E N D
Ho 26 anni, sono nata a S. Maria C.V. un paesino in provincia di Caserta. All’età di 20 anni sono entrata a far parte della grande famiglia delle «Suore Carmelitane di S. Teresa di Torino» e ho vissuto quattro anni a Torino, per la formazione e, da un anno e mezzo, vivo a Milano, insieme ad altre 15 consorelle! Mi presento… de Gennaro Roberta
Cosa mi piace fare… • Adoro la musica, mi piace cantare: suono la chitarra e la cetra; • Mi piace giocare a calcio e a pallavolo; • Mi piace l’oratorio estivo e, in particolare, i giochi d’acqua; • Sono incantata da tutto ciò che è infinito e indefinito: il mare, il cielo, i prati… la MATEMATICA!
Nella comunità in cui vivo c’è una Scuola dell’Infanzia e una Scuola Primaria; tutti i giorni «convivo» con la fantasia e la creatività dei bambini dai tre agli undici anni, infatti sono assistente «ufficiale» nella Scuola Primaria, per quanto riguarda pre e dopo scuola, mensa e ricreazione e sono «jolly» lì dove c’è bisogno…e con i bambini, c’è sempre, ma proprio sempre, bisogno! La scelta di iniziare Scienze della Formazione Primaria è stata una scelta condivisa e decisa con i miei superiori, che vedono in me, una particolare inclinazione per il bellissimo mestiere, che è quello dell’insegnante! «La donna è consolatrice, educatrice e madre» …è questo il mio motto!
Io e…la matematica! Oserei dire… un amore a prima vista! Dopo la scuola secondaria di primo grado ho scelto il Liceo Scientifico: trigonometria, integrali e derivate sono sempre state la mia passione, non mi stancavo mai di fare matematica, piuttosto tralasciavo altre materie ma la matematica…NO!
Adesso che sono a stretto contatto con i bambini, mi piace inventare giochi con la matematica: «ruba bandiera» con la operazioni, «i dieci passaggi» con le tabelline, «bianchi e neri» con il concetto di maggiore, minore e uguale e… chi più ne ha, più ne metta!
"La costruzione del pensiero matematico è un processo lungo e progressivo nel quale concetti, abilità, competenze e atteggiamenti vengono ritrovati, intrecciati, consolidati e sviluppati a più riprese...Caratteristica della pratica matematica è la risoluzione di problemi, che devono essere intesi come questioni autentiche e significative...e non solo esercizi a carattere ripetitivo o quesiti ai quali si risponde semplicemente ricordando una definizione o una regola. Gradualmente, stimolato dalla guida dell’insegnante e dalla discussione con i pari, l’alunno imparerà ad affrontare con fiducia e determinazione situazioni problematiche, rappresentandole in diversi modi, conducendo le esplorazioni opportune, dedicando il tempo necessario alla precisa individuazione di ciò che è noto e di ciò che s’intende trovare, congetturando soluzioni e risultati, individuando possibili strategie risolutive." Dalle Indicazioni Nazionali 2012
Penso che, la frase delle "Indicazioni Nazionali", possa indicare il «segreto» della matematica, troppe volte vista come disciplina «nemica e da combattere», metodica e noiosa! Penso sia importante dare al bambino la possibilità di ragionare e pensare con la propria testa: valorizzando e sviluppando le sue capacità intellettive; dandogli l'opportunità di seguire la propria intuizione; poter arrivare a qualsiasi risultato senza dargli regole ben precise e un metodo “libero” che non sia vincolato dal “giusto o sbagliato” dell’insegnante o dal voto negativo o positivo. La maestra, a mio avviso, ha il compito di insegnare al bambino a ragionare e a saper riflettere, non in modo automatico e scontato, ma “sfruttando” la sua capacità di pensiero e di ragionamento.
AUGURO UN BUON MATE- DIVERTIMENTO A TUTTI! Nell’attesa di saper trasmettere e insegnare la matematica ai bambini che avrò davanti a me tra i banchi…