440 likes | 1.21k Views
LEUCOCITOSI. Elisabetta Antonioli SODc Ematologia AOU Careggi , FI. LEUCOCITOSI. Un INCREMENTO dei GLOBULI BIANCHI TOTALI al di sopra di DUE deviazioni standard rispetto alla media del valore nella popolazione sana. 4000-10000/ uL. LEUCOCITOSI. RISCONTRATA.
E N D
LEUCOCITOSI Elisabetta Antonioli SODc Ematologia AOU Careggi, FI
LEUCOCITOSI Un INCREMENTOdei GLOBULI BIANCHI TOTALI al di sopra di DUEdeviazioni standard rispetto alla media del valore nella popolazione sana 4000-10000/uL
LEUCOCITOSI RISCONTRATA • In soggetti che hanno eseguito un esame emocromocitometrico per accertamenti in corso di una sintomatologia, specifica o generica • In soggetti che hanno eseguito un controllo di routine in stato di pieno benessere
LEUCOCITOSI Il tipo di sottopopolazione leucocitaria responsabile dell’incremento della conta totale rappresenta la prima indicazione per orientare il processo diagnostico
LEUCOCITOSI Formula leucocitaria automatica, NON controllata al microscopio ottico I contatori automatici forniscono mediante tecnica citometrica, la stima delle popolazioni leucocitarie Neutrofili Monociti Linfociti controllata al microscopio ottico
LEUCOCITOSI Promielociti Mielociti Metamielociti Prolinfociti Plasmacellule Blasti
NEUTROFILIA • Un incremento assoluto del numero dei granulociti neutrofili (usualmente > 10.000/uL) è un’alterazione frequente Espressione di numerose cause di secondarietà, estremamente comuni, quali le infezioni, le condizioni infiammatorie croniche, alcuni farmaci, la presenza di neoplasie solide, gli stati di asplenia ANAMNESI SEGNI e SINTOMI fumo di sigaretta fattori di rischio per neoplasie splenectomia terapia steroidea prolungata uso di fattori di crescita granulocitari febbre elevata tosse produttiva diarrea disuria o stranguria
NEUTROFILIA DD Reazione leucemoide Leucocitosi benigna caratterizzata dalla presenza di cellule immature (blasti, promielociti, mielociti) nel sangue periferico. GB 17.000/uL Hb 14,2 g/dL Plt 320.000/uL metamielocita
NEUTROFILIA DD Reazione leucemoide Risposta fisiologica secondaria a stimolazione della granulopoiesi secondaria a gravi infezioni, TBC miliare, reazioni infiammatorie (IMA), emolisi/emorragia Entità: solitamente lieve (11-20.000/uL); raramente sopra 40-50.000/uL Altri parametri dell’emocromo: solitamente nella norma (lieve piastrinosi), non vi è mai basofilia Formula - automatica: aumento neutrofili - microscopio: “band cells” (neutrofili “giovani”), possibili forme intermedie (metamielociti, mielociti) NEUTROFILIA
NEUTROFILIA DD Screzio leucoeritroblastico Questa condizione è caratterizzata dalla presenza nel sangue periferico di eritroblasti e di cellule immature della serie bianca. Essa è di più frequente riscontro in corso di alterazioni della architettura midollare legate ad infiltrazione midollare.
NEUTROFILIA Neoplasie mieloproliferative croniche LEUCOCITOSI SINTOMI ES OBIETTIVO Prurito Disturbi micro vascolari (parestesie) Cefalea Scotomi e vertigini Senso di ingombro addominale Sintomi sistemici • Trombosi arteriose • Trombosi venose • Splenomegalia
NEUTROFILIA: NPM Altri parametri emocromo • Incremento Hct Policitemia vera • Piastrinosi Mielofibrosi /trombocitemia essenziale Anemia Mielofibrosi Striscio sangue periferico • Forme immature LMC/mielofibrosi • Dacriociti/Eritroblasti Mielofibrosi • Blastosi periferica Mielofibrosi/LMC
NEUTROFILIA: NPM FISH Bcr/Abl PV TE PMF LMC
NEUTROFILIA: LMC Entità: spesso iperleucocitosi 50-100.000/uL Altri parametri dell’emocromo: Hb normale o ridotta, Plt normali o aumentate Formula - automatica: aumento neutrofili - microscopio: blasti, forme intermedie (metamielociti, mielociti, promielociti), basofili GB 180.000/uL Hb 10,2 g/dL NEUTROFILIA-MIELEMIA Plt 380.000/uL mielemia
PV MF Leucemia Acuta NEUTROFILIA: NPM Phneg MPN Philadelphia-negative TE
Neoplasie Mieloproliferative BCR-ABL1 LMC “Classiche” CNL CEL-NOS Mastocytosis MPN-u JAK2ex12 Policitemia Vera >95% JAK2V617F 70% Trombocitemia Essenziale MPLW515L/K 3-8% 60% Mielofibrosi Reviewed in Vannucchiet al. CA Cancer J Clin. 2009; 59(3):171-91
The MPN diagnostic pathway ESAMI EMATICI • Emocromo • LDH • EPO • Elettroforesi Hb • Sat O2 (arteriosa e venosa) EMATOLOGIA • - Striscio periferico • - Biopsia osteomidollare • Markers molecolari: JAK2, MPL, CD34+ • FISH Bcr/Abl e cariotipo RADIOLOGIA • Ecoaddome con studio flussi portali • Rx torace
EOSINOFILIA Eosinofilia contaassolutaeosinofili 600/L Lieve: 600-1500/L Moderata: 1500-5000/L Severa: >5000/L • Sindr. ipereosinofila (HES): conta eosinofili > 1500/uL per almeno 6 mesi
EOSINOFILIA • Escludere patologie associate a eosinofilia secondaria • Le manifestazioni cliniche della HES non sono così facilmente • distinguibili da quelle associate ad una marcata eosinofilia da • una causa secondaria • La lista delle sostanza che possono indurre eosinofilia è estremamente estesa e include sia farmaci prescrivibili che non prescrivibili (“da banco”) sia integratori alimentari sia rimedi di erboristeria. Di conseguenza in un soggetto con eosinofilia tutte le sostanze non essenziali dovrebbero essere sospese prima di porre diagnosi di HES
EOSINOFILIA • ANAMNESI • PRESENTAZIONE CLINICA
Cause Ematologiche di EOSINOFILIA • LeucemiaAcuta • AML M4 • Inv(16) • ALL • Leucemiacronica • Leucemiamieloidecronica t(9;22) • MDS • CMML • Leucemia Eosinofilica Cronica/Sindrome ipereosinofila • Le neoplasie linfoidi con associata eosinofilia Variante linfoide clone linfocitario T secernente IL-5: l’analisi del riarrangiamento del TCR e l’immunofenotipo linfocitario
The 2008 World Health Organization classification scheme for myeloid neoplasms Tefferi A, Vardiman JW. Leukemia 2008
HES Sangue periferico • Striscio sangue periferico • Riarrangiamento BCR/ABL su sangue periferico Sangue midollare • Biopsia osteomidollare • Esame del cariotipo Ricerca riarrangiamenti • FIP1L1/PDGFRα (4q12) • Gene PDGFRβ t(5;12) • Gene FGFR1 (8p11)
Manifestazioni cliniche sind ipereosinofila • Sintomicostitutivi • Alterazionicutanee (prurito, noduli/papule, ulcere, angioedema) • Epatosplenomegalia • Gastriti, coliti, enteriti • Sinositi, infiltratipolmonari • Colangitesclerosante • Vasculiti CNS/mal motoneurone
Terapia sind ipereosinofila • Formesecondarie: trattamentocausasottostante • FIP1L1-PDGFRA+/PDGFRB+ : Imatinib 100mg/die • Assenzadimarcatoremolecolare: Steroidi/Idrossiurea Per la II lineaditrattamento: IFN alfa CSA VCR-VP16-2Cda
BASOFILIA Aumento del numero assoluto di basofili nel sangue periferico superiore a 150/uL Difficile che l’aumento isolato dei granulociti basofili determini l’aumento del numero assoluto di leucociti CONDIZIONI PATOLOGICHE ASSOCIATE Ipersensibilità di tipo immediato, con IgE elevate Diabete mellito, ipotiroidismo, colite ulcerosa, AR giovanile Sindromi mieloprolifarative: LMC (fase accelerata) mastocitosi
MONOCITOSI Aumento del numero assoluto dei monociti nel sangue periferico superiore a 1000/uL CONDIZIONI NON NEOPLASTICHE ASSOCIATE INFETTIVE Tubercolosi Brucellosi Malaria Sifilide AUTOIMMUNITA’ LES AR Miositi Colite ulcerosa, M. di Chron Sarcoidosi
MONOCITOSI CONDIZIONI NEOPLASTICHE ASSOCIATE • Non ematologiche (carcinomi) • Ematologiche (linfoma di Hodgkin, rare forme di istiocitosi) Neoplasie ematologiche che possono presentarsi con una associata monocitosi: - Leucemia Mieloide Cronica - Neoplasie Mieloidi con riarrangiamento del PGFR o FGFR1
MONOCITOSI: LAM Emocromo GB 63.000/uL Hb 9,2 g/dL Plt 45.000/uL FL: evidenziata monocitosi
MONOCITOSI: LMMoC Striscio sangue periferico • Monocitosi periferica persistente >1000 monociti/uL (>10%) • Conferma della monocitosi (note di atipia e di immaturità) Esclusione di blastimonocitoidi ( <20% diagnosi di LA) Biopsia osteomidollare • Displasia in almeno una delle linee emopoietiche. • Esclusione di blastimonocitoidi
MONOCITOSI: LMMoC • Immunofenotipo: espressione di Ag aberranti • Esame del cariotipo: alterazioni nel 20-40% casi • FISH rivolta a ricercare le anomalie citogenetiche più ricorrenti:la trisomia del cromosoma 8, la delezione del 7 o le alterazioni strutturali del 12q • La LMMC presenta inoltre numerose mutazioni genetiche, nessuna delle quali risulta tuttavia specifica o diagnostica • - RAS, presenti in circa il 40% dei casi • - RUNX1, TET2 • - IDH1, ASXL1 e CBL • - JAK2V617F e cKITD816V
LINFOCITOSI Aumento del numero assoluto dei linfociti nel sangue periferico superiore a 5000/uL CONDIZIONI NON NEOPLASTICHE ASSOCIATE • Malattie infettive acute • - batteriche (pertosse) • - virali (EBV, CMV, Herpes, epatite) • Malattie infettive croniche • - Brucella • - TBC • - Sifilide
LINFOCITOSI CONDIZIONI NEOPLASTICHE ASSOCIATE SindrLinfoproliferative ad espressione leucemica - Acute: LLA - Croniche: LLC HCL SindrLinfoproliferative linfomi leucemizzati - Derivazione a cellule B - Derivazione a cellule T
LINFOCITOSI: LLC Formula - automatica: aumento linfociti - microscopio: linfociti per lo più di piccola taglia; ombre di Gumprecht Ombre di Gumprecht LINFOCITOSI ASSOLUTA (>5000/uL)
LINFOCITOSI: HCL Tipiche proiezione del citoplasma Nucleo eccentrico ovalare, generalmente è visibile un nucleolo Citoplasma ampio, basofilo, agranulato
LINFOCITOSI Inquadramento diagnostico Esami ematochimici: LDH, protidogramma (ipogamma, comp monoclonali) beta2 microglobulina Striscio sangue periferico Immunofenotipo su sangue periferico Ecografia addome: splenomegalia, linfoadenomegalia Aspirato midollare e biopsia osteomidollare Immunofenotipo su sangue midollare Cariotipo Ricerca Bcl1 e Bcl2 II LIVELLO
LINFOCITOSI: Mononucleosi Infezione virale indotta dal EBV; spesso adolescenti, giovani adulti DD: LLA/Linfomi Entità: variabile, generalmente modesta (10-40.000/uL) Altri parametri dell’emocromo: solitamente nella norma, raramente piastrinopenia Altre alterazioni ematochimiche: aumento delle transaminasi, GGT, LDH, bilirubina Quadro clinico: malessere, febbre, linfoadenomegalia, splenomegalia LINFOCITOSI ASSOLUTA (>5000/uL) Formula - automatica: aumento linfociti - microscopio: linfociti attivati, virociti
LINFOCITOSI: Mononucleosi Infezione virale specifica dei linfociti B che provoca una violenta attivazione dei linfociti T Virocita Cellule mononucleate di medie-grandi dimensioni, a citoplasma basofilo: linfociti T soppressori/citotossici
LEUCOCITOSI In conclusione • Nell’inquadramento del paziente con leucocitosi • le caratteristiche della presentazione clinica • l’anamnesi • identificare le possibili cause di secondarietà • Nell’ambito delle forme primitive ematologiche • l’identificazione di specifiche alterazioni molecolari • la valutazione della biopsia osteomidollare