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CLONAZIONE. Aspetti biotecnologici a cura della prof.ssa Roberta Contini. CLONAZIONE. DEFINIZIONE TECNICHE FINALITA’. definizione.
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CLONAZIONE Aspetti biotecnologici a cura della prof.ssa Roberta Contini
CLONAZIONE • DEFINIZIONE • TECNICHE • FINALITA’
definizione • Il temine clone deriva dal greco klónche significa germoglio o ramoscello, che, inserito nel terreno adatto può riprodurre la pianta da cui è stato tratto. • In biologia un clone è una serie di individui geneticamente identici, che derivano dallo stesso progenitore.
tecniche • la riproduzione di una linea cellulare a partire da una singola cellula: • la riproduzione di embrioni per disaggregazione o suddivisione di un embrione (Embryo - splitting = scissione embrionale) nelle prime fasi di sviluppo • la riproduzione di individui geneticamente identici mediante il trasferimento del nucleo di una cellula somatica di embrioni, feti o di individuo adulto in un oocita denucleato. • il trasferimento del nucleo di un oocita nel citoplasma di un secondo oocita denucleato,
finalità • riproduttiva per ottenere individui con patrimonio genetico identico a quello del donatore del nucleo; • terapeutica per ottenere, con la clonazione mediante nucleo- transfer da un oocita ad un altro un embrione immune da malattie mitocondriali o da cromosomiche; • produttiva per ottenere organi, tessuti e linee cellulari prescelte. Il prodotto della clonazione sarebbe sempre un organismo- individuo (con o senza encefalo), ottenuto con la clonazione con nucleo-transfer e in possesso del patrimonio genetico prescelto • sperimentale per lasciare semplicemente aperta alla ricerca la possibilità di fare.
CLONAZIONE ANFIBI • 1936 Hans Spemann conduce esperimenti su anfibi percomprendere se nuclei di cellule differenziate conservano la capacità di dare origine a tutti i tipi cellulari presenti in un organismo adulto (totipotenza) così come la prima cellula di un individuo (zigote) è in grado di fare • 1973 Gurdon trapianta nuclei di cellule della pelle dell'anfibio anuro Xenopus laevis in ovociti enucleati della stessa specie, riuscendo ad ottenere girini che nuotavano
rana GURDON dimostra che il nucleo di cellule adulte poteva, seppure con difficoltà, essere riprogrammato a dare vita a tutti i tipi cellulari di un organismo
CLONAZIONE MAMMIFERI • 1996 nasce DOLLY, gliscienziati del Roslin Instituto hanno utilizzato cellule prelevate dalla ghiandola mammaria di una pecora Dorset (bianca) gravida, le hanno messe in coltura e le hanno indotte in una fase di quiescenza in cui non si dividevano più. Queste cellule sono poi state iniettate in ovociti enucleati prelevati da pecore Blackface (con il muso nero) e tramite uno stimolo elettrico hanno causato sia la fusione della cellula con l'ovocita che l'attivazione dello sviluppo e cioè la segmentazione dell'embrione. Su quasi 300 embrioni così costruiti è nata Dolly, una pecora Dorset con genoma nucleare identico a quello della madre e con genoma mitocondriale identico a quello della pecora Blackface che ha donato l'ovocita enucleato da cui Dolly si è sviluppata.
dolly possibilità di ottenere cloni di mammiferi partendo dal nucleo di cellule adulte
CLONAZIONE MAMMIFERI • 1998 lo scienziato giapponese Ryuzo Yanagimachi presso l'Università di Honolulu ha clonato cinquanta topi a partire da una cellula di una femmina adulta chiamata Cumulina e ha ottenuto successivamente altre tre generazioni di cloni con lo stesso patrimonio genetico della donatrice.
cumulina il trapianto di nuclei da un oocita all’altro danno esiti positivi nei topi
CLONAZIONE UMANA • 1993Stillman e Hall della George Washington University (GWU) della capitale americana, hanno annunciato in un congresso la positività dell'esperimento di clonazione di 17 embrioni umani, ottenuti con la fecondazione in vitro, producendo 48 embrioni geneticamente identici, ma diversi dai genitori, stimolando la divisione dello zigote. L'esperimento è stato interrotto ai primi stadi di sviluppo.
CLONAZIONE UMANA • 1998in un articolo sulla rivista scientifica Science Thomson annuncia di avere creato colture di cellule staminali embrionali umane isolando cellule della massa cellulare interna (quelle che originano l'embrione vero e proprio) da blastocisti umane in sovrannumero donate da pazienti che si erano sottoposte a cicli di fecondazione assistita riuscendo a creare linee cellulari staminali embrionali umane, a tenerle indefinitamente in coltura e a verificare che tali cellule possono poi differenziarsi nei vari tipi cellulari presenti in un adulto.
CLONAZIONE UMANA 26 DICEMBRE 2002 Nasce EVE, la prima bambina clonata?