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Domanda di innovazione delle Aziende alimentari Toscane delle filiere acquacoltura e pesca

Domanda di innovazione delle Aziende alimentari Toscane delle filiere acquacoltura e pesca. Marco Gilmozzi A.P.I. ACQUACOLTURA IN ORBETELLO. La sensibilità dei consumatori nei confronti della sicurezza alimentare è notevolmente cresciuta negli ultimi tempi, da quando nuove

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Domanda di innovazione delle Aziende alimentari Toscane delle filiere acquacoltura e pesca

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Presentation Transcript


  1. Domanda di innovazione delle Aziende alimentari Toscane delle filiere acquacoltura e pesca Marco Gilmozzi A.P.I. ACQUACOLTURA IN ORBETELLO

  2. La sensibilità dei consumatori nei confronti della sicurezza alimentare è notevolmente cresciuta negli ultimi tempi, da quando nuove emergenze, non ultime BSE, OGM e diossina, hanno destato forti preoccupazioni. E’ inoltre diventato sempre più importante avere la sicurezza della qualità del cibo in relazione alla salute.

  3. Uno strumento per garantire la sicurezza alimentare è la TRACCIABILITA’ La definizione ufficiale di tracciabilità (UNI 10939) è: “La capacità di ricostruire la storia e di seguire l’utilizzo di un prodotto mediante identificazioni documentate, relativamente ai flussi materiali ed agli operatori di filiera”.

  4. Esistono notevoli differenze fra la gestione e l’applicazione della tracciabilità nel settore della pesca e dell’acquacoltura Per l’elevata specializzazione e tecnologia utilizzata, l’acquacoltura è in grado di garantire la completa applicazione delle norme sulla tracciabilità.

  5. Il settore dell’acquacoltura può funzionare come modello di tracciabilità, che una volta messo a punto e sperimentato, può essere esportato nel settore della pesca. Attualmente, possono essere ricostruite tutte le fasi del processo produttivo che compongono la filiera dell’acquacoltura: dal riproduttore al pesce destinato alla vendita

  6. Nel settore della pesca, non tutte le fasi del processo produttivo sono rintracciabili. La filiera della pesca si affianca a quella dell’acquacoltura solo nel momento della cattura

  7. Ciclo di distribuzione comunePESCA E ACQUACOLTURA

  8. L’attuale normativa sulla tracciabilità (D.L. 109/92 e seguenti modifiche apportate dalle Direttive Europee, Regolamento CE 104/2000 e 2065/2001) è comunque ancora inadeguata Fornisce solo poche e generiche informazioni: ad esempio mancano la data di pesca, di confezionamento, nonché il nome dell’allevatore o della barca da pesca

  9. La piena tracciabilità del prodotto è quindi possibile solo a livello volontario, in quelle aziende che adottano un sistema di gestione (tipo ISO 9001, disciplinari di produzione interni o legati alla GDO) in grado di garantire la qualità del processo produttivo

  10. La tracciabilità in Toscana Ad Orbetello, diversi allevamenti adottano da diversi anni disciplinari interni di produzione, approvati dalla GDO, che rendono trasparenti tutte le fasi del processo produttivo mediante registrazioni e frequenti controlli chimico-fisici sia sulle materie prime che sul prodotto finale Studio condotto con ARSIA

  11. Elenco determinazioni analitiche effettuate dalle aziende facenti parte del gruppo Coo.P.A.M. * *su tutti i lotti prima della vendita

  12. Il risultato

  13. Le nuove linee guida (Regolamento CEE 178/2002) stabiliscono i principi ed i requisiti della legislazione alimentare Per favorire le nuove linee guida, grazie a TRACE FISH,un progetto finanziato dalla CE, sono state definite le informazioni che devono essere tracciate e trasmesse agli operatori di filiera

  14. EAN International, per l’applicazione della tracciabilità nel settore ittico, ha definito una soluzione basata sullo standard EAN/UCC Nell’ambito di questo progetto INDICOD ha avviato la propria attività con lo scopo di realizzare un sistema uniforme per la tracciabilità e l’etichettatura

  15. Il sistema EAN/UCC prevede l’impiego di codici univoci (codice a barre) per identificare merci, servizi, beni e sedi in tutto il mondo Tale sistema è quindi valido e riconosciuto in tutti i paesi europei ed extra europei

  16. CRITICITA’ Le aziende Toscane di acquacoltura, pur avendo sviluppato un sistema per la tracciabilità che già risponde alla normativa che dovrebbe entrare in vigore a partire dal 1 Gennaio 2005, necessitano di una standardizzazione del sistema di codifica delle fasi produttive utilizzabile sia a livello Toscano, ma anche Nazionale ed Internazionale.

  17. COSA SI PUO’ FARE Utilizzando l’esperienza ed i risultati ottenuti dalle aziende ittiche toscane, è possibile realizzare un sistema di gestione della tracciabilità corrispondente ai requisiti della nuova normativa europea, indicati da INDICOD

  18. COSA MANCA Sviluppo degli strumenti necessari alla applicazione del sistema indicato da INDICOD SOFTWARE HARDWARE COMUNICAZIONE E PUBBLICIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI AL CONSUMATORE

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