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La condivisione empatica delle regole Dott. Chiara Pagnanelli. Insegnamento dal latino insignàre col senso originario di imprimere, di lasciare un segno, “mettere dentro” all’altro qualcosa che prima non c’era. Educazione
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La condivisione empatica delle regole Dott. Chiara Pagnanelli
Insegnamento dal latino insignàre col senso originario di imprimere, di lasciare un segno, “mettere dentro” all’altro qualcosa che prima non c’era.
Educazione Scopo generale dell’Educazione è quindi evocare le possibilità latenti dell’essere umano e aiutarlo a renderle progressivamente reali ed effettive Educare implica uno stare “accanto” all’altro, accompagnarlo verso l’autonomia in un processo che lo stimoli ad “andare verso…”, rendendolo abile ad orientarsi da solo nel mondo.
Educazione E’ un processo bi-direzionale, in cui il genitore stesso non conosce a priori l’andamento dello sviluppo del bambino, ma lo “scopre” insieme a lui, per cui i suoi programmi e suoi interventi vengono continuamente revisionati a seconda di ciò che il bambino fa, dice o chiede.
Empatia: L’empatia è sentire il mondo emozionale dell’altro come se fosse il nostro, senza mai perdere questa qualità del “come se”. Sentire la paura, l’ira, il turbamento dell’altro come se fossero nostri senza però aggiungervi la nostra paura, ira, il nostro turbamento”. Rogers
Sono necessari: • La conoscenza dell’altro e la capacità di riconoscimento dei suoi bisogni • L’accettazione incondizionata • La disponibilità reciproca ad apprendere • L’abilità nel cambiamento
“Facevo sempre il mio dovere, facevo sempre quello i miei genitori si aspettavano che facessi: potevano contare su di me. A volte avrei voluto stendermi un po’ sul divano a guardare la tele ma non lo facevo perché pensavo che se tornando dal lavoro mio padre mi avesse visto lì, lo avrei deluso, sarebbe stato come se non avessi fatto nulla tutto il giorno” Olga, 25 anni
A volte quando torno da scuola sono così stanca che non mi va di fare subito i compiti e vorrei riposarmi davanti la tv. Ma non posso dire che sono stanca perché solo i grandi possono dirlo. Perché lavorano tutto Il giorno e fanno tardi la sera. Ma mi stanco anche io, a scuola e quando gioco” Lucia, 9 anni
Mamma e papà si arrabbiano quando dico le bugie e mi mettono in punizione. Ma anche mamma dice le bugie. A volte compra delle cose e le nasconde a papà perché per lui spende troppo. Riccardo, 5 anni
Le 10 risposte tipiche dei genitori • Dare ordini, dirigere, comandare (Smettila di...) • Avvertire, ammonire, minacciare (se lo fai...te ne pentirai) • Esortare, moraleggiare, fare la predica (Dovresti...è bene che tu...) • Offrire suggerimenti e soluzioni • Giudicare, criticare, opporsi, biasimare, scherzare, distrarre
Etichettare, ridicolizzare, umiliare • Interpretare, analizzare, diagnosticare (So io perchè...) • Rassicurare, simpatizzare, consolare, sostenere (non arrabbiarti, tutto si risolverà...) • Inquisire, fare domande, interrogare • Sottrarsi, cambiare argomento, scherzare, distrarre
…..E ALLORA CHE FARE? Ascoltare..empaticamente!
…..Alcuni suggerimenti: Poche regole, chiare, visualizzabili, espresse in positivo Utilizzare modi diversi di comunicare Creare spazi di “oasi pulita”
Regole per una buona comunicazione: • Evitare contraddizione tra messaggio verbale e non verbale • Fermezza con gentilezza • Realizzare una corretta gerarchia tra ciò che è importante e ciò che non lo è • Dare riconoscimento ai comportamenti positivi • Effettuare richieste possibili e realistiche • Evitare stereotipi e pregiudizi • Osservare da più punti di vista • Potenziare l’approccio empatico • Saper stare in silenzio • Mostrare i propri dubbi e mancate conoscenze
GRAZIE! chiarapagnanelli@alice.it