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L e a vanguardie

L e a vanguardie. Le Avanguardie.

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L e a vanguardie

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Presentation Transcript


  1. Le avanguardie

  2. Le Avanguardie Con il termine “Avanguardie” si indicano movimenti artistico - culturali sviluppatesi in Europa dagli inizi del ’900 fino a circa gli anni Venti, in genere si parla di Avanguardie storiche per distinguerle dalle Neoavanguardie sorte dopo la II Guerra Mondiale. Le Avanguardie avevano delle tendenze radicali a rompere con i codici artistici tradizionali e con le convenzioni borghesi. Rifiutando tutti i valori, gli avanguardisti mettevano in discussione il valore e il concetto di arte; infatti, secondo loro l’arte deve scuotere e sconvolgere, deve contribuire a migliorare la vita. La funzione dell’artista è quindi di costruire una vita “estetica”, dominata dall’arte. Per realizzare tutto ciò le Avanguardie fecero dello sperimentalismo il loro orientamento metodologico: operando in gruppi per abbattere ogni barriera tra le varie arti

  3. Caratteristiche Caratteristiche salienti delle Avanguardie Storiche sono: il rifiuto, da parte degli intellettuali, del ruolo sociale, rifiuto già manifestato da un certo Decadentismo; la frattura tra mondo della cultura e massa: l’intellettuale d’avanguardia si deve misurare con un pubblico non più d’élite, colto, raffinato e capace di cogliere qualsiasi messaggio espresso dall'autore, bensì con un pubblico debolmente acculturato e insensibile alle novità; il rifiuto della mercificazione della letteratura e dell’arte, l’una destinata a trasformarsi in prodotto editoriale, l’altra ormai entrata nell’eradella perfetta riproducibilità tecnica di qualunque immagine, mediante la fotografia e il più recente cinema, in sorprendente e costante espansione; la conseguente crisi di identità di letterati e artisti; il rifiuto dei codici culturali tradizionali e l’uso di mezzi espressivi nuovi (incomprensibili e talora risibili per il pubblico di massa); la sperimentazione di forme originali e aggressive e l’elaborazione di nuove poetiche; l’uso insistito di Manifesti per esplicitare le loro teorie non tanto al pubblico del tempo, quanto piuttosto alle generazioni future, le sole capaci, forse, di leggere i loro testi e di decifrare il significato dei loro oggetti artistici

  4. MARC CHAGALL

  5. LA VITA DI MARC CHAGALL: Marc Chagall nasce a Vitebsk (Russia) nel 1887, primogenito di una famiglia ebrea di nove figli. Alla fine dei suoi studi liceali (1906), frequenta per circa due anni l’atelier di Jehuda Pen. Seguirà l’anno seguente la scuola Zvanseva e l’atelier di LéonBakst, a Saint-Petersbourg. Nel 1910, Chagall ottiene una borsa di studio da un mecenate, che gli permette di raggiungere Parigi. Si installa alla Ruche nel 1911, lavora intensamente ed incontra Guillaume Apollinaire, André Salmon, Max Jacob, BlaiseCendrars con il quale si lega particolarmente, espone per la prima volta al Salone degli Indipendenti. Nel 1914, la Galleria DerSturm di Berlino organizza la sua prima esposizione personale. Rientra in Russia per qualche mese all’inizio della guerra, ma poi vi resta diversi anni, si sposa e nasce un primo figlio. Alla scoppio della rivoluzione nel 1917, diventa direttore della Scuola di Belle Arti di Vitebsk, organizza l’ insegnamento invitando artisti come Pougny, ElLissitzky, Malevitch. Dopo un contrasto con la corrente suprematista nel 1920, Chagall dà le dimissioni e va a vivere a Mosca. L’anno seguente, comincia la redazione di “ La mia vita ”, la sua autobiografia, realizza le sue prime incisioni nel 1922 per illustrare l’opera. Raggiunge Parigi nel 1923, Vollard gli commissionerà numerosi lavori. La sua vita è allora costellata di tanti nuovi incontri: Tériade, Maillol, Rouault, Vlaminck, Bonnard. Il 1926 è l’anno della sua prima esposizione negli Stati Uniti. Nel 1927, Bernheim-Jeune diventa il suo mercante d’arte. Nel 1930, Vollard gli propone un lavoro sulla Bibbia, lavoro che si concluderà solo nel 1956.Divenne cittadino francese nel 1937.

  6. Durante l'occupazione nazista in Francia, nella seconda guerra mondiale, con la deportazione degli Ebrei e l'Olocausto, gli Chagall fuggirono da Parigi. Si nascosero presso Villa Air-Bel a Marsiglia e il giornalista americano VarianFry li aiutò nella fuga verso la Spagna ed il Portogallo. Nel 1941 la famiglia Chagall si stabilì negli Stati Uniti, ove sbarcò il 22 giugno, giorno dell'invasione nazista della Russia. Il 2 settembre 1944, Bella, compagna amatissima, soggetto frequente nei suoi dipinti e compagna di vita, morì per malattia. Due anni dopo, Chagall fece ritorno in Europa e nel 1949 si stabilì in Provenza. Uscì dalla depressione dovuta alla morte della moglie quando conobbe Virginia Haggard, dalla quale ebbe un figlio. Fu anche aiutato dalle commissioni che ricevette per lavori per il teatro. In questi anni intensi, riscoprì colori liberi e brillanti: le sue opere sono dedicate all'amore e alla gioia di vivere, con figure morbide e sinuose. Si cimentò anche con la scultura, la ceramica e il vetro. La tomba di Chagall nel cimitero di Saint-Paul de Vence. Chagall si risposò nel 1952 con Valentina (detta "Vavà") Brodsky: viaggiò diverse volte in Grecia, nel 1957 si recò in Israele, dove nel 1960 creò una vetrata per la sinagoga dell'ospedale HadassahEinKerem e nel 1966 progettò un affresco per il nuovo parlamento. Viaggerà anche in Russia dove sarà accolto trionfalmente, ma si rifiuterà di tornare nella natìa Vitebsk. Durante la guerra dei sei giorni l'ospedale venne bombardato e le vetrate di Chagall rischiarono di essere distrutte: solo una venne danneggiata, mentre le altre vennero messe in salvo. In seguito a questo, Chagall scrisse una lettera dove diceva di essere preoccupato non per i suoi lavori ma per la salvezza di Israele. Chagall morì a novantasette anni, a Saint-Paul de Vence, il 28 marzo 1985.

  7. LO STILE Chagall nei suoi lavori si ispirava alla vita popolare della Russia europea e ritrasse numerosi episodi biblici che rispecchiano la sua cultura giudaica. Negli anni sessanta e settanta, si occupò di progetti su larga scala che coinvolgevano aree pubbliche e importanti edifici religiosi e civili. Le opere di Chagall si inseriscono in diverse categorie dell'arte contemporanea: prese parte ai movimenti parigini che precedettero la prima guerra mondiale e venne coinvolto nelle avanguardie. Tuttavia, rimase sempre ai margini di questi movimenti, compresi il cubismo e il fauvismo. Fu molto vicino alla Scuola di Parigi e ai suoi esponenti, come Amedeo Modigliani. I suoi dipinti sono ricchi di riferimenti alla sua infanzia, anche se spesso preferì tralasciare i periodi più difficili. Riuscì a comunicare felicità e ottimismo tramite la scelta di colori vivaci e brillanti. Il mondo di Chagall era colorato, come se fosse visto attraverso una vetrata di una chiesa.

  8. MARC CHAGALL “LA PASSEGGIATA”

  9. LETTURA DELL’OPERA: La Passeggiata raffigura Marc Chagall e Bella, moglie e amore della sua vita, che si tengono per mano. In modo molto poetico e fiabesco viene interpretato, per mezzo di una visione inverosimile, l’amore sconfinato nei confronti della moglie. I corpi volteggiano in uno spazio magico senza forza di gravità e la diagonale delle loro braccia tese, taglia in due la composizione e va oltre la tela perché la loro felicità non sembra avere limiti e confini. Al centro della composizione vediamo l’artista in un abito nero ed elegante tenere la mano della sua sposa che, leggera come un aquilone volteggia nel cielo. In primo piano a destra è raffigurata una tovaglia rossa col bicchiere e il vino che evoca la festa del matrimonio. Sullo sfondo è raffigurato il villaggio di Vitebsk, città natale dell’artista, e le case sono dipinte con colore verde eccetto un edificio rosa in risalto che potrebbe rappresentare la sinagoga dove si sposarono Marc e la moglie Bella.

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