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Charles Dickens

Charles Dickens. CANTO DI NATALE. Edizioni. La porta di un vecchio casolare lombardo si aprì cigolando alla parola d’ordine, appena sussurrata: “filatelia&francobolli”. Il padrone di casa fece entrare un figuro intabarrato in un mantello a ruota con una pesante valigetta.

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Presentation Transcript


  1. Charles Dickens CANTO DI NATALE Edizioni

  2. La porta di un vecchio casolare lombardo si aprì cigolando alla parola d’ordine, appena sussurrata: “filatelia&francobolli”. Il padrone di casa fece entrare un figuro intabarrato in un mantello a ruota con una pesante valigetta. Di fronte al camino, dove un vecchio ciocco di quercia scoppiettava allegramente, Fabiov si liberò del ruvido indumento invernale e si accomodò su una vecchia poltrona. “Quando arrivano gli altri?” “Mi hanno promesso presto” rispose il padrone di casa. “Beh, intanto ti mostro i locals della Manciuria” “Wow, ci vuole una grappa per apprezzarli” Cosa avvenisse fra i due non è dato saperlo, fitti conversari, indicazioni imperiose sulle pagine di uno strano libro con listelli. Quel che è certo è che i bicchierini di grappa furono più volte rabboccati.

  3. 2 Il vento ululava fra i pioppi così come i lupi nelle vicine colline. Toc,toc.Un flebile: “filatelia&francobolli” si udì al di la dell’uscio.La porta del casolare, vieppiù cigolando, si aprì ed un altro individuo entrò scrollandosi dalla palandrana le gocce della fitta pioggia gelata che bagnava le colline oltrepadane.“Ciao Paoloang, come va” “Tempo da lupi, ma sono arrivato” Nella metropoli milanese all’antiterrorismo si lavorava alacremente. “Riunione di individui sospetti in un casolare dell’oltrepò, ulteriori notizie a breve” Il maresciallo di turno lesse l’informativa ed avviò la solita trafila burocratica: commissariato, carabinieri di zona, “velina” a Roma. “Ma non hanno de mejo da fa sti terroristi, cor tempo che fa, se potessi me ne starei a casa!”

  4. 3 “filatelia&francobolli” L’uscio si aprì di nuovo ed un uomo con un liso impermeabile entrò rapido nel casolare. Il nuovo venuto reggeva due borse di plastica che posò delicatamente sul tavolo, forse i timer per l’attentato imminente. “Arrivare da Lodi è stato difficile, ma ce l’ho fatta” Alex si lasciò cadere pesantemente su una sedia. Con un gesto imperioso chiese grappa. “Ho portato gli ultimi raccoglitori delle etichette meccaniche, stasera ci divertiamo” Il paiolo della polenta borbottava rassicurante sul camino, mestata con maestria dal padrone di casa mentre occhieggiava i suoi 34 album di Stamps on Stamps che facevano bella mostra su una mensola.

  5. 4 “Poi li sconvolgo con la mia collezione” pensava fra sè e sè. “Ma perché proprio stasera bisogna andare in cant a la Madona?” (1) Erano le riflessioni dell’appuntato oltrepadano che su una Panda 4x4 stava faticosamente salendo un tratturo, pensando tristemente a Milan-Andelecht in onda su SKY-SPORT. Fa luogo ricordare che tale abbonamento calcistico digitale, considerato lo stipendio medio degli appuntati, era stato acquistato con notevoli sacrifici economici. “Ragazzi, prima gli album e poi la cena o viceversa?” “Prima la polenta ed i funghi” fu la risposta ad un sol uomo. ______________ (1) “in cant a la Madona”: posto abbandonato da Dio e dagli uomini.

  6. 5 Il tavolaccio venne subito sgomberato ed una vecchia tovaglia a quadri bianchi e rossi venne rapidamente apparecchiata con capienti ciotole pronte a ricevere la miscela bollente di mais, ricoperta da una cascata di funghi trifolati. Una bottiglia di sangue di Giuda non poteva mancare e.….non mancò. “Non possiamo non farlo sapere a Giovanni” “Si, ma qui niente cellulari” “Niente paura” il padrone di casa intervenne rassicurante” in soffitta ho i suoi piccioni addestrati. Un bossolo sulla zampa ed in un paio di giorni il messaggio arriva in Calabria” “E come lo affranchiamo” intervenne Alex “con un annullo meccanico?” “Ma dai, un bello Stamps on Stamps dei piccioni della Nuova Zelanda ed il gioco è fatto” “Scusate” era Fabiov “cerchiamo di essere corretti. E’ posta locale e come tale dobbiamo affrancarla.”

  7. 6 “Dopo cena tu Paoloang, che sei il più montanaro, prendi l’accetta ed esci a prendere della corteccia di faggio che useremo per incidere un annullo primo giorno di posta locale oltrepò”. Uno stridio di freni ed un cigolar di cardini divelti lasciarono i nostri eroi con le forchette a mezz’aria. “Antonello, cosa ci fai qui?” “Veloci ragazzi, tutti gli album nel baule. Ho avuto notizie da Roma che tutte le collezioni di francobolli sono proibite tranne la Repubblica Italiana nuova che comprenda Gronchi rosa e foglietto originale per diciottenni.” Dopo aver ingurgitato la penultima e l’ultima forchettata si precipitarono tutti ai loro album che ammassarono nel capiente baule della SUV Coguaro 118XL lusso di Antonello. Il seguito fu una allucinante fuga nelle colline fra sterrati e guadi di torrenti in piena.

  8. 7 “Ce sta quarcuno?” L’appuntato, privato della partita di Champions, entrò nel casolare, rendendosi conto di essere arrivato troppo tardi. “Vabbè facciamo o soppprallluoggo” [NDA] L’ultima parola è stata rifiutata dal correttore ortografico di Word. Il SUV correva veloce. “lo sapete che Pino è stato arrestato?” Un “nooooo” di sdegno rimbombò nell’ampio abitacolo del veicolo. Le corde vocali dei fuggiaschi, ben lubrificate da quantità industriali di sangue di Giuda, fornivano infatti il meglio delle loro prestazioni. “Si” riprese Antonello al calmarsi dell’onda d’urto sonora “è stato tristissimo”. IL RACCONTO DEL MESE Il famoso filatelista Pino venne raggiunto dalle squadracce filateliche in divisa rosa con stemma aereo. Rovistarono tutta la magione del patriota rinvenendo incredibili quantità di francobolli della Repubblica ma…….nessun Gronchi Rosa.

  9. 8 “Lei conosce la legge, vero?” disse secco il capo dei militari “Non possiede Gronchi Rosa e foglietti per diciottenni, dobbiamo arrestarla” Pino Pellico non rispose e porse stoico i polsi alle manette. Venne tradotto alle carceri di Torino, ma durante il tragitto la jeep dei militari si arrestò davanti alla sede di un famoso commerciante filatelico. Il capoccia, forse commosso, apostrofò l’eroe “se vuole qui di Gronchi rosa ne può trovare a decine di migliaia” “Tirem innanz” rispose Pino Pellico Nel carcere di massima sicurezza in cui venne tradotto si dice che gli interrogatori furono durissimi sino a giungere alla tortura. I suoi aguzzini infatti accendevano puzzolenti sigari toscani con cavallini e ginnici con annulli originali. Ma Pino non si piegò e non fece alcun nome. Il resto del viaggio trascorse in un silenzio surreale, i fumi del vino erano svaniti e rimaneva solamente una profonda tristezza.

  10. 9 Finalmente i fuggiaschi giunsero al traguardo: Rimini. “Ma che ci faccio io a Messina” recitava una vecchia canzone. Lo stesso pensavano di Rimini i nostri eroi che guardavano interrogativamente Antonello. “Avete presente l’Isola delle Rose?”. Fabiov ebbe un sussulto, aveva capito tutto. A bordo di un veloce motoscafo Riva, all’uopo pronto nel porticciolo, i preziosi album vennero trasportati verso le acque extra-territoriali dell’Adriatico sino sul punto dove circa 40 anni prima sorgeva l’Isola delle Rose. Alcuni tronconi dei tubi di ancoraggio erano ancora presenti e grazie alla maestria degli ingegneri di F&F ospitavano già il rifugio dei nostri tematici in fuga: un cottage in legno completo di cucina economica a gas. _________________ [NDA] Per tutti coloro che non conoscono vita, morte e miracoli dell’Isola delle Rose: leggetevi una buona volta i topics di “Le storie dietro i francobolli”……..sarebbe ora!

  11. 10 Si favoleggia che i Nostri siano ancora al largo di Rimini, discutendo animatamente di francobolli, con termini e riferimenti che il vostro narratore non è in grado in alcun modo di spiegarvi. Mesi dopo, nel luccicore dell'alba di un caldo giorno di giugno un pensionato, assiduo frequentatore dei “Bagni Rosy”, ha ritrovato sulla battigia una bottiglia di grappa oltrepadana con un messaggio indirizzato a tal Piccione che implorava notizie su un non ben precisato F&F. L’antiterrorismo ha sequestrato: bottiglia, messaggio e strana affrancatura irregolare da 30 MILLS “L.T. insulo de la Rozoj ”.

  12. 11 Alcuni mesi dopo…

  13. 12 Appendendo all’amo ginnici sovrastampati “AMG FTT” Fabiov si era accorto che i pesci abboccavano (solamente i pesci?…….mah). Sacrificò perciò la sua serie tarocca per fornire le proteine necessarie alla sopravvivenza dei nosti eroi, sempre confinati sull’Isola delle Rose da una legge severa ma giusta (come ben diceva Giuseppe Stalin). Sulla cucina economica borbottava in una pentola il risultato della pesca, trasformato ad arte in zuppa di pesce, mentre sul vecchio grammofono gracchiava “un bel di vedremo levarsi un fil di fumo”. Ed il fumo si levò, era il motoscafo Riva di Giovanni che accostava violentemente. “Siete salvi, l’Avv. Andrea ha trovato l’inghippo” Un ohhhh di giubilo ed attesa uscì dalle bocche dei nostri eroi. “Ho recuperato un po’ di Gronchi Rosa tarocchi su e-bay e poi allo sportello postale due fogli interi di diciottenni preobliterati”.

  14. 13 “Quando le squadracce filateliche busseranno alla vostra porta mostrate tranquillamente la vostra collezione Repubblica completa. Sono talmente scarsi che non si accorgeranno della frode”. I tappi saltavano garruli dal collo delle bottiglie conservate con parsimonia e la bicchierata fu epocale. “Attenzione però a nascondere bene la vostra vera collezione” soggiunse il Boss “la guardia di finanza filatelica rovisterà in ogni dove”. Sul molo di Cesenatico a notte fonda una Mercedes 4000 bis super XXL attendeva i nostri eroi con alla guida il solito Antonello. Lo so che mesi addietro l’automobile era diversa ma cosa volete farci, Antonello cambia automobili come cravatte. Caricati i quattro filatelisti in fuga il potente mezzo sfrecciò ad incredibile velocità sulle autostrade del nord Italia, talchè gli innumerevoli autovelox all’uopo predisposti non riuscirono a far scattare gli otturatori in tempo per fotografarne la targa.

  15. 14 Per gentile concessione del titolare riproduco la targa incriminata, fidando che nessuno dei lettori la fornisca al comando della Polizia Stradale. Consegnati alle rispettive famiglie con commoventi scene che trascuro, onde impedirvi di rovinare il presente prezioso volume numerato con le vostre lacrime, la storia volge al termine. Purtroppo la perfida legge 276/2006 “Proibizione assoluta di collezioni filateliche diverse dalla Repubblica Italiana nuova con obbligo di presenza di Gronchi Rosa e Foglietto per diciottenni” è ancora in vigore. Quatti quatti ci intrufoliamo nelle case dei nostri eroi per comprendere come abbiano potuto sopravvivere alla mancanza dei loro amati francobolli.

  16. 15 In una valle bergamasca vediamo Paoloang dedicarsi allo strano hobby degli scavi in cantina. Sembra voglia ricavare un caveau di sicurezza del cui futuro uso non siamo a conoscenza. Nella bassa lodigiana anche Alex si dedica al bricolage costruendo strani tramezzi in solaio con un isolamento degno di miglior causa. Nel centro di Milano il nostro amico Fabiov pare abbia rinunciato alla sua collezione di locals, infatti dalla camera da letto è sparita l’enorme mensola contenente centinaia di classificatori Picchio, sostituita da una splendida collezione di tele del maestro Teomondo Scrofalo. Non si comprende perché stia trasportando nei cassonetti dell’immondizia un certo numero di secchi con materiale edile di risulta ed anche perché non permetta a nessuno di sollevare i dipinti del Maestro.

  17. 16 Dalla casa di un collezionista pavese a caso sono scomparsi gli innumerevoli album di Stamps On Stamps e non ci si capacita come abbia fatto a sopravvivere. Ci è stato riferito che nel suo laboratorio nell’Università pavese è giunto un nuovo spettrometro di massa di notevoli dimensioni ad affiancare quello già esistente. E’ comunque strano che il nuovo apparecchio sia stato acquistato ad un prezzo irrisorio e non sia collegato ad alcuna fonte di energia. Non si comprende infine perché la luce del laboratorio rimanga accesa tutte le notti per permettere al nostro tossicologo di lavorare all’interno dell’apparecchio di cui sopra. Non possiamo trascurare la fulminea carriera dell’appuntato che mesi fa arrancava con una vecchia panda su un tratturo oltrepadano in caccia di partigiani filatelici.

  18. 17 Per ragioni sconosciute il Nostro ricopre attualmente il modesto ruolo di Generale di Corpo d’Armata e nel suo splendido ufficio sul Celio si dedica ad una sfrenata collezione di francobolli rigorosamente legali, con un occhio di riguardo ai foglietti per diciottenni, di cui si sussurra sia stato incaricato del bozzetto per l’anno 2009 e successivi. Ci giunge una notizia sconvolgente: Le Camere in seduta comune, con larga maggioranza trasversale, hanno approvato un sub-emendamento ad un mini-emendamento di un maxi-emendamento che al capoverso 786 così recita: La Legge 276/2006 “Proibizione assoluta di collezioni filateliche diverse dalla Repubblica Italiana nuova con obbligo di presenza di Gronchi Rosa e Foglietto per diciottenni” è così modificata:

  19. 18 Sub a) le pene pecuniare sono elevate a € 18’765,43 mentre la pena detentiva è portata a 4 anni senza condizionale e senza applicabilità dell’indulto. Sub b) La legge di cui in esergo non è applicabile nei seguenti casi: Sub b a) Ai residenti nelle valli bergamasche il cui nome proprio inizi con PA e termini con OLO. Sub b b) Ai residenti nella provincia di Lodi il cui nome di battesimo termini con la lettera “X”. Sud b c) Ai residenti nel comune di Milano a distanza inferiore di 500 metri da edifici lesionati da esplosioni negli ultimi 18 anni. Sud b d) Ai Professori Ordinari di Tossicologia delle Facoltà di Medicina delle Università lombarde con esclusione di quelle di Milano, Brescia e Varese. I Servizi segreti Civili e Militari hanno rilevato come tutti i votanti a favore del sub-emendamento portassero una spilla con la strana sigla F&F.

  20. 19 L’ipotesi più accreditata è quella che riconduce la strana spilla all’appartenenza ad una potentissima Società Segreta con probabili agganci con i Templari, l’Opus Dei ed Al Qaeda. Altri suppongono invece che l’ordine di votare il sub-emendamento sia venuto da molto, molto, molto in alto. Il Presidente della Repubblica motu proprio ha concesso la grazia al patriota Pino Pellico che, accolto all’uscita del carcere da migliaia di filatelisti esultanti, ha potuto raggiungere per Natale i suoi cari e riabbracciare la sua amata collezione. That’s all folks

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