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ESAME DI STATO a.s. 2018/19. Normativa di riferimento
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ESAME DI STATO a.s. 2018/19 Normativa di riferimento DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107. (17G00070) (GU Serie Generale n.112 del 16-05-2017 - Suppl. Ordinario n. 23) DECRETO MINISTERIALE N.769 DEL 26/11/2018Esami di Stato del secondo ciclo di istruzione a.s. 2018/2019Quadri di riferimento per la redazione e lo svolgimento delle prove scritte" e "Griglie di valutazione per l'attribuzione dei punteggi" per gli Esami di Stato del secondo ciclo di istruzioneEsami di Stato del secondo ciclo di istruzione a.s. 2018/2019 NOTA MIUR N. 3050 DEL 4 OTTOBRE 2018 NOTA MIUR N. 17676 DEL 12 OTTOBRE 2018 DM 37 del 18/01/2019 NEWS ESAMI DI STATO SECONDO CICLO (link al sito del MIUR)
DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62 • Il consiglio di classe elabora, entro il quindici maggio di ciascun anno, un documento che esplicita i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, nonché i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti. La commissione tiene conto di detto documento nell'espletamento dei lavori. (U.d’A. interdisciplinari – Nuclei tematici)
DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62 • Valutazione: L'esame di Stato conclusivo dei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado verifica i livelli di apprendimento conseguiti da ciascun candidato in relazione alle conoscenze, abilità e competenze proprie di ogni indirizzo di studi, con riferimento alle Indicazioni nazionali per i licei – CREDITI
DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62 Cittadinanza e Costituzione: Il colloquio accerta altresì le conoscenze e competenze maturate dal candidato nell'ambito delle attività relative a «Cittadinanza e Costituzione», fermo quanto previsto all'articolo 1 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 e recepiti nel documento del consiglio di classe di cui al comma 1.
Art. 1. D.L.137/2008 Cittadinanza e Costituzione 1. A decorrere dall'inizio dell'anno scolastico 2008/2009, oltre ad una sperimentazione nazionale, ai sensi dell'articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, sono attivate azioni di sensibilizzazione e di formazione del personale finalizzate all'acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione», nell'ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e del monte ore complessivo previsto per le stesse. Iniziative analoghe sono avviate nella scuola dell'infanzia. 2. All'attuazione del presente articolo si provvede entro i limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
Faq. Ministero Che cosa potrà essere chiesto per Cittadinanza e Costituzione?L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione è basato sullo svolgimento di attività (percorsi, progetti, etc.) finalizzate a sviluppare le competenze di cittadinanza in diversi ambiti, come, a puro titolo di esempio, educazione alla legalità, alla cittadinanza attiva, etc. Tutti i Consigli di Classe, nell’ambito del documento del 15 maggio che raccoglie quanto svolto dalla classe, evidenzieranno e descriveranno tali percorsi, che saranno poi oggetto di una sezione specifica del colloquio.
DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62 • Scuola-lavoro: l'esame di Stato tiene conto anche della partecipazione alle attività di alternanza scuola-lavoro, dello sviluppo delle competenze digitali e del percorso dello studente di cui all'articolo 1, comma 28, della legge 13 luglio 2015 n. 107.
Faq. Ministero In che modo l’Alternanza Scuola-Lavoro rientra nell’orale?Il candidato all’orale potrà illustrare l’esperienza svolta nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento tramite una relazione e/o un elaborato multimediale.
DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62 Nell'ambito del colloquio, il candidato interno espone, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, le esperienze svolte nell'ambito dei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento, previsti dal decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, e così rinominati dall'articolo 1, comma 784, della legge 30 dicembre 2018, n. 145. Nella relazione e/o nell'elaborato, il candidato, oltre a illustrare natura e caratteristiche delle attività svolte e a correlarle alle competenze specifiche e trasversali acquisite, sviluppa una riflessione in un' ottica orientativa sulla significatività e sulla ricaduta di tali attività sulle opportunità di studio e/o di lavoro post-diploma.
Esame di Stato per le studentesse e gli studenti con disabilità • Le studentesse e gli studenti con disabilità sono ammessi a sostenere l'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione secondo quanto disposto dal precedente articolo 13. Il consiglio di classe stabilisce la tipologia delle prove d'esame e se le stesse hanno valore equipollente all'interno del piano educativo individualizzato. • La commissione d'esame, sulla base della documentazione fornita dal consiglio di classe, relativa alle attività svolte, alle valutazioni effettuate e all'assistenza prevista per l'autonomia e la comunicazione, predispone una o più prove differenziate, in linea con gli interventi educativo-didattici attuati sulla base del piano educativo individualizzato e con le modalità di valutazione in esso previste. Tali prove, ove di valore equipollente, determinano il rilascio del titolo di studio conclusivo del secondo ciclo di istruzione. Nel diploma finale non viene fatta menzione dello svolgimento di prove differenziate. • Per la predisposizione, lo svolgimento e la correzione delle prove d'esame, la commissione puo' avvalersi del supporto dei docenti e degli esperti che hanno seguito la studentessa o lo studente durante l'anno scolastico. • La commissione potrà assegnare un tempo differenziato per l'effettuazione delle prove da parte del candidato con disabilità • Alle studentesse e agli studenti con disabilità, per i quali sono state predisposte dalla commissione prove non equipollenti a quelle ordinarie sulla base del piano educativo individualizzato o che non partecipano agli esami o che non sostengono una o più prove, viene rilasciato un attestato di credito formativo recante gli elementi informativi relativi all'indirizzo e alla durata del corso di studi seguito, alle discipline comprese nel piano di studi, con l'indicazione della durata oraria complessiva destinata a ciascuna delle valutazioni, anche parziali, ottenute in sede di esame. • Per le studentesse e gli studenti con disabilità il riferimento all'effettuazione delle prove differenziate è indicato solo nella attestazione e non nelle tabelle affisse all'albo dell'istituto. • Al termine dell'esame di Stato viene rilasciato ai candidati con disabilità il curriculum della studentessa e dello studente di cui al successivo articolo 21, comma 2. 8. Le studentesse e gli studenti con disabilità partecipano alle prove standardizzate di cui all'articolo 19. Il consiglio di classe puo' prevedere adeguate misure compensative o dispensative per lo svolgimento delle prove e, ove non fossero sufficienti, predisporre specifici adattamenti della prova.
Esame di Stato per le studentesse e gli studenti con disturbi specifici di apprendimento 9. Le studentesse e gli studenti con disturbo specifico di apprendimento (DSA), certificato ai sensi della legge 8 ottobre 2010, n. 170, sono ammessi a sostenere l'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione secondo quanto disposto dal precedente articolo 13, sulla base del piano didattico personalizzato. 10. La commissione d'esame, considerati gli elementi forniti dal consiglio di classe, tiene in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive adeguatamente certificate e, in particolare, le modalità didattiche e le forme di valutazione individuate nell'ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati. 11. Nello svolgimento delle prove scritte, i candidati con DSA possono utilizzare tempi più lunghi di quelli ordinari per l'effettuazione delle prove scritte ed utilizzare gli strumenti compensativi previsti dal piano didattico personalizzato e che siano già stati impiegati per le verifiche in corso d'anno o comunque siano ritenuti funzionali alla svolgimento dell'esame, senza che venga pregiudicata la validità delle prove scritte. Nel diploma finale non viene fatta menzione dell'impiego degli strumenti compensativi. 12. Per i candidati con certificazione di DSA che hanno seguito un percorso didattico ordinario, con la sola dispensa dalle prove scritte ordinarie di lingua straniera, la commissione, nel caso in cui la lingua straniera sia oggetto di seconda prova scritta, sottopone i candidati medesimi a prova orale sostitutiva della prova scritta. Nel diploma finale non viene fatta menzione della dispensa dalla prova scritta di lingua straniera.
Esame di Stato per le studentesse e gli studenti con disturbi specifici di apprendimento 13. In casi di particolari gravità del disturbo di apprendimento, anche in comorbilità con altri disturbi o patologie, risultanti dal certificato diagnostico, la studentessa o lo studente, su richiesta della famiglia e conseguente approvazione del consiglio di classe, sono esonerati dall'insegnamento delle lingue straniere e seguono un percorso didattico differenziato. In sede di esame di Stato sostengono prove differenziate, non equipollenti a quelle ordinarie, coerenti con il percorso svolto, finalizzate solo al rilascio dell'attestato di credito formativo di cui al comma 5. Per detti candidati, il riferimento all'effettuazione delle prove differenziate è indicato solo nella attestazione e non nelle tabelle affisse all'albo dell'istituto. 14. Le studentesse e gli studenti con DSA partecipano alle prove standardizzate di cui all'articolo 19. Per lo svolgimento delle suddette prove il consiglio di classe puo' disporre adeguati strumenti compensativi coerenti con il piano didattico personalizzato. Le studentesse e gli studenti con DSA dispensati dalla prova scritta di lingua straniera o esonerati dall'insegnamento della lingua straniera non sostengono la prova nazionale di lingua inglese.
Colloquio 1.Il colloquio è disciplinato dall'articolo17, comma 9, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n.62, e ha la finalità di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale della studentessa o dello studente. A tal fine, la commissione propone al candidato, secondo le modalità specificate nei commi seguenti, di analizzare testi, documenti, esperienze, progetti e problemi per verificare l'acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, nonché la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e metterle in relazione per argomentare in maniera critica e personale, utilizzando anche la lingua straniera. Nell'ambito del colloquio, il candidato interno espone, mediante una breve relazione
DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62 2. Il colloquio si svolge a partire dai materiali di cui al comma 1 scelti dalla commissione, attinenti alle Indicazioni nazionali per i Licei e alle Linee guida per gli istituti tecnici e professionali, in un'unica soluzione temporale e alla presenza dell'intera commissione. La commissione cura l'equilibrata articolazione e durata delle fasi del colloquio e il coinvolgimento delle diverse discipline, evitando però una rigida distinzione tra le stesse. Affinché tale coinvolgimento sia quanto più possibile ampio, i commissari interni ed esterni conducono l'esame in tutte le discipline per le quali hanno titolo secondo la normativa vigente, anche relativamente alla discussione degli elaborati relativi alle prove scritte.
DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 62 La commissione d'esame dedica un'apposita sessione alla preparazione del colloquio. Nel corso di tale sessione, la commissione provvede per ogni classe, in coerenza con il percorso didattico illustrato nel documento del consiglio di classe, alla predisposizione dei materiali di cui al comma 1 da proporre in numero pari a quello dei candidati da esaminare nella classe/commissione aumentato di due. Il giorno della prova orale il candidato sorteggerà i materiali sulla base dei quali verrà condotto il colloquio. Le modalità di sorteggio saranno previste in modo da evitare la riproposizione degli stessi materiali a diversi candidati. (La Commissione sceglie tre buste, il candidato una tra le tre)
Faq Ministero • Chi preparerà le buste per la prova orale?Sarà la Commissione stessa a predisporle, in un’apposita sessione di lavoro. Nelle buste vi saranno materiali utili per poter avviare il colloquio. La scelta dei materiali (testi, documenti, progetti, problemi) sarà effettuata tenendo conto della specificità dell’indirizzo e del percorso effettivamente svolto nella classe secondo le indicazioni fornite dal Consiglio di Classe nel documento che sarà predisposto entro il 15 maggio, proprio in vista dell’Esame di Stato. • Fornirete esempi di come si svolgerà l’orale?Il Ministero predisporrà esempi significativi delle tipologie di materiali simili a quelli che potrebbero essere proposti all’orale dalle singole commissioni che dovranno tenere conto dello specifico percorso della classe. • Come funziona il meccanismo delle buste?Ogni commissione preparerà un numero di buste pari al numero dei candidati, più due. Ad esempio per una classe di 20 studenti, le buste saranno 22. Ciascuno studente potrà dunque sempre scegliere tra un terna di buste. Dal primo all’ultimo candidato. Saranno così garantite trasparenza e pari opportunità a tutti. • Cosa troveranno gli studenti nelle buste?Ci saranno materiali che forniranno uno spunto per l’avvio del colloquio. Un testo poetico o in prosa, un quadro, una fotografia, un’immagine tratta da libri, un articolo di giornale, una tabella con dei dati da commentare, un grafico, uno spunto progettuale, una situazione problematica da affrontare: sono tutti esempi che di ciò che le commissioni potranno scegliere per introdurre un percorso integrato e trasversale che permetta di affrontare lo specifico contenuto delle discipline.
Prima prova scritta La prima prova scritta, italiano, in programma il prossimo 19 giugno, servirà ad accertare la padronanza della lingua, le capacità espressive e critiche delle studentesse e degli studenti. I maturandi dovranno produrre un elaborato scegliendo tra 7 tracce riferite a 3 tipologie di prove in ambito artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico. Le tre tipologie di prova (invece delle quattro precedenti) saranno: • tipologia A (due tracce) - analisi del testo, • tipologia B (tre tracce) - analisi e produzione di un testo argomentativo, • tipologia C (due tracce) - riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità.
Prima prova scritta Per l’analisi del testo la novità principale riguarda il numero di tracce proposte: gli autori saranno due, anziché uno come accadeva fino ad ora. Questo per coprire ambiti cronologici, generi e forme testuali diversi. Potranno essere proposti testi letterari dall’Unità d’Italia a oggi. L’analisi e produzione di un testo argomentativo (tipologia B) proporrà ai maturandi un singolo testo compiuto o un estratto da un testo più ampio, chiedendone l’interpretazione seguita da una riflessione dello studente. La tipologia C, il ‘vero e proprio’ tema, proporrà problematiche vicine all’orizzonte delle esperienze di studentesse e studenti e potrà essere accompagnata da un breve testo di appoggio che fornisca ulteriori spunti di riflessione.
Quadro di riferimento per la redazione e lo svolgimento della prima prova scritta dell’esame di Stato Caratteristiche della prova d’esame • Tipologie di prova A Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano - due tracce – struttura: Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano, compreso nel periodo che va dall'Unità d’Italia ad oggi. Saranno fornite due tracce che possano coprire due ambiti cronologici o due generi o forme testuali. 2) Tipologia di prova B Analisi e produzione di un testo argomentativo – tre tracce • struttura: Analisi e produzione di un testo argomentativo. La traccia proporrà un singolo testo compiuto o un estratto sufficientemente rappresentativo ricavato da una trattazione più ampia, chiedendone in primo luogo un'interpretazione/comprensione sia dei singoli passaggi sia dell’insieme. La prima parte sarà seguita da un commento, nel quale lo studente esporrà le sue riflessioni intorno alla (o alle) tesi di fondo avanzate nel testo d’appoggio, anche sulla base delle conoscenze acquisite nel suo specifico percorso di studio. 3) Tipologia di prova C Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità – due tracce • struttura: Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. La traccia proporrà problematiche vicine all’orizzonte esperienziale delle studentesse e degli studenti e potrà essere accompagnata da un breve testo di appoggio che fornisca ulteriori spunti di riflessione. Si potrà richiedere al candidato di inserire un titolo coerente allo svolgimento e di organizzare il commento attraverso una scansione interna, con paragrafi muniti di un titolo Durata della prova: sei ore
Ambiti di riferimento • Nuclei tematici fondamentali Sia per quanto concerne i testi proposti, sia per quanto attiene alle problematiche contenute nelle tracce, le tematiche trattate potranno essere collegate, per tutte le 3 tipologie, agli ambiti previsti dall’art. 17 del D. Lgs 62/2017, e cioè: • Ambito artistico, • Ambito letterario, • Ambito storico, • Ambito filosofico, • Ambitoscientifico, • Ambito tecnologico, • Ambitoeconomico, • Ambito sociale.
Obiettivi della prova Gli obiettivi dell’insegnamento dell’italiano riflettono una duplice esigenza, espressa sia dalle Linee guida per l'istruzione tecnica e professionale, sia dalle Indicazioni nazionali per i licei. Per la lingua, si tratta di "padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti"; per la letteratura, di raggiungere un'adeguata competenza sulla "evoluzione della civiltà artistica e letteraria italiana dall'Unità ad oggi". Quanto alla lingua occorrerà distinguere tra le competenze di base, da presupporre per qualsiasi tipo di prova e per qualsiasi tipo di indirizzo, e quelle specifiche. Tra le competenze di base figurano la padronanza grammaticale, la capacità di costruire un testo coerente e coeso, una sufficiente capacità nell'uso dell'interpunzione e un dominio lessicale adeguato (da saggiare anche attraverso la competenza passiva, a partire da un testo dato). Per quanto concerne le competenze specifiche, più che dell’astratta classificazione della tipologia testuale, con la distinzione tra testi espositivi, argomentativi ecc. (che può valere solo in linea di massima, dal momento che i testi reali presentano abitualmente caratteri in certa misura "misti"), occorre tener conto di caratteristiche inerenti all'argomento trattato e al taglio del discorso con cui esso viene presentato. Nell'analisi di un testo letterario, sono in primo piano la comprensione degli snodi testuali e dei significati e la capacità di interpretare e far "parlare il testo" oltre il suo significato letterale; il testo andrà messo in relazione con l'esperienza formativa e personale dello studente e collocato in un orizzonte storico e culturale più ampio; nell'analisi e nel commento si dovrà utilizzare un lessico puntuale ed efficace, che vada oltre quello abitualmente adoperato in un discorso orale. Per la tipologia B, lo studente in primo luogo deve mostrare le capacità: di comprensione del testo dato; di riconoscimento degli snodi argomentativi presenti; di individuazione della tesi sostenuta e degli argomenti a favore o contrari; di riconoscimento della struttura del testo. Deve successivamente produrre un testo di tipo argomentativo anche basandosi sulle conoscenze acquisite nel suo corso di studio. Nello sviluppo di un elaborato di tipologia C, lo studente deve essere in grado di affrontare con sicurezza un tema dato, di svilupparlo gradualmente mettendo in campo conoscenze acquisite nel corso di studi seguito o giudizi e idee personali. Allo studente si chiede di organizzare le proprie conoscenze e di esporle con proprietà e chiarezza.
Indicatori specifici per le singole tipologie di provaTipologia A
NB. Il punteggio specifico in centesimi, derivante dalla somma della parte generale e della parte specifica, va riportato a 20 con opportuna proporzione (divisione per 5 + arrotondamento).
Formazione, incontro del 16/02/2019 • La Riforma è stata attuata nell’ottica di una semplificazione della prova. • Nell’incontro sono state analizzate le varie tipologie di prova e si è lavorato soprattutto sulle griglie. • La prof.ssa Ladisa ha provveduto ad ottimizzare le griglie proposte in dipartimento in base ai suggerimenti raccolti. La griglia sarà sperimentata nelle simulazioni per verificare la necessità di ulteriori correzioni. • Le griglie, anche per la correzione del compito di studenti con PDP, sono pubblicate nella medesima sezione.
Incontro col Prof. SERIANNI • Aperto ai docenti e agli studenti • 25 marzo h. 15.00 – 17.00, aula magna del Liceo • Prenotazione presso gli uffici di vicepresidenza entro il 15 marzo p.v.
Seconda prova indirizzo classico • Prima parte: traduzione di un testo in lingua latina o in lingua greca (comprensione e resa). • Il testo proposto sarà in prosa, tratto dagli autori proposti nelle Indicazioni nazionali che definiscono gli obiettivi specifici di apprendimento del liceo classico. • Il brano, la cui lunghezza sarà contenuta entro le 10-12 righe, rappresenterà un testo di senso unitario e compiuto. Il carattere di compiutezza deriva dall’essere concluso sul piano del significato; a titolo di esempio, costituisce un testo adeguato per la prova anche la selezione di una parte di un dialogo, anche con l’interlocuzione tra più voci, purché il brano selezionato sia pienamente concluso nel senso sopra indicato. • Si raccomanda la selezione di testi caratterizzati da accessibilità e leggibilità, fortemente significativi in rapporto alla civiltà greca e latina, capaci cioè di stimolare, grazie al loro spessore ideale e/o culturale, la riflessione e l’esegesi da parte del candidato. • Il testo proposto sarà corredato di un titolo e di una breve contestualizzazione, contenente informazioni sintetiche sull’opera da cui è tratto il brano e sulle circostanze della sua redazione. Inoltre sarà corredato di parti che precedono (pre-testo) e seguono il testo proposto (post-testo), in traduzione italiana o nella lingua in cui si svolge l'insegnamento; il pre-testo e il post-testo permetteranno di inquadrare il significato del brano proposto in una dimensione testuale più ampia e a favorirne la comprensione. • In tal modo il candidato sarà posto nella condizione migliore per svolgere la prova anche in assenza di conoscenze specifiche sull’opera da cui il brano è tratto, la cui mancanza potrebbe precludere l’intelligenza piena del testo e la riflessione su di esso.
Seconda prova indirizzo classico • Seconda parte: risposta a tre quesiti relativi alla comprensione e interpretazione del brano, all’ analisi linguistica, stilistica ed eventualmente retorica, all’approfondimento e alla riflessione personale. • I quesiti saranno di tipo euristico ed avranno l’obiettivo di favorire un'interlocuzione con il testo nei diversi momenti della comprensione, dell’interpretazione e della riflessione. • I quesiti dovranno saggiare la piena comprensione del testo da parte del candidato, attraverso la capacità di analisi linguistica e/o stilistica, le conoscenze culturali utili ad approfondire, con opportuni riferimenti, i temi introdotti dai testi e la competenza di collegare il passo tradotto al contesto della produzione letteraria dell’autore, o allo scenario storico-culturale dell’epoca a cui il testo appartiene, al genere letterario di appartenenza, anche attraverso il confronto con altri autori. • Le risposte del candidato, purché pertinenti ai quesiti richiesti, potranno essere redatte anche con uno svolgimento testualmente continuo, scandito peraltro, ove sia adottata tale modalità, da richiami al testo secondo la struttura caratteristica di un commento.1 • Le risposte ragionate ai quesiti consentiranno quindi di apprezzare l’esito della interlocuzione con il testo da parte del candidato che deve dimostrare di “saper dialogare” con esso. • I quesiti saranno tre e prevedranno risposte aperte; nella consegna si dovrà indicare il limite massimo di estensione, nella misura indicativa di 10/12 righe di foglio protocollo.
Seconda prova indirizzo classico • Nel caso in cui la scelta del D.M. emanato annualmente ai sensi dell’art. 17, comma 7 del • D. Lgs. 62/2017 ricada sull’individuazione di entrambe le discipline caratterizzanti (Latino/Greco), le due parti della traccia saranno così articolate: • Prima parte: traduzione di un testo da una delle due lingue; il testo sarà della tipologia prevista dal punto 1 ed avrà una lunghezza che terrà conto della diversa articolazione della prova. • Seconda parte: al candidato verrà proposto un testo nell’altra lingua (quella non oggetto di traduzione), con traduzione a fronte in italiano o nella lingua in cui si svolge l’insegnamento. Questo secondo testo sarà di contenuto confrontabile per rinvii, collegamenti e analogie con quello proposto per lo svolgimento della prima parte, cioè alla traduzione. • Su entrambi i testi proposti, e sulle possibili comparazioni critiche fra essi, verranno formulati i tre quesiti previsti dal precedente punto 2, ai quali si dovrà dare risposta secondo quanto indicato sopra. • La durata complessiva della prova è di sei ore.
Nuclei tematici • Solida conoscenza della lingua greca e della lingua latina da intendersi come strumento imprescindibile antico e dei suoi riflessi sul mondo moderno e contemporaneo. • Padronanza degli strumenti d'indagine e interrogazione dei testi greci e latini al fine di giungere ad una loro corretta interpretazione e considerazione anche in una prospettiva diacronica di confronto con le epoche seguenti e quella contemporanea.
Obiettivi della prova • La prova ha per obiettivo e accerta in modo indiretto e mediato dalla prestazione del candidato: • La comprensione puntuale e globale del significato del testo proposto, attraverso la coerenza della traduzione e l’individuazione del messaggio ciò di cui si parla, il pensiero e il punto di vista di chi scrive, anche se non esplicitato, che comprende aspetti che il testo presuppone per essere compreso e che attengono al patrimonio della civiltà classica. • La verifica della conoscenza delle principali strutture morfosintattiche della lingua, attraverso l'individuazione e il loro riconoscimento funzionale. • La comprensione del lessico specifico, attraverso il riconoscimento delle accezioni lessicali presenti nel testo e proprie del genere letterario cui il testo appartiene. • La ricodificazione e la resa nella traduzione in italiano, o nella lingua in cui si svolge l'insegnamento, evidenziata dalla padronanza linguistica della lingua di arrivo. • La correttezza e la pertinenza delle risposte alle domande in apparato al testo • latino e greco.
Seconda prova indirizzo Scienze Umane • Caratteristiche della prova d’esame • La prova consiste nella trattazione di un argomento afferente ai seguenti ambiti disciplinari: antropologico, pedagogico (con riferimento ad autori particolarmente significativi del Novecento) e sociologico (con riferimento a problemi o anche a concetti fondamentali). • La trattazione prevede alcuni quesiti di approfondimento. • L’articolazione del discorso fornirà informazioni, descrizioni, spiegazioni attraverso la definizione di concetti, il riferimento ad autori e teorie in chiave interpretativa, descrittiva e valutativa. • Durata della prova: da quattro a sei ore
Nuclei fondamentali • Cultura pedagogica, Scienze Umane e Sociali dal Novecento ai nostri giorni. Teorie, temi e autori nella società moderna e contemporanea. • - Il sistema scolastico italiano, le politiche europee e internazionali di fronte ai nuovi bisogni formativi (cura della persona, Bisogni Educativi Speciali, educazione multiculturale, educazione continua e ricorrente). • - Educazione alla cittadinanza, ai diritti umani e inclusione sociale e culturale. • - I media, le tecnologie e l’educazione nel contesto della globalizzazione. • - Teorie antropologiche; origine, mutamento e poliedricità del concetto di cultura. • - Identità, alterità e pratiche culturali nelle diverse società. • - Istituzioni, processi, movimenti di fronte alle trasformazioni della società (il complesso delle norme, i processi di cambiamento, i movimenti di opinione, welfare e terzo settore, devianza, forme di partecipazione democratica). • - La ricerca nelle scienze dell’educazione, in antropologia e sociologia: oggetto, fonti, metodi.
Obiettivi della prova • La prova dovrà consentire al candidato di dimostrare di saper: • - Utilizzare i principi e i modelli della antropologia, pedagogia e sociologia per interpretare i fenomeni della realtà sociale moderna e contemporanea. • - Effettuare collegamenti e confronti tra gli ambiti disciplinari afferenti alle scienze umane. • - Individuare le categorie interpretative, le tecniche e gli strumenti della ricerca nelle Scienze umane. • - Cogliere la validità di una informazione attraverso l'analisi delle fonti e dei metodi di indagine e fornire un'interpretazione coerente ed essenziale. • - Utilizzare, in modo corretto, il linguaggio specifico dei diversi ambiti di riferimento scientifico: antropologia, pedagogia e sociologia. • - Leggere i fenomeni oggetto di studi e ricerche in chiave critico-riflessiva.