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IL CURRICOLO VERTICALE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO ENZO BIAGI F.S. NICOLETTA CIGLIANO

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IL CURRICOLO VERTICALE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO ENZO BIAGI F.S. NICOLETTA CIGLIANO

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Presentation Transcript


  1. IL CURRICOLO VERTICALE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO ENZO BIAGI F.S. NICOLETTA CIGLIANO

  2. Il Curricolo d’Istituto è espressione della libertà di insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo stesso, è quella parte del POF che esplicita le scelte didattiche della Comunità scolastica che qualificano e caratterizzano l’identità dell’istituto. Non è, quindi, una semplice SOMMATORIA dei tre curricoli (infanzia, primaria e secondaria di primo grado) ma la “RISULTANTE” delle scelte culturali, pedagogiche, metodologiche e disciplinari caratterizzanti il percorso formativo di ciascun allievo.P. Cattaneo, la lettura e l’utilizzo delle Indicazioni Nazionali nell’elaborazione di un curricolo verticale dalla scuola dell’ infanzia al termine del primo ciclo di istruzione , pag. 8,

  3. Nelle Indicazioni le discipline non sono aggregate in aree precostituite per non favorire un’affinità più intensa tra alcune rispetto ad altre, volendo rafforzare così trasversalità ed interconnessioni più ampie e assicurare l’unitarietà del loro insegnamento. Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali all’ottimale utilizzazione delle risorse è comunque rimessa all’autonoma valutazione di ogni scuola. Un ruolo strategico essenziale svolge l’acquisizione di efficaci competenze comunicative nella lingua italiana che non è responsabilità del solo insegnante di italiano ma è compito condiviso da tutti gli insegnanti, ciascuno per la propria area o disciplina, al fine di curare in ogni campo una precisa espressione scritta ed orale.

  4. ITALIANO LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA AREA LINGUISTI CA I DISCORSI E LE PAROLE LA CONOSCENZA DEL MONDO MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA AREA SCIENTIFICO/MATEMATICA STORIA GEOGRAFIA CITTADINANZA RELIGIONE IL SE’ E L’ALTRO AREA ANTROPOLOGICA IL CORPO E IL MOVIMENTO AREA MOTORIA EDUCAZIONE FISICA IMMAGINI, SUONI E COLORI ARTE E IMMAGINE MUSICA AREA ESPRESSIVA

  5. Come si elabora il curricolo d’Istituto verticale?

  6. DEVO SAPERE CHE….. Al termine della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, vengono fissati i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi ai campi di esperienza ed alle discipline. Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi, impegnando così le istituzione scolastiche affinché ogni alunno possa conseguirli, a garanzia dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio. Le scuole hanno la libertà e la responsabilità di organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il miglior conseguimento dei risultati. Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione al terzo e al quinto anno della scuola primaria e al terzo anno della scuola secondaria di primo grado. Sono obiettivi ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi di sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni

  7. CONTESTO STORICO • CULTURA, SCUOLA E PERSONA • a) la scuola nel nuovo scenario • - pluralità di situazioni formative • - la scuola non ha più il monopolio della formazione • - esplosione delle informazioni • - società multietnica • - compito della scuola è il fornire supporti per lo sviluppo di identità consapevoli e aperte • b) centralità della persona • - lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali • i docenti sono impegnati ad elaborare progetti non per individui astratti ma per persone che vivono qui ed ora, che sollevano precise domande esistenziali che vanno alla ricerca di orizzonti di significato • - la scuola elabora strumenti di conoscenza necessari per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali e antropologici nei quali gli studenti si troveranno a vivere e ad operare • c) per una nuova cittadinanza • - da un’utenza omogenea per nazionalità e cultura di apprendimento ad una utenza disomogenea per cittadinanza e per esperienze pregresse scolastiche e di vita personale • d) per un nuovo umanesimo • - sviluppare la consapevolezza negli allievi che tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona e che ogni persona è responsabile nei confronti del futuro dell’umanità

  8. qui si parrà la tua nobilitate

  9. NELLA SPERANZA (VANA) DI NON AVERVI ANNOIATO TROPPO, VI COMUNICO CHE LA “LEZIONE” E’ FINITA. FINALMENTE. BUON LAVORO!

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