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Primo programma con il linguaggio Ruby

Primo programma con il linguaggio Ruby. Messaggio di benvenuto con i metodi I/O (input/output). Che cos’è Ruby?.

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Primo programma con il linguaggio Ruby

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Presentation Transcript


  1. Primo programma con il linguaggio Ruby Messaggio di benvenuto con i metodi I/O (input/output) Walter M. Mulas

  2. Che cos’è Ruby? • Ruby è un linguaggio di scripting completamente a oggetti. Nato nel 1993 come progetto personale del giapponeseYukihiro Matsumoto (spesso chiamato semplicemente Matz), Ruby è stato il primo linguaggio di programmazione sviluppato in Oriente a guadagnare abbastanza popolarità da superare la barriera linguistica che separa l'informatica nipponica da quella internazionale e ad essere usato anche in Occidente in progetti di rilievo. • Il linguaggio che ha maggiormente ispirato l'autore è lo Smalltalk, da cui Ruby ha tratto la maggior parte delle sue caratteristiche. A seguire ci sono il Lisp (ed in generale i linguaggi funzionali), da cui provengono le chiusure (blocchi o processi, in Ruby), e il Perl, per la sintassi e l'espressività. • Nell'implementazione corrente, Ruby è un linguaggio interpretato. L'interprete, scritto in C, è rilasciato con una doppia licenza, GPL oppure "Licenza Ruby", in stile BSD, e si trova attualmente alla versione 1.9.2. • Negli ultimi anni la popolarità di Ruby ha subito una forte impennata, dovuta alla comparsa di framework di successo per lo sviluppo di applicazioni web, come Nitro e Ruby On Rails, nonché del Metasploit Framework, ambiente per la creazione e l’esecuzione facilitata di exploit. Fonte: Wikipedia Walter M. Mulas

  3. Caratteristiche di Ruby • Ruby, pur essendo principalmente un linguaggio ad oggetti, presenta alcune caratteristiche tipiche dei paradigmi imperativo e funzionale. • Il paradigma ad oggetti di Ruby è puro, come quello di Smalltalk, ossia ogni componente del linguaggio, dalle costanti numeriche alle classi, è un oggetto, e come tale può possedere metodi; a differenza dei linguaggi come C++ e derivati, tuttavia, gli oggetti in Ruby sono qualcosa di molto più dinamico, in quanto è possibile aggiungere o modificare metodi a run-time. Il tipo di un oggetto, perciò, non è definito tanto dalla classe che lo ha istanziato, quanto dall'insieme dei metodi che possiede, o, secondo la terminologia abitualmente utilizzata per i linguaggi stile Smalltalk, dei messaggi a cui sa rispondere. • In Ruby, dunque, è fondamentale il ducktyping (dall'inglese ifitlookslike a duck, and quackslike a duck, itmustbe a duck), ovvero il principio secondo il quale il comportamento di una funzione sui suoi argomenti non deve essere determinato dal tipo di questi (come accade in C++ e altri linguaggi staticamente tipizzati), bensì da quali messaggi essi sono in grado di gestire. • Un'altra caratteristica fondamentale di Ruby è costituita dai cosiddetti blocchi, che sono sostanzialmente delle chiusure (ovvero funzioni dotate di ambiente), e che consentono di sostituire i cicli espliciti, frequenti nei linguaggi a basso livello, con l'utilizzo di iteratori, nascondendo così al chiamante i meccanismi interni del ciclo in questione. Fonte: Wikipedia Walter M. Mulas

  4. In queste diapositive… In queste diapositive illustrerò il primo programma con il linguaggio di programmazione Ruby. In particolare, osserveremo come si inseriscono i dati nel programma dalla tastiera e visualizzeremo sullo schermo un messaggio di benvenuto. Walter M. Mulas

  5. Per incominciare… Apriamo il Netbeans (preferibilmente la versione 6.5 Beta) dal nostro desktop e creiamo il nostro file*, chiamandolo “NomeCognome.rb” (potete pure scriverlo completamente in minuscolo, ma per convenzione si rinomina il file come mostrato in questa diapositiva). * Dovete assicurarvi di avere prima creato un progetto dove salverete i vostri file, altrimenti i vostri file non saranno eseguiti o compilati duranti l’esecuzione. Se non avete ancora creato un progetto, FATELO IMMEDIATAMENTE! Walter M. Mulas

  6. Apertura di Netbeans e creazione del file… Walter M. Mulas

  7. Operazioni input/output Il programma prevede l’operazione di input e di output. In poche parole, dovremo inserire il nostro nome e cognome e visualizzeremo un messaggio di benvenuto (col nostro nome e cognome, ovviamente!). I comandi principali di input e di output sono: • getsrestituisce al programma una variabile dichiarata il cui valore è inserito dalla tastiera. • putsstampa il valore compreso tra le virgolette (“ ”) o apici(‘ ‘). Esiste anche il comando print, ma che a differenza del comando puts non emette il carattere di fine linea. Walter M. Mulas

  8. Conoscendo ora i comandi di input e di output, scriviamo il nostro programma (con opportuni commenti)… Walter M. Mulas

  9. Dopo aver scritto completamente il codice come mostrato nella diapositiva precedente, andremo a eseguirlo (con comando “Run File” dalla barra di applicazioni)… Walter M. Mulas

  10. Esecuzione del nostro file… Walter M. Mulas

  11. Osservazione e commenti: • Durante l’esecuzione del programma, si è aperta, in basso, la finestra di “Output”. I valori “Walter” e “Mulas” sono stati inseriti dalla tastiera in quel riquadro, attivando così il comando di inserimento gets. Successivamente, con il comando puts i due valori vengono visualizzati nell’ultimo messaggio. Walter M. Mulas

  12. Conclusione • Queste diapositive sono un tutorial per chi affronta per la prima volta un linguaggio di programmazione. E penso che possa essere di buon aiuto per chi ha come “incognite” l’informatica e la programmazione. In bocca al lupo ragazzi!!! Walter M. Mulas

  13. Note Se non riuscite a visualizzare le immagini in modo nitido, ho postato i link per visualizzare le immagini e scaricarle (con il numero della diapositiva corrispondente). • Inizio (6) • Codifica (8) • Preparazione all'esecuzione (9) • Output del programma (10) Walter M. Mulas

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