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Sperimentazioni di Ingegneria del Software. G.Berio V. Bono 2007. Obiettivi del corso. Approfondire la notazione UML (Unified Modeling Language) Approfondire le caratteristiche dei processi di sviluppo object-oriented
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Sperimentazioni di Ingegneria del Software G.Berio V. Bono 2007
Obiettivi del corso • Approfondire la notazione UML (Unified Modeling Language) • Approfondire le caratteristiche dei processi di sviluppo object-oriented • Sperimentare con strumenti CASE (Computer Aided Software Engineering) l’uso della notazione UML e dei processi di sviluppo object-oriented
Pre-requisiti • I medesimi di Ingegneria del Software (logica, basi dati etc.) • Conoscere il contenuto del corso di Ingegneria del Software
Organizzazione • Parte I: Ingegneria del Software object-oriented con processi e metodologie object-oriented • Riepilogo: ingegneria dei requisti e della progettazione, vantaggi della ingegneria object-oriented • The Unified Process (Rational/IBM) • Diagrammi UML 2.0 • Parte II: Ingegneria della progettazione con pattern; rappresentazione di pattern di progetto e di architettura con diagrammi UML (eventualmente introduzione ai framework) • Parte III: Strumenti di sviluppo; esercitazioni guidate in laboratorio • Parte IV: Progetto d’esame
Materiale di supporto • Testo di riferimento: C. Larman, Applicare UML e i pattern, Terza edizione (prima edizione italiana), Pearson. • Esercizi su UML: Bennet, Skelton, Lunn, Introduzione a UML, Collana Schaum’s, McGraw-Hill. • Materiale aggiuntivo dato dai docenti (disponibile a http://www.di.unito.it/~berio)
Ulteriori richieste • berio@di.unito.it • bono@di.unito.it
Il problema della Ingegneria del Software (IEEE) • Strategie sistematiche, a partire da richieste formulate del committente, per lo sviluppo, esercizio e manutenzione del software • Studio di tali strategie
Definizioni • Processo di sviluppo del software • Metodologia di sviluppo del software • Attività, metodi, pratiche • Ingegneria dei requisiti e della progettazione; analisi e progettazione etc.
Ingegneria dei Requisiti • Identificazione, rappresentazione e gestione dei requisiti del software • Produce il modello analitico (Pressman) o specifica dei requisiti • Usualmente distinti in funzionali e non funzionali • Più o meno semplice identificarli: talvolta i requisiti devono essere trovati in modo esplicito (obiettivi del sistema…requisiti del software…ipotesi ambientali)
Ingegneria della Progettazione • Produce il modello di progetto (Pressman) o specifica del software cioè dell’architettura del software e dei suoi componenti • Guidata dalla qualità del software descritta attraverso attributi di qualità (quality forecasting with quality metrics) • Basata su principi di progettazione (costruire software di qualità)
Gestione della Ingegneria del Software • Qualità del processo • Stime sulla bontà del processo di sviluppo • Project management, pianificazione dei compiti (o attività)
Vantaggi della Ingegneria object-oriented • Correttezza, affidabilità, robustezza • Prestazioni • Usabilità • Verificabilità • Manutenibilità • Riparabilità • Evolvibilità • Riusabilità • Portabilità • Comprensibilità • Interoperabilità Esempio di attributi di qualità
Vantaggi della Ingegneria object-oriented con l’uso di pattern • Manutenibilità • Riparabilità • Evolvibilità • Riusabilità • Portabilità • Comprensibilità • Interoperabilità
Processo iterativo • Small steps (timeboxed), feedback and refinement 2 weeks 2 weeks
Unified Process • Iterativo e incrementale • Basato su fasi: ideazione (inception), elaborazione (elaboration), costruzione (construction), transizione (transition) • Iterazioni iniziali guidate dal rischio, dal cliente e dall’architettura • Inizialmente sviluppato da Rational, la società dei promotori storici di UML: Booch, Jacobson, Rumbaugh
Unified Process • Warning: The phases are not iterations. Attività o compiti operativi (Larman le chiama Discipline)
Fasi UP • Ideazione: visione, studio economico, stime approssimate dei costi e dei tempi --- molto simile ad una fattibilità ma basata sulla rappresentazione di casi d’uso • Elaborazione: visione raffinata, implementazione iterativa del nucleo dell’architettura, identificazione della maggior parte dei requisiti, risoluzione rischi maggiori, stime più realistiche • Costruzione: implementazione di ciò che resta, cioè degli elementi più semplici ed a minor rischio, preparazione del rilascio (deployment) • Transizione: beta test e rilascio
Glossario UP • Release: un sottoinsieme stabile ed eseguibile del prodotto finale • Elaborato (artifact): un qualunque documento ovvero modello sviluppato • Sistema: il sistema software • Milestone: fine di un’iterazione ove dovrebbero essere ottenuti risultati significativi, necessari per prendere ulteriori decisioni • Iterazione: passo con obiettivi ben definiti (es. release, diagrammi UML, stime etc.) • Incremento: differenza tra due release consecutivi
Uso di UML in UP • Solo UML è usato in UP (ad esempio, non si usano DFD) • I vari diagrammi sono usati con una certa variabilità in UP: se un diagramma non è utile non è necessario usarlo ma tale scelta deve essere indicata esplicitamente; UP dovrebbe essere specializzato prima di essere usato • Tuttavia, UP consiglia pratiche e metodi che indicano quando e come usare alcuni diagrammi UML • I vari diagrammi sono trattati in UP seguendo principalmente iterazione e incrementalità (incrementi definiti su uno stesso diagramma)
Diagrammi UML usati in UP • Diagramma dei casi d’uso • Diagramma di attività • Diagramma delle classi • Diagramma di sequenza • Diagramma di comunicazione • Diagramma statechart • Diagramma dei package • Diagramma componenti e deployment
Modelli usualmente prodotti UML e UP (I) a b c Principi di progettazione per la qualità del software (pattern di progetto e di architettura) Raffinamento, analisi linguistiche, passaggi etc. a b Generatori parametrizzati di codice, framework c
UML e UP (II) Raffinamento r r Forza una visione “black box” del sistema (software) anche se ciò è discutibile nella filosofia object-oriented ove le classi (corrette) sono la principale giustificazione della maggiore qualità
i indica inizio ed r raffinamento (il raffinamento è spesso un incremento sull’elaborato)
Caso POS NextGen • Un POS (Point Of Sale) richiede lo sviluppo di software utilizzato tra l’altro per registrare vendite ed i pagamenti, in negozi e supermercati. Comprende componenti hardware, e software. Alcune funzionalità di servizio, ad esempio il calcolo delle imposte, sviluppate da terzi, e l’inventario devono interagire con il POS. Il software POS deve essere relativamente tollerante ai guasti: ad esempio, se alcune funzionalità di servizio non sono funzionanti, il software deve comunque permettere di registrare i pagamenti in modo che l’attività non si fermi. • Il software POS deve essere in grado di usare terminali diversi ed interfacce diverse, browser, PDA, touch screen, interfacce dedicate. • Poiché il software verrà venduto a diversi clienti, è necessario pensare al grado di personalizzazione.
UP e Casi d’uso • In UP i casi d’uso costituiscono la guida principale: si dice infatti UP che è “use case driven” • Ciò implica che: • I requisiti funzionali dovrebbero essere descritti principalmente con casi d’uso • I casi d’uso sono usati per la pianificazione delle iterazioni (incluse anche le stime) • La progettazione è poi basata sui casi d’uso da realizzare • I manuali utente sono influenzati dai casi d’uso • I test di sistema e di accettazione sono influenzati dai casi d’uso • I casi d’uso possono influenzare la visione (cioè i casi d’uso possono essere scritti per definire meglio la visione)
Casi d’Uso e Ideazione • I casi d’uso sono interessanti descrizioni di scenari d’uso del sistema (software) • I casi d’uso possono nella fase d’ideazione essere sviluppati secondo tre gradi: • Breve • Informale • Dettagliato • UP consiglia di concentrarsi nella ideazione sullo sviluppo dettagliato di circa il 10% dei casi maggiormente significativi per la riuscita del progetto • I casi d’uso possono essere quindi organizzati come diagramma (UML) ma il diagramma è solo una visualizzazione parziale e, da solo, non serve a niente!! I casi d’uso sono principalmente rappresentati con testo strutturato (template)
Rappresentazione dei casi d’uso (UML) • Template (funzione anche dello strumento CASE) • Diagramma dei casi d’uso (UML) • Un esempio: • Elabora vendite • Breve • Dettagliato
Scrivere i Casi d’Uso nella Ideazione ed Elaborazione • Stile essenziale e conciso (per non eliminare a priori eventuali alternative, che costituiscono soluzioni migliori): ignorare le interfacce, concentrarsi sullo scopo dell’attore; evitare stile troppo concreto nella ideazione e nelle iterazioni iniziali di elaborazione • Scrivere il caso d’uso a “scatola nera”: indicare solo cosa fa il sistema (software) senza indicare come verrà fatto (il più possibile) • Concentrarsi sul risultato d’interesse che il caso d’uso deve produrre per l’attore principale • Scegliere se usare una o due colonne • Scegliere il formato: breve, informale, dettagliato
Identificare i Casi d’Uso (Ideazione ed Elaborazione) • Identificare gli attori primari ed i loro obiettivi; gli attori primari sono sempre esterni al sistema, quindi aiutano a stabilire i confini di cosa è parte del software da sviluppare e cosa rimane esterno • Definire e rappresentare con UML (diagramma del caso d’uso/diagramma d’attività) i casi d’uso che soddisfano gli obiettivi degli attori primari • Usare check-list per identificare altri attori primari (pag. 89) • Verificare l’utilità dei casi d’uso identificati: • Chiedere ad altri • Valutare se si tratta di un “processo elementare di business” • Valutare le “dimensioni”
Fig. 6.3 Elabora Vendite
Casi d’uso e Iterazione ed Incrementalità • Iterazione: scegliere i casi da descrivere in forma dettagliata e realizzarli in codice; la realizzazione in codice indicherà il feedback • Incrementalità (o raffinamento): incrementare la descrizione (breve ovvero informale) con una descrizione dettagliata; approfondire eventualmente sezioni del template. • Incrementalità: aggiungere casi d’uso (tipicamente solo nella ideazione)
Riassunto (Iterazione nella Ideazione) • Pag. 133
Obiettivi dell’Elaborazione • Sulle iterazioni: • Iterazioni guidate dal rischio, brevi e con durata fissata • Iniziare la programmazione (non di un prototipo ma del vero e proprio software), presto • Frequente test • Nelle iterazioni: • Scoperta (dedotta, trovata) la maggior parte dei requisiti (quelli più rischiosi), rappresentati da casi d’uso dettagliati • Definire la corrispondente architettura del software • Definire le azioni correttive del rischio (di ogni tipo) • Stime approfondite
Elaborazione ed Elaborati • Ancora casi d’uso (raffinati) • Modello del dominio • Diagrammi di sequenza di sistema e contratti delle operazioni • Modello delle classi di progetto • Architettura del software • Modello dei dati • Descrizione dell’interfaccia utente: navigabilità, usabilità etc.
Obiettivi della Iterazione 1 • Realizzare una prima versione del modello delle classi del dominio di business • Implementare il seguente scenario del caso d’uso Elabora Vendite: inserire gli articoli e ricevere un pagamento in contanti • Implementare un caso d’uso Avviare il sistema necessario per le esigenze di inizializzazione • Non si considerano “requisiti complessi” come articolare regole di business e connessioni ad altri sistemi (software) esterni
UML e UP (II) Raffinamento r r Forza una visione “black box” del sistema (software) anche se ciò è discutibile nella filosofia object-oriented ove le classi (corrette) sono la principale giustificazione della maggiore qualità
Modello del Dominio in UP • Usare il diagramma UML delle classi per esprimere il modello del dominio • Diagramma delle classi del dominio del business: • Diagramma delle classi tipicamente privato delle operazioni e di altre caratteristiche delle classi di progetto • Ogni classe dovrebbe essere definita in modo che il diagramma costituisca un’organizzazione per il glossario dei termini
Costruire il modello del dominio I • Trovare le classi • Usare categorie di classi (Pag. 149) • Usare i nomi e le frasi nominali (pag.150) • Usare pattern di analisi (non trattati da Larman) • Trovare le associazioni • Usare categorie di associazioni comuni • Caratterizzare i ruoli attraverso la cardinalità e verso di lettura o navigabilità) • Trovare gli attributi • Caratterizzare il tipo di attributo, derivato o non derivato • Caratterizzare tipo di dato • Introdurre classi per tipo di dato specializzato
Patterns di Analisi Problem: How do you keep track of resource quotations performed before its actual trade?