lungo il legno (o altre parti di piante) impregnandolo di saliva lo riducono in pasta e lo modellano in sferule che dispongono, comprimendole, vicine, magari cementadole reciprocamente con altra pasta. Le Térmiti non si nutrono degli sporodochi;ed accertarono che questi insetti si nutrono, in realtà, della sostanza vegetale trasformata dal fungo che, mediante le sue potenti diastasi, digerisce la lignina e libera la cellulosa ed altre sostanze. Gli operai, infatti, rodono la parte inferiore degli ammassi spugnosi invasi dal fungo, aggiungono continuamente frammenti di legno e di foglie sopra di essa, e quindi imboccano, per rigurgito stomodeale (trofallassi oro-orale) certe categgorie di neanidi ossdervò, in Reticulitermes flavipesoperai e soldati che trasportavano le uova in tali giardini affinché i giovani appena sgusciati potessero trovare appropriate condizioni di vita. pensa che gli ammasi funzionino anche come riserve di umidità ed assicurino al termitaio una costante igrometrica, e sostiene che le fermentazioni degli ammassi spugnosi mantengano costante la temperatura. Agricoltura
Sinfili termitofili • I termitai sono anche frequentati da piccoli animali, in maggioranza esapodi (Collemboli, Coleotteri, ecc.), fortemente adattati alla vita associativa con le Térmiti, le quali dimostrano di gradire molto le speciali sostanze da essi prodotte. L'evoluzione morfo-fisiologica di questi ospiti, definiti termitofili, si è sviluppata parallelamente a quella delle stesse Térmiti.
Prestare attenzione quando: ci sono focolai già presenti ci sono grandi quantità di legno ci sono piante vicine, soprattutto se malate, morte o danneggiate c'è molta umidità nell'ambiente e nei locali ci sono le travi annegate nel muro (non isolate) ci sono strutture attaccate alle pareti ci sono zone di condensa c'è poca luce c'è poca aria Per questi motivi è caldamente consigliato l'isolamento delle testate delle travi con nicchie apposite composte da mattoni pressati per evitare accumuli di umidità, separare le travi dal muro con 0,5 cm di vuoto per far passare l'aria oppure riempito di isolante. Nelle biblioteche bisogna aerare gli ambienti, isolare armadi e scaffali e anche i libri dagli scaffali (per l'accumulo di umidità) con una movimentazione annuale di tutto l'archivio. Prevenzione
Difesa • Uso di mezzi chimici come la Permetrina miscelati con acqua da distribuire sui nidi (quando si trovano) ma spesso non sono definitivi. Sembrano riscuotere successo l'uso di regolatori di crescita come l' hexaflumuron, che blocca la muta; è dato con esche alimentari e portato nel nido dalle operaie, poi con la trofallassi si contagiano a vicenda arrivando fino alla regina. Per i mobili (ancora salvabili) si usa il riscaldamento fino a 53°C oppure l'atmosfera controllata per lunghi periodi.
http://www.youtube.com/watch?v=Hu5-CyNhveg&feature=related Alcuni video... • http://www.youtube.com/watch?v=VvRVFp2a3IA
Fine • In collaborazione con Wikipedia ed Wikimedia
http://www.harunyahya.it/libri/scienza/svelato_nella_natura/natura_05.phphttp://www.harunyahya.it/libri/scienza/svelato_nella_natura/natura_05.php Sito Curioso sulle termiti Ah Dimenticavo...