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La Critica della Ragion Pura di Immanuel Kant 1. Introduzione

La Critica della Ragion Pura di Immanuel Kant 1. Introduzione. IV Liceo scientifico Prof. Gianni Serino. Le domande della filosofia secondo Kant (1724-1804). Le domande della filosofia secondo Kant (1724-1804). Cosa posso conoscere?.

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La Critica della Ragion Pura di Immanuel Kant 1. Introduzione

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Presentation Transcript


  1. La Critica della Ragion Puradi Immanuel Kant1. Introduzione IV Liceo scientifico Prof. Gianni Serino

  2. Le domande della filosofia secondo Kant (1724-1804)

  3. Le domande della filosofia secondo Kant (1724-1804) • Cosa posso conoscere?

  4. Le domande della filosofia secondo Kant (1724-1804) • Cosa posso conoscere? • Cosa devo fare?

  5. Le domande della filosofia secondo Kant (1724-1804) • Cosa posso conoscere? • Cosa devo fare? • Cosa mi è lecito sperare?

  6. Le domande della filosofia secondo Kant (1724-1804) • Cosa posso conoscere? • Cosa devo fare? • Cosa mi è lecito sperare? • Cosa è l’uomo?

  7. Le domande della filosofia secondo Kant (1724-1804) • Cosa posso conoscere? • Cosa devo fare? • Cosa mi è lecito sperare? • Cosa è l’uomo?

  8. 1781: prima edizione della Critica della Ragion Pura

  9. 1781: prima edizione della Critica della Ragion Pura

  10. scritti “precritici” 1781: prima edizione della Critica della Ragion Pura scritti “critici”

  11. scritti “precritici” 1770: dissertazione De mundi sensibilisatqueintelligibilis causa etprincipiis 1781: prima edizione della Critica della Ragion Pura scritti “critici”

  12. scritti “precritici” 1770: dissertazione De mundi sensibilisatqueintelligibilis causa etprincipiis 1781: prima edizione della Critica della Ragion Pura 1783: Prolegomeni ad ogni metafisica futura che potrà presentarsi come scienza scritti “critici”

  13. scritti “precritici” 1770: dissertazione De mundi sensibilisatqueintelligibilis causa etprincipiis 1781: prima edizione della Critica della Ragion Pura 1783: Prolegomeni ad ogni metafisica futura che potrà presentarsi come scienza scritti “critici” 1787: seconda edizione della Critica della ragion pura

  14. Critica della Ragion Pura

  15. Critica della Ragion Pura

  16. Critica della Ragion Pura

  17. TRIBUNALE DELLA RAGIONE

  18. TRIBUNALE DELLA RAGIONE RELIGIONI ORDINAMENTO DEGLI STATI LEGGI MORALE ECONOMIA

  19. TRIBUNALE DELLA RAGIONE “[…] un invito alla ragione di assumersi nuovamente il più grave dei suoi uffici, cioè la conoscenza di sé, e di erigere un tribunale, che la garantisca nelle sue pretese legittime, ma condanni quelle che non hanno fondamento, non arbitrariamente, ma secondo le sue eterne ed immutabili leggi; e questo tribunale non può essere se non la c r i t i c a d e l l a r a g i o n p u r a stessa” [Critica della Ragion Pura, prefazione del 1781] RAGIONE

  20. “ In essa [scil. lametafisica]si deve innumerevoli volte rifar la via, poiché si trova che quella già seguita non conduce alla meta; e, quanto all’accordo dei suoi cultori nelle loro affermazioni, essa è così lontana dall’averlo raggiunto che è piuttosto un campo di lotta: il quale par proprio un campo destinato ad esercitar le forze antagonistiche, in cui nemmeno un campione ha mai potuto impadronirsi della più piccola parte di terreno e fondar sulla sua vittoria un durevole possesso. Non v’è dunque alcun dubbio, che il suo procedimento finora sia stato un semplice andar a tentoni e, quel che è peggio, tra semplici concetti.” [Critica della ragion pura, prefazione del 1787]. ?

  21. Il problema del metodo nella filosofia tra ‘600 e ‘700 *La Rivoluzione scientifica in atto dà la sensazione di un sapere nuovo che si sostituisce a quello del passato *Critica radicale della tradizione. Cadiamo in errore perché le nostre facoltà conoscitive (SENSI/RAGIONE) ci ingannano → SCETTICISMO *Problema dell'errore: Cadiamo in errore finché non usiamo correttamente le nostre facoltà conoscitive → PROBLEMA DEL METODO * Il problema del metodo è il problema dell’uso corretto delle nostre facoltà conoscitive * Il problema del metodo è strettamente connesso al problema delle origini della nostra conoscenza

  22. Il problema del metodo nella filosofia tra ‘600 e ‘700 due tipi di approccio: RAZIONALISMO EMPIRISMO “necessarie dimostrazioni” “sensate esperienze” MODELLO: la matematica MODELLO: le scienze sperimentali Metodo deduttivo a partire da verità semplici, autoevidenti, conoscibili attraverso la ragione. Come mai non si arriva a conclusioni univoche come quelle della matematica? Metodo induttivo a partire dai dati dell’esperienza La mente lavora analizzando e confrontando idee innate Non esistono idee innate Cartesio (1596-1650) Spinoza (1632-1677) Berkeley (1685-1753) Hume (1711-1776) Leibniz (1646-1716) Locke (1632-1704)

  23. Il problema del metodo nella filosofia tra ‘600 e ‘700 due tipi di approccio: RAZIONALISMO EMPIRISMO “necessarie dimostrazioni” La sola esperienza non è in grado di fondare nozioni utilizzate dal senso comune e dalla scienza come quelle di sostanza e di causa “sensate esperienze” MODELLO: la matematica MODELLO: le scienze sperimentali Metodo deduttivo a partire da verità semplici, autoevidenti, conoscibili attraverso la ragione. Metodo induttivo a partire dai dati dell’esperienza Perché le idee innate dovrebbero corrispondere alla realtà esterna? La mente lavora analizzando e confrontando idee innate Non esistono idee innate “i concetti senza intuizioni sono vuoti” DOGMATISMO Cartesio (1596-1650) Spinoza (1632-1677) Berkeley (1685-1753) Hume (1711-1776) Leibniz (1646-1716) Locke (1632-1704)

  24. L’esperimento mentale di Reichenbach

  25. L’esperimento mentale di Reichenbach

  26. L’esperimento mentale di Reichenbach

  27. L’esperimento mentale di Reichenbach

  28. L’esperimento mentale di Reichenbach

  29. L’esperimento mentale di Reichenbach

  30. L’esperimento mentale di Reichenbach

  31. L’esperimento mentale di Reichenbach

  32. L’esperimento mentale di Reichenbach

  33. L’esperimento mentale di Reichenbach Se l’empirista vuole essere coerente dovrà considerare la sostanza null’altro che un fascio di percezioni Della realtà esterna ricevo solo percezioni e non posso mai dire se dietro queste percezioni ci siano realmente le cose (sostanze)

  34. Il problema del metodo nella filosofia tra ‘600 e ‘700 due tipi di approccio: RAZIONALISMO EMPIRISMO “necessarie dimostrazioni” La sola esperienza non è in grado di fondare nozioni utilizzate dal senso comune e dalla scienza come quelle di sostanza e di causa “sensate esperienze” MODELLO: la matematica MODELLO: le scienze sperimentali Metodo deduttivo a partire da verità semplici, autoevidenti, conoscibili attraverso la ragione. Metodo induttivo a partire dai dati dell’esperienza La mente lavora analizzando e confrontando idee innate Non esistono idee innate “i concetti senza intuizioni sono vuoti” DOGMATISMO Cartesio (1596-1650) Spinoza (1632-1677) Berkeley (1685-1753) Hume (1711-1776) Leibniz (1646-1716) Locke (1632-1704)

  35. L’esperienza si limita a mostrarmi eventi in successione temporale, ma per quante regolarità io possa osservare, non mi autorizza ad asserire l’esistenza di relazioni causali

  36. Il problema del metodo nella filosofia tra ‘600 e ‘700 due tipi di approccio: RAZIONALISMO EMPIRISMO “necessarie dimostrazioni” La sola esperienza non è in grado di fondare nozioni utilizzate dal senso comune e dalla scienza come quelle di sostanza e di causa “sensate esperienze” MODELLO: la matematica MODELLO: le scienze sperimentali Metodo deduttivo a partire da verità semplici, autoevidenti, conoscibili attraverso la ragione. Metodo induttivo a partire dai dati dell’esperienza La mente lavora analizzando e confrontando idee innate Non esistono idee innate “i concetti senza intuizioni sono vuoti” DOGMATISMO “le intuizioni senza concetti sono cieche” SCETTICISMO Cartesio (1596-1650) Spinoza (1632-1677) Leibniz (1646-1716) Locke (1632-1704) Berkeley (1685-1753) Hume (1711-1776)

  37. Le domande di Kant in merito a “Che cosa posso conoscere?” • -Le scienze procedono in maniera lineare, approdando sempre a • nuove conoscenze • La metafisica sembra procedere “a tentoni”, continua a porsi sempre gli stessi problemi, senza approdare a conclusioni definitive • → È possibile una metafisica fondata scientificamente? • -Le scienze empiriche fanno uso di nozioni (come le quelle di sostanza e di causa) che non derivano dall’esperienza. • →Chi ci autorizza ad applicare all’esperienza queste nozioni? • → Se anche si rivela lecito applicare le nozioni di sostanza e di causa all’ambito dell’esperienza, questo ci autorizza ad applicarle oltre l’ambito dell’esperienza (parlando, ad esempio, di Dio come causa prima o dell’anima come sostanza pensante?) • → Se non è possibile spingersi oltre l’ambito dell’esperienza, che senso ha la naturale tendenza degli uomini a farlo? • → Se non è possibile spingersi oltre l’ambito dell’esperienza, come mai alcune argomentazioni sembrano dimostrare in maniera convincente l’esistenza di Dio o l’immortalità dell’anima? Indipendente dall’esperienza →NECESSITÀ DI UNA CRITICA DELLA RAGION PURA

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