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CLINICAL STABILITY : HOW TO DEFINE IT?. 4th International Meeting of Therapy of Infections Florence October 23-26, 2002. Pierluigi Viale, Luigia ScudellerIstituto di Malattie InfettiveUniversit
E N D
1. Relazioni del corso di aggiornamentoLA POLMONITE ACQUISITAIN COMUNITA’Palmanova, 21 novembre 2002
40. Il Medico di Medicina Generale e le CAP Fase preospedaliera
41. Il Medico di Famiglia Contestualizzazione Valuta le caratteristiche particolari ed individuali del paziente
Valuta il contesto sociale, geografico e sanitario dell’ASS in cui opera
42. Il Medico di Famiglia Classificazione delle Polmoniti CLASSE A: Pazienti che non corrono alcun rischio
CLASSE B: Pazienti con una patologia severa
CLASSE C: Pazienti con funzioni vitali compromesse
43. Classe CPazienti Gravi Devono essere considerati delle vere e proprie emergenze
La polmonite è la sesta causa di morte nei paesi industrializzati
E’ necessaria la loro ospedalizzazione immediata
44. Condizioni per l’invio immediato in Pronto Soccorso Compromissione della funzione respiratoria:
Dispnea grave, cianosi
Tachipnea > 25 atti respiratori al minuto
Compromissione della funzione circolatoria:
Tachicardia > 125 pulsazioni/minuto
Ipotensione P.A. < 90 sistolica e < 60 diastolica
45. Condizioni per l’invio immediato in Pronto Soccorso Perdita o alterazione grave dello stato di coscienza
Altre condizioni:
Gravi patologie preesistenti
Età > 70 anni
Condizioni sociali (alcolismo, solitudine…)
Incapacità a deglutire
46. Classe APazienti non a rischio Età < 50 anni
Febbre < 39° C
Frequenza respiratoria < 20 atti/minuto
Frequenza cardiaca < 90 battiti/minuto
Malati che hanno una rete familiare e sociale adeguata
L’aggravamento delle condizioni cliniche può portare ad inserirli nella classe B
47. Classe BPazienti con una Patologia Severa Età > 50 anni
Febbre > 39° C
Frequenza cardiaca > = 90 battiti/minuto
Interessamento bilaterale campi polmonari
Mancato miglioramento entro 72 ore con terapia antibiotica
48. Classe BIl Ruolo del Medico di Famiglia Instaurare terapia antibiotica “per os”
Prevedere entro qualche giorno una RX del torace
Valutare eventuali malattie concomitanti
Scompenso cardiaco congestizio
Diabete mellito
Epatopatie e Nefropatie croniche
Immunodeficienza
Alcolismo, Malnutrizione
49. Classe BIl Ruolo del Medico di Famiglia Valutare un ricovero ospedaliero se:
Manca una rete socio-familiare di supporto
E’ presente una malattia concomitante
Considerare l’esistenza di una patologia diversa (es. un tumore broncopolmonare)
50. Il Controllo RadiologicoFase Acuta La positivizzazione del RX torace avviene in 24/48 ore
Si possono avere quadri clinici di polmonite con RX negativa e viceversa
51. Il Controllo RadiologicoControllo dopo 4/6 Settimane Va effettuato solo in pazienti selezionati
In base al giudizio clinico
In situazioni di co-morbilità
Altri fattori di rischio (fumo, alcool, etc.)
52. La Terapia a Domicilio Va iniziata senza attendere gli esiti dei test diagnostici
L’antibiotico non va modificato per almeno 72 ore, a meno che non ci sia un peggioramento
53. Tabella FarmaciSecondo Gravità
54. Terapia Domiciliare Il ricorso alla via parenterale non è giustificato
In caso di intolleranza ai macrolidi o alle beta-lattamine optare per i chinolonici e viceversa
55. Durata della Terapia Sarà in base a:
Gravità del quadro clinico
Risposta al trattamento
Malattie concomitanti
Complicazioni
56. Gestione del Paziente a Domicilio Controllo clinico del paziente entro 48/72 ore
Ulteriore controllo clinico entro 2/3 settimane dall’inizio della terapia
Controllo radiologico dopo 4/6 settimane (solo in pazienti selezionati)
57. Gestione del Paziente a Domicilio ATTENZIONE A:
Peggioramento clinico precoce o dopo 24/48 ore di terapia
Mancata risposta al terzo giorno
58. Community Acquired Pneumonia CAP
59. Community Acquired Pneumonia CAP
60. Epidemiologia
61. Elementi condizionanti l’epidemiologia delle CAP
63. CAP in Pronto Soccorso
64. Qual è l’agente eziologico più probabile?
65. Le condizioni cliniche del paziente consentono la gestione domiciliare?
66. Indagini strumentali di I° livellonel sospetto di CAP
67. PORT (Patients Outcome Research Team)
68. PORT (Patients Outcome Research Team)
69. Criteri generali che condizionano l’esito:
70. Polmonite grave secondo l’”ATS”
71. Terapia CAP secondo le linee”ATS” 2001
72. Terapia CAP secondo le linee”IDSA” 2000
73. Terapia CAP secondo il consenso di Autori Italiani
74. CAP ed Osservazione Temporanea 1)
75. CAP ed Osservazione Temporanea 2)
76. CAP ed Osservazione Temporanea 3)
112. Il paziente con CAPricoverato in Medicina
dott. Tiziano Croatto
U.O. Medicina
A.S.S. N.5 “Bassa Friulana”
113. Il paziente con CAPricoverato in Medicina Esami raccomandati
Ematochimici
Emocolture
Saturimetria
- Rx torace
Ag urinari
Sierologia
114. Eziologia della polmonite acquisita in comunità e trattata nei reparti internistici(adattata da Mandell e coll.Clin.Inf.Dis.2000) Patogeno % p.ti affetti
S.pneumoniae 13 – 35
H.influenzae 4 – 10
S.aureus 1 – 4
L-pneumophila 1 – 8
M.pneumoniae 1 – 18
C.pneumoniae 1 – 18
Bacilli Gram - 2 – 6
115. Etiologia della CAP in funzione dell’età del paziente Età(anni) Patogeni(%)
Gram + Gram - Intracellulari Virus
<10 10-20 5 20 60
11-30 60 5 30 5
31-65 60 30 5 5
>65 35 60 5 5
S.pneumoniae M .catarrhalis M . e C.
S.aureus H.influenzae pneumoniae
116. Fattori che aumentano il rischio di infezione con specifici patogeni(1) BPCO Pneumococco,Haemophilus,Enterobatteri,P.Aeruginosa
DIABETE
POLMONITI pneumococciche batteriemiche
RESIDENZE ASSISTENZIALI
POLMONITI da aspirazione(anaerobi) e Gram-negativi enterici
ALCOLISMO
POLMONITI pneumococciche batteriemiche e non,Gram negativi enterici,Legionella,anaerobi
117. Fattori che aumentano il rischio di infezione con specifici patogeni(2) Pneumococchi Farmaco - resistenti
Età > 65 anni
Alcolismo
Patologie immunosoppressive(compresa terapia steroidea)
Patologie multiple associate
118. Fattori che aumentano il rischio di infezione con specifici patogeni(3) Patogeni enterici Gram-negativi
residenza in case di riposo o lungodegenze
Patologia cardiopolmonare concomitante
Comorbidità
Terapie antibiotiche recenti
Pseudomonas aeruginosa
Patologie strutturali polmonari(bronchiectasie)
Terapia corticosteroidea(>10mg Prednisone/die)
Terapie antibiotiche prec.ad ampio spettro> 7 gg
Malnutrizione
119. Spettro di efficacia degli antibiotici di comune impiego nei confronti dei più frequenti agenti di polmonite H.influenzae Anaerobi M. C. Legionella
S.pneumoniae S.aureus Gram - pneumoniae
Amoxicillina ++ ++ + ++ + - - -
Tetracicline + +++ ++ ++ + +++ +++ ++
Eritromicina + + ++ ++ - +++ +++ +++
Claritromicina + +++ ++ ++ - +++ +++ +++
Azitromicina + +++ ++ ++ - +++ +++ +++
Cefotaxime ++ +++ +++ + ++ - - -
Ceftriaxone ++ +++ +++ + ++ - - -
TMP-SMX + +++ +++ - + - - -
Levofloxacina +++ +++ +++ +/- +++ +++ +++ +++
120. Terapia empirica delle CAP nel paziente ricoverato in Medicina 1. AMOXICILLINA/CLAVULANICO +
CLARITROMICINA
LEVOFLOXACINA
CEFOTAXIME + CLARITROMICINA
CEFTRIAXONE + CLARITROMICINA
121. Trattamento antibiotico:Raccomandazioni Al più presto(entro le 8 ore)
Inizio preferibile della via venosa
Posologia : Amoxi/clavul. 1.2 gr x 3
Claritromicina 500 mg x 2
Levofloxacina 500 mg(<60Kg)
750 mg(>60Kg)
Tipo di paziente
122. TIPO DI PAZIENTE Criteri-guida per la terapia Età
Comorbidità
RR
Alterazioni della coscienza
Ipotensione
Ipossiemia
Conta GB
Interessamento Rx bilaterale o multilobare
Emocolture
123. Casi particolari Polmonite da aspirazione-anaerobi
(anziani,neurologici con stato confusionale,disturbi della deglutizione)
1. AMOXICILLINA/CLAVULANICO + CLARITRO
2. CLINDAMICINA+LEVOFLOXACINA
3. PIPERACILLINA/TAZOBACTAM +CLARITRO
124. Casi particolari Polmonite da Pseudomonas
prec.terapie antibiotiche,bronchiectasie,malnutrizione,immunodepressione
+ Fluorochinolonico
k
BETALATTAMICO ANTIPSEUDOMONAS
g +
AmiKacina/Gentamicina
+ Claritromicina
o Fluorochinolonico
125. Il paziente con CAPricoverato in Medicina
dott. Fabio Montanar
U.O. Medicina
A.S.S. N.5 “Bassa Friulana”
126. Con l’inizio della terapia antibiotica l’attesa è che il paziente risponda in modo appropriato e previsto fino alla scomparsa delle anomalie espressione della malattia.
127. Le anomalie più importanti da valutare sono: - Tosse, espettorato, dispnea
- febbre
- leucocitosi
- obiettività fisica (crepitii)
- Rx torace
128. Risposta attesa Il paziente diventa clinicamente sempre più stabile (24-72 ore)
Il paziente mostra miglioramento dei sintomi, segni e valori di laboratorio (tipicamente entro il terzo giorno)
Il paziente guarisce, con risoluzione delle anomalie riscontrate
129. Pazienti con risposta clinica rapida Passaggio alla terapia antibiotica orale
dimissione
130. Pazienti con mancata risposta clinica entro il 3° giorno In assenza di fattori associati a una risposta ritardata: -mancata risposta
In presenza di fattori associati a una risposta ritardata: -risposta ritardata (fino al 7° giorno) -mancata risposta (dopo il 7° giorno)
NB: fattori associati a una risposta ritardata: gravità della malattia, polmonite multilobare,batteriemia, età, alcolismo, multiple patologie coesistenti
131. Pazienti con peggioramento Peggioramento precoce (dopo le prime 24 ore di terapia, entro i primi 3 gg)
Peggioramento tardivo (dopo il 3° giorno di terapia)
132. Cause di mancata risposta o di peggioramento Terapia antibiotica inadeguata (per spettro d’azione o posologia)
Patogeno insolito
Complicanze della polmonite
Diagnosi non corretta
133. Pazienti con risposta clinica rapida o ritardata
Passaggio alla terapia antibiotica orale (terapia sequenziale)
dimissione
134. Criteri per la terapia sequenziale e la dimissione Paziente stabile (F.C. < 100 /min, F.R. </= 20/min, P.A.S. > 90 mmHg, normalizzazione del mental status)
miglioramento della tosse e della dispnea
assenza di febbre in 2 occasioni distanti 8 ore
calo del numero dei globuli bianchi
capacità di alimentazione orale
135. Durata della terapia antibiotica Patogeno
Batteriemia
Patologie coesistenti
Gravità della malattia all’inizio
Decorso clinico
136. Corso di aggiornamento “La Polmonite Acquisita in Comunità”Approccio farmacologico clinico alla polmonite comunitariaFederico Pea, Mario FurlanutIstituto di Farmacologia Clinica e Tossicologia Policlinico Universitario UdinePalmanova, 21 Novembre 2002
138. Eziologia della infezioni respiratorie
139. Sensibilità in vitro patogeni RTI (MIC90)
140. Sensibilità in vitro patogeni RTI (MIC90)
141. Sensibilità in vitro patogeni RTI (MIC90)
142. Conseguenze di un’inadeguata terapia antibiotica Professor Dagan will end his presentation by commenting that antibiotics should treat the whole patient, ie they should exert a positive influence at the site of infection and on the flora in the nasopharynx
Professor Dagan will end his presentation by commenting that antibiotics should treat the whole patient, ie they should exert a positive influence at the site of infection and on the flora in the nasopharynx
144. Antibiotico non attivo vs organismo infettante in vitro
Inadeguate difese dell’ospite
Durata terapia insufficiente
Sviluppo resistenza
Superinfezione
Mancata compliance
Impossibilità a raggiungere sito infezione in q.tà adeguata
Scarsa diffusibilità ?
Inadeguato schema posologico ?
Insufficiente esposizione ?
Anomalie cinetiche ?
Fattori responsabili dell’insuccesso di una terapia antibiotica
145. Quale armamentrario terapeutico abbiamo a disposizione nelle CAP e in che modo dobbiamo utilizzarlo?
148. A tale proposito, va innanzitutto considerato che i microrganismi precentemente considertati sono localizzati prevalentemente negli spazi interstizziali dove si localizzano prevalentemente le beta lattamine, mentre i macrolidi e i fluorochinoloni si accumulano entro le cellule.A tale proposito, va innanzitutto considerato che i microrganismi precentemente considertati sono localizzati prevalentemente negli spazi interstizziali dove si localizzano prevalentemente le beta lattamine, mentre i macrolidi e i fluorochinoloni si accumulano entro le cellule.
149. In effetti, la concen sierica rappresenta un valido surrogato entro certi limiti della conc tissutale proprio in quanto l’infezione si localizza preferenzialmente in ambito interstiziale.In effetti, la concen sierica rappresenta un valido surrogato entro certi limiti della conc tissutale proprio in quanto l’infezione si localizza preferenzialmente in ambito interstiziale.
152. Pertanto, l’obiettivo PK con questi farmaci è quello di avere conc plasm e quindi interstiziali che si mantengano al di sopra della mic per almeno il 40% dell’intervallo di dosaggio.Pertanto, l’obiettivo PK con questi farmaci è quello di avere conc plasm e quindi interstiziali che si mantengano al di sopra della mic per almeno il 40% dell’intervallo di dosaggio.
153. Beta-lattamine e mortalità da polmonitenel modello animale* In particolare per le betalatt., vari studi su modelli animali hanno evidenziato che il mantenimento di conc al di sopra della mic per almeno il 40 % dell’intervallo di dosaggio si associa con una notevole riduzione della mortalità;In particolare per le betalatt., vari studi su modelli animali hanno evidenziato che il mantenimento di conc al di sopra della mic per almeno il 40 % dell’intervallo di dosaggio si associa con una notevole riduzione della mortalità;
154. Macrolidi e mortalità da polmonitenel modello animale* Ed anche con un’ottima eradicazione dell’infezione in infezioni sull’uomo (AOM) pari ad almeno l’85%.Ed anche con un’ottima eradicazione dell’infezione in infezioni sull’uomo (AOM) pari ad almeno l’85%.
157. Fluorochinoloni e guarigione clinica
159. Quale regime posologico scegliere ?
161. Antibiotici idrofili Beta-lattamine
Penicilline
Cefalosporine
162. In daginitiva, da questi studi si sono ricavete utilissime considerazioni circa lo schema posologico ideale in rapporto al tipo di antibiotico prescelto. Infatti, betal e glicopeptidi hanno attività batt tempo-dip, possiedono un PEA (ossia esercitano una persistente soppressione della crescita batterica dopo che l’antibiotico è stato completamente eliminato) solo sui G+ con l’eccezione dei carbapenemi che la svolgono anche sui G-, ed hanno un’efficacia che non aumenta una volta raggiunte conc pari a 5 volte la mic. Pertanto, l’obiettivo PF è quello di mantenere concentrazioni al di sopra della MIC per la > parte dell’intervallo posologico, il che significa la necessità di un plurifrazionamento della dose visto che la > parte delle beta latt ha una breve emivita plasmatica. In daginitiva, da questi studi si sono ricavete utilissime considerazioni circa lo schema posologico ideale in rapporto al tipo di antibiotico prescelto. Infatti, betal e glicopeptidi hanno attività batt tempo-dip, possiedono un PEA (ossia esercitano una persistente soppressione della crescita batterica dopo che l’antibiotico è stato completamente eliminato) solo sui G+ con l’eccezione dei carbapenemi che la svolgono anche sui G-, ed hanno un’efficacia che non aumenta una volta raggiunte conc pari a 5 volte la mic. Pertanto, l’obiettivo PF è quello di mantenere concentrazioni al di sopra della MIC per la > parte dell’intervallo posologico, il che significa la necessità di un plurifrazionamento della dose visto che la > parte delle beta latt ha una breve emivita plasmatica.
165. All’opposto, amino e fluoro hanno att batt conc-dipendente, possiedono un valido PAE ed esibiscono un’efficacia che aumunte in modo proporzi alla cmax ed all’AUC. Pertanto l’obiettivo principale è quello di ottenere elevate Cmax e/o AUC ed ecco quindi l’utilità di una mono-bisomm giornaliera nonostante la breve emivita.All’opposto, amino e fluoro hanno att batt conc-dipendente, possiedono un valido PAE ed esibiscono un’efficacia che aumunte in modo proporzi alla cmax ed all’AUC. Pertanto l’obiettivo principale è quello di ottenere elevate Cmax e/o AUC ed ecco quindi l’utilità di una mono-bisomm giornaliera nonostante la breve emivita.
168. Età
anziani (ClCr <; a parità di creatininemia: dosi di mantenimento dimezzata per a. idrofili)
Obesità
> Vd “totale per a. lipofili ? dose su peso “actual”
> Vd “parziale” per a. idrofili ? dose su peso “lean”
IBW + 0.4(ABW-IBW)
Condizioni fisiopatologiche
Funzionalità renale (a. idrofili)
Funzionalità epatica (a. lipofili)
172. POLMONITI ACQUISITE IN COMUNITA’P.A.C.FASE POST-OSPEDALIERA: IL PAZIENTE SEGUITO A DOMICILIO
173. Dopo il ricovero ospedaliero il paziente viene rinviato alle cure del MMG
174. viene prescritta terapia antibiotica orale con lo stesso farmaco usato in ospedale per la terapia iniettiva
175. La durata della terapia antibiotica deve essere di almeno 10 giorni
176. se c’è il sospetto di polmonite da microorganismi atipici la durata della terapia antibiotica deve essere di 20 giorni
177. Rx torace di controllo dopo 4-6 settimane dalla dimissione,specie se il paz. ha più di 40 anni o fuma
178. se necessario consulenza presso l’ambulatorio internistico ospedaliero
179. MMG
controlli clinici
terapia antibiotica
rx torace
v.internistica con : emogasanalisi esami ematochimici
180. Il MMG può coinvolgere anche
il Distretto Sanitario dell’ASS 5
Ovest :
Latisana-S.Giorgio Nogaro
Est :Cervignano- Palmanova
181. Il personale ospedaliero o il MMG segnala il caso alla referente del Ce.C.A.P.
182. Ce.C.A.P. ? Centro Coordinamento Assistenza Primaria
Infermiere Professionale
sedi: Latisana ,S.Giorgio
Cervignano , Palmanova
183. Viene valutata la necessità di attivazione dell’ Assistenza Domiciliare Semplice A.D o dell’Unità di Valutazione Distrettuale
U.V.D.
184. P.A.C. A.D. paziente “ tranquillo”
infermiere professionale :
terapia antibiotica
educazione sanitaria
185. U.V.D. ASSISTENTE SOCIALE
FISIATRA
FISIOTERAPISTA
INFERMIERE PROFESSIONALE
MEDICO DI DISTRETTO
MMG
MEDICO SPECIALISTA
186. P.A.C. U.V.D. attiva l’Assistenza
Domiciliare Integrata
A.D.I.
187. A.D.I. DISTRETTO
INFERMIERE PROFESSIONALE
MMG
RIABILITAZIONE
188. P.A.C.- A.D.I. Paziente ”difficile”:
eta’>65 anni
polipatologia
situazione familiare problematica
189. P.A.C.- A.D.I. Durata del programma A.D.I.:
un mese, prorogabile
eventualmente dopo U.V.D.
190. P.A.C.- A.D.I.MMG visite domiciliari giornaliere per una settimana
due / tre volte la settimana per ulteriori tre settimane
191. P.A.C.- A.D.I.Infermiere Professionale Terapia infusionale
prelievi per esami ematochimici
educazione sanitaria
attivazione altri servizi territoriali
192. P.A.C. - A.D.I.Distretto Autorizzazione a trasporti in ambulanza per pazienti allettati
attivazione ossigenoterapia
erogazione diretta farmaci
fornitura presidi
193. P.A.C. - A.D.I.Riabilitazione Visita iniziale da parte del fisiatra e fisioterapista
accessi bisettimanali
migliorare attivita’ muscolare respiratoria
attivare recupero motorio
194. P.A.C. - A.D.I.Assistente Sociale A discrezione del Servizio
Sociale,previa segnalazione,
vengono attivate prestazioni
socio-assistenziali
195. P.A.C - A.D.I. Il programma può essere
modificato in base alle
esigenze di ogni singolo caso