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Visti da Diego Velazquez. Diego Rodríguez de Silva y Velázquez (Siviglia, 6 giugno 1599 – Madrid, 6 agosto 1660) Pittore spagnolo, è stato l'artista più importante tra quelli presenti alla corte di Re Filippo IV di Spagna.
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Visti da Diego Velazquez Diego Rodríguez de Silva y Velázquez (Siviglia, 6 giugno 1599 – Madrid, 6 agosto 1660) Pittore spagnolo, è stato l'artista più importante tra quelli presenti alla corte di Re Filippo IV di Spagna. Fu uno degli artisti più rappresentativi dell'epoca barocca e un grande ritrattista. Dipinse ritratti dei membri della famiglia reale di Spagna, di altri importanti personaggi dell'Europa del tempo ed anche di persone comuni. Raggiunse il suo vertice massimo con la realizzazione del capolavoro Las Meninas (1656). Diego Velazquez, Autoritratto, 1643
L’acquaiolo di Siviglia Il genere del quadro è il bodegòn, ovvero quel genere pittorico dilagante in Europa tra il 1500 e il 1600 che soleva ritrarre persone di umili condizioni. La scena raffigura un uomo anziano, dai vestiti poveri e semplici, che porge un bicchiere d'acqua ad un bambino; nel calice d'acqua appare un fico, tuttora usato a Siviglia per mantenere una certa freschezza nell'acqua. L’uso della luce rivela l’influenza del Caravaggio.
Las Meninas (1656) Las Meninas, ovvero le “damigelle di corte”, descrive una scena apparentemente casuale: il momento in cui l’infanta Margherita, accompagnata dalla sua piccola corte, irrompe nello studio del pittore mentre questi sta facendo il ritratto di re e regina, i cui visi si riflettono nello specchio in fondo. In realtà le cose andarono proprio all’opposto: Velazquez dipinse con tutta calma l’infanta e le sue meninas e abbozzò invece rapidamente le figure regali dello sfondo. La tela si confonde talmente bene con la realtà che ci aspetteremmo di vedere riflessa, nello specchio, la nostra immagine.
Francisco de Quevedo (1580-1645) Poeta spagnolo è considerato una delle figure più rappresentative del barocco. Spesso polemico e critico contro la società del suo tempo, ha saputo descrivere con i suoi sonetti la crisi dei valori, la corruzione dei costumi e la decadenza politica dell’epoca di Filippo IV. Forse autore di un memoriale contro il favorito di Filippo IV, il Conte-Duca di Olivares, Quevedo trascorse in carcere ben quattro anni, dal 1639 al 1643. “Nace en las Indias honrado, Donde el mundo le acompaña; Viene a morir en España, Y es en Génova enterrado. Y pues quien le trae al lado Es hermoso, aunque sea fiero, Poderoso caballero Es don Dinero.”
Filippo IV d’Asburgo (1605-1655) Diego Velasquez, Filippo IV da giovane, 1624
La Spagna di Filippo IV “Il 31 marzo di quest’anno 1621, alle nove di mattina, Sua Maestà il Re, Don Felipe III, è passato a miglior vita” (De Quevedo) Alla morte del padre, Filippo IV aveva solo sedici anni, ma gli spagnoli si aspettavano da lui grandi cose. Il padre, Filippo III, aveva lasciato il paese in uno stato di crisi profonda. La lunga guerra coi Paesi Bassi era stata sospesa da una serie di tregue, l’ultima di 12 anni, che doveva scadere nel 1621. Ma in Spagna si giunse alla convinzione che la tregua portava vantaggio solo al nemico e che il tempo lavorava contro gli interessi spagnoli. L’importazione di argento americano si era dimezzata (da 2 milioni di ducati a uno), le tasse erano aumentate e l’esercito nei Paesi Bassi costava 2 milioni di ducati.
Gaspar de Guzman, conte di Olivares Se gli spagnoli si attendevano molto da Filippo IV, dovettero ricredersi: egli rinunciò di fatto a governare, lasciando le sorti dello stato nelle mani di Olivares, il quale fu il consigliere del re dal 1622 al 1643. Se in un primo tempo le iniziative del Conte-Duca sembrarono portare beneficio alla nazione, gli attacchi olandesi alle navi che trasportavano i metalli preziosi dalle colonie in patria, le rivolte in Catalogna e la disastrosa conduzione della Guerra dei Trent’anni lo fecero cadere in disgrazia. Eppure tentò riforme importanti: una migliore ripartizione del carico fiscale e la creazione di una banca nazionale.
La guerra nei Paesi Bassi Terminata la Tregua dei dodici anni con le Province Olandesi nel 1621, le ostilità ripresero prontamente. Gli spagnoli si mossero anche in direzione di un blocco commerciale nei confronti degli olandesi nella maggior parte dei porti europei. In terra, la guerra prese la forma di grandi assedi, come quello di Breda, piazza conquistata da Ambrogio Spinola nel 1625.
Ambrogio Spinola (1569-1630) Don Ambrogio Spinola Doria, genovese, marchese di los Balbases, è stato un generale italiano, al servizio di Spagna, fra i più celebri del suo tempo. Nel 1603 Ambrogio assunse il comando dell'esercito spagnolo di stanza nei Paesi Bassi e l'anno seguente conquistò la città di Ostenda: nel 1626 prese Breda. Quella degli Spinola era una delle famiglie di banchieri che finanziava il Regno di Spagna. Finanziare, all’epoca, voleva dire controllare. Il 31 gennaio 1627 Olivares sospese i pagamenti ai banchieri dichiarando la bancarotta. Cercò la copertura finanziaria tra i portoghesi, cercando di aggirare lo strapotere dei banchieri genovesi