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Valutazione delle abilità visuospaziali. Definizione: Le abilità visuo-spaziali consistono nella capacità di percepire e di agire, nonché di operare sulle rappresentazioni mentali, in funzione di coordinate spaziali prove per la percezione visuo spaziale prove per il pensiero spaziale
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Valutazione delle abilità visuospaziali Definizione: Le abilità visuo-spaziali consistono nella capacità di percepire e di agire, nonché di operare sulle rappresentazioni mentali, in funzione di coordinate spaziali prove per la percezione visuo spaziale prove per il pensiero spaziale prove visuo-costruttive prove di orientamento topografico spazio
TEST PER LA PERCEZIONE VISUOSPAZIALE PERCEZIONE SPAZIALE: analisi delle relazioni spaziali di uno stimolo con l’osservatore e con altri stimoli circostanti • Test di giudizio di orientamento di linee • Prova di discriminazione di segmenti e sgorbi • Prove visuo-percettive della Teradic spazio
TEST PER LA PERCEZIONE VISUOSPAZIALE Test di giudizio di orientamento di linee (Benton et al., 1978) • Compito: vengono presentate al soggetto 35 coppie di rette-stimolo. Le coppie, proposte una alla volta, sono presentate contemporaneamente ad un foglio contenente le 11 possibili inclinazioni. Il soggetto deve individuare le rette con inclinazione uguale a quella delle rette stimolo. • Fanno male i pazienti con lesione post destre (Benton et al., 1978; Hamsher et al., 1992) ma anche i pazienti cerebrolesi sn (Mehta et al., 1987; 1991) spazio
PROVE PER IL PENSIERO SPAZIALE Il pensiero spaziale consiste in una serie di operazioni spaziali complesse eseguite non solo su percetti visivi, tattili e così via, ma anche sulle rappresentazioni mentali di tali percetti (De Renzi, 1982) • Test di Elithorn • Matrici progressive di Raven • Prove di pensiero spaziale della Teradic spazio
PROVE PER IL PENSIERO SPAZIALE • Matrici progressive di Raven (Tavole colorate di Raven, 1984) • Sono costituite da 3 serie di 12 item . Ogni item è costituito da una figura-stimolo incompleta • Compito: il S deve identificare l’unico disegno, tra le 6 alternative riportate sotto lo stimolo, che completa correttamente la figura-stimolo. spazio
PROVE VISUOCOSTRUTTIVE Localizzazione interemisferica: • Uguale incidenza dell’aprassia costruttiva nelle lesioni destre e sinistre se si escludono gli errori da eminattenzione dei cerebrolesi destri. • Cerebrolesi dx: disturbo di analisi visuo-spaziale; cerebrolesi sn: disturbo di analisi spaziale o deficit intellettivi o deficit di programmazione dei movimenti (De Renzi, 1980) Localizzazione intraemisferica: lesioni posteriori parieto occipitali (De Renzi, 1982), ma anche frontali (deficit di programmazione dei movimenti; Pillon, 1981) • Test di Bender • Test per l’aprassia costruttiva di Milano • Visual Retention Test (di Benton) • Test di copia con elementi di programmazione • Test della figura complessa di Rey-Osterreith • Prove di disegno spontaneo • Prove costruttive bidimensionali • Prove costruttive tridimensionali spazio
PROVE VISUOCOSTRUTTIVE • Test per l’aprassia costruttiva di Milano • L’E presenta al S uno alla volta 7 fogli di carta, comprendenti nella metà superiore i disegni stimolo, e chiede al S di riprodurli nella metà inferiore • I pazienti dementi presentano il fenomeno del closing-in spazio
PROVE VISUOCOSTRUTTIVE • Test della figura complessa di Rey-Osterreith (Rey, 1941) • Studio parallelo delle capacità visuocostruttive (copia immediata) e della memoria visuospaziale (copia differita) • Permette di indagare • Lievi disturbi visuocostruttivi • Le procedure di copia adottate dai pazienti • Procedura di somministrazione: utilizzare matite di 5-6 colori • Criteri di correzione: 18 elementi geometrici costituiscono la figure • 2 punti= corretta riproduzione • 1 punto= posizione scorretta o riproduzione distorta ma riconoscibile • 0 punti= elemento omesso o irriconoscibile spazio
PROVE VISUOCOSTRUTTIVE • Prove di disegno spontaneo • Consiste nel chiedere al S di disegnare una figura qualunque • Valuta • Le possibili omissioni di parti della figura • La capacità di organizzare il disegno nel suo complesso • La caratteristiche del segno grafico • Fanno male sia i cerebrolesi destri che i sinistri • I cerebrolesi sn peggio dei dx (Kirk e Kertesz, 1989) • I cerebrolesi dx peggio dei sn (Grossman, 1988) • Disegno dell’orologio • Valuta: funzioni parietali e pazienti con M. di Alzheimer spazio
PROVE VISUOCOSTRUTTIVE • Prove costruttive bidimensionali • Non implicano una risposta grafo-motoria, ma richiedono ai S di mettere insieme parti semplici per comporre figure bidimensionali • Test dei bastoncini • Prima parte: si chiede al S di copiare 10 stimoli costituiti da un numero variabile di bastoncini (2-4) • Seconda parte: copia di stimoli ruotati di 180° • Ricomposizione di figure (subtest della WAIS) • Il S deve ricomporre degli oggetti mettendo insieme un numero variabile di frammenti in un tempo massimo (120-180 sec) • Prova di disegno con cubi (subtest della WAIS) • Il S deve mettere insieme le facce dei cubi in modo da ricostruire disegni di complessità crescente in un tempo massimo di 60-120 s. • Prove costruttive tridimensionali • Il S deve mettere insieme cubi o pezzi di varia forma per costruire modelli tridimensionali. (Benton e Fogel, 1962) spazio
PROVE PER L’ORIENTAMENTO TOPOGRAFICO Prove che richiedono ai pazienti di: • seguire un certo percorso sulla base di informazioni fornite loro da una mappa • Capacità di mantenere l’orientamento nonostante i successivi mutamenti di posizione rispetto al punto di partenza e di arrivo • Prova di lettura di mappe: il S deve seguire un percorso passando attraverso 9 dischi colorati allineati a file di 3 sul pavimento di una stanza, tenendo costante l’orientamento della mappa • Test della mappa stradali: si chiede al S di immaginare di trovarsi lungo il percorso segnato su una mappa e di decidere ad ogni incrocio se svoltare a destra o a sinistra • apprendere un percorso attraverso successivi tentativi • Es. Test di Corsi spazio