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ALDEIDI e CHETONI Gruppo carbonilico. chetone. aldeide. ALDEIDI e CHETONI. contengono il gruppo CARBONILE Nelle aldeidi è su un carbonio primario Nei chetoni è su un carbonio secondario. Gruppo carbonilico. Nomenclatura Nelle aldeidi la desinenza e’ -ale.

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Presentation Transcript


  1. ALDEIDI e CHETONI Gruppo carbonilico chetone aldeide

  2. ALDEIDI e CHETONI contengono il gruppo CARBONILE Nelle aldeidi è su un carbonio primario Nei chetoni è su un carbonio secondario

  3. Gruppo carbonilico

  4. NomenclaturaNelle aldeidi la desinenza e’ -ale

  5. NomenclaturaNei chetoni la desinenza e’ -one Il gruppo sostituente RCO- è chiamato alcanoile o acile

  6. Nomenclatura Quando un chetone è un sostituente in catena si riferisce ad esso come gruppo osso. esanale 5-ossoesanale Mentre quando l’aldeide è il sostituente di un anello ci si riferisce ad essa come carbaldeide cicloesancarbaldeide

  7. Nomenclatura Se il gruppo carbonilico viene considerato il sostituente in una catena ci si riferisce come gruppo acilico ed il nome è formato dal suffisso -il. acetil formil benzoil

  8. Reagenti e prodotti comuni I reagenti piu comuni: • Formaldeide ed Acetaldeide • Acetone

  9. Composti naturali

  10. p s R H xy una aldeide R O C H

  11. p s R2 R1 xy un chetone R2 O C R1

  12. Polarizzazione del carbonile Risonanza fra due forme limite d- d+

  13. Il gruppo carbonile Il legame C=O è molto polarizzato: La polarità delle molecole ne diminuisce la volatilità rispetto agli alcani corrispondenti legami idrogeno: Le molecole non possono darli ma possono riceverli (ad esempio dall’acqua)

  14. Proprietà fisiche di aldeidi semplici e chetoni

  15. Reattività del gruppo carbonilico: addizione nucleofila

  16. Più reattiva un aldeide o un chetone?? Nu: Nu: Le aldeidi sono più reattive perché i sostituenti alchilici sono gruppi donatori che diminuiscono la parziale carica positiva sul carbonio carbonilico. La minore reattività dei chetoni deriva anche da un maggior ingombro sterico.

  17. Addizione nucleofila Gli acidi catalizzano l’addizione nucleofila per protonazione dell’ossigeno

  18. Addizione di alcoli: semiacetali ed acetali

  19. Acetali In presenza di un eccesso di alcol i semiacetali reagiscono ulteriormente fornendo gli acetali. L'ossidrile del semiacetale viene sostituito da un gruppo alcossile. Negli acetali due funzioni eteree sono presenti sullo stesso atomo di carbonio.

  20. Il meccanismo consiste nei due stadi seguenti:

  21. Semiacetali ciclici Composti con un gruppo aldeidico e un ossidrile a distanza appropriata all’interno della stessa molecola sono in equilibrio col semiacetaleciclico che si forma per addizione nucleofíla intramolecolare. L'ossidrile si trova in posizione favorevole per poter agire da nucleofilo sul carbonio con un meccanismo specifico:

  22. I composti nei quali l'ossidrile dista quattro o cinque atomi di carbonio dal gruppo aldeidico hanno una forte tendenza a formare semiacetali ed acetali ciclici, perché gli anelli a cinque e a sei termini sono privi di tensioni. H g d O O a b C H 5-idrossipentanale d-ossialdeide

  23. Le g- e le d-ossialdeidi possono formare emiacetali ciclici stabili H H O O + O O C C H H - O OH C H

  24. R O H C S si ottengono due emiacetali enantiomeri C

  25. Glucosio

  26. Reazioni • Idratazione. • Addizione di Azoto derivati. • Riduzione dai carbonili • Ossidazione • Saggio di Tollens

  27. Idratazione (addizione) L'acqua, come gli alcoli, è un nucleofilo all'ossigeno e può addizionarsi in modo reversibile alle aldeidi e ai chetoni. La formaldeide in acqua esiste prevalentemente in forma idrata. (un gem-diolo)

  28. H H O H - O H 2 R C O H R C - O H O O aldeide idrata L’addizione nucleofila di acqua ad un’aldeide in ambiente alcalino, il cui meccanismo è questo : porta alla formazione di una aldeide idrata (gem-diolo)

  29. Addizione di acido cianidrico L'acido cianidrico si addiziona al carbonile delle aldeidi e dei chetoni per formare le cianidrine Il carbonio dell’acido cianidrico indissociato non può comportarsi da nucleofilo, è necessaria una base.

  30. Il carbonio non possiede doppietti elettronici non condivisi.La base trasforma una parte dell'acido cianidrico in ione cianuro, che si comporta da nucleofilo sul carbonio. OH- HCN CN-

  31. H H C C 3 + H O C N C N C N H H C C 3 C + H O H C O H H 3 Sinister O H H H C 3 C C N Rectus

  32. Addizione di Azoto derivati L'ammoniaca, le ammine e alcuni loro derivati hanno sull'atomo di azoto un doppietto elettronico non condiviso e si comportano da nucleofili. Ilprodotto tetraedrico di addizione che si forma nel primo passaggio è simile a un semiacetale

  33. Riduzione dei carbonili Le aldeidi e i chetoni vengono facilmente ridotti ad alcoli primari e secondari. Il più delle volte si ricorre agli idruri metallici. Esempio:

  34. Ossidazione Le aldeidi si ossidano molto più facilmente dei chetoni. Per ossidazione di un'aldeide si ottiene un acido con lo stesso numero di atomi di carbonio: Esempio:

  35. Il saggio di Tollens Un saggio che distingue le aldeidi dai chetoni in base alla loro differente ossidabilità è il saggio di Tollens dello specchiod'argento. Lo ione argento complessato dall'ammoniaca è ridotto dalle aldeidi (ma non dai chetoni) ad argento metallico Ci si serve di questa reazione per argentare il vetro: l'aldeide usata è la formaldeide, a causa del suo basso costo.

  36. Tautomerismo Cheto-Enolico • un carbonio adiacente a un gruppo carbonilico è chiamato carbonio-a, e un idrogeno legato ad esso è un idrogeno-a.

  37. Tautomerismo Cheto-Enolico Un composto carbonilico con un idrogeno-a è in equilibrio con un isomero chiamato enolo (en da alchene + olo da alcohol) • Può formare lo ione enolato

  38. Tautomeria Cheto-Enolica Aldeidi e chetoni possono esistere all'equilibrio come miscela di due forme: chetonica ed enolica. Le due forme differiscono per la posizione di un protone e di un doppio legame e vengono dette tautomeri: 2,4-pentanedione: forma enolica stabilizzata da H-bond

  39. Tautomerismo Cheto-Enolico Gli equilibri per aldeidi semplici stanno dalla parte della forma chetonica

  40. Tautomerismo Cheto-Enolico • Il tautomerismo è catalizzato dagli acidi Step 1: trasferimento di protone da H-A Step 2: trasferimento di protone a A-

  41. Racemizzazione Racemizzazione al carbonio-a è catalizzata da acido

  42. Tautomerizzazione di un’aldeide in ambiente basico H H C C O H H H C C H H O H H C C H H O H H C C O H forma carbonilica - O H HOH - O H H H H H C C C C O O H H H HOH forma enolica

  43. Acidità degli H in a l'anione risultante è stabilizzato per risonanza Nell’anione enolato la carica negativa si distribuisce fra il carbonio in alfa e l'atomo di ossigeno carbonilico.

  44. Acidità degli H in a

  45. Condensazione aldolica L’acetaldeide reagisce con NaOH diluito a dare un dimero: il 3-idrossibutanale, che è un aldolo (aldeide + alcol) L’aldolo per riscaldamento si può disidratare a dare un alchene, in cui il doppio legame è coniugato con quello carbonilico

  46. H H H - H O H H H C C C C H C C O O O H H O H H 2 H H H H H H H H H C C C C H C C C C O O O H O H H H H H H H H H H H H O 2 H C C C C H C C C C O - O H O H O H H H O H 1) a Nella prima tappa si produce un anione enolato ... 2) …che nella tappa successiva compie un attacco nucleofilo su una seconda molecola di aldeide. 3) Nell’ultima tappa della reazione si forma una b-idrossialdeide.

  47. H H C 3 C C H C H O H H H - O H H H C C C C C H C 2 3 3 O O O H H 3-ossibutanale (aldolo) etanale trans-2-butenale (aldeide crotonica)

  48. H H C H H C 3 C H - 3 O H C H 3 3 C C H C C C C C H C 2 3 3 H O C H C O H C 2 3 O 3 O H H O 4-metil-4-ossi-2-pentanone (aldolo) 4-metil-3-pentene-2-one

  49. Meccanismo di addizione aldolica • Lo ione enolato con carica negativa sul C agisca da nucleofilo al C-carbonilico. Forma nuovi legami C-C

  50. FINE

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