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Homeless migrants in Rome. Cecilia Pani Comunità di Sant’Egidio. Chi sono le persone senza dimora. Persone che vivono in fabbriche o strutture abbandonate, in genere occupate con gruppi e aggregazioni spontanee (eritrei, somali, rifugiati dall’Africa sub-sahariana, marocchini)
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Homeless migrants in Rome Cecilia Pani Comunità di Sant’Egidio
Chi sono le persone senza dimora • Persone che vivono in fabbriche o strutture abbandonate, in genere occupate con gruppi e aggregazioni spontanee (eritrei, somali, rifugiati dall’Africa sub-sahariana, marocchini) • Persone che vivono in nuclei di baracche, nascosti in campagna o sotto i ponti (polacchi, romeni, rom ) • Gruppi di persone senza alcun tipo di alloggio che vivono per strada (afgani, curdi, polacchi, romeni, indiani)
I luoghi in cui vivono • Giardini e piazzale della Stazione Ostiense (150 persone, in maggioranza afgani ) • Strutture abbandonate vicino Metro Anagnina (fino ad 800 persone, in maggioranza etiopi, eritrei) • Area intorno alla Stazione Termini: marciapiede della stazione a via Marsala, area del Piazzale Esquilino, Parco del Colle Oppio (150 persone, alcuni richiedenti asilo africani, altri di diverse nazionalità) • Piazzale della Stazione Tiburtina (100 persone, in prevalenza romeni, bulgari) • Ostia, area della pineta di Castelfusano, piazzali sul lungomare (100 persone, in prevalenza polacchi • Quartiere Nomentano- Ponte Mammolo e Stazione Nomentana (circa 60 persone, romeni, polacchi, rom) • Quartieri Casilino- Prenestino (rom bulgari, romeni, e altre nazionalità)
Quanti sono; quali servizi vengono offerti • 1000 circa per strada • 1000 in baracche e alloggi di fortuna, • 1000 in occupazioni (stime su dati Comunità di Sant’Egidio) • Mensa serale • distribuzione di cibo e bevande, coperte
Luoghi di distribuzione nella città di Roma • Stazioni ferroviarie: Ostiense, Termini, Tiburtina, Trastevere, Tuscolana, S.Pietro, Nomentana • Roma centro: P.zza Venezia, S.Giovanni, Esquilino, Celio • Roma nord: Montesacro, Nuovo Salario, Talenti, Pietralata, Ponte Mammolo, Verano, Flaminio; villaggio Olimpico, Ponte Milvio, Cassia • Roma ovest: Primavalle, Torrevecchia, Boccea, Trullo, Magliana • Roma sud: Ostia, Acilia, Dragoncello, EUR, Laurentino, Decima, Garbatella, Marconi, Tormarancia • Roma est: Prenestino, Torpignattara, Torrenova, Torrespaccata, Tuscolano, Cinecittà, Anagnina
Caratteristiche dei gruppi e bisogni correlatii richiedenti asilo: • Chi arriva via mare viene accolto in un centro di accoglienza per 6 mesi-un anno, ma non tutti tra quelli che arrivano via terra vengono accolti. • Chi esce dai centri di accoglienza, dopo un anno, non sa dove andare, per mancanza di centri di accoglienza di secondo livello e per impossibilità di accedere ad appartamenti in affitto Altre categorie si ritrovano per strada, dopo un certo periodo: • i cosiddetti “dublinanti” (50% di chi afferisce al mondo dei richiedenti asilo) • chi è in attesa di definizione dello stato giuridico (20%) • chi è stato rifiutato all’asilo con espulsioni non eseguibili (10%) • chi è in transito per l’Italia e non vuole inoltrare in questo paese la richiesta di asilo politico perché ha parenti o comunità più strutturate in altri paesi europei (20%) La legislazione sull’asilo (convenzione di Dublino) crea degli homeless perché Italia, Grecia e Spagna sono la porta d’ingresso dell’Europa e, in questi paesi si riversano molti di quelli che arrivano dagli altri paesi europei
Proposte: • creare dei centri di transito, con bassi livelli di controllo (ad es. non prendere le impronte) perché il periodo di transito è molto breve • creare luoghi di seconda accoglienza che potrebbero rispondere al bisogno dei “dublinanti” e di quelli che escono dalle strutture di prima accoglienza Roma si deve comunque dotare di luoghi di accoglienza, perché è uno snodo di transito.
Caratteristiche dei gruppi e bisogni correlatii migranti per motivi economici: • migranti per motivi economici che hanno subito eventi destabilizzanti (sfratto, separazione o divorzio, licenziamento) • persone che lavorano ma non trovano un alloggio adeguato a causa dei costi altissimi degli affitti Proposta: • centri temporanei, che accolgano anche nuclei familiari, e che aiutino il reinserimento nel mondo lavorativo. • centri di seconda accoglienza
Caratteristiche dei gruppi e bisogni correlatiSituazioni di vulnerabilità: alcool e dipendenze Roma ha risposto con i centri di emergenza freddo, aperti da novembre a marzo, ma manca il passo successivo. Si comincia a lavorare sul reinserimento ma la chiusura del centro temporaneo in primavera, interrompe il processo.
Caratteristiche dei gruppi e bisogni correlatii rom • I Rom si sono ritrovati nel tempo tra gli homeless. Non sarebbero così in linea di principio, ma negli anni sono nate delle baraccopoli per mancanza di risposte istituzionali. • In alcune situazioni la risposta è stata la roulotte, come momento di passaggio Proposte: • camping strutturati o alloggi regolari
Osservazioni generali • Le persone senza dimora sono generalmente uomini più che donne, ultracinquantenni, non hanno lavoro o lo perdono e non riescono a riprendersi. • Anche tra le donne oggi ci sono gruppi di donne ultracinquantenni che si ammalano e non riescono più a lavorare come colf o badanti. Per questa situazione non c’è nessun tipo di risposta