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BENVENUTI NELL’ODISSEA. Di cosa si parla?. http://www.raiscuola.rai.it/articoli/ odissea-le-sirene-canto-xii /4744/ default.aspx. Dove ci troviamo?.
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Di cosa si parla? http://www.raiscuola.rai.it/articoli/odissea-le-sirene-canto-xii/4744/default.aspx • Dove ci troviamo?
Erano divinità di antichissima origine orientale. avevano il corpo di uccello o di pesce, il volto bellissimo di donna e straordinarie doti canore. • Curiosità IL MITO PARLA DI TRE SIRENE: PARTENOPE, LEUCOSIA E LIGEIA. SECONDO APOLLODORO, ERANO UNA SPECIE DI TRIO CANORO: UNA SUONAVA LA LIRA, UN’ALTRA IL FLAUTO, LA TERZA CANTAVA.
Di cosa si parla? • Scilla e Cariddi • Dove ci troviamo? • Curiosità
Ulisse giunto nello STRETTO DI MESSINA, escogita un piano. Dovendo passare necessariamente tra i due mostri, decide di avvicinarsi a Scilla poiché Cariddi avrebbe distrutto l’ intero equipaggio. Così moriranno solo sei persone. http://www.raiscuola.rai.it/articoli/tra-scilla-e-cariddi/21688/default.aspx • Dove ci troviamo? • Di cosa si parla?
Scilla inizialmente era una ninfa, amava le spiagge di Zancle, l’antica Messina, e in quei luoghi amava passeggiare spesso. Purtroppo, proprio questi suoi frequenti passaggi in riva al mare, nella zona dello stretto, causarono la sua rovina. Due sono le ipotesi cantate dalla tradizione greca.1. In una, il dio marino Glauco, per metà pesce, innamorato della ninfa e incapace di convincerla con le proprie attenzioni, chiede aiuto alla maga Circe. Questa però, a sua volta innamorata di Glauco, architetta una contromossa per danneggiare Scilla. Invece di una pozione d’amore, ne fa un’altra che versa nello specchio d’acqua dove la ninfa si getta abitualmente. Non appena Scilla si immerge, vede trasformarsi il suo corpo: diventa un essere con dodici zampe e sei teste di orribili cani. Per la vergogna la ninfa, ormai mostro, si nasconde in una grotta dello stretto di Messina. 2. Secondo l’altra ipotesi, Scilla fa innamorare invece Poseidone. Ma il dio era già sposato con Anfitrite che aveva messo alla luce Tritone. Sarà la moglie del dio del mare a mettere in atto quell’azione che nella precedente versione della storia portò alla trasformazione di Scilla. La storia di Scilla • Curiosità
La storia di CariddiCariddi, “colei che risucchia”, figlia di Poseidone e di Gea, la madre terra, ha sempre un grande appetito. È l’essere più vorace che sia mai esistito. E’ tanto affamata che quando Ercole passa dallo stretto di Messina con la mandria di Gerione, ruba alcuni buoi per mangiarseli. Non lo avesse mai fatto!Zeus le scaglia contro un fulmine trasformandola in mostro. Lei rimarrà sullo stretto di Messina nella riva opposta a Scilla. Tracanna enormi quantità d’acqua che poi risputa con violenza nel mare causando quei gorghi che inghiottono le navi di passaggio. • Curiosità
Scilla e Cariddi sono rispettivamente uno scoglio e un gorgo marino che si trovano l'uno in corrispondenza dell'altro nello stretto di Messina. Per le antiche navi rappresentavano un pericolo molto serio, e la fantasia popolare li trasformò in terribili mostri marini. Ne parlano Omero (Odissea,XII,73,235), Virgilio (Eneide,III,420) e Dante (Divina Commedia,Inferno,VII,22). Oggi il vortice viene chiamato localmente Carofalo o Garofalo; Scilla porta tuttora il suo antico nome. cadere di Scilla in Cariddi(raro) Fig.: scampare a un pericolo e cadere in uno maggiore; andare di male in peggio. Var.: cader di Scilla e non scampar Cariddi; cadere in Scilla per scampar Cariddi trovarsi fra Scilla e Cariddi Fig.: essere attaccati da due pericoli contemporanei e ugualmente temibili; correre un grave rischio ma non avere alcuna possibilità di evitarlo. Anche dover scegliere tra due possibilità ugualmente sgradevoli o pericolose. Var.: essere tra Scilla e Cariddi • Curiosità Scilla: modi di dire
ARRIVEDERCI! REALIZZATO DA: DONATO SALVIA, GIUSEPPE CAGGIANO e MARCO CAGGIANO