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“LA GESTIONE SCOLASTICA DI UN BAMBINO CON DSA”

“LA GESTIONE SCOLASTICA DI UN BAMBINO CON DSA”. Relazione al Convegno organizzato dall’ AIMC Sezione di Messina. “DISLESSIA … COME RICONOSCERLA? … E … COSA FARE ?”. COSA FARE DOPO LA DIAGNOSI ?.

kamaria
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“LA GESTIONE SCOLASTICA DI UN BAMBINO CON DSA”

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Presentation Transcript


  1. “LA GESTIONE SCOLASTICA DI UN BAMBINO CON DSA” Relazione al Convegno organizzato dall’ AIMC Sezione di Messina “DISLESSIA … COME RICONOSCERLA? … E … COSA FARE ?”

  2. COSA FARE DOPO LA DIAGNOSI ? COME INTERVENIRE ? E’ POSSIBILE L’AUTONOMIA ?

  3. Tecniche di insegnamento, non promessa di “guarigione miracolosa”

  4. La scuola

  5. Se hai il sospetto che uno dei tuoi alunni abbia difficoltà di apprendimento.. Comunicalo alla famiglia

  6. Cosa possono fare gli insegnanti? Cosa puoi fare tu in classe? …. non pensare di dover faticosamente utilizzare due didattiche separate:una per la classe ed una per i dislessici. … cambia didattica per tutta la classe. Il vantaggio sarà di tutti i tuoi alunni !!!!

  7. L’azione didattica deve tendere ad aiutare i ragazzi a sfruttare al meglio le risorse disponibili per non metterli di fronte a richieste eccessive e frustranti.

  8. METACOGNIZIONE Il termine metacognizione significa riflessione sui processi cognitivi e indica la conoscenza da parte del soggetto delle proprie attività cognitive e il controllo che è in grado di esercitare su di esse.

  9. Didattica metacognitiva • Aiutare l’allievo a conoscere le proprie modalità di apprendimento (monitoraggio cognitivo) • Aiutare l’allievo a riconoscere il livello di acquisizione delle proprie abilità per lo svolgimento di compiti (autoregolazione)

  10. Incoraggiare alla scelta di strategie operative più adeguate al suo apprendimento • Rendere consapevole l’allievo che l’appropriazione delle capacità di autocontrollo e revisione gli permettono apprendimenti e risultati migliori.

  11. Modalità di coinvolgimento Riflessioni degli allievi sul loro apprendimento La comunicazione da parte dell’insegnate Scelta dei saperi Ambiente per l’apprendimento Creare e gestire un clima relazionale Strutturare il compito di apprendimento Attenzione ai processi cognitivi e metacognitivi Organizzazione del gruppo classe Interazione tra compagni Individuazione di criteri di verifica e valutazione Individuazione di Strategie facilitanti Progettare il contesto di apprendimento Scelta di strumenti e loro uso Scelta dei mediatori didattici

  12. Cercate di organizzare lo spazio in modo accogliente e intenzionale; • Scegliete una disposizione dei banchi che risponda ad obiettivi chiari e che possa essere rivista a seconda delle necessità;

  13. Ricordate che le pareti non sono neutre, ma possono insegnare, rinforzare, suggerire. • Pareti attrezzate: spazi con riferimenti visivi per la lingua, la matematica, la storia, la geografia ….

  14. CARTE MURALI: • alfabetierecon le lettere in stampato maiuscolo; • cartellone con i nomi dei giorni della settimana; • Una linea del tempo in carta quadrettata di un cm, comprendente l’anno scolastico; • Un orologio dei mesi;

  15. Misure Dispensative e Strumenti Compensativi

  16. Circolare MIUR Moioli 2004 Tra gli strumenti compensativi essenziali vengono indicati: • Tabella dei mesi, tabella dell’alfabeto, e dei vari caratteri. • Tavola pitagorica. • Tabella delle misure, tabella delle formule geometriche. • Calcolatrice. • Registratore. • Computer con programmi di video-scrittura con correttore ortografico e sintesi vocale Per gli strumenti dispensativi, valutando l’entità e il profilo della difficoltà, in ogni singolo caso, si ritiene essenziale tener conto dei seguenti punti: • Dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline. • Dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta. • Programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa. • Organizzazione di interrogazioni programmate. • Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma.

  17. in maniera commisurata alle necessità individuali e all’entità del disturbo di apprendimento, • si dovrà dispensare l’alunno da alcune prestazioni: • lettura a voce alta • scrittura veloce sotto dettatura • scrittura alla lavagna • lettura di consegne • uso del vocabolario • studio mnemonico delle tabelline

  18. SI lettura nella mente: con verifica finale della comprensione • SI videoscrittura: selezione diretta delle lettere, senza ricerca in memoria la forma da attribuire ad un suono • SI registratore: in alternativa alla stesura degli appunti in classe • SI scanner con sistema OCR : consente di importare i testi scritti da utilizzare poi con la sintesi vocale • SI word-processor (es. Microsoft Word) con correzione ortografica: consente di correggere automaticamente gli errori • SI tavola pitagorica e/o della calcolatrice: liberano le capacità attentive che possono essere convogliate sulla parte procedurale che consente la soluzione di problemi

  19. in maniera commisurata alle necessità individuali e all’entità del disturbo di apprendimento, • si dovranno garantire : • tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio • Interrogazioni programmate

  20. si dovranno mettere a disposizione degli alunni a scuola: • audioteche scolastiche contenenti il testo parlato dei libri in adozione ed altri testi culturalmente significativi (richiesta alle case editrici di produrre testi con versione audio)  • testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di parole/pagine (come già avviene in altri paesi europei come la GB dove esistono due versioni dello stesso testo: ampio e ridotto per i dislessici) • postazioni informatiche e/o computers portatili con stampanti • enciclopedie multimediali • ipertesticon i contenuti didattici previsti dal programma

  21. Si chiama Carlo ed è una voce che legge le pagine al pc • …sviluppa l'autonomia….

  22. CARLO MOBILE V6 Utilizzando lo scanner e il programma OCR è possibile creare un libro digitale che permette di leggere in autonomia qualsiasi testo.

  23. CARLO MOBILEascoltare la lettura di qualsiasi testo selezionato con il mouse (o tramite la tastiera) all'interno di un qualsiasi programma, dalle e-mail ai siti Internet, dai file PDF ai file di Office, scegliendo la lingua, la velocità di lettura o la lettura scandita. ascoltare il numero digitato (e non solo le singole cifre che lo compongono) nella calcolatrice di MOBILE, (anche il segno e il risultato), vedere la procedura di calcolo nel suo completo svolgimento, recuperare dal "nastro virtuale" i calcoli precedenti e di copiare altrove l'intera operazione, in modo da evitare errori di trascrizione.registrare in formato audioMp3 o Wav qualsiasi testo, per poi poterlo riascoltare in un altro momento oppure per poterlo trasferire su di un lettore portatile MP3ascoltare i testi nelle principali lingue europee, sia in lingua originale che tradotti in italiano, grazie al traduttore automatico incorporato.http://www.anastasis.it

  24. LETTURA …..

  25. processo di abilitazione strumenti compensativi

  26. Allievo competente Allievo con DSA ♦ Impegna molte risorse cognitive nelle componenti di basso livello (decifrazione) ♦ Applica sempre le medesime modalità di lettura (legge tutte le righe) ♦ Non è in grado di utilizzare tecniche di scrittura funzionali alla comprensione del testo ♦ Impegna poche risorse cognitive nelle componenti di basso livello (decifrazione) ♦ Attiva le conoscenze pregresse ed in grado di colmare le lacune che il testo contiene ♦ Compie previsioni sul contenuto del testo ♦ Differenzia le strategie di lettura in funzione della tipologia del testo e dello scopo

  27. COSA FARE nel primo ciclo ? • Favorire le competenze metafonologiche; • Favorire la conoscenza, la distribuzione e la rappresentazione fonologica; • Lavorare sulla memorizzazione e sul recupero dei grafemi;

  28. Descriminazione e riconoscimento uditivo dei suoni Quali sono i suoni che compongono la parola : M E L A A M E L

  29. Individuazione del fonema iniziale e finale:

  30. Individuazione della sillaba • iniziale • finale • centrale

  31. Segmentazione e fusione sillabica : MATITA = MA - TI - TA MAT – TO – NE = MATTONE

  32. una buona competenza metafonologica permetterà al bambino di modificare, costruire e legare tra loro le parole attraverso cambi di suoni, treni di parole, rebus…. divertendosi e affinando sempre di più la capacità di analisi e sintesi…

  33. REGOLE: • In fase di apprendimento è auspicabile leggere per anticipazione accettando ciò che viene letto anche se è totalmente inventato; • all’inizio punta sulle sillabe e non sulle lettere separate;

  34. tieni diviso l’allenamento della lettura dalla comprensione; • fai brevi allenamenti in coppia assegnando un amico come tutor;

  35. Aiutate i vostri alunni a potenziare l’ascolto; • Lasciate 15-20 minuti di tempo per la lettura individuale, silenziosa, gratuita (senza il controllo delle prestazioni);

  36. Evitate di far leggere a voce alta i bambini poiché non avendo gli stessi tempi di lettura difficilmente riescono a tenere il segno; • organizzate la lettura ad alta voce con “appuntamenti”.

  37. Strategie di lettura • Lettura collaterale • Lettura per anticipazione • Lettura silenziosa ( competenze metacognitive)

  38. LETTURA PER ANTICIPAZIONE L’ anticipazione è l’abilità che permette di prevedere ciò che potrebbe presentarsi nel testo durante la lettura..... economizzando il tempo impiegato per decifrare il testo.

  39. DIDATTICA METACOGNITIVA IN TUTTO IL PERCORSO SCOLASTICO: Il lettore maturo deve essere in possesso di una serie di conoscenze metacognitive che riguardano: • gli scopi della lettura; • le strategie da porre in atto al fine di raggiungereuna buona comprensione del testo; • le caratteristiche dei diversi tipi di testo.

  40. Per l’interpretazione del testo • Sollecitare le conoscenze precedenti: lessicale, inerenti l’argomento,generali riguardanti la conoscenza del mondo. • Attivare: schemi (oggetti, persone azioni), scripts (strutture di azione) • Creare aspettative rispetto all’argomento

  41. Fare attenzioneallaleggibilità (caratteristiche morfosintattiche, lessicali) e allacomprensività(organizzazione delle informazioni)del testo che favoriscono i processi inferenziali e di previsione • Operare semplificazioni testuali: alleggerire il carico informativo • Insegnare all’utilizzo dei dispositivi extratestuali: titolo, sommari,immagini • Insegnare a focalizzazione parti e a operare inferenze (colori diversi) • Monitorare i processi metacognitivi

  42. Solo dopo aver capito che bisogna analizzare il testo da leggere, il bambino potrà diventare indipendente ! Una lettura indipendente è anche una lettura silenziosa.

  43. LO STUDIO DELLE MATERIE ORALI

  44. LE MAPPE CONCETTUALI Le mappe servono ad orientarsi all’interno di un argomento da studiare poiché aiutano a ricordare la giusta sequenza dei fatti. Serviranno non solo al momento dello studio ma anche nell’esposizione orale della lezione di geografia, storia……

  45. PERCHE’ UN DISLESSICO HA BISOGNO DELLE MAPPE CONCETTUALI ?

  46. Mappe mentali hanno sono strumenti per sifondano una struttura a raggera sulla logica associazionista raccogliere velocemente le idee/concetti che enfatizzano la grafica

  47. L’IPERTESTO

  48. SCRITTURA

  49. STAMPATELLO MAIUSCOLO = sistema appreso con maggior facilità → lettere spazialmente separate, pochi tratti distintivi discreti. A confronto i tratti costituenti del corsivo…… …..inoltre le lettere sono legate tra loro nelle parole! → maggiore difficoltà MOTORIA

  50. PREREQUISITI NECESSARI PER AFFRONTARE QUESTI COMPITI: Adeguate abilità visuo- percettive - discriminazione visiva - completamento visivo - percezione figura- sfondo Se non si raggiunge una maturazione adeguata: - difficoltà nel formare accuratamente le lettere - leggibiltà della scrittura compromessa

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