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L importanza dell etichetta

Perch importante?. Essere un consumatore consapevole e responsabile, comporta l'essere in possesso di strumenti tali da consentirci di andare al supermercato e fare scelte di acquisto piuttosto che atre.Lo strumento principale l'etichetta, che riporta le caratteristiche fondamentali del prodot

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L importanza dell etichetta

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Presentation Transcript


    1. L’importanza dell’etichetta I segni della qualità del settore alimentare

    2. Perché è importante? Essere un consumatore consapevole e responsabile, comporta l’essere in possesso di strumenti tali da consentirci di andare al supermercato e fare scelte di acquisto piuttosto che atre. Lo strumento principale è l’etichetta, che riporta le caratteristiche fondamentali del prodotto, il suo scopo è quello di tutelare e informare l'acquirente in modo corretto e il più possibile trasparente. La lettura e la comprensione dell’etichetta permettono di individuare il prodotto più vicino alle proprie esigenze e di attuare una valutazione sul rapporto qualità/prezzo.

    3. Inoltre è una garanzia per la libera circolazione delle merci, in quanto è strumento per

    4. La prima direttiva quadro di armonizzazione risale al 1978 (Direttiva 79/112/CEE), che è stata recepita in Italia dal Decreto Legislativo 1992 ed ha subito, negli anni, numerose modificazioni, fino ad arrivare alle Direttiva 2000/13/CE (recepita in Italia mediante il D. Lgs n. 181/2003). Le varie direttive comunitarie sull’etichettatura hanno certamente contribuito all’armonizzazione della disciplina in materia in vigore nei diversi Stati membri. L’etichetta è la “carta di identità del prodotto”. Nel caso di prodotti preconfezionati essa deve obbligatoriamente contenere almeno i seguenti elementi Dlgs 27/01/92 n.109:

    5. Denominazione commerciale E’ il nome con cui un prodotto è commercializzato e non deve essere confusa con il marchio aziendale o con il nome scelto dall’azienda per quel prodotto Esempi di denominazioni: • conserve di sardine e conserve di tonno; • grassi da spalmare; • latte; • uova; • vini aromatizzati e bevande aromatizzate a base di vino. • cacao e cioccolato; • confetture, gelatine e marmellate; • succhi di frutta.

    6. Esempio yogurt La denominazione commerciale “yogurt”, è riservata ad un prodotto che contiene lattobacilli vivi e questi devono essere almeno 100 milioni per grammo alla produzione e 1 milione al momento del consumo (più il tempo passa e più i lattobacilli dello yogurt diminuiscono fino a scomparire). In assenza di lattobacilli, si tratta di prodotti a base di latte fermentato e non di yogurt.

    7. Elenco Ingredienti Qualsiasi sostanza utilizzata nella fabbricazione o nella preparazione di un prodotto alimentare, ancora presente nel prodotto finito, anche se in forma modificata; devono essere indicati in ordine di peso decrescente al momento della preparazione del prodotto. In questo elenco vengono riportati anche gli additivi alimentari: sostanze che vengono aggiunte al cibo per conservarle, presentarle meglio cambiando colore, gusto ma non tutti sono così innocui e non sono propriamente degli ingredienti e non hanno alcun valore nutrizionale. Sono classificati a seconda della funzione ad esempio antiossidante, antimicrobica svolta negli alimenti e sono identificati da un numero e da una lettera. La lettera "E" indica che l'additivo in questione è riconosciuto e permesso in tutti i paesi dell'Unione Europea.

    8. Quantità Quantità netta di un preimballaggio è la quantità che esso contiene al netto della tara. Quantità nominale la quantità media che tiene in considerazione il sistema di tolleranze previsto dalle disposizioni metrologiche in materia e dei relativi controlli. Peso sgocciolato indica che l'alimento solido è immerso in un liquido, quindi deve esserne indicata la quantità "peso sgocciolato" oltre al peso netto.

    9. Termine minimo di conservazione Rappresenta la data fino alla quale il prodotto alimentare mantiene le sue proprietà specifiche in adeguate condizioni di conservazione. Il Tmc deve essere indicato con la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” se la data evidenzia il giorno (gg/mm/aa), oppure “da consumarsi preferibilmente entro fine” negli altri casi. In questo secondo caso, la menzione è seguita dalla data (entro la fine di mm/aa) oppure dall’indicazione del punto della confezione in cui essa figura (vedi bordo di chiusura, vedi sul tappo etc).

    10. LOTTO DI PRODUZIONE L’indicazione del lotto permette una rapida identificazione di prodotti eventualmente pericolosi dal punto di vista sanitario e consente di dirimere più facilmente controversie negli scambi nazionali ed internazionali. Il lotto indica un “insieme di unità di vendita di una derrata alimentare prodotte, fabbricate o confezionate in circostanze praticamente identiche”.

    11. Altro elemento interessante è il codice a barre (composto da un insieme di barre, lineette nere) attraverso il quale si risale alla provenienza nazionale ecco alcuni esempi: 80 Italia, 30 Francia, 57 Danimarca, 73 Svezia, 400 Germania, 76 Svizzera, 45/49 Giappone, 87 Olanda, 90 Norvegia. Il più comune è formato da 13 cifre e permette l’identificazione dei prodotti a peso predeterminato destinati al consumatore. Tale codice permette di identificare la nazione, la società proprietaria del marchio e il prodotto. Esso non contiene informazioni specifiche riguardanti ad esempio il prezzo,la descrizione del prodotto, ma rappresenta uno strumento attraverso il quale andare a reperirle in un database presente nei sistemi informativi aziendali.

    12. Azienda Produttrice Sui prodotti alimentari preconfezionati devono essere riportate indicazioni quali “il nome o la ragione sociale o il marchio depositato e la sede o del fabbricante o del confezionatore o di un venditore stabilito” nell’Ue nonché “la sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento”. Si tratta di informazioni indispensabili per risalire ai responsabili nell’eventualità di una frode. Il D. Lgs n. 109/1992 prevede che in etichetta debba figurare alternativamente il nome: • del produttore e della sua sede (località ed indirizzo); • del confezionatore e della sua sede (località ed indirizzo); • del venditore e della sua sede (località ed indirizzo), purché stabilito in uno degli Stati membri.Sull’etichetta deve, quindi, figurare almeno uno dei nomi dei tre soggetti indicati. Nulla vieta che compaiano tutti e tre. N.B. È previsto espressamente che il venditore sia stabilito nell’Unione europea, mentre tale obbligo non è espresso né per il produttore né per il confezionatore.

    13. L’origine e la provenienza

    14. Simboli e pittogrammi ambientali per facilitare la raccolta,il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi, nonché per dare una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali degli imballaggi.

    16. L’etichettatura di alcune categorie di prodotti Accanto ad una generale disciplina sull’etichettatura, applicabile a tutte le categorie di prodotti alimentari, vi è una specifica normativa relativa ad alcune tipologie di alimenti. Egli li ha ritenuti, infatti, meritevoli di una particolare tutela in virtù sia delle loro specifiche caratteristiche sia del valore che i consumatori attribuiscono a queste loro peculiarità. Uno degli obiettivi della normativa di settore è quello di fornire, attraverso una puntuale etichettatura, una rigorosa descrizione dell’alimento, dei suoi componenti e delle funzioni che questo può svolgere, non trascurando, eventuali precauzioni alla sua assunzione.

    19. Acqua Fantasia

    21. Cacao e Cioccolato A La denominazione di vendita indica l’esatta tipologia di cioccolato che si sta acquistando (tavoletta, pralina, ecc.): TAVOLETTA DI PURO CIOCCOLATO SUPERIORE AL LATTE B Il termine PURO può essere apposto per indicare che il prodotto non contiene grassi vegetali diversi dal burro di cacao C Il termine SUPERIORE è una delle espressioni relative a criteri di qualità (ve ne sono altre quali ad esempio: fine, finissimo, extra) che possono essere utilizzate quando il contenuto degli ingredienti principali è aumentato rispetto alla ricetta base. D L’espressione cacao …% minimo indica il tenore di sostanza secca di cacao: (cacao 35% minimo) E La lista degli ingredienti indica i componenti del prodotto elencati in ordine ponderale decrescente: Ingredienti: cioccolato superiore al latte: zucchero, pasta di cacao, latte in polvere, burro di cacao, emulsionante: lecitina di soia, aromi. F Nome e Sede del produttore o confezionatore o venditore del prodotto: Prodotto da WXY S.p.A. Sede e Stabilimento a Roma. G Modalità di conservazione più idonee al prodotto: Conservare in luogo fresco e asciutto. H Termine minimo di conservazione: DA CONSUMARSI PREFERIBILMENTE ENTRO: 30/APR/2005. I La tabella nutrizionale fornisce informazioni circa il valore energetico e i principali nutrienti del prodotto: INFORMAZIONI NUTRIZIONALI (Valori medi per 100 g): Valore energetico 2.360 Kj (567 Kcal) - Proteine 7,0 g - Carboidrati 44,2 g - Grassi 40,3 g J Quantità del prodotto al netto dell’imballaggio per prodotti superiori a 30 g: 125g e K Codice a barre fornisce indicazioni leggibili per rilevatori elettronici riferibili al produttore e all’articolo venduto presso la distribuzione.

    22. Prodotti alimentari particolari Esempio di etichettatura di prodotto destinato all’infanzia Denominazione di vendita accompagnata dall’indicazione delle caratteristiche nutrizionali particolari e dall’indicazione della destinazione: OMOGENEIZZATO A base di banana, mela, biscotti e miele. Da 6 mesi Gli elementi particolari della composizione qualitativa e quantitativa: Confezionato sottovuoto per una conservazione naturale. Prodotto con frutta e cereali. Con vitamina C, altamente digeribile. Senza residui d’aria. Per vasetto (120 g) Minerali 0.6 g Sodio 21.6 mg Vitamina C 72 mg Valori nutrizionali medi: Per vasetto (120 g) Valore energetico kJ 516 Il tenore di glucidi, protidi e lipidi per 100 g di prodotto commercializzato e per quantità proposta da consumare: Proteine (Nx6,25) 1,3 g Carboidrati (p.d.) 27,7 g Grassi 0,6 g

    23. Integratore alimentare Termine “integratore alimentare”, la categoria degli integratori alimentari e/o il nome dell’alimento e la quantità di ogni alimento (in forma numerica o di percentuale rispetto alla dose giornaliera raccomandata dal produttore): INTEGRATORE ALIMENTARE Rappresenta un valido aiuto per le funzioni fisiologiche legate alla memoria e alla concentrazione. Contiene 30 opercoli in blister da 500 mg ciascuno. Dose giornaliera consigliata per il prodotto e avvertenza sui rischi per la salute in caso di dose eccessiva: Quantitativi per dose giornaliera consigliata - 2 opercoli Modo d’uso: si consiglia l’assunzione di 2 opercoli al giorno, al mattino o nel pomeriggio, preferibilmente lontano dai pasti. Non superare le dosi consigliate. Se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici, consultare il Medico prima di assumere il prodotto. Si sconsiglia l’uso del prodotto in gravidanza e durante l’allattamento. Dichiarazione dalla quale risulta che l’integratore non si sostituisce ad una alimentazione variata: Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata. Avvertimento indicante che i prodotti devono essere tenuti fuori dalla portata dei bambini piccoli: Il prodotto deve essere tenuto fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni di età.

    24. Esempio di etichettatura di un integratore alimentare SPIRULINA 500mg Integratore alimentare di spirulina INGREDIENTI: spirulina (Species), addensanti: cellulosa microcristallina, sodio croscaramelloso, antiagglomerante: acido stearico. INFORMAZIONI NUTRIZIONALI Per 100g Per dose giornaliera (1 CPR) MODALITA’ D’USO: 2 compresse durante il pasto AVVERTENZE: Non eccedere con le dosi raccomandate per l’assunzione giornaliera. Conservare in luogo fresco SENZA CONSERVANTI, AROMI E COLORANTI ARTIFICILI Prodotto in Canada da: J. Laboratories Importato e distribuito da: Servizio consumatori tel. 011/xxxxxxx www.biovita.com I. 5756849 SC.768605403 Peso netto: 72 g 90 compresse

    25. Marchiatura di identificazione e bollo sanitario Gli operatori del settore agroalimentare possono immettere sul mercato prodotti di origine animale, fabbricati all’interno dell’Ue, solo se questi sono stati preparati e manipolati in stabilimenti aventi i requisiti richiesti dal Regolamento CE. Tale Regolamento richiede l’applicazione di un bollo sanitario o di un marchio di identificazione. Il marchio di identificazione deve avere forma ovale, essere leggibile e indelebile,e i suoi caratteri devono essere facilmente decifrabili. Deve riportare il nome del Paese in cui è situato lo stabilimento (indicato per esteso o mediante un codice a due lettere conforme alla norma ISO pertinente), il numero dello stabilimento e l’abbreviazione CE, EC, EF, EG, EK o EY, qualora sia applicato in uno stabilimento situato in uno dei Paesi membri. Il marchio di identificazione, apposto prima che il prodotto lasci lo stabilimento, è applicato direttamente o tramite etichetta sul prodotto, sull’involucro o sull’imballaggio Codice ISO del Paese in cui è situato lo stabilimento Codice di riconoscimento dello stabilimento Abbreviazione di Comunità europea

    26. Bollo sanitario carni fresche La bollatura sanitaria ed i relativi bolli sono gestiti direttamente dal veterinario ufficiale. In particolare, egli assicura che il bollo sia apposto soltanto se le carni dell’animale, sottoposto a ispezione ante mortem e post mortem, siano risultate idonee al consumo umano. Deve accertare inoltre che la bollatura sia effettuata sulla superficie esterna della carcassa in modo tale che, una volta sezionata, il bollo sanitario sia presente in ogni singola parte ottenuta. Il bollo sanitario può, tuttavia, essere rimosso dalle carni qualora esse siano trattate, tagliate o lavorate in altro stabilimento. Il bollo sanitario è di forma ovale, delle dimensioni di 6,5 cm di larghezza per 4,5 cm di altezza e riporta, come avviene per il marchio di identificazione, in caratteri perfettamente leggibili il nome del Paese in cui lo stabilimento è situato (può essere scritto per intero in lettere maiuscole o indicato con un codice a due lettere in conformità della pertinente norma ISO), il numero di riconoscimento del macello e l’abbreviazione CE, EC, EF, EG, EK o EY, se apposto in un macello all’interno dell’Ue

    27. Carni bovine

    28. Prodotti Ortofrutticoli Indicazioni per i prodotti ortofrutticoli preconfezionati Ragione sociale dell’operatore Ragione sociale del confezionatore (se diverso dall’operatore): Azienda XXX (ragione sociale, indirizzo ed eventuale marchio d’impresa) Natura del prodotto: Arance Nome della varietà: Tarocco Origine del prodotto (Paese d’origine ed eventualmente zona di produzione): Italia/Sicilia*/Catania* (*facoltativo) Categoria (qualità): Categoria Extra Calibro (dimensione): 10 cm Peso netto: 1Kg Lotto di produzione: L1010101 Prezzo: 1,15 € al Kg Additivi (se eventualmente presenti): Trattato in superficie con E320 Caratteristiche (facoltativo): Coltivato col sistema di lotta integrata Marchio ufficiale Ue (facoltativo)

    29. Indicazioni per i prodotti ortofrutticoli sfusi Varietà: MELE GOLDEN Provenienza: ITALIA Categoria: I Calibro: AA Prezzo al kg: €/kg 1,99

    30. Esempio di etichettatura di prodotto ottenuto da metodo di produzione biologico Denominazione di vendita seguita dall’indicazione “da agricoltura biologica”. Indica che almeno il 95% degli ingredienti che compongono l’alimento è ottenuto con metodo di produzione “bio”: 4 UOVA FRESCHE da agricoltura biologica Agricoltura Biologica - Regime di controllo CE Prodotto controllato e certificato da CertAgriBio s.r.l. Organismo di controllo Aut. D. M. Mi.P.A.F. del 02/02/02 n. 101010 in applicazione al Reg. CE n. 2092/91 Sigla nazione (ITALIA): IT Sigla dell’organismo di controllo (codice ministeriale di 3 lettere): AAA Codice produttore: 000000 Codice di autorizzazione alla stampa di etichette rilasciato dall’organismo di controllo per i quantitativi accertati di produzione; è composto dalla sigla F (prodotto fresco) o T (prodotto trasformato) e dal numero di autorizzazione: T(F) 000000 Logo comunitario (facoltativo):

    31. PRODOTTI OGM Esempio di etichettatura di alimenti geneticamente modificati Marchio depositato: BUDIN Denominazione di vendita: Budinello Budino al cacao Dicitura obbligatoria, ai sensi del Regolamento (CE) n. 1830/04: Questo prodotto contiene organismi geneticamente modificati Quantità: 125g e Lotto di produzione: 18147 A Sede e stabilimento: Budin s.r.l. Via Cini, 0 bis 20100 Milano Termine minimo di conservazione: Da consumarsi preferibilmente entro la fine di novembre 2008 Elenco degli ingredienti. Dicitura obbligatoria, ai sensi del Regolamento (CE) n. 1829/04: Ingredienti: zucchero, amido (prodotto da mais geneticamente modificato), cacao 10%, sale, aromi.

    32. Allergie alimentari Etichette anti-allergia Secondo la Direttiva europea 2003/89/CE recepita dal Decreto Legislativo 8 febbraio 2006,n.114, i produttori sono obbligati ad indicare in etichetta gli ingredienti e le sostanze responsabili di allergie ed intolleranze alimentari. Il legislatore comunitario consente di non indicare i singoli ingredienti dei prodotti composti quando essi costituivano meno del 2% del prodotto finale (prima era 25%). Con riferimento agli allergeni, è stato redatto un elenco di sostanze utilizzate nei prodotti alimentari ed aventi un potenziale allergico accertato scientificamente. Tale elenco è soggetto a periodici aggiornamenti e revisioni. Ogni sostanza appartenente all’elenco dei potenziali allergeni o derivata da questi, qualora sia utilizzata nella preparazione di alimenti e sia presente nel prodotto finito (anche se in forma alterata), deve essere indicata sull’etichetta con il nome della sostanza (ad esempio, nocciole). Se la denominazione di vendita del prodotto o dell’ingrediente contiene il nome della sostanza allergenica, questa non necessita di essere ripetuta (ad esempio, farina di grano tenero, proteine del latte etc.).

    34. GRAZIE A TUTTI …arrivederci alla prossima settimana

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