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Delocalizzazione Superba Un’ opportunità da cogliere

Delocalizzazione Superba Un’ opportunità da cogliere. ORGOGLIOSI DEL NOSTRO LAVORO DA 100 ANNI Siamo magazzinieri con alta professionalità – teniamo in deposito prodotti liquidi per conto dei nostri clienti – non facciamo alcuna lavorazione

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Delocalizzazione Superba Un’ opportunità da cogliere

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Presentation Transcript


  1. DelocalizzazioneSuperba Un’opportunità da cogliere

  2. ORGOGLIOSI DEL NOSTRO LAVORO DA 100 ANNI Siamo magazzinieri con alta professionalità – teniamo in deposito prodotti liquidi per conto dei nostri clienti – non facciamo alcuna lavorazione I prodotti che custodiamo sono gli stessi che in quantità minore troviamo in ogni casa metanolo  colle per i pannelli truciolari di cui sono composti i mobili acetato di etile  medicinali e vernici glicole bottiglie ad uso alimentare e liquidi antigelo vinile acetato monomero  gomme da masticare. Massima sicurezza: grazie a tanta formazione e a tanti investimenti il rischio di incidente della nostra attività è simile a quello del settore bancario. Lavorare da noi è statisticamente meno rischioso che stare a casa. Chi siamo e cosa facciamo

  3. TROPPE PROMESSE MANCATE Abbiamo comprato Superba nel 1989 su invito di Comune, Regione, Autorità Portuale (CAP) per portare le nostre competenze, delocalizzare il deposito di Multedo e realizzare un moderno terminal che facesse di Genova una porta d’accesso per l’Europa: un comitato e 2000 firme bloccarono un ottimo progetto. In tutti i grandi porti le merci liquide sono importanti, portano ricchezza, pagano tasse portuali più alte, richiedono più investimenti e sono più stabili di altri traffici. Non fanno polvere, non sono rumorose, sono molto più controllate delle altre merci. Abbiamo tentato di delocalizzare Superba per 30 anni: per 30 anni le autorità hanno fatto studi costosi, annunciato soluzioni attuabili «solo dopo le elezioni», proposto idee non abbastanza meditate, tipo depositi in mezzo al mare o dietro le montagne. Negli ultimi anni Comune e AdSP si sono riattivate sull’area portuale di Sampierdarena perché vi sono aree libere ed è la parte di porto destinata alle attività commerciali e logistiche Perché siamo a Genova

  4. DELOCALIZZARE O CHIUDERE Siamo troppo vicini alle case e anche se non è colpa nostra e nessuno ci può mandare via capiamo le preoccupazioni della gente. Oggi il piano regolatore proibisce le manutenzioni straordinarie e i depositi di Multedo stanno invecchiando. Il divieto di nuovi investimenti riduce anche la capacità di rispondere alle richieste dei clienti e del mercato. Perché non possiamo stare a Multedo

  5. NEL PORTO COMMERCIALE DI GENOVA - LONTANO DALLE CASE Un deposito moderno ed efficiente deve avere accesso via mare, via strada e via ferrovia. La vicinanza alla banchina garantisce la migliore operatività e maggiore sicurezza. Superba è sempre stata disponibile a investire per delocalizzare in porto i depositi, cercando a proprie spese soluzioni immediatamente realizzabili e valide per il territorio, la portualità e la cittadinanza. Dove vogliamo andare

  6. UN’AREA LIBERA E IDONEA Nel 2014 uno studio dell’Autorità Portuale aveva individuato l’area nel porto che Enel ha iniziato a liberare nel 2017 e la cui concessione scadrà definitivamente nel 2020. Perché il carbonile ENEL • Il progetto di trasferimento dei depositi nell’area «ENEL», condiviso e approfondito con Comune, Autorità Portuale e Autorità tecniche, è ora attuabile grazie al lavoro di preparazione di questi anni. • L’area Enel è oggi l’unica in porto lontana dalle case e libera a breve.

  7. CHI COMANDA IN PORTO? La paura è una fonte di mobilitazione più potente della ragione Le aree ENEL chesiliberano (e qualunque area alternativa) mobilitanointeressieconomicimoltoforti e influenti Ci sonoleggi e procedure cheregolanoconcessioni e sicurezza: servono a tutelaretutti e a evitarecheil più forte sopraffaccia il più debole. I media e il senso civico di ogni cittadino hanno un ruolo fondamentale nel tutelare questo principio. Siamo aperti a ogni proposta realistica delle Autorità, ma vogliamo che le regole, che sono lì per quello, prevalgano sugli interessi. Leggi son – ma chi pon mano ad esse?

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