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Il Safer Internet Day 2014

Il Safer Internet Day 2014.

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Il Safer Internet Day 2014

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Presentation Transcript


  1. Il Safer Internet Day 2014 Il Safer Internet Day (SID) è la giornata istituita dalla Commissione Europea e dalla rete di paesi europei INSAFE, nell'ambito del programma Safer Internet, per la promozione di un utilizzo sicuro e responsabile dei Nuovi Media tra i più giovani. Nato dieci anni fa, il Safer Internet Day è diventato un evento mondiale celebrato in oltre 90 paesi.L’obiettivo è di sensibilizzare i navigatori su un utilizzo corretto e responsabile della tecnologia e un maggiore rispetto verso il prossimo.  http://www.digitalipercrescere.it/Responsabilita-Sociale/Sicurezza/Safer-Internet-Day.htm http://www.microsoft.com/italy/sicurionline/sid.aspx

  2. I rischi della rete Lo scorso anno scolastico (2012-2013) il gruppo di lavoro del liceo Labriola ha prodotto: • Un video • Un questionario somministrato agli allievi del Labriola • Un documento che illustra i risultati della ricerca Cesare Maramici

  3. La situazione attuale di Internet. Il digital divide

  4. La situazione attuale di Internet. Il digital divide

  5. Il digital divide, o divario digitale, è il divario esistente tra chi ha accesso effettivo alle tecnologie dell'informazione (in particolare personal computer e internet) e chi ne è escluso, in modo parziale o totale. I motivi di esclusione comprendono diverse variabili: condizioni economiche, livello d'istruzione, qualità delle infrastrutture, differenze di età o di sesso, stato sociale (guerra o pace), appartenenza a diversi gruppi etnici, provenienza geografica. La situazione attuale di Internet. Il digital divide Quasi 2 miliardi e mezzo di persone oggi sono connesse ad Internet.

  6. La situazione attuale di Internet. Il digital divide in Europa • Il digital divide riguarda anche le scuole.

  7. La situazione attuale di Internet. Il digital divide • I due terzi della popolazione mondiale hanno accesso ad Internet • La penetrazione di Internet in Africa è il 15,6%. • Lo stesso divario digitale è presente nella stessa Europa, ad esempio solo una persona su due è connessa in Bulgaria, in Olanda una persona su dieci. • Inoltre in molti Paesi, specialmente nei Paesi in via di sviluppo, c’è una grande differenza nell’accessibilità dell’informazione e l’uso dell’ICT tra aree urbane e aree rurali, con un notevole ritardo delle aree rurali. • Fonte: http://www.Internetworldstats.com • – Reporters sans frontières, Articolo : Communication le Buzz mondial da La vie- Le Monde /173

  8. Un altro problema della rete è la censura , in molti Paesi come la Cina, Siria, Iran i Governi hanno un rigido controllo dell’accesso alla rete. La situazionedi Internet oggi, la censura

  9. Il World Summit of the Information Society , Tunisi 2005 • Il vertice mondiale sulla società dell’informazione (WSIS) nel 2005 tra i 10 obiettivi adottati ha proposto: - di connettere tutte le scuole e le università ad Internet (obiettivo 2) - e adattare il curriculum delle scuole di ogni ordine e grado per affrontare le sfide della società dell’informazione (obiettivo 7) • nel 2009 il 77% delle scuole nel mondo aveva un accesso ad Internet, L’Europa andava oltre il 90% • Il termine per il raggiungimento degli obiettivi del WSIS è il 2015 in linea con la data degli Obiettivi del Millennio. • ( I primi due obiettivi del millennio sono : sradicare la povertà estrema e la fame e rendere universale l’educazione primaria). • Fonte: World Telecommunication/ICT Development Report 2010,

  10. I pericolidellarete • Cyber pedofilia • Cyber bullismo • Cyber crime

  11. Cyber pedofilia e Cyber bullismo • Secondo i dati diffusi dal Viminale, nel 2012 in Italia sono state 78 le persone arrestate per pedofilia online, 335 le denunce presentate, 30.204 i siti monitorati, 412 le perquisizioni effettuate e 461 i siti web pedo-pornografici  inseriti nella blacklist nel 2012. Sempre nel 2012 sono stati oscurati 461 siti web.  • Dai risultati di una ricerca organizzato dal Ministero dell’Istruzione, uno studente italiano su quattro compie o subisce atti di prevaricazione via web, soprattutto sui social network: il 26% di ragazzi ne è vittima, mentre il 23,5% si definirebbe cyber bullo. • Da una ricerca realizzata nei Paesi anglosassoni sui suicidi di 24 femmine e  17 maschi avvenuti in un’ età compresa tra i 13 e i 18 anni emerge che il 78% delle vittime erano perseguitate sia nella vita reale a scuola sia on-line, mentre solo il 17 per cento sono stati esclusivamente vittime di cyber bullismo. • Questo dato sembrerebbe confermare l’effetto moltiplicatore del web.

  12. Cyber pedofilia, Sweetie, la bimba virtuale che incastra i pedofili. • "Il mio nome è Sweetie": si presentava così la bambina virtuale, una filippina di 10 anni, creata dalla ong Terre desHommes Olanda che l'ha usata come 'esca' per studiare il fenomeno della pedofilia online. • 'Lanciata' in varie chat pubbliche, in poco tempo Sweetie è stata abbordata da oltre 20.000 utenti da tutto il mondo che le chiedevano prestazioni sessuali online. Un esperimento che rilancia il grido di allarme di Terre desHommes su una nuova forma di sfruttamento minorile ancora poco nota, ma che si sta diffondendo molto rapidamente: il turismo sessuale minorile tramite webcam • “Questa esperienza dimostra come pedofili e sfruttatori di bambini possano agire indisturbati nella rete, ma anche di come sia facile rintracciarli. • http://notizie.virgilio.it/categorie/sweetie-bimba-virtuale-che-ha-incastrato-20mila-pedofili.html

  13. Cyber pedofilia, Sweetie, la bimba virtuale che incastra i pedofili. • Secondo le Nazioni Unite e l'Fbi ad ogni ora del giorno ci sono almeno 750.000 pedofili connessi online. •  Nonostante il turismo sessuale minorile tramite webcam sia proibito dalle leggi della maggior parte dei paesi, solo 6 pedofili online sono stati messi in prigione per questo crimine. • Ma il problema maggiore è che la polizia non intraprende delle azioni finché le vittime non sporgono denuncia. • Secondo i dati diffusi dal Viminale, nel 2012 in Italia sono state 78 le persone arrestate per pedofilia online, 335 le denunce presentate, 30.204 i siti monitorati, 412 le perquisizioni effettuate e 461 i siti web pedo-pornografici  inseriti nella blacklist nel 2012. • Sempre nel 2012 sono stati oscurati 461 siti web.

  14. Cyber bullismo e scuola Il bullismo è un fenomeno che nasce e trova la sua collocazione all'interno del contesto scolastico e riguarda prevalentemente gli ultimi anni della scuola primaria e i primi della scuola secondaria di 2° grado. Si manifesta come una mortificazione fisica, emotiva e sociale della vittima che vive la quotidianità scolastica con ansia. l bullismo può essere diretto o indiretto. Quello diretto è perpetrato dai maschi, mentre quello indiretto dalle femmine che escludono e isolano la vittima con maldicenze.  Il bullismo consiste in prepotenze, umiliazioni che uno o più ragazzi infliggono ai più deboli (vittime) • Il 25% degli adolescenti che pratica sexting ( postare testi o scambiare immagini particolarmente ammiccanti o sensuali con amici o sconosciuti,tramite cellulare,web e social network ) lo fa in modo irresponsabile • il 74% degli adolescenti maschi e il 37% delle ragazze fa ricorso ad internet per vedere immagini di sesso,per informarsi sull’argomento,per cercare un partner. • Circa il 14% degli adolescenti afferma di essere stato preso di mira sulla rete, cioè quasi uno su sei. • Dati presi da Studenti.it e skuola.net Dati presi da Studenti.it e skuola.net

  15. Il termine bullismo deriva dal termine inglese “bullying”, che ha significato generico di maltrattamento, prepotenza e intimidazione, ma è usato in italiano specificatamente per indicare gli atti di violenza di qualsiasi tipo tra bambini e ragazzi, all’interno o all’esterno di un ambiente scolastico. • Il bullismo diretto è distinto dal rapporto immediato tra bullo e vittima. • Ne fanno parte il bullismo fisico (percosse o molestie), verbale (insulti) e il cyber bullismo, violenza che si serve dell’uso delle nuove tecnologie (telefoni e computer), attraverso i quali il bullo invia immagini o video che ritraggono la vittima, allo scopo di creare una violenza psicologica. • Il tema è importante e delicato perchè gli episodi di cyber bullismo possono avere un impatto devastante su giovani e giovanissimi che - anche di recente -  hanno reagito a queste violenze con gesti estremi Bullismo e Cyber bullismo

  16. Le vittime del cyber bullismo • Ragazze adolescenti e giovani omosessuali sono i più colpiti dal cyberbullismo. • Dal 2008 sono 41 i suicidi di minorenni in Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna e Australia collegati al fenomeno del cyberbullismo. •  Carolina, Amanda, Phoebe, Rehtaeh, Audrie, Felicia, Megan, Katie, Tyler, Kennet, Davidel, Ryan, Erin, Shannon sono solo alcuni dei nomi di adolescenti che negli ultimi due anni si sono tolti la vita spinti da una persecuzione via Internet. • Vittime del cyberbullismo: ovvero quando la potenzialità di internet si unisce con la tecnologia per diventare strumento di tortura. • Nei casi di suicidio il bullismo elettronico spesso è solo un fattore tra molti: i ragazzi morti colpiti dal cyberbullismo erano nella maggior parte dei casi vittime di angherie anche nella vita reale e soffrivano di disturbi psichici, inclusa la depressione. Inchieste di repubblica di TIZIANO RUGI

  17. Le vittime del cyber bullismo Amanda Todd una giovane canadese di quindici anni, era stata convinta da un corteggiatore conosciuto su internet a inviargli alcune foto a seno nudo. Passa un anno e Amanda scopre che i suoi compagni di classe hanno visto le foto e iniziano a sbeffeggiarla e insultarla, pubblicando le foto sui social network. Lei è sempre più isolata e trova conforto solo in un compagno di classe, l’unico a dimostrarsi comprensivo e a indignarsi per come viene trattata. Si innamorano e dopo un periodo di corteggiamento si incontrano per fare sesso. Ma quando esce di casa trova una piccola folla di ragazzi che la insulta: tra il coro di sbeffeggiatori c'è anche il presunto innamorato, che in realtà gli ha organizzato la trappola. L’umiliazione per Amanda è troppo forte: interrompe qualsiasi relazione sociale, si droga e cade in una forte depressione. Finché non tenta il suicidio, ma viene salvata in tempo. La tragedia non scoraggia i suoi persecutori, che pubblicano su Facebook l’etichetta del farmaco da lei utilizzato, consigliandole la prossima volta di aumentare le dosi. Poche settimane dopo ottengono l’effetto voluto: Amanda pubblica su Youtube un video di addio e si uccide.

  18. Le vittime del cyber bullismo Nella storia di Megan Meier  si scopre addirittura che dietro gli attacchi non ci sono immaturi adolescenti ma alcuni adulti. Lei è una ragazzina problematica, perennemente a dieta, insicura, in cura per depressione. Qualcuno vuole prendersi gioco di lei e scoprire le sue confidenze: così crea un profilo falso su Myspace e inizia un'amicizia virtuale con Megan, che non frequenta altri coetanei, per poi 'scaricarla' senza motivo: "Tutti sanno che sei una persona cattiva e tutti ti odiano. Spero che il resto della tua vita sia schifosa. Il mondo sarebbe un mondo migliore senza di te". E' un colpo durissimo per la fragile quattordicenne che si impicca nel bagno di casa. 

  19. Le vittime del cyber bullismo Gli Stati Uniti si stanno interrogando sul tragico suicidio di un adolescente omosessuale. Il 18enne Tyler Clementi ,violinista prodigio della prestigiosa RutgersUniversity, è morto buttandosi dal George Washington Bridge. Il tutto perché due suoi ‘amici’ hanno messo in rete un video girato di nascosto, in cui il giovane faceva sesso con un uomo, esponendolo così agli sberleffi e agli insulti omofobi dei compagni di corso e di tutto l’ateneo. Non contenti, i cosiddetti ‘amici ’ hanno commentato via Twitter la performance sessuale del timido e riservato Tyler, che non ha saputo reggere all’urto violentissimo della vergogna e dell’umiliazione pubblica, decidendo così di fare un ultimo volo, per oltre 100 metri.

  20. CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO DEL CYBERBULLISMO.Arriva il codice: difendersi sarà più facile??? • Lo scopo della bozza è rendere le segnalazioni di episodi di cyber bullismo più facili e gli interventi di rimozione più veloci. Nei siti, ad esempio, dovrà essere presente e ben visibile un bottone attraverso il quale segnalare le violazioni  • Il codice approvato in bozza con la collaborazione di Agcom, Garante per l'infanzia, Confindustria digitale, Google, Microsoft e molti altri operatori sarà visibile sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico a disposizione di tutti per 45 giorni, un periodo di consultazione durante il quale gli utenti potranno proporre miglioramenti e aggiunte. Art. 1 • 1.Gli operatori che forniscono servizi di social networking, i fornitori di servizi on line, di contenuti, di piattaforme UserGeneratedContent e social network che aderiscono al presente Codice, di seguito denominati “aderenti”, si impegnano ad attivare appositi meccanismi di segnalazione di episodi di cyberbullismo, al fine di prevenire e contrastare il proliferare del fenomeno. Art. 2 • 1. I sistemi di segnalazione che gli aderenti sono chiamati a mettere a disposizione di bambini e adolescenti devono essere adeguatamente visibili all’interno della pagina visualizzata, semplici e diretti, in modo da consentire loro l’immediata segnalazione di situazioni a rischio e di pericolo. • 2. Gli aderenti si impegnano nell’adozione delle misure necessarie a garantire che l’accessibilità ai sistemi di segnalazione e il riscontro fornito all’utente che ne faccia uso siano fruibili nella lingua dello stesso utente che effettua la segnalazione. Art. 3 • 1. Gli aderenti si impegnano a rendere efficienti i meccanismi di risposta alle segnalazioni (effettuati da personale opportunamente qualificato) azionati in termini di tempi di rimozione dei contenuti lesivi per la vittima del cyberbullismo, non superiori alle 2 ore dall’avvenuta segnalazione, al fine di evitare che le azioni si ripetano e/o si protraggano nel tempo, amplificando gli effetti che la condotta del cyberbullo ha in Rete sulla vittima, per la quale l’efficacia della segnalazione costituisce l’unico strumento possibile di controllo. • 2. Gli aderenti si impegnano, per quanto tecnicamente possibile e praticabile, a garantire ulteriore efficacia al contrasto del fenomeno del cyberbullismo anche attraverso l’oscuramento cautelare temporaneo del contenuto lesivo segnalato

  21. CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO DEL CYBERBULLISMO Art. 4 • 1. Nel rispetto della normativa sulla riservatezza dei dati personali, gli aderenti potranno promuovere e attuare apposite politiche che consentano alle Autorità competenti di risalire all’identità di coloro che utilizzano il servizio per porre in essere comportamenti discriminatori e denigratori con l’intento di colpire o danneggiare l’immagine e/o la reputazione di un proprio coetaneo. • 2. Gli aderenti si impegnano altresì a sensibilizzare con campagne di formazione e informazione sull’uso consapevole della Rete, ciascuno per quanto di propria competenza e sulla base di linee guida indicate dal Comitato di cui all’articolo 5, l’utenza Internet sulla possibilità per chi pone in essere comportamenti discriminatori e denigratori con l’intento di colpire o danneggiare l’immagine e/o la reputazione di un minore di essere scoperto e per le vittime sulla concreta possibilità di difesa offerta dal presente Codice Art. 5 • 1. Al fine di monitorare periodicamente l’effettiva applicazione del Codice da parte degli operatori aderenti, è istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico un Comitato di monitoraggio, composto da esperti di comprovata esperienza e professionalità sulle tematiche connesse alla protezione dei minori e all’utilizzo delle nuove tecnologie e dai firmatari del presente Codice. • 2. In esito al monitoraggio, qualora venga riscontrato il reiterato mancato rispetto degli impegni assunti con il presente Codice da parte dei Firmatari, il Comitato potrà, in esito ad apposita procedura, formulare uno specifico Richiamo nei confronti dell’Aderente che se ne sia reso responsabile. • 3. Il Comitato ha, inoltre, il compito di favorire studi e ricerche sul fenomeno del cyberbullismo anche attraverso una relazione annuale sul fenomeno e sull’efficacia delle misure intraprese dagli Aderenti. • 4. La partecipazione al Comitato non comporta oneri per lo Stato.

  22. Cyber crime • Nel 2011 ogni giorno sono state spedite per il mondo 42 miliardi di mail spam, nella finta azione per ottenere informazioni personali viene usata una e-mail esca. • In Italia secondo dati della Microsoft esistono un milione e 400mila computer infetti, il 9 per mille (rispetto al 7 per mille nel mondo). • In circolazione ci sono 150mila virus. fonte: Siamo in cyber guerra inchiesta del giornale La repubblica, venerdì 5 ottobre 2012 • Nel 2009, secondo l'Europol, sono stati infettati 148mila computer al giorno. • Roma è la seconda città al mondo per pc zombie dopo Taipei, e 60 mila è il numero di computer che a Roma sono collegati di nascosto ad una botnet (pc controllati da remoto di cui si servono gli hacker per i loro attacchi mirati).

  23. Cyber crime • Recentemente è stato registrato un aumento della diffusione di particolari tipi di virus chiamati generalmente “malware” che hanno come scopo principale la raccolta di vari tipi di credenziali di accesso ed altri dati sensibili o “identità” quali ad esempio: dati di carte di credito,  conto corrente online (home banking o paypal),  account ebay, account social network quali facebook, twitter, etc. • Ovviamente il malware va ad affiancarsi a un’altra pratica che ha lo stesso scopo, il “pishing” cioè l’invio di falsi messaggi che richiedono di rispondere fornendo volontariamente questi stessi dati sensibili, sempre con lo scopo di raccoglierli in quantità per un successivo utilizzo fraudolento o per la loro vendita in blocco ad altri malintenzionati. • Inoltre, diversi tipi di malware, oltre a raccogliere e trasmettere i dati di accesso fino a qui elencati, cercano anche di compromettere il PC attaccato in modo da permetterne il controllo completo dall’esterno. In questo caso più che di “malware” si parla in genere di virus “trojanhorse” o “cavalli di troia”.Quando questo accade, il PC infetto viene definitivo “zombie” ed entra a far parte delle cosiddette “botnet”, cioè grosse reti di PC controllabili dagli attaccanti ed a loro disposizione per sferrare attacchi distruttivi o per spedire grosse quantità di messaggi spam. Le definizioni di malware e Bootnet sono state prese dal sito di Aruba.it

  24. Come proteggersi??? www.saferinternetday.org/ • Vista la gravità del fenomeno per poter sensibilizzare le giovani generazioni sul problema è stata promossa la giornata della Sicurezza in Rete, un'iniziativa promossa da SicuramenteWeb, Polizia Postale, Skuola.net, Abilad e Unione dei Consumatori. Questa giornata è stata istituita dalla Commissione Europea circa 10 anni fa allo scopo di sensibilizzare la popolazione all’uso responsabile e sicuro delle nuove tecnologie, in particolare Internet. • E’ stato avviato in Italia il progetto “Una Vita da Social": un viaggio nella Rete senza pericoli” è rivolto agli utilizzatori dei social network e in particolare agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, ai loro insegnanti e ai loro familiari. L’iniziativa nasce principalmente contro il cyberbullismo ed è un progetto indirizzato ai giovani che sono i principali consumatori della Rete. L'iniziativa vuole fare in modo che Internet possa essere vissuto da tutti, a partire dai banchi di scuola, come un'opportunità e non come un pericolo. Il progetto, realizzato in collaborazione con il ministero dell'Istruzione, Google e Facebook coinvolgerà oltre 150 mila studenti e toccherà 30 città italiane. http://www.poliziadistato.it/articolo/view/31696/

  25. Il questionario anonimo è stato somministrato tramite la piattaforma e-learning dell' istituto ( http://www.liceolabriola.it/moodle/ ) in un ambiente protetto nel giugno 2013. Il questionario era formato da 15 domande. • Hanno risposto 83 studenti 58 Maschi e 25 Femmine • Quando hai effettuato la prima connessione a Internet? Il 25% risponde tra i sei e gli otto anni • Quando hai effettuato la prima iscrizione a un social network? Il 15% risponde prima dei 10 anni , il 50% tra 11 e 12 anni • I tuoi genitori sono in possesso della tua password di accesso a un social network?  Il 75% risponde in modo negativo • Quale fenomeno avverti oggi come principale minaccia? • cyber bullismo 13% di risposte • droga • le molestie di un adulto 25% di risposte • rischio di contrarre una malattia sessualmente trasmissibile • Altro • Sei mai stato testimone di atti di cyber-bullismo da parte di coetanei? Il 25% asserisce di essere stato testimone di atti di cyber bullismo • Hai mai postato qualcosa sul web e poi ti sei pentito? Il 30% risponde in modo affermativo • Gli adolescenti trovano conforto negli adulti in generale? Il 60% risponde in modo negativo • Quale contromisura adottare per arginare il fenomeno del cyber-bullismo? • maggior sensibilizzazione e prevenzione da parte delle scuole e istituzioni -il 20% di risposte • maggior vigilanza da parte dei genitori -il 20% di risposte • intervento dei gestori dei social network -il 30% di risposte • altro Risultati del questionario

  26. Grazie

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