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Gli ultimi decenni del regno. 1. La corte e la politica. 3. Il finanziamento delle guerre e l’economia. 5. La monarchia e la riforma. Luigi XIV. 2. Gli intendenti in prospettiva. 4. Le critiche alla politica monarchica. * Successione dinastica.
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Gli ultimi decenni del regno 1. La corte e la politica 3. Il finanziamento delle guerre e l’economia 5. La monarchia e la riforma Luigi XIV 2. Gli intendenti in prospettiva 4. Le critiche alla politica monarchica * Successione dinastica
Gli ultimi decenni del regno di Luigi XIV sono caratterizzati da un irrigidimento di carattere religioso, socio-politico ed economico. la riforma cattolica raggiunse l’apice in questo periodo ed ebbe grande influenza sulla Francia del tempo che mise fine ad atteggiamenti pagani; Versailles rimaneva il centro istituzionale del regno ma il suo sovrano vi trascorreva sempre meno tempo; Il monopolio delle cariche istituzionali era nelle mani delle famiglie di Phelypeaux e Colbert; le continue guerre esigevano ulteriori sacrifici del popolo ma le provincie più lontane dal potere centrale e dal campo di battaglia erano restie a contribuire alle spese. La corte e la politica
Versailles e la sua reggia non erano tanto la residenza reale quanto un simbolo della potenza assolutista. Infatti per quanto sterminata e sfarzosa, la reggia non era molto confortevole e lo stesso sovrano, in questi ultimi decenni del regno, non amava risiedervi, preferendo le varie residenze di campagna. La reggia comunque rimaneva caotica e affollata poiché vi erano stipati quasi 10.000 tra cortigiani e funzionari. Il fasto e la pomposità che avevano accompagnato i primi anni del regno di Luigi nell’arte, a causa di un irrigidimento dei costumi e di una nuova coscienza religiosa, vengono sostituiti da un severo classicismo. Versailles E L’ARTE
Gli intendenti erano i ministri del regno nelle varie provincie e si occupavano di assicurare che le regioni fossero in grado di pagare le imposte in modo da azzerare i debiti della corona; Inoltre avevano il compito in tempo di guerra di controllare le operazioni di spostamento e l’approvvigionamento dei soldati; A loro volta questi funzionari erano affiancati dalla figura dei delegati, collaboratori degli intendenti, non salariati ma premiati con ricompense; Gli intendenti in prospettiva
Per poter pagare le ingenti spese causate dalle numerose guerre, Luigi XIV mise in ginocchio il popolo poiché i nobili, che godevano di diversi privilegi, non pagavano nessuna imposta, agevolati dal massiccio numero di privilegi di cui godevano al tempo. L’enorme crisi finanziaria in cui versava lo stato francese fu alimentata da una profonda crisi agricola, che tuttavia ebbe ripercussioni diverse da regione a regione, e da una crisi della produzione manifatturiera. Il finanziamento delle guerre e L’economia
Alimentata da una spesso ambigua condotta governativa del re, nacque negli ultimi decenni del regno di Luigi una moderata azione di critica monarchica. Fu causata da un lato dalla revoca dell’editto di Nantes del 1685 che provocò una massiccia emigrazione degli ugonotti dalla Francia, da un altro dall’azione del circolo del duca di Borgogna, le cui idee vennero tuttavia spesso male interpretate e riconosciute come un semplice sfogo dell’aristocrazia feudale. In realtà esse sono la prova di una matura crisi di coscienza che si estendeva nella popolazione. Le critiche alla politica monarchica
La successione dinastica di luigi xiv ramo d’Orleans ramo diretto Carlo duca di Berry (1686-1714) Filippo duca d’Angiò (1683-1746) Luigi duca di Borgogna (1682-1712) Luigi XV (1710-1774) re di Francia Luigi duca di Bretagna (1704-1712) Luigi (1707-1711)
Dopo la morte di Luigi XIV, a causa del suo governo estremamente oppressivo, i cortigiani erano ormai stanchi. Si formarono proprio in questi anni le basi delle idee che avrebbero portato alla riforma e, successivamente, al bisogno di un radicale cambiamento, la futura Rivoluzione Francese. La monarchia e la riforma
Fin! A cura di Angela Raneri Con la collaborazione di Martina Campione, Roberta Grasso e Denny Sofia