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“Da io … a noi. Progetto di Prima Alfabetizzazione Scuola dell’Infanzia “S. Maria a Coverciano” A.S. 2011-2012. Premessa. Il linguaggio è il mezzo di comunicazione per eccellenza della nostra cultura e pertanto richiede di essere stimolato - educato e deve esserne motivato l’uso.
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“Da io … a noi Progetto di Prima Alfabetizzazione Scuola dell’Infanzia “S. Maria a Coverciano” A.S. 2011-2012
Premessa Il linguaggio è il mezzo di comunicazione per eccellenza della nostra cultura e pertanto richiede di essere stimolato - educato e deve esserne motivato l’uso. È quindi indispensabile disporre di riferimenti specifici di ordine teorico e metodologico inerenti lo sviluppo della competenza linguistica ed in particolare relativi alla lingua italiana. Di molta rilevanza la possibilità di valutare attentamente il grado di comprensione linguistica degli alunni per far sì che loro si sentano perennemente coinvolti e stimolati ad interagire con l’uso sempre più ampio del linguaggio verbale.
Obiettivi capacità di esprimersi mediante il linguaggio verbale saper ascoltare e capire 1) farsi capire dagli altri pronunciando correttamente le parole. 2) formulare frasi di senso compiuto. 3) denominare, analizzare figure di crescente complessità. 4) riassumere ciò che viene letto o raccontato. capacità di vivere il sociale 1) rafforzare il senso di amicizia e fiducia 2) interagire con gli altri nel conseguimento di un fine comune 3) sviluppare il senso di appartenenza e d’accoglienza capacità di conoscere e di usare linguaggi corporei, sonori e visuali: 1) sperimentare e conoscere diverse tecniche grafiche – pittoriche – plastiche 2) giocare con travestimenti e drammatizzazioni 3) ascolto e fruizione di canzoni – fiabe in sonoro
Relazione conclusiva • Attività svolte: • Giochi motori con denominazione e riconoscimento delle varie parti del corpo • Ascolto – racconto di storie con l’uso di carte in favola, con coinvolgimento dei bambini per comporle e in parte raccontarle • Giochi di raggruppamento e classificazione di animali e corretta denominazione; • Uso di tavole raffiguranti situazioni di “causa-effetto” dove gli alunni dovevano raccontare l’accaduto raffigurato. • Elaborati grafici e di collage. Gruppo: 16 alunni, di cui 9 femmine e 7 maschi.
Relazione conclusiva L’interesse e l’impegno degli alunni è stato di buon livello. La socialità man mano sviluppata è da ritenersi molto buona in quanto gli alunni dialogavano fra loro ampiamente senza esclusione di nessuno. Indipendentemente dagli aspetti quantitativi e qualitativi del linguaggio di ogni singolo bambino è avvenuta una buona interazione di “gioco-dialogo” fra di loro e con l’insegnante. L’esperienza è da ritenersi molto positiva in quanto stimola, rinforza e aiuta nel superamento di timidezze dettate spesso dal fatto di non saper bene esplicitare i propri pensieri e bisogni con le parole; inoltre il piccolo gruppo inevitabilmente favorisce la comunicazione. Certamente, l’acquisizione del linguaggio da parte del bambino ha come struttura portante la dimensione evolutiva, ed un lavoro di 10 ore non può essere risolutivo di eventuali problemi in tal senso; ma sicuramente abbastanza incisivo nell’approccio di tipo psicolinguistico e frasale.
Mi presento Gli schemi corporei e la loro denominazione
Ricostruisci il corpo e denomina le sue parti Colora il pesce e pronuncia il suo nome