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AVANGUARDIE STORICHE

AVANGUARDIE STORICHE. Con il termine Avanguardie Storiche si indicano tutti i movimenti culturali ed artistici della prima metà del ‘900. Si parla di Avanguardie Storiche per distinguerle dalle Neoavanguardie, ovvero quei movimenti nati dopo la II Guerra Mondiale.

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AVANGUARDIE STORICHE

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Presentation Transcript


  1. AVANGUARDIE STORICHE

  2. Con il termine Avanguardie Storiche si indicano tutti i movimenti culturali ed artistici della prima metà del ‘900. Si parla di Avanguardie Storiche per distinguerle dalle Neoavanguardie, ovvero quei movimenti nati dopo la II Guerra Mondiale.

  3. Le Avanguardie rompevano le tendenze convenzionali rifiutando e mettendo in discussione il valore e il concetto dell’arte. Secondo loro l’arte doveva scuotere e sconvolgere per una vita migliore e proprio per questa ragione fecero dello sperimentalismo il proprio orientamento metodologico

  4. L’ESPRESSIONISMO

  5. L’Espressionismo è un movimento nato in Germania e sviluppatosi soprattutto nel teatro e nella pittura. Questo movimento esaltava in particolare la rappresentazione soggettiva della realtà, esasperando il lato emotivo della realtà rispetto a ciò che era percepibile oggettivamente.Accentuava la disarmonia arrivando così all’astrazione e alla creazione di un linguaggio fatto di segni, colori e linee.

  6. Questo nuovo linguaggio era del tutto una rivoluzione ma anche una evoluzione dell’impressionismo e raffigurava un’umanità tragica e pervasa da un senso di distruzione e morte.

  7. Per quanto riguarda la letteratura era presente una rottura dell’equilibrio comunicativo. Si arrivava a sconvolgere il lessico, la metrica, gli schemi narrativi e la sintassi.Queste tendenze erano poi presenti nel teatro, soprattutto in Italia nelle opere di Luigi Pirandello.

  8. Tra le opere teatrali nelle quali si evidenziano modi ee tematiche che precorrono l’Espressionismo una delle più significative è “Woyzeck” dello scrittore tedesco Georg Büchner : Woyzeck è un soldato che per raccimolare qualche soldo in più per la famiglia si sottopone ad egli esperimenti di un dottore. La compagna Marie lo tradisce ormai da tempo con un ufficiale. Woyzeck ucciderà la moglie per poi uccidersi annegando nello stagno dove aveva lanciato il coltello con il quale aveva compiuto il delitto. Da questa opera teatrale è stato tratto un film diWernerHerzog.

  9. AlbanBerg è un compositore della Scuola di Vienna. Nato nel 1885 e morto nella sua città natale nel 1935 a causa di una puntura d’insetto. Vive una difficile adolescenza tentando anche il suicidio a causa della depressione . In seguito grazie all’avvicinamento al movimento espressionista si unì a diversi gruppi di letterati e pittori. Le sue due opere più importanti sono “Wozzeck” e “Lulu”. La prima opera tratta l’argomento già trattato in precedenza da Büchner, ovvero l’ucciosione della compagna da parte dell’amante tradito. L’opera è stata ispirata da un fatto di cronaca realmente accaduto.Nella seconda, invece, Berg tratta l’ipocresia della borghesia. Lulu è una ragazza che porta alla morte chiunque viene in contatto con lei, ma il fato non la risparmia, anzi è la prima vittima. L’opera rimarrà inconclusa per poi essere finita successivamente da altri autori.

  10. I poeti più celebri sono, invece: Alfred Lichtenstein, che nasce nel 1889 a Wilmersdorf e muore a Vermandovillers nel 1914.E’ figlio di un proprietario di fabbriche e studiò giurisprudenza a Berlino e ad Erlangen per poi laurearsi lì. Nel 1910 pubblicò le sue prime poesie. Lichtenstein scrisse liriche e prose intense e grottesche. Una sua poesia è “Abend” ABEND • Die Häuser stehen steif an ihren Gattern.Laß deine Augen, letzte Spatzen, flattern.Schmeißfliegen setzen sich auf dein Gesicht.Spürst, Kuno, du die ewgen Mühlen nicht –Der Stumpfe bohrt dir Löcher in den Kopf.Siehnoch den Mond, der Mörder Mostrichtopf.

  11. Altro famoso poeta è Georg Trakl. Dal punto di vista culturale ed ideologico è la critica alla civilizzazione ad associarlo all’espressionismo. Nelle sue opere è presente il rifiuto dello stile di vita borghese. Uno dei punti di contatto che resta fra Trakl e l’espressionismo è la considerazione negativa del paesaggio metropolitano. Inoltre, nelle sue opere si esprimono il dolore e la rabbia di cui soffrono gli uomini che vivono in città e la speranza in una nuova umanità che porterà la liberazione di questi mali. Nei suoi scritti il poeta presenta la guerra come un’immotivata catastrofe che sconvolge il mondo.

  12. DieschöneStadt Alte Plätzesonnigschweigen.Tief in Blau und Gold versponnenTraumhaft hasten ernsteNonnenUnterschwülerBuchenSchweigen. Aus den braunerhelltenKirchenSchaun des TodesreineBilder,GroßerFürstenschöneSchilder.Kronenschimmern in den Kirchen. RössertauchenausdemBrunnen.Blütenkrallendrohn in Bäumen.Knabenspielenwirr von TräumenAbendsleisedort am Brunnen. Mädchenstehen an den Toren,Schauenscheu ins farbigeLeben.IhrefeuchtenLippenbebenUnd siewarten an den Toren. ZitterndflatternGlockenklänge,Marschtakthallt und Wacherufen.Fremdelauschen auf den Stufen.Hoch imBlausindOrgelklänge. HelleInstrumentesingen.DurchderGärtenBlätterrahmenSchwirrt das LachenschönerDamen.LeisejungeMüttersingen. Heimlich haucht an blumigenFensternDuft von Weihrauch, Teer und Flieder.SilbernflimmernmüdeLiderDurch die Blumen an den Fenstern.

  13. DADAISMO

  14. Il Dadaismo o Dada è una tendenza culturale nata a Zurigo, nella Svizzera neutrale della Prima guerra mondiale, e sviluppatosi tra il 1916 e il 1920. Il movimento ha interessato soprattutto le arti visive, la letteratura (poesia, manifesti artistici), il teatro e la grafica. Il dadaismo ha inoltre messo in dubbio e stravolto le convenzioni dell'epoca: dall'estetica cinematografica o artistica, fino alle ideologie politiche; ha inoltre proposto il rifiuto della ragione e della logica, ha enfatizzato la stravaganza, la derisione e l'umorismo. Gli artisti dada erano volutamente irrispettosi, stravaganti, provavano disgusto nei confronti delle usanze del passato; ricercavano la libertà di creatività per la quale utilizzavano tutti i materiali e le forme disponibili.

  15. TristanTzara è uno dei principali rappresentanti del Dadaismo, ovvero colui che lo ha fondato. Tzara scrisse i primi testi Dada. Per Tzara la poesia è una forma vivente d’espressione. Il poeta non può limitarsi a scrivere il suo testo e a darlo alle stampe, ma dovrà declamarlo in pubblico per meglio assumere la responsabilità del suo gesto e per testimoniare di persona il vivo prodursi della poesia. Per fare una poesia dadaista: Prendete un giornale. Prendete delle forbici. Scegliete da questo giornale un articolo avente la lunghezza che desiderate dare alla vostra poesia. Ritagliate l’articolo.Ritagliate poi con cura ciascuna delle parole che formano l'articolo e mettetele in un sacchetto. Agitate dolcemente. Tirate fuori ciascun ritaglio uno dopo l’altro disponendoli nell’ordine in cui sono usciti dal sacchetto. Copiate scrupolosamente.La poesia vi rassomiglierà. Ed eccovi diventato uno scrittore infinitamente originale e di una sensibilità incantevole, benché incompreso dal volgo.

  16. Sul far della sera Tornano i pescatori con le stelle marine spartiscono il cibo coi poveri, infilano corone ai ciechi gli imperatori escono nei parchi a quest’ora che sembra la vecchiaia delle incisioni e i servitori fanno il bagno ai cani da caccia la luce indossa i guanti apriti finestra – e poi ed esci notte dalla stanza come il nocciolo dalla pesca, come il prete dalla chiesa, dio : pettina la lana agli amanti sottomessi, colora gli uccelli con l’inchiostro, cambia la guardia alla luna. - andiamo a prendere i maggiolini mettiamoli in una scatola - andiamo al ruscello facciamo vasi d’argilla - andiamo alla fontana e ti bacerò - andiamo nel parco comunale fino al canto del gallo che si scandalizzi la città - oppure adagiamoci nel soppalco della stalla dove ti punge il fieno e senti le mucche ruminare e poi è desiderio di vitelli partiamo, partiamo.

  17. Tritritri, frufrufruuhiuhiuhi, ihuihuihu… ..Cucùrurù rurùcucù cuccucuccuruccù… Cosa sono queste indecenze? Queste strofe bisbetiche? Licenze, licenze licenze poetiche… …Farafarafarafa Tarataratarata Paraparaparapa Laralaralarala! Sapete cosa sono? Sono robe avanzate, non sono grullerie sono la… spazzatura delle altre poesie… …E lasciatemi divertire! Un’altra poesia dadaista è quella di Aldo Palazzeschi: “ Lasciatemi vivere”

  18. FUTURISMO

  19. Il futurismo è il primo movimento d’avanguardia nato in Italia, destinato a rompere l’isolamento provinciale della nostra cultura e a riaprire un dialogo tra Italia e Europa. Il Futurismo nasce ufficialmente nel 1909 con la pubblicazione del Manifesto del movimento sul giornale parigino "Figaro" da Filippo Tommaso Martinetti Il Futurismo rifiutava ogni “tradizionalismo” in nome di un’arte che esaltasse la potenza delle macchine e delle nuove tecnologie.  I futuristi videro nella “macchina” il simbolo dei tempi nuovi, che sostituiva un nuovo ideale di bellezza a quello classico.

  20. In letteratura la poetica dei futuristi è caratterizzata dalla celebrazione dei prodotti della scienza e della tecnica e da una proiezione totale dell'uomo verso il futuro. Il passato viene rinnegato e, con esso, vengono rifiutate tutte le regole retoriche e stilistiche, proponendo una scrittura che mira a sconvolgere la tradizionale organizzazione delle parole con le cosiddette "parole in libertà

  21. Il futurismo nasce in un periodo di grande fase evolutiva nel ambiente artistico e culturale dove era stimolato da moltissimi fattori determinanti: le guerre, la trasformazione sociale dei popoli, i grandi cambiamenti politici, e le nuove scoperte tecnologiche e di comunicazione come il telegrafo senza fili, la radio e gli aeroplani. La parola chiave per il futurismo è la velocità, le catene di montaggio abbattevano i  tempi di produzione. Le automobili aumentavano la loro velocità e il tempo di arrivo a destinazione fu minore, le strade si riempirono di luce artificiale e si aveva la netta sensazione di futuro e velocità I futuristi suscitano molto scalpore nel mondo letterario per il loro anticonformismo, per la decisione con cui rigettavano il passato e per l'entusiasmo con cui inneggiavano al futuro.

  22. Filippo Tommaso Marinetti, nato ad Alessandria d’Egitto nel 1876, costituisce una sorta di figura simbolo nel clima d’avanguardia novecentesco. Strettamente a contatto con la cultura parigina del periodo, orienta la propria attività letteraria verso un’edificazione della cultura rinnovata. Sceglie un prestigioso giornale di Parigi, Le Figaro, per lanciare, nel 1909, il Manifesto del Futurismo, che sancisce in modo ufficiale la nascita del movimento stesso. Propone un rifiuto radicale del passato, servendosi delle tecniche più evolute come la réclame, la diffusione editoriale, non senza fare appello, in alcuni casi, a provocazioni e scandali.

  23. Veemente dio d'una razza d'acciaio,Automobile ebbrrra di spazio!,che scalpiti e frrremi d'angosciarodendo il morso con striduli denti...Formidabile mostro giapponese,dagli occhi di fucina,nutrito di fiamma .e d'olì minerali,avido d'orizzonti e di prede siderali...io scateno il tuo cuore che tonfa diabolicamente, scateno i tuoi giganteschi pneumatici,per la danza che tu sai danzarevia per le bianche strade di tutto il mondo!...Allento finalmente15 e tu con voluttà ti slancinell'!Infinito liberatore!All'abbaiare della tua grande voceecco il sol che tramonm inseguirti veloceaccelerando il suo sanguinolentopalpito, all'orizzonte...Guarda, come galoppa, in fondo ai boschi, laggiù!...Che importa, mio démone bello?Io sono In tua balìa! Prrrendimi! Prrrendimi!Sulla terra assordata, benché tutta vibrid'echi loquaci;sotto il cielo accecato, benché folto di stelle,io vado esasperando la mia febbreed il mio desiderio,scudisciandoli a gran colpi di spada.E a quando a quando alzo il capoper sentirmi sul colloin soffice stretta le bracciafolli del vento, vellutate e freschissime...Sono tqe quelle braccia ammalianti e lontaneche mi attirano, e il ventonon è che il tuo alito d'abisso,o Infinito senza fondo che con gioia m'assorbi!...Ah! ah! vedo a un tratto mulinineri, dinoccolati,che sembIan correr su l'alidi tela vertebratacome su gambe prolisse?..Ora le montagne già stanno per gettaresulla mia fuga mantelli di sonnolenta frescura,là, a quella svolta bieca. .Montagne! Mammut, in mostruosa mandra,che pesanti trottate, inarcandole vostre immense groppe,eccovi si.1perate, eccovi avvoltedalla grigia matassa delle nebbie!... .E odo il vago echeggiante rumoreche sulle strade stampanoi favolosi stivali da sette leghelldei vostri piedi colossali...O montagne dai freschi mantelli turchini!...O Dei fiumi che respiratebeatamente al chiaro di luna!O tenebrose pianure!... lo vi sorpasso a galopposu questo mio mostro impazzito!...Stelle! mie stelle! l'uditeil precipitar dei suoi passi?..Udite voi la sua voce, cui la collera ; spacca...la sua voce scoppiante, che abbaia, che abbaia...e il tuonar de' suoi ferrei polmonicrrrrollanti a prrrrecipiziointerrrrrminabilmente? ...Accetto la sfida, o mie stelle!...Più presto ancora più presto!...E senza posa, né riposo Molla i freni! Non puoi?Schiàntali, dunque,che il polso del motore centuplichi i suoi slanci!Urrrrà! Non più contatti con questa terra immonda!lo me ne stacco alfine, ed agilmente volosull'inebriante fiume degli astriche si gonfia in piena nel gran letto celeste! All’automobileda corsa

  24. Credits: Classi 2 F Linguistico e 2 A Professionale Professori Caffarena Attilio e Leonardi Isabella Alunni 2 F linguistico: Con l’aiuto di Boccaccio AlessandraArleo Camilla e Sanbonino Marta della classe 2 A Bambara Luca ProfessionaleBianchi MartinaBriozzo ValerioCedeno GabrielaD’Arrigo SaraGiannotti EvaMalarby GiuliaMatildaMarozzoPodeschi AlessiaPriarone SilviaSarchi AriannaSuella Andrea Tanda MattiaTorre BiancaToselli AuroraTraldi Federico

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