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Verso il piano strutturale d’area

Lo sviluppo dell’Area Pisana. Verso il piano strutturale d’area. BREVE STORIA.

herman
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Verso il piano strutturale d’area

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Presentation Transcript


  1. Lo sviluppo dell’Area Pisana Verso il piano strutturale d’area

  2. BREVE STORIA • Nel 2005, a seguito della costituzione dell’Ufficio di Piano Strategico presso il Comune di Pisa, si concepisce apertamente l’area come un unico sistema urbano di 200.000 abitanti uniti da continuità geografica, omogeneità culturale, interdipendenza socio economica. • Il Piano Strategico di Pisa e del Territorio, presentato nel 2007, concepisce le grandi trasformazioni urbane in atto a Pisa come processi di Area e pone come irrinunciabile per il futuro del territorio, un forte coordinamento politico amministrativo che accompagni, governi e renda protagonista negli scenari regionali e sovra regionali, il sistema di area già strutturato nei fatti sociali, economici e demografici.

  3. I PRIMI PASSI L’AREA PISANA: Pisa, Calci, Cascina, San Giuliano Terme, Vecchiano, Vicopisano PER GOVERNARE UNA CITTA’ DI 200.000 ABITANTI si intitola il documento dei Sindaci dell’Area Pisana approvato nel 2007. I Consigli Comunali nel 2008 deliberano di assumere il Piano Strategico come strumento di governance territoriale e di dare vita – a tale scopo - alla CONFERENZA PERMANENTE DEI SINDACI DELL’AREA PISANA.

  4. LE PRIORITA’ DEL PIANO STRATEGICO Pianificazione urbanistica e tutela ambientale Trasporti e mobilità Servizi Offerta culturale e turistica Politiche fiscali Politiche della casa e di sostegno di soggetti svantaggiati Marketing di promozione territoriale ed economica

  5. I PRIMI PASSI Costituito l’Ufficio di Piano Strategico, composto da un rappresentante per ciascuno dei sei Comuni e da un Direttore. La Conferenza dei Sindaci si impegna su due grandi linee di intervento: un PIANO STRUTTURALE DI AREA e un quadro di interventi su infrastrutture e mobilità. Siglato il Protocollo d’Intesa tra la Provincia e i Comuni per il Piano Strutturale di Area e variante al PTC Costituito l’Ufficio di Piano Strutturale d’Area

  6. OGGI Protocollo d’Intesa tra Regione, Provincia e Comuni sulle infrastrutture Protocollo d’Intesa con Regione, SAT e FFSS sul people mover Avvio del procedimento del Piano Strutturale d’Area nei Consigli Comunali

  7. LE RAGIONI DEL PIANO D’AREA • Pisa perde abitanti a favore degli altri comuni dell’Area, ma ne acquista dal resto del Paese. • L’Area Pisana mantiene e consolida un saldo demografico positivo. • Ridistribuzione dei residenti e in particolare delle famiglie con tre o più componenti entro i confini dell’Area Pisana. • La concentrazione dei grandi servizi nella città di Pisa. • L’economia dei servizi pubblici sostiene sia Pisa che gli altri comuni.

  8. LE RAGIONI DEL PIANO D’AREA • Contrariamente agli hinterland limitrofi ad altri capoluoghi toscani medio-grandi, l'area nonvive in subordine a Pisa • Le politiche urbanistiche locali: spesso l’offerta insediativa superiore alla domanda interna si è tradotta nell’attrazione di residenti dal comune capoluogo. • Negli ultimi due anni un rallentamento della diminuzione dei residenti nel capoluogo se non addirittura una piccola inversione di tendenza.

  9. LE RAGIONI DEL PIANO D’AREA • In assenza di un livello di governo e di perequazione delle risorse a livello di Area: • L’aumento del costo della gestione dei servizi urbani; • Maggiore domanda di TPL ma ricorso al trasporto privato; • Le carenze infrastrutturali; • Il consumo di nuovo suolo legato alla dispersione insediativa; • Le aree rurali rischiano di divenire aree residue o marginali; • Il rischio di un progressivo impoverimento demografico dei centri storici e del centro urbano del capoluogo con conseguente impoverimento del capitale sociale.

  10. LE RAGIONI DEL PIANO D’AREA • Un comune disegno urbanistico: rispondere alle domande emergenti dal territorio, laddove le dinamiche insediative e socio-economiche disegnano confini spaziali sempre meno corrispondenti a quelli amministrativi. • Il Piano Strutturale dell’Area Pisana: raccogliere la sfida di quella che nei fatti si configura già oggi come la seconda realtà metropolitana regionale.

  11. I COMUNI: CASCINA • Dinamismo demografico, economico, commerciale • Innovazione: PST, Virgo • Legno e Navicelli • Recupero urbano • Collegamenti con FI-PI-LI e viabilità a N di Pisa

  12. I COMUNI: S. GIULIANO • Sviluppo demografico e di servizi • Praticelli, S. Anna, Centro per il Paesaggio • Pontelungo, Martraverso • Viabilità a N di Pisa

  13. I COMUNI: CALCI • Completamento della Gabella • Accesso ai monti • Tutela del monte • Inquinamento elettromagnetico • Valorizzazione Certosa, Museo e Nicosia • Turismo diffuso

  14. I COMUNI: VICOPISANO • R.U. del 2008 • Tutela del sistema delle acque • Il recupero del borgo murato

  15. I COMUNI: VECCHIANO • P.S. del 2005: valorizzazione patrimonio ambientale • Il Parco MRSM • Difesa idrogeologica • Aurelia e Autostrada • Attraversamento del Serchio • IKEA

  16. I COMUNI: PISA • Notevole sviluppo degli ultimi anni • Housing sociale • Infrastrutture • viabilità N • Aurelia e autostrada • FFSS • Aeroporto • litorale

  17. L’INTESA CON LA PROVINCIA • Il Piano Territoriale di Coordinamento, approvato nel 2006, colloca l’Area Pisana nel più ampio Sistema Territoriale Provinciale della Pianura dell’Arno. • Il Protocollo d’Intesa individua un Tavolo di Coordinamento, composto dai rappresentanti degli enti firmatari e dal Direttore dell’Ufficio di Piano Strategico dell’Area Pisana • L’impegno: arrivare alla conclusione entro 36 mesi dall’avvio del procedimento, fissando per Dicembre 2012 il termine obiettivo per l’approvazione definitiva.

  18. LA SFIDA DELL’INNOVAZIONE • Pensare e progettare a livello d’Area significa condividere e sostenere progetti di sviluppo delle funzioni di eccellenza • Il sostegno allo sviluppo dei grandi servizi e delle funzioni di eccellenza passa attraverso una politica insediativa concertata e concordata

  19. LA SFIDA DELL’INNOVAZIONE • Una politica di incentivazione alla realizzazione di nuove residenze specialistiche • Individuare aree o edifici per imprese spin off o laboratori per la sperimentazione tecnologica in sinergia con lo sviluppo dei servizi d’eccellenza • PMI: sostenere l’incremento del livello di cooperazione e del grado di internazionalizzazione aziendale, promuovere l’innovazione e il networking come fattori vincenti

  20. LA SFIDA DELL’INNOVAZIONE • Perseguire la competitività attraverso l’innovazione. • Per la competitività: qualificazione del capitale umano e sviluppo dell’economia della conoscenza. • Dall’analisi dell’IRPET: costruire reti di relazioni capaci di attirare nuove capacità, accrescere il capitale sociale. • Nell’analisi del Censis il sistema pisano si è segnalato come una delle realtà migliori ed emergenti a livello nazionale. • I temi della conoscenza, dell’accoglienza, dell’accessibilità e dell’attrattività ritornano al centro dell’attenzione anche per la community toscana di Ambrosetti.

  21. LE LINEE GUIDA DEL PIANO • la partecipazione dei cittadini • l’applicazione della Convenzione Europea del Paesaggio • la parità delle donne e degli uomini nella vita locale, • la valorizzazione dei connotati delle comunità, • una nuova qualità della vita nelle frazioni e dotazione di spazi pubblici • l’ambiente e l’energia come garanzia di un futuro sostenibile • lo sviluppo dei territori secondo il principio di produzione di reddito e non di rendita • la tutela e valorizzazione della complessità ambientale del territorio • la piena valorizzazione della componente rurale del territorio.

  22. ARGOMENTI E RACCOMANDAZIONI • Della tutela delle risorse • Delle acque • Salvaguardare le risorse idriche del sottosuolo, tutelare e valorizzare il sistema della rete idrica superficiale • Del Parco Regionale • Della cura del territorio • Promuovere e incentivare la cultura e la pratica del controllo e della manutenzione del territorio • Dell’aggregazione • Disincentivare i fenomeni di ulteriore dispersione e dilatazione degli insediamenti, • Dell’inclusione • Sviluppare il senso di coesione e di solidarietà delle comunità, incentivando la creazione di luoghi e spazi diffusi sul territorio destinati all’aggregazione sociale

  23. ARGOMENTI E RACCOMANDAZIONI • Degli standard sociali • Delle residenze specialistiche • Dei servizi alla persona • localizzazioni dei servizi alla persona e alla famiglia in modo da garantire un corretto equilibrio territoriale e una corretta ripartizione dei costi e delle risorse necessarie, • Dell’identità dei borghi • Della regolamentazione unificata • Favorire lo sviluppo di una regolamentazione edilizia unificata e di una gestione coordinata delle attività degli uffici • Dei nuovi residenti • deciso impulso alle politiche di housing sociale, in sinergia con il terzo settore. • Dell’edilizia sociale

  24. ARGOMENTI E RACCOMANDAZIONI • Della perequazione territoriale • Del paesaggio • Favorire lo sviluppo di una cultura diffusa del paesaggio e incentivare scelte di preservazione, di ripristino e di creazione di spazi liberi e di coni visivi • Del restauro • Promuovere e incentivare la cultura del restauro e del riuso • Degli spazi pubblici e dell’Architettura • contrastare l’effetto concreto della periferia, sperimentazione e di ricerca, dell’architettura contemporanea come chiave del rinascimento urbano • Della sperimentazione urbana • ricerca e sperimentazione di nuove idee, materiali e tecniche in architettura e progettazione incentivando il concorsi e favorendo la partecipazione delle giovani leve di progettisti

  25. ARGOMENTI E RACCOMANDAZIONI • Del turismo congressuale • Del turismo diffuso • Delle sinergie turistiche • sinergie possibili con Lucca e la Versilia, nonché tra i parchi • Del nuovo patrimonio • Promuovere e favorire la costituzione e lo sviluppo di nuovo patrimonio pubblico da impiegare a sostegno di politiche di Area di particolare rilievo sociale ed economico • Della campagna e del lavoro dell’uomo • Della green economy • sviluppo di un vero e proprio modello di praticabilità della green economy attraverso un laboratorio cui far partecipare Istituzioni, Enti di ricerca, grandi imprese, associazioni imprenditoriali e soggetti intermedi

  26. ARGOMENTI E RACCOMANDAZIONI • Degli insediamenti sostenibili • Della presenza internazionale • nuove imprese di livello internazionale e di alto contenuto tecnologico, anche attraverso politiche mirate di marketing, di semplificazione burocratica e di incentivazione • Dell’economia del mare • potenziamento delle zone produttive e la riqualificazione delle aree impegnate lungo le vie d’acqua • Delle aree produttive • razionalizzazione delle aree produttive e commerciali, favorendo le interconnessioni con le infrastrutture logistiche e di trasporto • Del Piano Regionale di Sviluppo • sinergia con il Piano Regionale di Sviluppo e favorendo investimenti pubblici e privati nei settori strategici dell’innovazione tecnologica e scientifica, dell’energia, delle reti, dell’economia del mare, della logistica, dei trasporti

  27. I PROTAGONISTI DEL CAMBIAMENTO • La presenza giovanile e le università rappresentano uno straordinario giacimento di creatività • Dare ai giovani l’opportunità di contribuire a pieno titolo alla vita e allo sviluppo della comunità pisana attraverso il loro lavoro, il loro ingegno e le loro scelte di vita • Una politica di housing sociale orientata alla domanda di casa, anche temporanea, per giovani e per giovani coppie • Una politica di sviluppo di spazi e di incentivi per la sperimentazione, l’aggregazione e l’imprenditorialità giovanile • Un nuovo luogo per il protagonismo e la sperimentazione giovanile pensato e progettato con un concorso di idee dai giovani per i giovani

  28. I PROTAGONISTI DEL CAMBIAMENTO • I quartieri e le frazioni • Rafforzare il contatto diretto con i cittadini nei luoghi di vita e di lavoro quotidiani. • Il recupero e la riqualificazione delle frazioni per consentire un incremento delle dotazioni territoriali di standard e qualità complessiva all’edificato. • Un rinnovato protagonismo dei quartieri e delle frazioni con alcune esperienze innovative come i laboratori di urbanistica partecipata.

  29. PRIORITA’: LE INFRASTRUTTURE • Nuova viabilità dell’Area Pisana • Riassetto dell’Aurelia e uso del corridoio autostradale come tangenziale est • Sviluppo dell’aeroporto G. Galilei e dei suoi collegamenti • Metropolitana di superficie e potenziamento linea ferroviaria PI-FI

  30. LA NUOVA VIABILITA’ • La nuova viabilità di raccordo a N di Pisa, come asse centrale dell’Area Pisana nel contesto più ampio tra Vecchiano, Cisanello e la Vicarese • Nuovi ponti sull’Arno per i nodi Cascina/Pisa e Cascina/S.Giuliano/Calci/Vicopisano e del Serchio per Vecchiano, • Nuova uscita FI-PI-LI a S. Frediano di Cascina e il completamento della 67 bis da Fornacette alla uscita FI-PI-LI di Cascina • Migliorare l’accessibilità del litorale pisano da Livorno e da Pisa • Nuova modalità di accesso al Monte Serra di minimo impatto sul fragile sistema insediativo ed ambientale • Variante alla SS 12 tra Pisa e San Giuliano, destinando la Via del Brennero a svolgere una funzione turistica e culturale in una rete di percorsi storici • Sistema integrato di percorsi storici, di piste ciclabili e di vie d’acqua

  31. AURELIA E AUTOSTRADA Rendere più sicura ed agevole la SS 1 Aurelia, alleggerire il traffico sui tratti urbani, creare alternative concrete e di lungo periodo per il traffico di attraversamento • Valutare tutte le le soluzioni alternative o integrative più adeguate al tratto urbano dell’Aurelia tra Madonna dell’Acqua e Pisa Sud • Riassetto del nodo di Migliarino (incrocio Aurelia – Autostrada) • Riassetto e messa in sicurezza degli attraversamenti urbani dell’Aurelia • Riassetto e messa in sicurezza del nodo di Pisa Sud • Riassetto e messa in sicurezza del tratto Stagno-CampDarby e nuovo svincolo A12 Rivedere l’uso del corridoio autostradale allo scopo di renderlo fruibile a tutto il traffico di attraversamento N-S dell’Area Pisana in alternativa alla viabilità locale e alla SS Aurelia, valutando diverse opzioni: • un nuovo casello autostradale all’altezza di Madonna dell’Acqua per servire i flussi legati alla sezione nord dell’Area Pisana e a una parte della città di Pisa • liberalizzazione del tratto Pisa Nord – Pisa Sud per incentivarne l’uso come tangenziale ovest • realizzazione di una complanare come alternativa concreta al tratto urbano dell’Aurelia per il traffico di attraversamento N-S

  32. AEROPORTO Sostenere lo sviluppo del sistema aeroportuale, riaffermando la sua centralità come porta della Toscana e le sue grandi potenzialità in connessione con la rete logistica della Toscana costiera, migliorando sensibilmente l’impatto ambientale sull’Area • Nuova pista allo scopo di ridurre l’impatto ambientale, di garantire lo sviluppo di nuove potenzialità, di rendere più sicura ed efficiente l’operatività • Acquisire le aree e gli immobili di Via Cariola • Nuova linea Pisa Centrale – Pisa Aeroporto, prevedendo fermate presso i parcheggi scambiatori di Via Aurelia e Via di Goletta, la riqualificazione del binario 14, una nuova stazione presso l’aeroporto e la conseguente soppressione dei passaggi a livello in Via S. Agostino e Via di Goletta • Collegamento tipo people mover con la Darsena sul Canale dei Navicelli allo scopo di favorire l’accesso all’aeroporto anche attraverso la via d’acqua collegata al Porto di Livorno • Riassetto dell’uscita aeroporto della FI-PI-LI e del sistema di svincoli allo scopo di minimizzare l’impatto sul quartiere di San Giusto

  33. FERROVIE Favorire la mobilità interna, creare alternative al trasporto privato e al trasporto su gomma, sviluppare le potenzialità intermodali, potenziare la linea Pisa - Firenze • Completamento dell’Accordo Quadro del 2001: sistema di metropolitana di superficie sulle direttrici Pontedera – Cascina - Pisa e Lucca - San Giuliano – Pisa – Livorno (soppressione dei passaggi a livello, parcheggi di scambio, potenziando le linee ove possibile), recuperando e riqualificando le stazioni e le aree dismesse esistenti lungo le linee in funzione metropolitana • Potenziamento della linea Pisa - Firenze • Nuovi mezzi • Riordino e riqualificazione della Stazione di Pisa Centrale • Nuovi collegamenti: aeroporto, Canale dei Navicelli, Polo ospedaliero di Cisanello, Porto di Livorno via litorale

  34. IL CONTESTO

  35. L’APPROCCIO La progettazione dello schema delle infrastrutture e della mobilità avverrà contestualmente al Piano Strutturale d’Area e contestuale variante al PTC. Priorità: una efficace intermodalità dei trasporti al fine di sviluppare le potenzialità della connessione tra le ferrovie, il porto, l’interporto e l’aeroporto. Attenzione particolare alla logistica che assume un ruolo centrale in un territorio caratterizzato da un sistema di navigazione interna integrato con un distretto logistico costiero.

  36. SINERGIE E RELAZIONI Sinergia con lo sviluppo del nuovo Piano Strutturale di Livorno e con Collesalvetti. Coerenza con le priorità strategiche individuate nel PIT: tra queste il corridoio tirrenico, la piattaforma logistica costiera, lo sviluppo del sistema aeroportuale, lo sviluppo del sistema ferroviario. Il rapporto con Lucca e la Versilia

  37. SINERGIE E RELAZIONI • Asse Pisa – Firenze come congiunzione tra corridoio tirrenico e corridoio centrale (ovvero come avvicinare la Toscana costiera all’Alta Velocità) • Il ruolo del trasporto aereo e la conseguente capacità attrattiva per persone, imprese e capitali che guardano alla connettività come primario fattore strategico • La copertura dell’Area con la banda larga con priorità alle attività produttive e agli insediamenti di formazione e di ricerca, ma garantendo soprattutto uno sviluppo territorialmente equilibrato delle reti

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