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Basi di VAS

Basi di VAS. Condivisione progressiva con enti ed attori vari di: Basi di conoscenza Obiettivi desiderabili sulla base di opportunità e criticità rilevate in partenza Possibilità-necessità di confronto aperto (volontà?) Punti fermi per efficacia di VAS: Chiarezza di strategie e obiettivi

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Basi di VAS

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Presentation Transcript


  1. Basi di VAS • Condivisione progressiva con enti ed attori vari di: • Basi di conoscenza • Obiettivi desiderabili sulla base di opportunità e criticità rilevate in partenza • Possibilità-necessità di confronto aperto (volontà?) • Punti fermi per efficacia di VAS: • Chiarezza di strategie e obiettivi • Reale integrazione con obiettivi ambientali • Rapporto con obiettivi esterni di strumenti che definiscono traguardi di sostenibilità (comunali, provinciali, regionali, nazionali, internazionali) • Chiarezza di sistema di riferimento e di ambito di influenza di p/p rispetto al contesto spazio-temporale • Monitoraggio di piano e di contesto • Informazione, partecipazione e terzietà di valutazione

  2. L’ambiente nella VAS • Popolazione e salute umana: HIA e determinanti della salute • biologici: sesso, età, costituzione, fattori genetici; • stili di vita: alimentazione, esercizio fisico, uso di droghe, alcool, fumo; • sociali: educazione, appartenenza a gruppi culturali o religiosi, famiglia, amici, tendenza alla discriminazione, razzismo, partecipazione alla vita della comunità…; • economici: tipo di lavoro, reddito, occupazione; • ambiente fisico: qualità dell’aria, qualità dell’acqua, rumore, tipo di abitazione, paesaggio, odore, trasporto pubblico, servizi sociali; • servizi pubblici: possibilità di accesso ai servizi sanitari, ai servizi sociali, al trasporto pubblico a luoghi ricreativi, alle scuole ecc.. • Biodiversità • reti ecologiche, habitat protetti o di pregio • Flora e fauna • Comprese nell’accezione di biodiversità

  3. L’ambiente nella VAS • Suolo e sottosuolo • alterazione o perdita/indisponibilità della risorsa • Acqua • Ambiente idrico nel suo complesso: risorsa, organismi, ambiti • Aria ed atmosfera • Qualità chimico-fisica ed emissioni • Fattori climatici • Beni materiali • Paesaggio • “..una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni..” • Patrimonio culturale, architettonico e archeologico • Interrelazione tra i fattori menzionati • Economia • Società

  4. Ulteriori aspetti ambientali • Ecosistema (VIA) • Interrelazione tra fattori • Territorio • Rumori e vibrazioni (VIA) • Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti (VIA) • Rifiuti • Energia (EMAS) • Rischi di incidenti (EMAS, Seveso) • Trasporto

  5. Effetto ambientale • Alterazione • Qualitativa e/o quantitativa • Diretta e indiretta (bersagli secondari raggiunti tramite attraverso vie più o meno complesse) • A breve o a lungo termine • Permanente o temporanea • Singola o cumulativa o sinergica (esaltazione reciproca) • Positiva o negativa (desiderabili o non desiderabili) • Impatto (D. Lgs.) ed effetto (Direttiva) sono usati come sinonimi nell’accezione comune; si parla anche di • Impatti reversibili o irreversibili • Progressivi o improvvisi • Certi o potenziali • Puntuali o locali, di area vasta (es. regioni, province, bacini idrografici), globali

  6. Oggetto di valutazione • Piani o programmi comunque denominati e loro modifiche • Si tratta di piani • elaborati e/o adottati da autorità di differente livello amministrativo (nazionale, regionale, locale) oppure predisposti da una autorità per essere approvati mediante procedura legislativa, amministrativa o negoziale • e previsti da disposizioni legislative, regolamentari o amministrative • Possono essere piani “territoriali” o “settoriali” • Essenziale per la valutazione è il grado di approfondimento del p/p • Strategico • Localizzativo • Attuativo • Rilevante è la distinzione tra modifica sostanziale e minore • Verifica di assoggettabilità o procedura “completa”

  7. Soggetti partecipanti alla procedura di VAS • Proponente: la pubblica amministrazione o il soggetto privato che elabora il piano o Programma da sottoporre a VAS. • Autorità Procedente: la pubblica amministrazione che attiva le procedure di redazione e di valutazione del P/P, nel caso in cui il proponente sia un privato, l’autorità procedente è la pubblica amministrazione che recepisce il piano o il programma, lo adotta e lo approva. • Autorità Competente per la VAS: figura con compiti di tutela e valorizzazione ambientale, individuata dalla pubblica amministrazione, verifica l’assoggettabilità a VAS, e in caso positivo porta a termine l’istruttoria redigendo il Parere Motivato. • Soggetti competenti in materia ambientale: le strutture pubbliche competenti in materia ambientale e sanitaria, o con specifiche competenze in tali settori. • Pubblico: cittadini e le loro associazioni, in accordo con la Convenzione di Aarhus (partecipazione del pubblico, accesso alle informazioni e alla giustizia in campo ambientale).  • Informazione e partecipazione • Consultazione e comunicazione • Negoziazione e concertazione

  8. Attori coinvolti • Proponente • Autorità procedente • Autorità competente • Soggetti competenti in materia ambientale • Enti territorialmente competenti • Rappresentanti di territori che potrebbero essere interessati dagli effetti significativi del p/p • Pubblico • Una o più persone fisiche o giuridiche aventi teoricamente titolo ad intervenire; ne fanno parte associazioni, organizzazioni o gruppi di persone costituitisi sulla base di specifici obiettivi • Pubblico interessato • Subisce o può subire gli effetti delle decisioni in materia ambientale o comunque ha un interesse in tali procedure; comprende ONG ambientali, sindacati, associazioni di categoria, ecc.

  9. Competenze di valutazione • Sono sottoposti a VAS in sede statale i p/p la cui approvazione compete ad organi dello Stato • L’Autorità Competente per la VAS a livello nazionale è il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare; il parere motivato viene espresso di concerto con il Ministro per i beni e le attività culturali • Sono sottoposti a VAS in sede regionale i p/p la cui approvazione compete alle Regioni ed alle Provincie autonome o agli enti locali • L’Autorità competente a livello regionale è la pubblica amministrazione con compiti di tutela, protezione e valorizzazione ambientale individuata secondo le disposizioni delle leggi regionali o delle Provincie autonome • Le Regioni e le Provincie autonome disciplinano con proprie leggi e regolamenti le proprie competenze e quelle degli altri enti locali, ed inoltre • Criteri per l’individuazione degli enti territorialmente interessati • Criteri specifici per l’individuazione dei soggetti competenti in materia ambientale • Ulteriori modalità per l’individuazione di p/p da sottoporre a VAS e per lo svolgimento delle consultazioni • Le modalità di partecipazione a VAS di Regioni o Province autonome confinanti

  10. La documentazione del processo • Rapporto preliminare per la verifica di assoggettabilità • Si tratta di un elaborato previsto solamente per alcune tipologie di piani e programmi e modifiche a p/p; è necessario per comprendere se questi hanno effetti significativi sull’ambiente, ed in caso positivo si dovrà procedere con la VAS vera e propria. • Rapporto Preliminare di VAS – Scoping • La fase di Scoping costituisce l’introduzione programmatica e metodologica che va a comporre la Proposta di Rapporto Ambientale. Obiettivo dello Scoping è definire l’ambito di influenza degli interventi e la portata delle informazioni da includere nel Rapporto Ambientale. • In questa fase di orientamento si sviluppano attività di consultazione tra il proponente, l’autorità procedente, l’autorità competente per la VAS, i soggetti competenti in materia ambientale e gli enti territorialmente competenti • Il documento viene poi messo a disposizione degli stessi soggetti coinvolti e del pubblico, al fine della raccolta di contributi da incorporare nel prosieguo della VAS

  11. La documentazione del processo • Rapporto Ambientale (RA)‏ • Il RA, parte integrante del p/p, individua, descrive e valuta gli effetti sull’ambiente derivanti dall’attuazione del p/p stesso, nonché le alternative selezionate sulla base della tutela del territorio e dell’ambiente • Il RA, integrato alla luce delle controdeduzioni alle eventuali osservazioni presentate, è la base per la redazione del Parere Ambientale da parte dell’Autorità Competente per la VAS, d’intesa con l’Autorità Procedente. • Parere motivato • In questo caso non si tratta di un elaborato tecnico, ma di un atto amministrativo in cui si esplicitano le modalità di avvenuta integrazione tra piano ed istanze ambientali, anche alla luce dei contributi e delle osservazioni ricevute; può contenere condizioni o prescrizioni a cui il p/p deve ottemperare per poter proseguire l’iter di approvazione • Sulla base dei contenuti di tale documento l’autorità procedente, ove questo si renda necessario, è tenuta a provvedere alla revisione della proposta di piano o programma • Dichiarazione di Sintesi • Accompagna l’adozione/approvazione, informa in particolare sugli esiti delle consultazioni, misure di monitoraggio, modifiche al p/p secondo parere motivato

  12. Assoggettabilità a VAS • Direttiva europea e normativa nazionale prevedono l’assoggettamento diretto alla VAS per alcune categorie di piani e programmi, • Per altri p/p, per modifiche minori di p/p e per p/p che determinano l’uso di piccole aree a livello locale la decisione spetta invece all’autorità competente mediante una “verifica di assoggettabilità” • L’idea è di fare in modo che venga effettuata una valutazione per tutti i p/p qualora suscettibili di conseguire effetti significativi sull’ambiente: la verifica serve a non escludere a priori p/p che potrebbero averli; si introduce tuttavia un elemento discrezionale quasi sempre oggetto di controversie • Sia la Direttiva Europea, sia la legislazione nazionale italiana non specificano cosa si debba intendere per “piccole aree a livello locale” e “modifiche minori”, a volte nemmeno la legislazione regionale contiene tale specifica • In tal senso generalmente, in virtù delle differenze tra stati membri ed all’interno delle singole realtà regionali di uno stato, si decide caso per caso • L’interpretazione chiave, anche sulla base dei contenuti di linee guida e di documenti esplicativi comunitari, non si basa sulla dimensione dell’area, ma sulla portata ambientale del p/p: anche gli effetti di una modifica, se rapportata ad un piccolo contesto locale, possono risultare significativi

  13. Criteri di assoggettabilità a VAS • “Caratteristiche del p/p”: • Se il p/p ha un quadro di riferimento preciso, ad esempio definisce non solo una zona di edificazione, ma anche le dimensioni e le tipologie insediative (es. commercio, residenza, terziario), con ogni probabilità stabilirà effettivamente un “quadro di riferimento” per altri progetti o attività (es. l’ubicazione degli stessi) • Dato che la pianificazione può essere di categoria “orizzontale” (o coordinata, cioè p/p appartenenti allo stesso livello) e “verticale” (p/p gerarchicamente ordinati), accade spesso che p/p a livello più alto possano influenzare, per obiettivi e vincoli, quelli a livello di dettaglio, ma è anche vero il contrario (es, nella pianificazione territoriale) • Il p/p può contenere obiettivi volti a ridurre i danni ambientali e, più in generale, può essere fortemente orientato fortemente allo sviluppo sostenibile: in tal caso se il piano ha una portata ampia in termini di ripercussioni sull’ambiente, sarà probabilmente sottoposto a VAS • Problemi ambientali pertinenti al p/p: in questo caso si valuta se il piano risolva, acuisca o eviti problemi ambientali attinenti alla sua sfera di influenza • Quale si ritiene che sia il ruolo del p/p per l’attuazione delle politiche comunitarie in materia ambientale? Occorre valutare sia i contributi positivi che negativi su tutta la normativa UE

  14. Contesto programmatico di riferimento • Analisi dei principali strumenti di pianificazione e programmazione a livello regionale, provinciale e comunale

  15. Contesto programmatico di riferimento Analisi dei principali strumenti di pianificazione e programmazione a livello regionale, provinciale e comunale Individuazione degli obiettivi e dei criteri di sostenibilità ambientale in essi contenuti ed in particolare di quelli applicabili al caso in oggetto. Valutazione della coerenza con gli obiettivi dell’AdP → Matrice di valutazione della coerenza

  16. Contesto programmatico di riferimento Matrice di valutazione della coerenza

  17. Criteri di assoggettabilità a VAS • “Caratteristiche degli effetti… • Si verificheranno effetti con bassa frequenza (quindi per cause presumibilmente accidentali) o continuamente? • Sono complessi a causa di sinergie o di accumulo? • Sono locali o diffusi? A quale portata territoriale? Quanta parte di popolazione coinvolgono? • Le conseguenze per la salute umana e per l’ambiente potrebbero essere gravi (es. a causa di incidenti)? • ….e delle aree che possono essere interessate dal p/p: • Il riferimento della Direttiva è generale, non riguarda solo le aree protette (peraltro già tutelate da normativa specifica, anche in termini di valutazioni ambientali) • Qualunque sia l’area, ci si deve concentrare sull’utilizzo del suolo, sul possibile superamento di livelli di qualità ambientale, sull’incidenza sulle caratteristiche naturali o di patrimonio culturale dell’area: la valutazione della significatività dipende dal valore dell’area e dalla sua vulnerabilità (sempre alla luce del contesto in cui si trova)

  18. Esclusione dalla Direttiva • Piani destinati esclusivamente alla difesa nazionale se di somma urgenza (o se ricadano nella disciplina dei contratti pubblici) • L’interpretazione deve essere restrittiva: es. un piano regionale per la destinazione dei suoli che preveda un progetto di difesa nazionale in una parte dell’area che copre, richiede una valutazione ambientale (a condizione che sussistano gli altri criteri della Direttiva) perché la difesa nazionale non è il suo unico scopo • Infatti il campo di esclusione dalla VAS si incentra sullo “scopo” del piano, non sui suoi effetti; ad esempio la pianificazione di una base militare solo per difesa nazionale rientrerebbe nel campo dell’esclusione • Piani di protezione civile in caso di incolumità per la salute pubblica • Anche in questo caso l’interpretazione deve essere restrittiva: un piano che stabilisca quali interventi prendere in caso di valanghe sarebbe escluso dalla direttiva VAS, viceversa un piano che stabilisca le misure da prendere per prevenire il verificarsi di valanghe (es. tramite la creazione di infrastrutture) non lo sarebbe, in quanto destinato alla prevenzione dell’emergenza e non all’emergenza stessa in quanto evento effettivamente accaduto

  19. Le fasi della VAS: un processo continuo Il processo di VAS viene generalmente distinto in quattro differenti fasi • FASE 1: Orientamento e impostazione; • FASE 2: Elaborazione e redazione; • FASE 3: Consultazione - adozione – approvazione; • FASE 4: Attuazione e gestione del programma di monitoraggio e di eventuali interventi correttivi.

  20. Fonte: progetto EnPlan

  21. Approccio metodologico

  22. Approccio metodologico

  23. RA: analisi e previsioni • Il livello di approfondimento delle analisi e delle previsioni in un Rapporto Ambientale deve tenere conto che • Le richieste di informazioni utili devono essere “ragionevoli” • Spesso alcune informazioni rilevanti possono essere disponibili o approfondite in maniera più adeguata in passaggi successivi dell’iter decisionale (es. una VAS di un PGT potrebbe rimandare alla VAS di uno specifico AdP o alla VIA del relativo piano attuativo) • Il livello delle informazioni che possono essere fornite avrà necessariamente dei limiti in funzione • Del livello di conoscenze disponibili al momento della richiesta • Dei metodi di valutazione correnti • Del livello di dettaglio del piano o del programma • Rispetto alla VIA, la VAS non analizza solo gli aspetti ambientali, allargando il campo di analisi agli aspetti economici e sociali • Si rivela un procedimento più complesso • Si deve arrivare ad un compromesso tra le diverse esigenze di analisi del sistema complessivo

  24. RA: analisi e previsioni • Indeterminatezza delle azioni: all’interno di un p/p si distinguono obiettivi generali, obiettivi specifici e linee d’azione • Rispetto ad una VIA le azioni sono definite in maniera più sfumata (o strategica), in quanto prive di riferimenti localizzativi o costruttivi • Spesso le stesse azioni non aggiungono livelli di approfondimento o definizione tale per cui siano prevedibili in modo adeguato gli effetti significativi • La VAS si trova quindi a dover sopperire a queste carenze informative sulla natura delle pressioni che potranno essere prodotte sull’ambiente • Conoscenza del sistema ambientale • Una VIA considera un sito preciso da trasformare, la VAS riguarda aree e territori in genere più ampi, dunque i livelli di conoscenza dell’ambiente saranno necessariamente diversi • Informazioni disponibili • La stessa normativa prevede e privilegia, all’interno di una procedure di VAS, l’utilizzo di conoscenze ed informazioni pertinenti già acquisite in altri contesti decisionali, anche ai fini di non duplicare la valutazione • Potranno quindi essere incorporate analisi già effettuate in VAS che riguardano lo stesso ambito territoriale e, se del caso, anche quelle contenute in VAS pi p/psovraordinati o sottordinati

  25. RA: analisi e previsioni • Utilizzo di modelli previsionali • Per la VIA esiste una modellistica sufficientemente consolidata perle diverse componenti ambientali • Per la VAS è impossibile l’utilizzo degli stessi strumenti della VIA, poiché l’obiettivo è la previsione di effetti significativi sull’intero sistema ambientale di un’area in genere più vasta • Non sarà perciò possibile e logico chiedere alla VAS la previsione sul superamento o meno di limiti o standard prefissati; anche se i modelli venissero applicati con estremo dispendio tecnico e temporale, le previsioni su area vasta rischierebbero comunque di rivelarsi troppo aleatorie,visto l’aumento delle variabili in gioco • Utilizzo di sistemi informativi territoriali • Per essere utilizzabili con profitto in un processo di p/p e nella relativa VAS, le informazioni contenute in database di enti pubblici, il cui utilizzo viene suggerito anche dalla legislazione lombarda in materia di VAS, devono essere effettivamente disponibili, aggiornate e disaggregate al livello desiderato

  26. Aspetti trasversali: consultazione e partecipazione • La partecipazione al processo decisionale si basa sui contenuti della Convenzione di Aarhus, della Direttiva 2001/42/CE e del protocollo UNECE sulla valutazione ambientale, ma nella realtà fino ad oggi il contributo esterno alla pianificazione si è limitato solamente all’espressioni di osservazioni • Una corretta successione di interventi partecipativi dovrebbe invece interessare tutte le fasi di VAS, poiché: • In fase di orientamento ed impostazione: vengono identificate e coinvolte le autorità competenti ed i settori di pubblico da invitare alle sedute della Conferenza di Valutazione (almeno 2) • In fase di elaborazione e redazione: possono essere previsti momenti di informazione, consultazione e coinvolgimento del pubblico (es. forum tematici, workshop, incontri su temi specifici di piano o di VAS) • In fase di adozione ed approvazione: sono previste tempistiche e modalità per la presentazione di pareri ed osservazioni, possono essere stabiliti ulteriori momenti di incontro e confronto • La richiesta di pareri e di consigli ad enti esterni permette all’amministrazione responsabile della pianificazione di poter consolidare e rendere credibile il processo di Valutazione Ambientale, evitando il rischio di autoreferenziazione

  27. Aspetti trasversali: negoziazione e concertazione • Già nella fase di orientamento ed impostazione devono essere individuati gli enti ed i soggetti interessati a vario titolo agli effetti potenziali derivati dalle scelte di piano • Si deve provvedere al loro coinvolgimento mediante un processo di negoziazione e concertazione, allo scopo di concordare strategie ed obiettivi generali e ricercare il consenso tra i vari attori istituzionali • Questa fase potrà determinare la discussione dei contenuti di piano durante tutta la fase di elaborazione dello stesso, fino ai momenti precedenti l’adozione • L’importanza di tale procedura risulta manifesta se si pensa che la portata di talune scelte e degli impatti di piano non si arresta entro i confini comunali, ma interessa, di norma un territorio quantomeno di interesse sovracomunale, se non comprensoriale o provinciale (es. i PGT dei singoli comuni relativamente alle scelte sulla localizzazione di infrastrutture di mobilità, poli commerciali, industriali, di servizio)

  28. Aspetti trasversali: informazione e comunicazione • Le tecniche utilizzate a questo scopo possono essere • di tipo informativo unidirezionale • incontri di presentazione pubblica come le Conferenze di Valutazione • pubblicazione di avvisi sui quotidiani • stampa di volantini informativi e manifesti legati alla procedura • pubblicazione dei materiali su sito web • di tipo comunicativo bidirezionale • organizzazione di dibattiti e riunioni • forum tematici • Per garantire una comunicazione realmente efficace deve essere utilizzato un approccio di immediata comprensione anche nei documenti ufficiali, in particolare: • nella Sintesi non Tecnica, documento mediante il quale il pubblico accede alle informazioni contenute nel Rapporto Ambientale con maggiore immediatezza e semplicità • nella Dichiarazione di Sintesi, che informa, tra l’altro, in merito ai risultati dei processi di consultazione, partecipazione, negoziazione e concertazione

  29. VAS transregionali • Piani o programmi soggetti a VAS di competenza regionale localizzati anche sul territorio di regioni confinanti • Il processo di valutazione ambientale deve essere effettuato d’intesa tra le autorità competenti per la VAS (questo avviene attualmente anche a livello di enti locali sottordinati come provincie e comuni) • Piani o programmi soggetti a VAS di competenza regionale che possono avere effetti ambientali su territori di regioni confinanti • In questo caso l’autorità competente (regione, provincia, comune) della regione a cui compete il provvedimento di verifica di assoggettabilità o il parere motivato deve informare le autorità competenti delle altre regioni ed acquisirne parere (compresi i pareri degli enti territorialmente interessati dagli impatti) • In caso di conflitto tra le autorità competenti regionali circa gli impatti ambientali di un piano localizzato in una regione, ma i cui effetti interessino anche altre regioni, il Presidente del Consiglio, su parere conforme della Conferenza stato-regioni, può disporre che il procedimento sia ricondotto nell’alveo di una VAS di competenza statale

  30. VAS transfrontaliere • Piani o programmi soggetti a VAS che possano avere impatti rilevanti sull’ambiente di un altro Stato o qualora un altro Stato così richieda • Ai sensi della Convenzione di Espoo (sulla VIA transfrontaliera), il Ministro dell’Ambiente, d’intesa col Ministro dei Beni Culturali e con il Ministero degli Affari Esteri, provvede alla notifica del p/p ed a una sintesi dello stesso • La notifica comprende un tempo massimo per l’espressione dell’interesse alla partecipazione alla procedura (60 giorni secondo il D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.) • In caso di interesse si applicano, anche per lo stato interessato, le procedure di informazione e partecipazione al pubblico per l’espressone dei pareri; in tal senso viene messa a disposizione la Sintesi Non Tecnica, salvo altrimenti richiesto • Le regioni o le province autonome sono tenute ad informare il Ministro dell’Ambiente quando progetti di loro competenza possano avere impatti transfrontalieri e collaborano per l’applicazione delle procedure secondo Convenzione • Nel caso della Lombardia deve essere messo a disposizione l’intero p/p comprensivo di Rapporto Ambientale e SnT; le consultazioni devono concludersi entro un termine fissato dall’autorità procedente non superiore a 90 giorni

  31. Monitoraggio • E’ una fase essenziale e caratterizzante della VAS finalizzata a • Informare sull’andamento del piano • Verificare l’effettivo conseguimento degli obiettivi di Piano • Individuare eventuali effetti ambientali imprevisti • Adottare misure di mitigazione degli impatti o, se del caso, rimodulare obiettivi ed azioni tramite meccanismi retroattivi • Per progettare e gestire correttamente il monitoraggio serve • Chiara correlazione tra obiettivi generali, specifici e linee d’azione • Disporre di banche dati informative a cui attingere per la costruzione ed il popolamento degli indicatori (SIT, database, RSA, ecc.) • Individuare i soggetti responsabili delle azioni di monitoraggio • Definire un cronoprogramma delle attività di monitoraggio, con scadenze valutate dall’amministrazione e concordate con i soggetti competenti in materia ambientale

  32. Indicatori • Gli indicatori sono strumenti di collegamento e coerenza, trasversali al processo di VAS, che consentono di • Descrivere i caratteri quali-quantitativi delle risorse ambientali • Prevedere gli effetti dovuti alle azioni di piano • Verificare, in fase di monitoraggio, l’effettiva realizzazione degli obiettivi iniziali • Caratteristiche degli indicatori • Semplici e facilmente comprensibili • Pertinenti agli obiettivi del Piano • Popolabili • Aggiornabili • Rappresentativi degli obiettivi di piano • Sensibili alle azioni di Piano • Possedere adeguati tempi di risposta • Tipologia di indicatori • Descrittivi o prestazionali • Di pressione, stato o risposta

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