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L’Europa verso la terza rivoluzione industriale. Le risorse dell’Italia Per Terza Rivoluzione Industriale si intendono tutti quei cambiamenti tecnologici, industriali , economici e sociali venutisi a creare nei Paesi Occidentali a partire dalla metà del XX sec.
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L’Europa verso la terza rivoluzione industriale . Le risorse dell’Italia Per Terza Rivoluzione Industriale si intendono tutti quei cambiamenti tecnologici, industriali , economici e sociali venutisi a creare nei Paesi Occidentali a partire dalla metà del XX sec.
Per questo progetto ho tratto spunto da un’intervista letta su un settimanale di JEREMIE RIFKIN , un celebre economista americano .
Secondo Rifkin ci stiamo avvicinando alla fine dell’era del petrolio ; prezzi troppo alti e aumento delle emissioni tossiche portano al progressivo deterioramento dell’ecologia della Terra .
I Paesi Europei stanno studiando nuove tecnologie per ridurre al minimo Le emissioni di CO2 ma servono anche nuovi modelli energetici ed economici per ridurre a zero tali emissioni . La base per il passaggio alla Terza Rivoluzione Industriale è stata messa dal Consiglio dell’UE nel marzo del 2007 . Infatti l’UE è la prima superpotenza che si impegna entro il 2020 a produrre il 20% della propria energia attraverso fonti rinnovabili .
Rifkin sostiene che l’Italia è il Paese che meglio potrà guidare la terza Rivoluzione Industriale . All’Italia non manca niente : sole, vento, acqua fanno del nostro Paese l’ Arabia Saudita dell’energia rinnovabile .
Pensiamo solo alla Toscana che con l’eliofania ( durata del soleggiamento) è la regione che raggiunge la massima durata di sole di tutto il territorio nazionale per non parlare della ventilazione presente in tutta la Sardegna . E se in Sicilia fossero equipaggiati per il 10% di pannelli fotovoltaici si produrrebbe il 50 % di energia elettrica .
Forme rinnovabili di energia solare, eolica , idroelettrica , geotermica , moto ondoso e biomasse costituiscono uno dei pilastri della terza rivoluzione industriale . Per sfruttare al meglio tali energie serviranno adeguati sistemi di accumulazione . Rifkin sostiene che non è nel nucleare che dobbiamo investire , perché altamente rischioso, ma nell’idrogeno .
L’ idrogeno è il più leggero dell’universo e quando è applicato per produrre energia come scarti produce solo acqua e calore . E’ il mezzo universale che “immagazzina “ tutte le forme di energia rinnovabile .
L’idrogeno si trova dappertutto in natura anche se deve essere estratto da combustibili fossili ,acqua e biomasssa . Sfruttando sole, acqua , vento , geotermica che generano elettricità , a sua volta con un processo chiamato elettrolisi possiamo scindere la molecola dell’acqua in idrogeno e ossigeno .
Tutta l’energia di cui disponiamo nel nostro Bel Paese si potrà immagazzinare per essere conservata e sfruttata in seguito . Ad esempio in Emilia Romagna si è inaugurata la cella a idrogeno istallata all’interno del Laboratorio di Domotica di ProMo in provincia di Modena . La cella a idrogeno sarà sperimentata in modo da creare una rete distributiva di tale elemento per creare energia elettrica che avrà lo stesso principio della rete Internet .
La chiave di volta sarà determinata dalla volontà politica dei nostri governi. Se i Leader Europei sapranno cogliere la scommessa di investire su questo nuovo piano energetico l’Europa potrà diventare leader nella nuova rete energetica mondiale .
FONTI : • www.ecoblog.it • http:// download.repubblica.it/pdf/2007/terza-rivoluzione-industriale.pdf • www.gliitaliani.it/2010/09rifkin-l’italia può guidare la terza rivoluzione industriale • www.e-gazzette.it (Rifkin) • Articolo della rivista” Donna Moderna” , intervista a Jeremy Rifkin di Dario Biagi . • PROGETTO REALIZZATO DA :Bianca Gubellini • classe III°B