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Il Grande Geometra: Charles Marie de La Condamine

Il Grande Geometra: Charles Marie de La Condamine. Di Bianchi Chiara. Chi è.

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Il Grande Geometra: Charles Marie de La Condamine

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Presentation Transcript


  1. Il Grande Geometra:Charles Marie de La Condamine Di Bianchi Chiara

  2. Chi è Il Genio che ho deciso di presentare è un matematico e geografo francese, che fece anche alcune importanti ricerche nel campo della geodesia, una disciplina che si occupa della misura e della rappresentazione della Terra.

  3. L’ho scelto proprio per questa sua ultima passione, ci addentreremo nei suoi studi, misurazioni e scoperte … Sarà interessante provare ad immaginare cosa avrebbe potuto fare questo signore con le più moderne tecnologie …

  4. Vita De La Condamine nacque a Parigi nel 1701 e lì morì 73 anni dopo, non senza aver molto viaggiato nel corso della sua vita. Ed è proprio su questi viaggi e sulle conseguenti scoperte che lo andremo a intervistare.

  5. Ci racconti delle sue Esplorazioni Equatoriali … Partimmo nel Maggio 1735, inviati niente meno che dal Re di Francia, verso l’ America Spagnola per fare delle misurazioni nei pressi dell’equatore e determinare la forma della terra. Questo viaggio durò 7 anni, durante i quali tenni un diario di bordo:

  6. Il vostro obiettivo precisamente qual era? Giusta domanda … volevamo primariamente identificare il luogo in cui passa la Linea Equatoriale , secondo obiettivo era raccogliere prove per dimostrare che il globo Terrestre è schiacciato ai poli …

  7. Che tragitto avete seguito? Nel mio diario annotai precisamente le tappe del viaggio: lasciata Parigi, toccammo le Coste di Santo Domingo, poi Panama con l’attraversamento dello stretto per passare nell’Oceano Pacifico, e giungemmo infine presso la città di Guayaquil, ancora oggi città portuale dell’Ecuador.

  8. Da lì siamo saliti fino a Quito (2.800 m sul livello del mare), tappa per ripartiti per misurare con un barometro l’altezza delle falde del vulcano Cotopaxi: ben 2470 m.s.l.m., la cima arriva a 5.872 m.s.l.m.!

  9. E i primi risultati non si fecero attendere … Nel 1739 arrivammo a Cuenca, avevamo percorso la linea Quito – Cuenca misurando l’altitudine e studiando le ombre che man mano ci allontanavamo dal centro del mondo a mezzogiorno si allungavano.

  10. Ecco un’ ombra a mezzogiorno … Questa è l’ombra di una freccia posta a terra nel parco archeologico di Ingapirca – Cuenca. Come si può notare l’ombra non è perfeta, segno che ci siamo allontanati dall’Equatore verso sud. Questo è uno dei modi con cui De La Condamine e la sua spedizione si regolava per stabilire il luogo esatto dell’Equatore. Ovviamente questo metodo “un po’ a spanne” ma quando si è trattato di calcolare il luogo esatto sono stati necessari calcoli geometrici accurati, utilizzando i più moderni strumenti dell’epoca.

  11. Nel 1740 iniziai la costruzione di due piramidi che avrebbero segnato dove passava il parallelo Equatoriale.Su questi monumenti furono poste 2 inscrizioni; una a celebrazione dell’evento: si era stabilito il punto esatto in cui passa la linea Equatoriale.

  12. L’altra inscrizione è una poesia… Invita il viandante che arriva fino al monumento a fermarsi e a assaporare il fatto di essere a cavallo tra i due emisferi. Questa ne è la traduzione italiana:

  13. Avete avuto modo di approfondire le vostre scoperte con un periodo di osservazione? Sì, a questo è stato dedicato tutto il 1741, anno di soggiorno a Quito che fu interamente per portare a termine alcuni studi riguardo a operazioni chimiche, esperimenti col barometro, carte geografiche, lenti d’osservazione.

  14. Il 1742 è un anno molto importante per i vostri studi … Sì, in questa data abbiamo realizzato 2 importanti mappe: Monsieur M. Verguin redasse la Carta del Meridiano E io stesso completai la Carta della provincia di Quito.

  15. Grazie per averci permesso di sfogliare e commentare insieme il suo Diario: Journal du voyage fait par ordre du Roi a l'Équateur, servant d'introduction historique a la mesure des trois premiers degres du meridien – Charles-Marie de La Condamine, Imprimerie Royal Per le traduzioni si ringrazia Paolo Fagotto …

  16. Ci racconti l’emozione provata una volta raggiunto il vostro obiettivo … È stata una grande emozione, soprattutto il posizionamento della linea equatoriale … pensare di essere i primi a passarci sopra consciamente è stato davvero impressionante … Abbiamo impiegato molto tempo a studiare i luoghi, la conformazione terrestre, e alla fine attraverso la Geometria applicata alle scienze della terra è stato possibile arrivare a questo grande risultato!

  17. Si parlava di essere i primi … Sì perché ogni anno, ogni giorno centinaia di turisti, visitatori e ecuadoriani, si recano al Monumento della Mitad del Mundo e rivivono la scoperta del nostro illustre intervistato e, grazie alle moderne tecnologie fanno la tipica fotografia a cavallo dell’Equatore … noi non siamo stati da meno!

  18. Attuale monumento dellaMitad del Mundo

  19. E ora sogniamo … quali strumenti moderni le sarebbe più stato utile nelle sue misurazioni? Beh, con le tecnologie di oggi si possono calcolare e misurare distanza, oggetti e spazi standosene seduti in casa propria, la differenza con 300 anni fa è molta …

  20. Di strumenti che sarebbero stati parecchio vantaggiosi ce ne sarebbero molti … dovendone scegliere 3 avrei messo nella mia valigia virtuale: 1 – la possibilità di analizzare foto fatte dal satellite 2 – la tridimensionalità delle immagini a computer 3 – i più recenti strumenti di misurazione della Terra

  21. Grazie per il tempo dedicatoci Monsieur De La Condamine La lasciamo tornare al suo tempo e alle sue misurazioni, ormai la linea Equatoriale è stata posizionata, ma ci sono ancora molte scoperte e misurazioni geometriche da fare: ci sono Pianeti da distanziare, Supernove da individuare e collocare, quindi non possiamo che augurarle … Buon lavoro!!

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