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Lo strumento

L’APQ “ Giovani protagonisti di sé e del territorio”, firmato in data 1/08/2009, costituisce uno strumento di programmazione integrata che coinvolge la Regione Siciliana, il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dello Sviluppo Economico.

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Presentation Transcript


  1. L’APQ “ Giovani protagonisti di sé e del territorio”, firmato in data 1/08/2009, costituisce uno strumento di programmazione integrata che coinvolge la Regione Siciliana, il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dello Sviluppo Economico.

  2. Lo strumento L’Accordo di Programma Quadro (APQ), è stato introdotto dalla Legge 662 del 23 dicembre 1996 che definisce questo strumento come “l’accordo con enti locali ed altri soggetti pubblici e privati promosso dal Governo della Repubblica e dalla Regione, in attuazione di un Intesa Istituzionale di Programma, per la definizione di un programma esecutivo di interventi di interesse comune o funzionalmente collegati”. In sede di Conferenza Unificata del 14/06/2007 l’ APQ è stato scelto quale strumento di programmazione per la realizzazione delle politiche avviate con il Fondo Nazionale per le politiche giovanili

  3. SCOPI CHE SI PREFIGGE L’APQ “Giovani” Con l’APQ la Regione Siciliana si propone come scopo quello di porre al centro dell’attenzione il mondo giovanile e le sue potenzialità, sottolineando il ruolo dei giovani in quanto soggetti attivi e necessari allo sviluppo delle comunità locali.

  4. L’A.P.Q. ha una dotazione complessiva di € 31.902.856,70 costituita dalle diverse fonti di finanziamento: € 16.542.000,00 € 9.000.000,00 € 1.460.380,58 € 4.900.476,12

  5. Atti adottati • D.A. n. 246 del 30/01/2009 Direttive per l’attuazione dell’Azione 5 • D.A. n.247 del 30/01/2009 Direttive per l’attuazione delle Azioni 1-2-3-4-6 • D.D. n. 290 del 9/02/2009 Approvazione atti gara di appalto sulla “Progettazione e realizzazione di una campagna di comunicazione integrata per la promozione dell’A.P.Q.”

  6. LINEA DI AZIONE 5 “ ORIENTATI VERSO L’EUROPA” Il Libro Bianco della Commissione Europea “Un nuovo impulso per la gioventù europea”, così cita: “occorre dare una dimensione europea alle azioni a favore dei giovani per accrescerne l'efficacia e le sinergie. Ascoltare i giovani, offrire una cassa di risonanza alle iniziative locali, incoraggiare gli Stati membri a meglio cooperare, avviare sin d'ora azioni concrete nel quadro dei programmi europei esistenti e meglio inserire la dimensione "gioventù" nell'insieme delle politiche.

  7. LINEA DI AZIONE 5 “ ORIENTATI VERSO L’EUROPA”OBIETTIVI: • Favorire gli scambi dei giovani siciliani con altre realtà europee, • Rafforzare il senso della solidarietà intensificando la partecipazione dei giovani ad attività transazionali al servizio della collettività; • Promuovere il contributo dei giovani alla costruzione europea tramite la loro partecipazione a scambi transnazionali; • Favorire la partecipazione alla cittadinanza attiva dei giovani, consentendo loro di divenire cittadini responsabili; • Incoraggiare il loro spirito di iniziativa e di impresa, nonché la loro creatività;

  8. La Regione Siciliana intende dunque promuovere i suddetti obiettivi sostenendo la partecipazione dei giovani alle iniziative europee, attraverso il cofinanziamento dei progetti presentati alla Commissione europea nell’ambito dei Programmi destinati ai giovani tra i 14 e i 30 anni. • La logica adottata è quella dell’addizionalità, coerente con lo spirito dell’A.P.Q. • Il cofinanziamento (max 20% del costo complessivo del progetto), potrà così coprire le spese non garantite dai Fondi europei di riferimento. • Secondo questa impostazione sono state definite le direttive di attuazione per l’accesso al cofinanziamento regionale, “agganciando” le procedure regionali a quelle stabilite e attuate in sede europea.

  9. Modalità di richiesta cofinanziamento Regionale • I soggetti, pubblici e privati, che intendano presentare un progetto alla Commissione Europea (DG EAC – EACEA – Agenzie nazionali di riferimento, ecc.) in attuazione dei programmi rivolti ai giovani di età compresa tra i 14-30 anni, possono inoltrare all’Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e delle Autonomie Locali una richiesta di contributo per il cofinanziamento di proposte progettuali da presentare agli uffici europei a valere sui Programmi rivolti ai giovani. • La richiesta di cofinanziamento non potrà superare il 20% del costo complessivo del progetto da presentare agli uffici europei e non potrà in ogni caso superare complessivamente l’importo di • € 25.000,00.. • L’ammontare delle risorse pubbliche per il triennio destinate a cofinanziare i progetti di cui all’Azione 5 sono pari a € 500.000,00.

  10. Modalità di erogazione del cofinanziamento • Avverrà seguendo una ripartizione in 2 fasi: la prima pari all’ 80% del contributo concesso, verrà erogata ad avvenuta comunicazione,da partedelsoggetto proponente, dell’ammissione del progetto a finanziamento • La seconda pari al 20% a saldo del finanziamento concesso, • a conclusione delle attività.

  11. LINEE DI AZIONE 1,2,3,4,6 OBIETTIVI • Gli interventi che saranno avviati con l’APQ dovranno rispondere ai seguenti obiettivi.  • Promozione della creatività giovanile per favorire un maggior protagonismo sociale, • Promozione di stili di vita sani e modelli positivi di comportamento • Promozione della cultura dell’accoglienza e della multiculturalità • Sostegno alle relazioni familiari intergenerazionali

  12. DESTINATARI I progetti dovranno essere attuati sul territorio regionale e rivolti ai giovani( 14- 30) residenti sul territorio regionale al momento dell’attuazione degli stessi. Per l’Azione 6 “Famiglia e giovani” gli interventi saranno destinati anche ai nuclei familiari con figli di età compresa tra i 14-30 anni.

  13. SOGGETTI PROPONENTI • Sono ammessi a presentare i progetti in qualità di proponenti:  • i comuni capoluogo di provincia • i comuni, singoli o associati con popolazione superiore ai 30000 abitanti • le Province, scuole pubbliche statali e non statali secondarie di 2 grado, le Università e le ASL • i distretti socio-sanitari, istituiti ai sensi della legge 328\2000 • le organizzazioni senza scopo di lucro che prevedano attività in favore dei giovani  • L’ organizzazione senza scopo di lucro per essere individuata come capofila, dovrà possedere i seguenti requisiti: • essere costituito in data antecedente al 31/12/2003; • avere esperienza almeno quadriennale continuativa nella realizzazione di progetti e/o servizi in favore di giovani (minori e/o adolescenti e/o giovani adulti, in ogni caso ricadenti nella fascia di età tra i 14 e i 30 anni) finanziati da enti pubblici; • avere gestito nel triennio 2006-2007-2008 un importo complessivo non inferiore a € 500.000,00, dimostrabile attraverso il rendiconto finanziario o il bilancio.  

  14. Nell’ottica di incentivare la realizzazione di progetti di rete, non è ammessa la presentazione di proposte progettuali da parte di un Ente in forma singola. • Raggruppamento di Enti associati in partnerschip ( R.E.A.P). • I soggetti proponenti di cui all’art 5 dovranno costruire apposite partnerschip strategiche formate da una pluralità di organismi con competenze ed esperienze diversificate.

  15. Ciascun REAP dovrà essere costituito almeno da: • Un ente pubblico • Un organizzazione senza scopo di lucro costituita in data antecedente al 31 dicembre 2003; • Un organizzazione senza scopo di lucro composta per il 50% da giovani di età inferiore ai 30 anni costituita dopo il 1 gennaio 2004  • La composizione interna del R.E.A.P. dovrà rispettare la tipologia di soggetti previsti nelle schede tecniche dell’APQ per le rispettive Azioni. Ciascun soggetto (proponente o partner) potrà presentare un solo progetto a carico del presente Avviso e, pertanto, potrà partecipare esclusivamente ad un solo R.E.A.P.. In caso contrario, saranno esclusi tutti i progetti in cui verrà riscontrata la presenza di un ente che è già partner o proponente di un altro progetto

  16. Le amministrazioni pubbliche di cui all’art.5 del presente avviso potranno aderire in qualità di partner esterno ad altri progetti ( e dunque ad altri R.E.A.P.) a condizione che le attività previste dal progetto ricadano sul territorio di propria competenza. • L’Ente pubblico sarà, pertanto, considerato partner esterno e dovrà impegnarsi a far parte del “Gruppo di monitoraggio e valutazione” previsto dal progetto, senza però essere destinatario di alcun finanziamento da parte dell’APQ.

  17. La dimensione geografica dei R.E.A.P può essere: Distrettuale, provinciale, regionale Il R.E.A.P. Distrettuale deve incidere nel territorio di uno più di Distretti Socio- Sanitari, purché limitrofi. Tutti gli Enti del R.E.A.P. devono dimostrare di avere sede operativa nel territorio del distretto o dei distretti su cui incide il progetto. La somma degli abitanti dei Comuni su cui incide il progetto deve essere uguale o superiore a 30.000, fatta eccezione per i Comuni capoluoghi di provincia e i distretti socio-sanitari con popolazione inferiore, che possono comunque presentare progetti a valenza distrettuale.

  18. Il R.E.A.P. Provinciale deve incidere nel territorio della provincia di appartenenza. Tutti gli enti del REAP devono dimostrare di avere sede operativa nel territorio della provincia su cui incide il progetto. La somma degli abitanti dei Comuni su cui incide il progetto deve essere uguale o superiore a 100.000.

  19. Il R.E.A.P. Regionale deve incidere almeno su tre Province. Per ognuna delle province su cui incide il progetto, il REAP deve dimostrare di avere almeno un ente pubblico e un ente del privato sociale con sede operativa in quella provincia. La somma degli abitanti dei Comuni su cui incide il progetto deve essere uguale o superiore a 250.000.

  20. Qualunque sia la dimensione geografica del REAP, essa dovrà essere garantita e dimostrata attraverso l’adesione al progetto dei Comuni e/o delle Province interessati, o nella qualità di partner del R.E.A.P. o nella qualità di partner esterno, compilando rispettivamente il Modello 3 o il Modello 4 allegati all’Avviso.

  21. Gli istituti scolastici di cui al punto c) dell’art.5 (scuole pubbliche statali e non statali secondarie di II grado) possono dimostrare la dimensione territoriale attraverso la partecipazione di un numero minimo di istituti scolastici aderenti al progetto in qualità di partner del R.E.A.P., pari almeno a: • n°5, nel caso di R.E.A.P. distrettuali, • n° 10, nel caso di R.E.A.P. provinciale • n° 20 nel caso di R.E.A.P. regionale.

  22. Requisiti richiesti per l’Ammissibilità delle proposte progettuali • Le proposte progettuali dovranno possedere, i seguenti requisiti: • Avere durata biennale o triennale • Avere un carattere integrato e intercettare almeno tre azioni tra le seguenti:

  23. Prevedere un modulo progettuale per ciascuna Azione intercettata, che dovrà possedere una propria compiutezza e autonomia progettuale rispetto all’intero progetto integrato; • Rispettare per ciascun “modulo” progettuale riguardante una singola Azione dell’APQ le soglie finanziarie, minime e massime, descritte negli allegati dell’Avviso;

  24. VALUTAZIONE DEI PROGETTI E DEFINIZIONE GRADUATORIA • La valutazione dei progetti è effettuata da apposito nucleo di valutazione costituito presso l’assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e delle Autonomie Locali. Tale nucleo predisporrà una graduatoria sulla base dei seguenti criteri e pesi pari complessivamente a 100.  • Qualità del progetto • Dimensione e rilevanza territoriale • Principio di pari opportunità e non discriminazione • Qualità del piano di informazione- comunicazione • Istruzione, sostenibilità approccio tran- settoriale e innovazione • Qualificazione del progetto proponente • Modalità di gestione del progetto • Qualità e quantità dei risultati • Congruità economica  

  25. Per poter essere inserito in graduatoria il progetto deve raggiungere almeno la soglia minima di 60 punti su 100. Al termine della fase di valutazione il Nucleo di valutazione provvederà a redigere una graduatoria di merito dei progetti ammissibili. Si finanzieranno pertanto i progetti ammissibili nei limiti delle risorse disponibili, tenuto conto della disponibilità finanziaria delle singole Azioni previste nell’A.P.Q..

  26. Contributo da richiedere • Nel caso di progetti presentati da R.E.A.P. Distrettuali o da R.E.A.P. Provinciali,il contributo complessivo richiesto non potrà superare l’importo di € 700.000,00; • Nel caso di progetti presentati da R.E.A.P. Regionali, il contributo complessivo richiesto non potrà superare l’importo di € 1.000.000,00.

  27. COFINANZIAMENTO • Gli enti titolari delle progettualità sono tenuti a cofinanziare il costo complessivo del progetto proposto nella misura minima del 20% del costo del progetto. • Il 10% del cofinanziamento va garantito obbligatoriamente in risorse finanziarie. • L’altro 10% può essere garantito o in risorse finanziarie o attraverso la monetizzazione di costi sostenuti per il progetto quali ad esempio: • il costo del personale dipendente impiegato stabilmente nel progetto dall’Ente promotore o partner • Il costo per la manutenzione e/o l’utilizzo di immobili e/o di attrezzature destinati al progetto, spese di trasporto, ecc..

  28. L’erogazione del finanziamento avverrà in favore dell’ente proponente seguendo una ripartizione in tre tranches: La I°tranches del finanziamento, pari al 50 % del totale del contributo concesso, verrà erogata ad avvenuta comunicazione, da parte del soggetto proponente, dell’avvio del progetto. La II°tranches del finanziamento ( pari al 30%) ad avvenuta comunicazione, da parte del soggetto proponente della rendicontazione sull’utilizzo di almeno l’ 80% delle somme già erogate. La III°tranches del finanziamento (pari al 20%), a saldo del finanziamento concesso, a conclusione delle attività.

  29. AZIONE 1CRESCERE INSIEME GIOVANI PROTAGONISTI SEL TERRITORIO • Con riferimento alla linea di azione “Promozione della creatività giovanile per favorire un maggiore protagonismo sociale” si intende promuovere lo sviluppo e la creatività giovanile perseguendo i seguenti obiettivi:

  30. Sostegno alla creatività giovanile attraverso il riconoscimento dei linguaggi; • Valorizzazione e promozione dei giovani come risorsa del territorio e sviluppo delle loro potenzialità • Sostegno allo sviluppo di competenze regionali, informatiche, e cognitive per favorire la crescita socio culturale dei ragazzi • Promozione della partecipazione attiva e del protagonismo giovanile tramite il supporto a processi di cittadinanza attiva e di forme di democrazie partecipata • Sviluppo del senso di appartenenza dei giovani al proprio territorio

  31. TIPOLOGIE DI INTERVENTI • In coerenza con gli obiettivi di cui sopra, si riportano le tipologie di interventi che si intendono promuovere con il seguente Avviso  • Creazione di centri di aggregazione giovanile come spazio laboratorio mirati a favorire la socializzazione, la crescita degli adolescenti e la valorizzazione delle capacità creative giovanili • Animazione territoriale rivolta specificatamente ai giovani • Supporto a gruppi giovanili, espressione del territorio • Azioni di riqualificazione urbana espressamente rivolte ai giovani • Rivitalizzazione economica e sociale e ambientale di contesti urbani

  32. Con riferimento all’Azione 1 il progetto è finanziabile nella misura minima di 200.000,00= e nella misura massima di 400.000,00 euro. Nell’ambito dell’Azione 1 sono riconosciute le spese previste per la ristrutturazione e/o l’adeguamento impiantistico e funzionale di immobili, acquisto arredi e attrezzature da destinare alle attività Per le suddette spese verranno utilizzati prioritariamente i Fondi FAS destinati all’Accordo. Ammontare delle risorse finanziarie destinate all’Azione 1 € 8.152.456,70 . Per l’Azione 1 possono essere soggetti proponenti: Comuni singoli o associati, istituzioni pubbliche, istituti scolastici di 2° grado e Università, associazionismo giovanile in partenariato con istituzioni pubbliche, enti senza fini di lucro con esperienza nel settore giovanile.

  33. AZIONE 2Promuovere stili di vita sani e modelli positivi di comportamentoEDUCARE ALLA LEGALITA’ Con riferimento alla linea di azione “ Promuovere stili di vita sani e modelli positivi di comportamento, considerata la necessità di diffondere nella nostra regione la cultura della legalità, con la presente si mira a :

  34. OBIETTIVI • Educare ai valori civili e al rispetto dei diritti riconosciuti alla persona umana • Contribuire alla formazione dei giovani come comunità educante ed educativa • Stimolare una personale ricerca, per creare un comportamento responsabile e consapevole

  35. LINEE DI AZIONE • In coerenza con i seguenti obiettivi si intende perseguire le seguenti linee di azione:  • Azioni di sensibilizzazione rivolte al mondo giovanile sui valori e il rispetto delle regole di convivenza civile • Per questo tipo di azioni possono essere soggetti proponenti: Comuni singoli o associati, istituti scolastici pubblici, enti no profit

  36. Con riferimento all’Azione 2 ,il progetto è finanziabile nella misura minima di 150.000,00= e nella misura massima di 250.000,00 euro. Ammontare delle risorse finanziarie destinate all’Azione 2 , € 3.750.400,00. Per l’Azione 2 possono essere soggetti proponenti: Comuni singoli o associati , istituti scolastici pubblici, enti no profit.

  37. AZIONE 3Promuovere stili di vita sani e modelli positivi di comportamentoSALUTE E BENESSERE. LA VITA MI APPARTIENE • Con la presente azione si intendono realizzare i seguenti obiettivi:  • promuovere l’adozione di stili di vita sani, potenziando le attività di prevenzione dei rischi connessi all’uso di droghe • promuovere la pratica sportiva e diffondere valori e regole connessi allo sport

  38. TIPOLOGIE DI INTERVENTI • In coerenza con quanto sopra indicati, si riportano le tipologie di intervento che si intendono promuovere:  • Azioni di sensibilizzazione volte alla promozione di stili di vita salutari • Progetti di animazione territoriale finalizzati ad un’attività di tipo socio- educativo con gruppi informali di giovani • Azioni di promozione e tutela della salute da realizzare con interventi formativi nei luoghi di aggregazione dei giovani • Avvio e consolidamento di interventi di promozione della salute nei luoghi di divertimento

  39. Con riferimento all’Azione 3 il progetto è finanziabile nella misura minima di 150.000,00= e nella misura massima di 250.000,00 euro. Ammontare delle risorse finanziarie destinate all’Azione 3 € 3.600.000,00 Per l’Azione 3 possono essere soggetti proponenti: Comuni singoli o associati , Aziende Sanitarie Locali, istituti scolastici pubblici, Università, enti no profit.

  40. AZIONE 4Promuovere la cultura dell’accoglienza e della multiculturalità • Con la seguente linea di azione si intendono perseguire i seguenti obiettivi • Favorire i contatti fra giovani appartenenti a culture diverse e stimolare lo scambio di esperienze e il confronto positivo • Favorire l’integrazione sociale dei giovani immigrati

  41. In coerenza con quanto sopra si riportano le tipologie di interventi che si intendono perseguire: • Educazione interculturale • Azioni di sensibilizzazione e di confronto tra giovani di varie appartenenze culturali • Sostegno all’integrazione sociale di giovani immigrati

  42. Con riferimento all’Azione 4 il progetto è finanziabile nella misura minima di € 100.000,00= e nella misura massima di 200.000,00 euro. Ammontare delle risorse finanziarie destinate all’Azione 4 € 3.000.000,00 Per l’Azione 4 possono essere soggetti proponenti: Istituzioni pubbliche operanti nel settore giovanile, associazioni giovanili o enti no profit in partenariato con istituzioni pubbliche (Comuni singoli o associati, Istituti scolastici di II grado e Università, ecc).

  43. AZIONE 6 Sostegno alle relazioni familiari intergenerazionali FAMIGLIA E GIOVANI Con la seguente linea di azione si intende: Promuovere spazi di incontro- discussione rivolte ai genitori, educatori, operatori organizzati Potenziare gli strumenti di supporto alla famiglia e di sostegno alla genitorialità

  44. TIPOLOGIE DI INTERVENTI Si riportano le tipologie di interventi che si intendono promuovere: Azioni di sostegno alla genitorialità centrate sulle dinamiche genitori- figli e sulla promozione di stili di vita salutari.

  45. Con riferimento all’Azione 6, il progetto è finanziabile nella misura minima di € 100.000,00= e nella misura massima di € 200.000,00 euro. L’ammontare delle risorse finanziarie destinate all’Azione 6 é complessivamente pari a € 3.100.000,00. Per l’Azione 6 possono essere soggetti proponenti : Comuni singoli o associati, istituti scolastici di II grado, Servizi territoriali dell’Azienda Sanitaria Locale.

  46. Documentazione richiesta per la presentazione dei progetti • I progetti devono essere corredati, pena l’esclusione, dalla seguente documentazione: • istanza di finanziamento, redatta secondo l’allegato Modello 1, sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto proponente ed accompagnata, a pena di inammissibilità, dalla fotocopia del documento di identità dello stesso;

  47. Documentazione richiesta per la presentazione dei progetti • copia dello statuto e dell’atto costitutivo del soggetto proponente solo nel caso degli enti senza fini di lucro (art.5 punto e); • formulario, di cui all’allegato 2, in formato cartaceo in duplice copia (un originale e una copia conforme) ed in formato elettronico (formato PDF), compilato in ogni sua parte, siglato in ogni pagina e sottoscritto dal legale rappresentante del soggetto proponente, nonché firmato, nello specifico spazio previsto nel formulario, dai rappresentanti legali di tutti gli enti partecipanti al R.E.A.P., compresi i partner esterni.

  48. Documentazione richiesta per la presentazione dei progetti atto di costituzione del R.E.A.P., sottoscritto dai rappresentanti legali di tutti i partner aderenti, redatto secondo il Modello 3 del presente Avviso, nel quale dovranno essere esplicitati l’impegno a costituirsi in Associazione Temporanea di Scopo, la ripartizione delle azioni previste da progetto e la distribuzione del budget in percentuale per ogni singolo partner. L’atto dovrà essere corredato dalla copia del documento di identità di tutti i soggetti firmatari, ivi compresi i soggetti pubblici;

  49. Documentazione richiesta per la presentazione dei progetti • solo nel caso di presentazione del progetto da parte di un’organizzazione ai sensi dell’art.5 lettera e) dell’Avviso: • dichiarazione redatta ai sensi del DPR 445/2000 in cui si attesti il possesso dei requisiti richiesti (allegare copia del documento d’identità del rappresentante legale ); • dichiarazione resa dai legali rappresentanti ai sensi del DPR 445/2000, relativa al possesso dei requisiti di ordine generale di cui all’art. 38 del Dlgs 163/2006 e successive modifiche ed integrazioni;

  50. Documentazione richiesta per la presentazione dei progetti • solo nel caso di soggetti pubblici: • dichiarazione redatta ai sensi del DPR 445/2000 in cui il soggetto proponente attesti l’avvenuta selezione dei soggetti privati facenti parte del R.E.A.P. a seguito di specifico Avviso pubblico, nel rispetto di quanto stabilito dal regolamento dell’ente in argomento. • Non è prevista alcuna integrazione documentale.

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