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I PELLEROSSA. Pellerossa= nativi d’America. Origini asiatico-mongoloide. Sterminati da: Spagnoli, Portoghesi, Francesi, Olandesi e Inglesi nell’ America dal XVI al XIX secolo. Soprattutto dai conquistadores spagnoli: Hernán Cortés , Francisco Pizarro , Diego de Almagro …. Le origini
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Pellerossa= nativi d’America Origini asiatico-mongoloide Sterminati da: Spagnoli, Portoghesi, Francesi, Olandesi e Inglesi nell’ America dal XVI al XIX secolo Soprattutto dai conquistadores spagnoli: Hernán Cortés, Francisco Pizarro, Diego de Almagro…
Le origini Per pellerossa (chiamati anche Nativi Americani, Americani originari, Indiani d'America, Indigeni americani , Amerindi, Prime Nazioni Americane , Aborigeni americani, Indios e Popoli precolombiani) si intendono le tribù indigene, dalla lontanissima origine asiatico - mongoloide che vivevano in America del Nord, in America centrale e America del Sud prima della colonizzazione degli europei. Furono decimati nel Centro e Sud America dagli Spagnoli e dai Portoghesi a partire dal XVI secolo, nel Nord America da: Inglesi, Francesi e Olandesi, a partire dal XVIII secolo, ma più decisamente nel XIX secolo. Sterminati da guerre e azioni di pulizia etnica, da malattie portate dagli europei, incrociatisi anche con i coloni, oggi costituiscono una minoranza etnica nell'intero continente americano.
L'uso del termine Indiani d'America, risale all'esplorazioni del continente centrale e meridionale da parte di Cristoforo Colombo che, col suo viaggio transoceanico, intendeva trovare una rotta alternativa per raggiungere le coste del subcontinente indiano, chiamate Indie occidentali. Il termine Indios, spagnolo e portoghese, è utilizzato in italiano per riferirsi alle popolazioni indigene dell'America latina, mentre in Spagna, Portogallo e Brasile indica i popoli amerindi del Centro e Sud America. Anche questo termine significa "indiani", e deriva dall'errore storico per il quale si confuse l'America con l'India. L'espressione “pellerossa”, utilizzata spesso in senso negativo, si riferisce alle popolazioni indigene nordamericane. Oggi considerata sbagliata, in quanto fa riferimento al colore della pelle dei nativi di quell'area del continente. Tuttavia l'origine del nome può anche essere derivato dall'abitudine dei guerrieri di alcune tribù a tingersi la pelle di rosso durante le battaglie. Oggi il termine Indiani d'America è scorretto ma, alcuni nativi preferiscono identificarsi come tali.
Regione artica: (coste dell'Alaska e Canada settentrionale) Agricoltura scarsa. Clima sfavorevole all’insediamento umano. Cacciavano foche, caribù e balene. Abitazioni Inverno: in blocchi di ghiaccio o blocchi di terra ricoperti di pelli. Estate: in tende
Regione artica La regione artica (coste dell'Alaska e Canada settentrionale) è, per motivi climatici, un territorio scarsamente popolato, in cui l'agricoltura è praticamente impossibile: qui le popolazioni vivevano cacciando foche, caribù e, in alcune zone, balene. Durante l'estate abitavano in tende e in inverno in capanne costruite con blocchi di ghiaccio o blocchi di terra ricoperti di pelli. Anche ai nostri giorni i gruppi presenti hanno scarsi rapporti con altre popolazioni e sono molto legati alle loro tradizioni. In Alaska vivono gli Inuit e gli Yupik (entrambi i gruppi vengono spesso definiti Eschimesi), una parte dei quali emigrò intorno al 1000 in Groenlandia; la zona a Sud Ovest è abitata dagli Yuit, presenti anche in Siberia, mentre gli Aleutini vivono nelle isole omonime.
Regione subartica (comprendente quasi tutto il Canada dalla tundra al confine con gli Stati Uniti) Caratteristiche simili alla regione artica. A Est popolazioni di lingua algonchina e a ovest, gruppi di lingua athabaska. Popolazioni guidate dai capifamiglia. IL GRANDE NORD, SEDE A OVEST DEGLI ATHABASKA Famiglia indiana
Regione subartica A causa dell'inclemenza del clima, quindi dell'impossibilità di praticare l‘agricoltura, le popolazioni dell'area subartica (comprendente quasi tutto il Canada dalla tundra al confine con gli Stati Uniti) erano Normandi e vivevano in tende o in case interrate, dedicandosi alla pesca o alla caccia di alci e caribù. A Est vivevano popolazioni di lingua algonchina, tra cui i Cree e gli Ojibway o Chippewa; a Ovest, gruppi di lingua athabaska (Carrier, Ingalik, Dogrib, Han, Hare, Koyukon, Kutchin, Mountain, Slavey, Tanaina, Yellowknife e altri). Queste popolazioni venivano generalmente guidate dai capifamiglia ed i conflitti tra le varie tribù erano piuttosto rari.
Regione nord-occidentale: (limitata ad Est dalle montagne), Ideale per gli abitanti, grazie ai fiumi Colombia e Fraser, ricchi di salmoni. Cultura elaborata, organizzata in case di legno, ricche cerimonie e dall’artigianato. Villaggi composti da 100 o più abitanti. I membri venivano ordinati in base al grado di parentela col capo. Prigionieri di guerra e schiavi esclusi da questa classificazione. importante la ricchezza individuale o di gruppo.
Costa nord - occidentale Nonostante la ristrettezza della zona abitabile (limitata ad Est dalle montagne), la costa nordoccidentale del Pacifico fu un ambiente ideale per gli abitanti, grazie ai fiumi Colombia e Fraser, ricchi di salmoni. Questo habitat particolarmente ricco, col contributo di quello collinare, consentì l'incremento della popolazione, che dette vita ad una cultura elaborata, organizzata in grandi case di legno e caratterizzata da ricche cerimonie e da un artigianato. I villaggi solitamente erano composti da 100 o più abitanti, imparentati fra loro secondo una modalità gerarchica: i vari membri venivano ordinati in base al grado di parentela col capo. I prigionieri di guerra e gli schiavi erano esclusi da questa classificazione. Di fondamentale importanza era considerata la ricchezza individuale o di gruppo, che veniva ridistribuita durante il potlatch, una cerimonia nella quale il capo e il suo gruppo regalavano i loro beni. Tutto ciò avveniva per consolidare o accrescere il proprio status, per ricevere l'invito ad altri potlatch e per equilibrare la distribuzione dei beni tra i vari gruppi. La religione, basata sul culto degli antenati: le loro rappresentazioni erano ovunque, per esempio sulle facciate delle case. I gruppi più importanti sono i Tlingit, gli Tsimshian, gli Haida, i Kwakiutl, i Nootka e i Chinook. La maggior parte delle lingue parlate in quest'area appartenevano alle famiglie atabasca, penutiana o mosana.
Altopiano: tra il Daho, l'Oregon orientale, lo stato di Washington, il Montana occidentale e il Canada. • Sopravvissero con la caccia, la raccolta di frutti e la pesca del salmone. • Cultura simile a quella della costa nordoccidentale del Gran Bacino e della California. • Le lingue penutiana e mosana.
Altopiano Nell'altopiano compreso tra il Daho, l'Oregon orientale, lo stato di Washington, il Montana occidentale e il Canada, vi erano numerosi gruppi pacifici (tra cui i NezPercé (Nasi Forati), i Wallawalla, gli Yakima, i Flathead e i Cayuse). Sopravvivevano grazie alla caccia, alla raccolta di frutti e alla pesca del salmone. La loro cultura era simile a quella della costa nordoccidentale del Gran Bacino e della California. Le lingue appartenevano alle famiglie penutiana e mosana.
Gran Bacino tra le catene montuose e le vallate dello Utah, del Nevada e della California Stile di vita arcaico invariato fino al 1850 Piccole bande, composte da un'unica famiglia, e distribuite su un territorio inospitale con densità abitativa bassa. In estate si nutrivano di semi, radici, frutti di cactus, insetti, rettili e piccoli roditori, insieme a antilopi e cervi. In inverno mangiavano le provviste estive. Nei periodi di cibo abbondante i gruppi si riunivano in bande numerose. Riconoscimento leadership avveniva in maniera informale. Religione formale poco praticata;alleanza con gli spiriti, per favorire le guarigioni, la caccia e il gioco.
Gran Bacino L'area del Gran Bacino compreso tra le catene montuose e le vallate dello Utah, del Nevada e della California, è stato abitato da popolazioni il cui stile di vita arcaico rimase invariato fino al 1850; le più conosciute sono i Paiute, gli Ute e gli Shoshoni, insieme ai Klamat, ai Modoc e agli Yurok. Si trattava di piccole bande, composte spesso da un'unica famiglia, ed erano distribuite su un territorio inospitale con una densità abitativa estremamente bassa. In estate si nutrivano di semi, radici, frutti di cactus, insetti, rettili e piccoli roditori, insieme a antilopi e cervi; i coyote non venivano mangiati perché li si credeva dotati di poteri soprannaturali. In inverno si dovevano affidare alle provviste estive perché la disponibilità di cibo era scarsissima e si soffriva la fame. Nei periodi in cui il cibo era abbondante i vari gruppi si riunivano in bande più numerose, composte da individui imparentati bilateralmente. Il riconoscimento della leadership avveniva in maniera informale e raramente sorgevano conflitti fra tribù, causate per lo più da accuse di stregoneria o da rivalità sessuali. La religione formale era poco praticata; si cercava l'alleanza con gli spiriti, attraverso sogni e visioni, per favorire le guarigioni, la caccia e il gioco d'azzardo.
Sud-est dal golfo del Messico, alle coste dell'Atlantico al Texas centrale Era coperta di foreste di pini e da daini 3000 a.C. introdotta l'agricoltura = incremento demografico 1400 a.C. furono costruite le prime città Arrivo degli spagnoli e portoghesi epidemie decimano la popolazione. Le Cinque Nazioni Civilizzate: economia e organizzazione sociale più articolate e più vicine a quelle europee. Molti popoli raggiunsero complessi livelli culturali a Nord della Mesoamerica.
Villaggi fortificati con palizzate: capi e re esercitavano il potere assoluto sui sudditi. Frequenti erano le guerre e le incursioni
Sud-est La regione a clima tropicale che si estende a Nord del golfo del Messico, dalle coste dell'Atlantico al Texas centrale, era originariamente coperta di foreste di pini e popolate da daini. Nel 3000 a.C. in quest'area fu introdotta l'agricoltura che determinò un forte incremento demografico, mentre intorno al 1400 a.C. furono costruite le prime città. Al momento dell'arrivo degli spagnoli e portoghesi nei secoli XVI-XVII, però, le epidemie cominciarono a decimare la popolazione. Alcune popolazioni native di questa zona, che includevano anche i Cherokee, i Creek e i Seminole, erano conosciute come le Cinque Nazioni Civilizzate, in quanto la loro economia e la loro organizzazione sociale erano più articolate e in qualche modo più vicine a quelle europee. Nella stessa area erano insediati anche i Natchez, ma la loro cultura, molto elaborata, fu distrutta dall'impatto degli spagnoli alla fine del XVIII secolo. Fra i gruppi più importanti del Sud Est sono da segnalare anche gli Alabama, i Caddo, i Chickasaw, i Choctaw, i Quapaw, i Biloxi, i Chitimacha, i Timucua e i Tunica (Tunican). Molti di questi popoli raggiunsero i più complessi livelli culturali a Nord della Mesoamerica. Una orticoltura produttiva integrata dagli abbondanti prodotti delle foreste fornì la base materiale ai loro grandi insediamenti sottoposti all'autorità centralizzata di un capo. Ebbero villaggi di centinaia di abitanti fortificati con palizzate, che contenevano grandi tumuli sui quali sorgevano i templi al cui interno ardeva il fuoco perenne e le abitazioni delle classi superiori. I capi e i re esercitavano il potere assoluto sui sudditi, nobili e popolani, e in alcuni casi comandavano più di una dozzina di villaggi. Frequenti erano le guerre e le incursioni.
Sud-ovest regione arida di montagne e bacini (Arizona, il Nuovo Messico, il Colorado meridionale e l'adiacente Messico settentrionale) Sud Ovest popoli di cacciatori-raccoglitori e orticoltori. La regione forniva molto cibo e c’erano molte popolazioni che vivevano lì, organizzate patrilinearmente o matrilinearmente che coltivavano mais, fagioli e zucche. 1000 a.C. le prime tombe coperte da tumuli sepolcrali, diventate centri di culto, tipiche della prima civiltà Hopi.
Sud-ovest L'area del Sud-Ovest si estende su una regione arida di montagne e bacini: gli abitanti di quest'area comprendente l'Arizona, il Nuovo Messico, il Colorado meridionale e l'adiacente Messico settentrionale, da prima cacciatori di mammut e poi del bisonte, diedero origine a una cultura, arcaica, sviluppatasi tra l'8000 a.C. e il 300 a.C. Sono state ritrovate tracce di culture precedenti, come i Clovis, risalenti addirittura ad epoche precedenti (11.000 anni fa). Nel Sud Ovest si muovevano popoli di cacciatori-raccoglitori (fra cui gli Apache, gli Havasupai, i Seri, i Walapai, gli Yavapai) ma esistevano anche popoli di orticoltori, come i Mohave, i Navajo, i Papago, i Pima, i Pueblo (fra cui gli Hopi e gli Zuñi), gli Yaqui, gli Yuma, i Cocopa e gli Opata. Nonostante la sua aridità, la regione offriva una certa quantità di cibi selvatici, sia animali che vegetali, che fornivano l’insediamento di nuove tribù, organizzate patrilinearmente o matrilinearmente. Intorno al 300 a.C. alcune popolazioni del Messico,(prettamente agricoltori) coltivavano mais, fagioli e zucche, emigrarono nell'Arizona meridionale. Chiamati Hohokam, furono gli antenati degli odierni Pima e Papago. L'agricoltura fu praticata anche dagli Anasazi: i loro discendenti sono gli attuali Pueblo, a cui si aggiunsero in seguito gli attuali Navajo e vari gruppi di Apache. Risalgono al 1000 a.C. le prime caratteristiche tombe coperte da tumuli sepolcrali, diventate centri di culto, tipiche della prima civiltà Hopi.
La religione = Chiesa nativa americana, rito principale cerimonia del peyote CULTURA E TRADIZIONI La Chiesa del Peyote aiutò i popoli nativi a uscire dalla decadenza. cultura degli indiani d’America fusa a quella cattolica. Il cerchio, per i pellerossa, era molto importante e era presente in tutte le tradizioni. chiesa indiana riportato successi nella lotta contro molti vizi. parte sud-occidentale degli Stati Uniti d'America il sincretismo tra Cattolicesimo e la religione nativa è comune; i tamburi, i canti e le danze dei Pueblo facevano parte della Messa.
Il Cerchio Ecco alcune spiegazioni del loro amore e della loro fede per il cerchio … Tutto ciò che il Potere del Mondo fa, lo fa in circolo. Il cielo è rotondo, la terra è rotonda come una palla, e che così sono le stelle. Il vento, quando è più potente, gira in turbini. Gli uccelli hanno la stessa nostra religione. Il sole sorge e tramonta sempre in circolo. La luna fa lo stesso, e tutt’e due sono rotondi. Perfino le stagioni formano un grande circolo, nel loro mutamento, e sempre ritornano al punto di prima. La vita dell’uomo è un circolo, dall’infanzia all’infanzia, e lo stesso accade con ogni cosa dove un potere si muove. Le nostre tende erano rotonde, come i nidi degli uccelli, e inoltre erano sempre disposte in circolo, il cerchio della nazione, un nido di molti nidi, dove il Grande Spirito voleva che noi covassimo i nostri piccoli.
Religione La religione più diffusa è la Chiesa nativa americana. È una chiesa sincretistica che unisce elementi dello spiritualismo nativo provenienti da un numero di differenti tribù con elementi simbolici tipici del Cristianesimo. Il rito principale è la cerimonia del peyote. La Chiesa del Peyote aiutò i popoli nativi a uscire dalla decadenza in quanto appresero gli usi, costumi e i vizi dei bianchi, recuperando in parte le proprie radici culturali perse dopo i vari stermini causati dalle genti europee per fini commerciali. Molto della cultura degli indiani d’America, si è andata mischiando ai simboli cattolici così come già accadde anche per quello che riguardava la tratta degli schiavi africani che mischiarono tradizioni nere a quelle cattoliche pur di poter continuare a pregare le loro divinità. La chiesa indiana ha riportato significativi successi nella lotta contro molti vizi portati dalla colonizzazione, come l'alcolismo e la criminalità. Nella parte sud-occidentale degli Stati Uniti d'America, specialmente nel Nuovo Messico, il sincretismo tra il Cattolicesimo portato dai missionari spagnoli e la religione nativa è piuttosto comune; i tamburi, i canti e le danze dei Pueblo facevano parte della Messa.
Musica e arte musica nativi americani monofonica, prevede tamburi e flauti. La più diffusa è il pow-wow. attività musicali ed artistiche priorità della vita degli indiani molto più del lavoro, ridotta al minimo per la sopravvivenza. Sonorità nativi americani riprese da molti artisti di musica pop e rock. Il contributo artistico dei nativi americani ha importanza a livello mondiale. Esso include stoviglie di terracotta, gioielli, vestiti, sculture.
Musica e arte La musica dei nativi americani è quasi interamente monofonica anche se ci sono notevoli eccezioni. La musica nativa tradizionale spesso prevede i tamburi e pochi altri strumenti, anche se i flauti vengono impiegati da alcuni gruppi. La tonalità di questi flauti non è molto precisa e dipende dalla lunghezza del legno usato e dalla grandezza della mano del suonatore. La forma più diffusa di musica pubblica tra i nativi americani negli Stati Uniti è il pow-wow. Durante questa manifestazione, così come nell'annuale GatheringofNations ad Albuquerque nel Nuovo Messico, membri di gruppi di suonatori di tamburi si siedono in cerchio intorno ad un grande tamburo, mettendosi a suonare all'unisono mentre cantano nelle loro lingue native e i danzatori colorati ballano in senso orario intorno ai suonatori. Le attività musicali ed artistiche erano le priorità della vita degli indiani molto più del lavoro, che era ridotto al minimo necessario per la sopravvivenza. Le sonorità dei nativi americani sono state riprese anche da molti artisti di musica pop e rock. Il contributo artistico dei nativi americani ha importanza a livello mondiale. Esso include stoviglie di terracotta, gioielli, vestiti, sculture.
Finedella Presentazione Lavoro svolto da: • Andrea • Chiara • Alessia • Marco