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ECONOMIA DEL TERRITORIO anno accademico 2008-2009

ECONOMIA DEL TERRITORIO anno accademico 2008-2009. APPUNTI DELLE LEZIONI Lezione 7

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ECONOMIA DEL TERRITORIO anno accademico 2008-2009

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  1. ECONOMIA DEL TERRITORIOanno accademico 2008-2009 APPUNTI DELLE LEZIONI Lezione 7 La formula della felicità, fino a questo momento, è consistita nell'eseguire l'operazione consumi fratto desideri. Ma questa è stata una ricetta per il consumismo. Se invece si azzerano i desideri, la felicità tende all'infinito. Paul Samuelson

  2. LE PRINCIPALI COMPONENTI DELL’OFFERTA TERRITORIALE • LO SPAZIO NATURALE:componente primaria da cui deve partire ogni considerazione sull’offerta considerando attentamente la trasformazione possibile alla luce del’equilibrio da mantenere. • LE INFRASTRUTTURE: incidono sulla capacità del territorio di sviluppare e mantenere il tessuto produttivo. La loro realizzazione deve essere preceduta da accurate analisi (es: cost- benefit) sull’evoluzione che potranno avere sulla domanda. La loro realizzazione è caratterizzata da rigidità e tempi lunghi. Esprimono ingenti richieste di risorse finanziarie. Oggi si cerca di coinvolgere il capitale privato (es: project financing). • IL PATRIMONIO IMMOBILIARE: concerne la disponibilità di adeguate aree da destinare agli insediamenti. La connessione tra l’evoluzione dell’offerta immobiliare e la competitività del territorio è legata al funzionamento del mercato immobiliare.

  3. Segue COMPONENTI OFFERTA TRRITORIALE • L’EQUILIBRIO SOCIALE E LA SICUREZZA: la coesione sociale e la sicurezza con il riflesso sulla reputazione di un territorio incidono sull’offerta territoriale. • I SERVIZI PUBBLICI: la loro presenza influenza direttamente il valore dell’offerta territoriale come le infrastrutture sono caratterizzati da rigidità • L’OFFERTA FORMATIVA E LA QUALITÀ DELLE RISORSE UMANE: la disponibilità di risorse umane qualificate e la presenza di centri formativi per il loro mantenimento e implementazione rappresenta un elevato fattore di attrattività e competitività di un territorio. • LE CONOSCENZE SPECIFICHE DEL TERRITORIO: costituiscono la stratificazione dei saperi generati dagli attori del territorio che assume la caratteristica di accumulatore di conoscenze che non sono replicabili altrove. • LE ATTRAZIONI DEL TERRITORIO: contraddistinguono il contesto geografico in quanto dotazioni del territorio possono avere carattere paesaggistico, oppure essere ricollegabili a fattori storici, culturali oppure possono consistere in veri e propri interventi sulla configurazione del territorio.

  4. Segue COMPONENTI OFFERTA TRRITORIALE • LA VOCAZIONE DEL TERRITORIO: è la risultante delle risorse materiali e immateriali del territorio. Fanno parte di essa gli indirizzi culturali, ideologici, la struttura istituzionale e sociale, la struttura economico- produttiva e in senso più lato l’immagine percepita dagli stessi attori presenti e la loro weltanschauung. • LA QUALITÀ POTENZIALE DELLA VITA:è l’espressione che sintetizza il benessere fisico ed esistenziale delle persone residenti: • Condizioni igieniche, e di vivibilità materiale; • Condizioni di realizzazione delle attività umane; • Condizioni di accrescimento intellettuale, morale e culturale; • Condizioni di godimento estetico. • LE SINERGIE TERRITORIALI:costituiscono la dimostrazione concreta del fatto che il valore di un territorio è maggiore dalla somma delle varie componenti presenti in esso.

  5. LA STRUTTURA DELL’OFFERTA TERRITORIALE

  6. L’IMPATTO SULL’OFFERTA TERRITORIALE DEI LEGAMI CON ALTRI TERRITORI L’offerta territoriale è influenzata dalle componenti materiali e immateriali di altri territori limitrofi in considerazione della dimensione verticale del sistema territoriale. Tale tipicità va considerata in fase di progettazione per i seguenti motivi: • Effetti sull’efficienza ed efficacia di componenti che hanno origine o interessano altri ambiti; • Esternalità positive/negative derivanti da altre aree vicine; • Vantaggi da aggregazioni che determinano un incremento dimensionale • Diffusione dell’immagine percepita

  7. IL CICLO DI VITA DELL’OFFERTA TERRITORIALE IL CICLO DI VITA È NORMALMENTE UTILIZZATO QUALE STRUMENTO DI ANALISI DEL MARKETING AZIENDALE IN RIFERIMENTO A PARAMETRO VOLUME DELLE VENDITE SI PUÒ AVERE ( INTRODUZIONE, SVILUPPO, MATURITÀ, DECLINO O RIVITALIZZAZIONE) Tale metodica è però problematica nel caso di applicazione all’offerta territoriale in considerazione della sua complessità per cui si può fareriferimento a: • Ciclo di vita delle singole componenti; • Ciclo di vita della funzione d’uso prevalente.

  8. L’ANALISI COMPETITIVA DELL’OFFERTA PUÒ ESSERE DI DUE TIPI : • Se è finalizzata all’esame della posizione del territorio rispetto ad altri ambiti geografici in riferimento a fattori inerenti l’attrattività si effettua l’analisi di BENCHMARK. • Se finalizzata agli aspetti positivi e negativi del territorio in questione si effettua l’analisi SWOT

  9. L’ANALISI DI BENCHMARK HA COME FINE L’INDIVIDUAZIONE DELLA POSIZIONE CHE IL TERRITORIO OCCUPA RISPETTO ALLE ALTRE AREE GEOGRAFICHE CON RIFERIMENTO ALLE COMPONENTI CHE DETERMINANO LA COMPETITIVITÀ DELL’OFFERTA TERRITORIALE E SI EFFETTUA CONFRONTANDO IL SISTEMA TERRITORIALE IN ESAME CON I CONCORRENTI SULLA SCORTA DI INDICATORI SINTETICI: CONSTA DI TRE FASI: • Scelta dei territori concorrenti; • Elaborazione di indici sintetici; • Benchmarking.

  10. Segue ANALISI DI BENCHMARK I CRITERI DI COMPARAZIONE PIÙ DIFFUSI SONO: • i costi di utilizzazione del territorio (il livello delle rendite immobiliari, il costo dei fattori fisici, il costo dei servizi, l'esistenza di incentivi finanziari o fiscali agli investimenti); • le condizioni di utilizzazione del territorio (il grado di efficienza dei servizi e delle infrastrutture); • il costo e la produttività dei fattori della produzione; • le condizioni di fruizione dell'offerta territoriale (le condizioni e i tempi di accesso fisico, le condizioni e i tempi di attesa per poter operare nell'area, le facilitazioni amministrative); • le condizioni di vita (la sicurezza, le opportunità sociali, gli standard sociali e culturali

  11. L’ANALISI SWOT L’analisi SWOT si effettua a sostegno delle scelte ed è finalizzata alla razionalizzazione dei processi decisori. Inizialmente concepita per l’adozione delle decisioni delle strategie aziendali nei contesti competitivi è stata successivamente destinata all’analisi degli scenari alternativi di sviluppo. Viene impiegata per le diagnosi territoriali per la valutazione dei programmi come strumento di pianificazione strategica; è richiesta dai regolamenti comunitari per la valutazione di piani e programmi. La metodica consiste in un procedimento logico che si avvale di una matrice al fine di rendere disponibili in modo sintetico e strutturato gli elementi enucleati nell’analisi il cui scopo consiste nel definire le opportunità di sviluppo di: • Un territorio; • Un settore; • Un ambito su cui intervenire.

  12. ARTICOLAZIONE DELLA SWOT SI ARTICOLA NEI SEGUENTI PUNTI: DI FORZA (Strenghs) CONTESTO INTERNO MODIFICABILI DI DEBOLEZZA (Weaknesses) CONTESTO INTERNO MODIFICABILI OPPORTUNITA’ ( Opportunities)CONTESTO ESTERNO NON MODIFICABILI MINACCE (Threats) CONTESTO ESTERNO NON MODIFICABILI SEGUE MATRICE :

  13. FASI DELLA SWOT FASE 1) • ricognitiva del contesto • costruzione di indicatori • Identificazione dei trend e delle problematiche FASE 2) • Identificazione delle azioni possibili in relazione alle problematiche FASE 3) analisi del contesto esterno e identificazione delle minacce e delle opportunità FASE 4) analisi del contesto del programma e identificazione dei fattori che possono agevolare /ostacolare lo sviluppo

  14. VANTAGGI/PERICOLI DELLA SWOT VANTAGGI • DEFINIZIONE DELLE STRATEGIE IN BASE AL CONTESTO • VERIFICA CORRISPONDENZA TRA STRATEGIE E FABBISOGNI • OTTENIMENTO DEL CONSENSO SULLE STRATEGIE • FLESSIBILITÀ PERICOLI • RISCHIO SOGGETTIVITA’ • DESCRIZONE SEMPLICISTICA • SCOLLAMENTO TRA LE COMPONENTI

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