90 likes | 274 Views
www.gisi.it. ASSOCIAZIONE IMPRESE ITALIANE DI STRUMENTAZIONE. È l’associazione che riunisce le aziende italiane di automazione e di strumentazione dei processi produttivi Segretario Generale: Abramo Monari. www.gisi.it. IL MERCATO DEI POSIZIONATORI IN ITALIA
E N D
www.gisi.it ASSOCIAZIONE IMPRESE ITALIANE DI STRUMENTAZIONE È l’associazione che riunisce le aziende italiane di automazione e di strumentazione dei processi produttivi Segretario Generale: Abramo Monari www.gisi.it
IL MERCATO DEI POSIZIONATORI IN ITALIA • Il posizionatore si può considerare l’accessorio più importante dell’attuatore di una valvola di regolazione perché in molti casi esso è determinante per il suo corretto funzionamento e spesso è indispensabile per ottenere una risposta congruente con il segnale proveniente dal regolatore, nonché nel comando degli attuatori a doppio effetto. • Può essere pneumatico, elettropneumatico, elettronico, e svolge le seguenti funzioni: • Riceve il segnale proveniente dal regolatore • Lo confronta con la posizione dello stelo della valvola (controreazione) • Se lo stelo non si trova nella posizione esatta, il posizionatore provvede alla • manovra dell’attuatore finchè non è raggiunta la corsa desiderata
Posizionatori pneumatici • Sono essenzialmente di due tipi: • ad equilibrio di forze • ad equilibrio di spostamento • Il primo tipo si basa sull’equilibrio della forza di spinta e di reazione, mentre il secondo sull’equilibrio degli spostamenti del movimento di ingresso e di quello di uscita. • In entrambi i casi riceve un segnale di ingresso dal regolatore, 3-15 psi (0,2-1 bar), mentre la pressione di alimentazione deve essere proporzionale al campo molla dell’attuatore utilizzato. • Le caratteristiche costruttive sono molteplici e, per una panoramica completa, invitiamo gli interessati a consultare i volumi G.I.S.I. III/2 “Controllo –Valvole e azionamenti” e “Valvole di regolazione per processi industriali” della collana “I quaderni del G.I.S.I.” sulla Strumentazione di misura e controllo nelle applicazioni industriali.
Posizionatori elettropneumatici Il principio di funzionamento dei posizionatori elettropneumatici è analogo a quello dei posizionatori pneumatici, con la sola eccezione che ricevono dal regolatore un segnale elettrico (4-20 mA), mentre inviano sempre all’attuatore un segnale correttivo di uscita pneumatico. Il meccanismo interno di funzionamento è analogo a quello dei posizionatori pneumatici con la differenza che, dal lato ingresso, agisce un dispositivo elettromagnetico azionato dal segnale proveniente dal regolatore. Posizionatori elettronici Si distinguono in analogici o digitali in funzione del tipo di regolatore dedicato al controllo della corsa.
Posizionatori elettronici analogici • Questi tipi di posizionatori, non configurabili, sono costituiti da schede elettroniche montate su rack a quadro, interconnesse (o incorporate) con schede driver di interfaccia con l’attuatore e con quelle di alimentazione. • La controreazione è fornita dal segnale di un trasduttore analogico collegato allo stelo della valvola. • Sono normalmente impiegati per il controllo di attuatori elettrici ed idraulici mentre sono di scarsa rilevanza le loro applicazioni sugli attuatori pneumatici. • Posizionatori elettronici digitali • Costituiscono attualmente una famiglia molto numerosa di prodotti a microprocessore, denominati intelligenti o smart, aventi in comune il controllo della corsa a logica digitale. • Il termine “intelligente” è giustificato dalle seguenti principali prestazioni:
correzione della curva caratteristica intrinseca della valvola (caratterizzazione • elettronica). • Tale operazione può essere fatta anche a distanza, direttamente dal quadro di • controllo; • scelta della corsa della valvola in funzione di altre grandezze di processo rilevate, al • fine di ottimizzare il controllo del processo, evitare cavitazione, usure ecc.; • possibilità di diagnosi dello stato della valvola (attriti, perdite, velocità d’intervento • ecc.); • limitazione della corsa (fine corsa elettronici); • autotaratura sui fine corsa meccanici; • programmazione mediante PC esterno oppure DCS; • possibilità di interscambio sul fieldbus di tutti i parametri in ingresso ed uscita • per ottenere una supervisione del controllo.
I posizionatori elettropneumatici ed elettronici possono essere realizzati in esecuzione “general purpose”, a sicurezza intrinseca e antideflagrante in base alle caratteristiche degli impianti. Nella nostra analisi abbiamo stabilito un valore medio ponderale, in considerazione del fatto che le esecuzioni “general purpose” e quelle a sicurezza intrinseca sono preponderanti, mentre le antideflagranti, più costose, sono una percentuale ridotta. Nella nostra analisi abbiamo escluso i convertitori I/P (4-20 mA/3-15 psi), che comunque hanno un ruolo non marginale nella strumentazione di processo. I dati sono stati ottenuti contattando le aziende G.I.S.I., costruttrici e/o distributrici di questi tipi di strumenti, che coprono circa l’80% del mercato.
Con le premesse di cui sopra, il mercato dei posizionatori in Italia per gli anni 2005 e 2006, si può riassumere nella tabella qui sotto riportata. Nel 2007 si prevede una ulteriore diminuzione dei posizionatori pneumatici e un deciso aumento di quelli digitali , sia SMART - HART sia Profibus e Fieldbus Foundation. Secondo gli esperti del settore, questo trend proseguirà anche nel prossimo futuro.